Normativa regionale relativa all'attuazione delle varianti urbanistiche

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE

Alla luce del combinato disposto degli artt. 9 e 10 del DPR 327/2001, la clausola generale di chiusura («Salvo quanto previsto dal comma 5, nulla è innovato in ordine alla normativa statale o regionale sulla adozione e sulla approvazione degli strumenti urbanistici»), è riferibile ai vincoli derivanti da piani urbanistici generali e relative varianti; nel consegue che la integrazione tra i diversi livelli normativi (statale e regionale) non trova applicazione in ipotesi di variante semplificata ex art. 19 TU.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> CALABRIA

L'approvazione del “P.A.U - Piano Attuazione Unitario” di cui all'... _OMISSIS_ ...stanza, in una procedura di variante al PRG, non autorizzato dalla normativa.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> CAMPANIA

Non può ritenersi che la procedura, prevista per la singola opera pubblica, di cui al comma 2 dell'art. 19 d. P. R. 327/2001 debba essere integrata con la disciplina regionale sulla pianificazione urbanistica (nel caso di specie art. 24 l. r. Campania 16/04). La clausola generale di chiusura, secondo la quale: "Salvo quanto previsto dal comma 5, nulla è innovato in ordine alla normativa statale o regionale sulla adozione e sulla approvazione degli strumenti urbanistici" è collocata, infatti, al comma 6 dell'art. 9 del D. P. R. 327/2001, ovvero concerne esclusivamente i vincoli, derivanti da p... _OMISSIS_ ... 5, nulla è innovato in ordine alla normativa statale o regionale sull'adozione e sull'approvazione degli strumenti urbanistici”, concerne esclusivamente i vincoli derivanti da piani urbanistici generali (e relative varianti); ne consegue che la normativa regionale relativa alla formazione del piano urbanistico comunale (nel caso di specie art. 24 l. r. Campania n. 16/04), non trova applicazione nel caso di ricorso alla variante semplificata ex art. 19 TU.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> EMILIA-ROMAGNA

È ammissibile e rappresenta autentico e effettivo piano urbanistico una variante intesa alla salvaguardia di determinati contesti del territorio urbano, da non confondere in alcun modo con la c.d. efficacia di salv... _OMISSIS_ ...o;art. 12 della legge regionale Emilia Romagna 24 marzo 2000, n. 20.

Ai sensi della LR Emilia Romagna n. 20/2000 le varianti vietate sono quelle, e solo quelle, in grado di incidere in senso deteriore e negativo -ad esempio introducendo previsioni edificatorie- sulle zone sottoposte a tutela, e non anche quelle che siano, all’opposto, orientate appunto ad una più incisiva tutela dei valori paesistico-ambientali; peraltro le zone sottoposte a tutela dall’art. 33 sono ivi specificamente enumerate e tra di esse non rientra il sistema collinare bolognese.

L’art. 41 comma 2 lettera e) della LR Emilia Romagna n. 20/2000 consente le varianti specifiche di recepimento delle previsioni dei piani sovraordinati, laddove nell’ambito dell’ampi... _OMISSIS_ ...e e programmazione della Regione, delle Province, dei Comuni) e le direttive (vale a dire le norme operative che debbono essere osservate nell'attività di pianificazione e diprogrammazione regionale o subregionale).

La possibilità di ricorrere alla procedura semplificata di cui all’art. 15, 4 comma L.R. 47/1978, fino all’approvazione del P.S.C., del R.U.E. e del P.O.C., è consentita dall’art. 41, comma 2, lett. b) L.R. 20/2000 e confermata dall’art. 39, comma 3, della stessa legge la quale, con specifico riferimento alle “opere pubbliche comunali”, fa “salvo il regime transitorio previsto dalla lettera b) del comma 2 dell’art. 41”. La ratio della normativa transitoria di cui agli articoli 39 e 41, comma 2, L.R. 20/2000 è ... _OMISSIS_ .... Di tale regime transitorio disciplinato dalla L.R. 20/2000 dà atto anche la L.R. 37/2002, art. 26.

La mancanza di previsione del vincolo nel POC (nel caso di specie pista ciclo-pedonale), richiede un previo adeguamento pianificatorio, con le garanzie partecipative che tale procedimento richiede in relazione alla puntualità del suo contenuto. In mancanza, le ulteriori fasi procedimentali risultano prive di presupposto urbanistico, con conseguente illegittimità dei provvedimenti terminativi (dpu e decreto di esproprio).

In tema di varianti urbanistiche, il nuovo regime previsto dalla Legge Reg. Emilia Romagna n. 20/2000, può essere applicato soltanto dopo il perfezionamento di tutti e tre gli strumenti di pianificazione indicati. Pertanto, qualora non siano st... _OMISSIS_ ...gge reg. n. 47/1978.

Alla luce della L.R. Emilia Romagna n. 20/2000, il vincolo d'inedificabilità