L'obbligo di riqualificazione urbanistica dell'area incisa da vincolo decaduto

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE

Una volta decaduto un vincolo urbanistico di PRG per inutile decorso del quinquennio di efficacia previsto dall’art. 9 del D.P.R. 8 giugno 2001 (come prima dall'art. 2, comma 1, della L. 19 novembre 1968 n. 1187), il Comune è tenuto ad integrare sul punto il piano urbanistico, dato che la disciplina legislativamente prevista circa i limiti di edificabilità in caso di decadenza siffatta è per sua natura provvisoria, in quanto tende a supplire a un'inerzia dell'ente locale in proposito.

Rispetto alle c.d. zone bianche allorché cessino gli effetti dei preesistenti vincoli, l’amministrazione comunale deve esercitare la discrezionale propria potestà urbanistica, attribuendo loro una congrua destinazione.

Va accolto il ricorso avverso il... _OMISSIS_ ...omune ad istanza con cui è sollecitata la riqualificazione urbanistica delle aree interessate da vincolo decaduto, ordinandosi, per l’effetto, al Comune di attribuire una nuova disciplina edificatoria all’area in questione.

Decaduto il vincolo espropriativo imposto dallo strumento urbanistico del Comune, l'amministrazione comunale è obbligata a provvedere alla loro nuova destinazione urbanistica.

Per giurisprudenza costante la decadenza dei vincoli urbanistici espropriativi, per decorso del termine quinquennale d'efficacia, o che comunque privano la proprietà del suo valore economico, comporta l’obbligo per il Comune di “reintegrare” la disciplina urbanistica dell’area resa «zona bianca» (art.9 D.P.R. 380/2001).

Costituisce ius receptum il principio secondo cui una volta decaduto il vincolo preordinato all’esproprio imposto su una determinata area, sorge l’obbligo per... _OMISSIS_ ...strazione di rideterminarsi in ordine alla destinazione di attribuire a quell’area attraverso l’adozione di un provvedimento espresso.

Costituisce poi ius receptum il principio secondo cui una volta decaduto il vincolo preordinato all’esproprio imposto su una determinata area, sorge l’obbligo per l’Amministrazione di rideterminarsi in ordine alla destinazione di attribuire a quell’area attraverso l’adozione di un provvedimento espresso.

Secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, che trova le sue radici nelle statuizioni dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n° 7 del 2 aprile 1984 e n° 12 dell’11 giugno 1984, la decadenza dei vincoli urbanistici preordinati all’esproprio comporta l’obbligo per il Comune di “reintegrare” la disciplina urbanistica dell’area interessata dal vincolo decaduto con una nuova pianificazione.

... _OMISSIS_ ....d. zona bianca non urbanisticamente disciplinata, per effetto della decadenza del vincolo espropriativo, l’amministrazione comunale deve esercitare la discrezionale propria potestà urbanistica, attribuendo alla stessa una congrua destinazione.

Dopo la decadenza della previsione vincolistica di piano, per l’infruttuoso decorso del quinquennio dalla data di approvazione dello strumento urbanistico generale senza che sia stata data attuazione al vincolo, l’Amministrazione comunale ha l’obbligo di ridefinire l’assetto urbanistico delle aree assoggettate al vincolo decaduto.

È incontrovertibile che i limiti di edificabilità riconducibili alle zone bianche hanno per loro natura carattere provvisorio. A seguito della decadenza del vincolo espropriativo è preciso obbligo dell'amministrazione di colmare al più presto ogni lacuna verificatasi nell'ambito della pianificazione urbanistica, dettando per tali zone una nuova ... _OMISSIS_ ...nistica.

Tenuto conto del carattere espropriativo del vincolo imposto dallo strumento urbanistico (nel caso di specie viabilità) e dell’avvenuta decadenza per decorso del termine quinquennale previsto dalla legge, il terreno interessato (destinata a rete viaria), risulta privo di destinazione urbanistica con conseguente obbligo del Comune, attraverso l'organo competente, di provvedere alla riqualificazione dell’area.

L’obbligo di ritipizzazione, affermato in sede giurisdizionale, sussiste nella misura in cui esso non è adempiuto e fino a che non è adempiuto. Se il relativo procedimento è in itinere (nella oggettiva sussistenza di una zona non tipizzata in quanto il procedimento è stato in concreto avviato ma non ancora completato), l’obbligo gravante sull’amministrazione opera evidentemente per la residua attività dovuta.

La scadenza del vincolo del piano regolatore generale senza che si sia provv... _OMISSIS_ ...vazione del piano particolareggiato determina una situazione provvisoria di inedificabilità assoluta dovendo l'amministrazione procedere all'obbligatoria integrazione del piano divenuto inoperante.

La giurisprudenza è ormai da tempo attestata sulla posizione per la quale, allorché sia trascorso invano il termine quinquennale previsto dall’art. 9 del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, i terreni interessati da vincoli diventano “zona bianca”, che il Comune ha il dovere di sottoporre ad una nuova disciplina pianificatoria, al fine di evitare che il protrarsi della situazione in essere si traduca in una espropriazione larvata. In tale evenienza va pertanto dichiarato l’obbligo del Comune di esercitare il potere discrezionale di pianificazione, conferendo una disciplina urbanistica, nei modi previsti dalla vigente legislazione, ai terreni inclusi in zona bianca.

Alla decadenza del vincolo preordinato all'esproprio sorge l'obblig... _OMISSIS_ ...rovvedere in merito alla nuova destinazione; la configurazione dell'obbligo a provvedere trova la sua radice nel fatto che l'esercizio del potere di pianificazione urbanistica del Comune è obbligatorio nell' "an", mentre resta, ovviamente, discrezionale nel "quomodo", sia pure nei limiti posti in particolare dalle regole urbanistiche contenute nel d.m. n. 1444 del 1968 e nella legislazione di settore più in generale.

A causa della decadenza dei vincoli preordinati all'esproprio il terreno interessato rimane privo di regolamentazione (poiché in tale situazione l’area è soggetta ai limiti di edificabilità previsti dall’articolo 4, ultimo comma, della legge 28 ottobre 1977 numero 10), per cui l’Amministrazione ha l’obbligo di provvedere rispetto all'istanza del privato proprietario; non può, infatti, esservi dubbio che l’Amministrazione sia tenuta ad esaminare le istanze di privati volte all’ottenimento ... _OMISSIS_ ..., anche nei casi in cui la richiesta non sia suscettibile di accoglimento, nel qual caso infatti incombe sull’Amministrazione l’obbligo di motivare congruamente il provvedimento di diniego.

A seguito della decadenza del vincolo espropriativo sussiste l’obbligo del Comune di adottare una determinazione espressa nell’esercizio dei poteri discrezionali propri dell’Autorità preposta alla pianificazione.

Alla scadenza del termine quinquennale di durata dei vincoli preordinati all'esproprio sorge l'obbligo dell'amministrazione a provvedere in merito alla nuova destinazione, ferma restando, nelle more, l’applicazione della disciplina delle c.d. “zone bianche”.

La configurazione dell'obbligo dell'amministrazione a provvedere in merito alla nuova destinazione, in caso di decadenza del vincolo espropriativo, trova la sua radice nel fatto che l'esercizio del potere di pianificazione urbanis... _OMISSIS_ ... è obbligatorio nell’an (restando, ovviamente, largamente discrezionale nel quomodo, sia pure nei limiti posti dalle regole urbanistiche contenute nel D.M. n. 1444 del 1968 e, più in generale, nella legislazione di settore).

A seguito di decadenza del vincolo espropriativo la zona interessata diviene “bianca” e, come tale, soggetta alle regole di edificazione di cui all’art. 9 del DPR 380/01: in proposito, è principio giurisprudenziale pacifico quello secondo cui la decadenza del vincolo comporta l’insorgere di un obbligo attuale del Comune a provvedere a nuova destinazione, essendo la pianificazione territoriale urbanistica doverosa.

Costituisce ius receptum il principio secondo cui una volta decaduto il vincolo preordinato all’esproprio imposto su una determinata area, sorge l’obbligo per l’Amministrazione di rideterminarsi in ordine alla destinazione da attribuire a quell’area attraver... _OMISSIS_ ...ione di un provvedimento espresso.

La giurisprudenza è consolidata nel ritenere che l’inutile decorso del termine quinquennale di cui all'art. 9, commi 3 e 4, del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, già previsto dall’art. 2, comma I, della legge 19 novembre 1968, n. 1167, di durata del vincolo d'inedificabilità, decorrente dall’approvazione del piano regolatore generale, obbliga il Comune a procedere alla nuova pianificazione dell’area rimasta priva di disciplina urbanistica.

Qualora decaduto il vincolo espropriativo imposto dallo strumento urbanistico del Comune sul suolo di proprietà privata, l'amministrazione comunale è obbligata a provvedere alla loro nuova destinazione urbanistica.

La zona interessata da vincolo decaduto diviene zona “bianca” e, come tale, soggetta alle regole di edificazione di cui all’art. 9 del DPR 380/01: in proposito, è principio giurisprudenziale pacifico quello se... _OMISSIS_ ...cadenza del vincolo comporta l’insorgere di un obbligo attuale del Comune a provvedere a nuova destinazione, essendo la pianificazione territoriale urbanistica doverosa.

A seguito della decadenza del vincolo espropriativo, l’area già vincolata si configura come area non urbanisticamente disciplinata, ossia come c.d. zona bianca. Rispetto a tali zone, allorché cessino gli effetti dei preesistenti vincoli, l’amministrazione comunale deve esercitare la discrezionale propria potestà urbanistica, attribuendo agli stessi una congrua destinazione.

A seguito della decadenza del vincolo espropriativo, l’area già vincolata si configura come area non urbanisticamente disciplinata, ossia come c.d. zona bianca. Rispetto a tali zone, allorché cessino gli effetti dei preesistenti vincoli, l’amministrazione comunale deve esercitare la discrezionale propria potestà urbanistica, attribuendo agli stessi una congrua destinazione.
... _OMISSIS_ ...o;inerzia mantenuta dall’amministrazione sull’istanza di riclassificazione urbanistica di area interessata da vincolo espropriativo decaduto presentata dal privato è da ritenere illegittima, sussistendo l’obbligo di zonizzazione integrale del territorio.

Il proprietario di un'area sottoposta a vincolo espropriativo, scaduto per l'inutile decorso del termine di legge, ha un interesse legittimo pretensivo a che la Pubblica Amministrazione eserciti la sua funzione di governo del territorio ed adotti prontamente i provvedimenti urbanistici di ritipizzazione dell'area stessa.

In presenza di aree del territorio comunale soggette a vincoli decaduti, il Comune è necessariamente tenuto a dettare una nuova disciplina. Il regime di “zona bianca” (con il conseguente potere-dovere di ripianificazione), è infatti previsto da una norma nazionale avente certamente valenza di principio della materia “governo del terri... _OMISSIS_ ...rt. 9, comma 3 DPR 327/2001).

Il dovere di dettare una nuova disciplina urbanistica in ipotesi di reitera del vincolo espropriativo è strettamente correlato anche alla tutela della situazione giuridica soggettiva del privato. Quest’ultimo, infatti, è titolare di un interesse legittimo pretensivo alla ripianificazione dell’area di sua proprietà, dopo la scadenza del vincolo, poiché solo in tal modo può conseguire la definizione del regime giuridico del proprio suolo e, conseguentemente, evitare l’applicazione dei c.d. standard ope legis (articolo 9 del d.P.R. n. 380 del 2001), particolarmente restrittivi.

Costituisce ius receptum il principio secondo il quale, una volta decaduto il vincolo preordinato all’esproprio imposto su una determinata area, sorge l’obbligo per l’Amministrazione di rideterminarsi in ordine alla destinazione di attribuire a quell’area attraverso l’adozione di un provvedimen... _OMISSIS_ ...LF|
Secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, la decadenza dei vincoli urbanistici preordinati all’esproprio comporta l’obbligo per il Comune di “reintegrare” la disciplina urbanistica dell’area interessata dal vincolo decaduto con una nuova pianificazione.

L'Amministrazione, nell’esercizio dei propri poteri discrezionali in materia di pianificazione del territorio e di zonizzazione, ha l'obbligo di riscontrare l'istanza di ripianificazione di area incisa da vi...


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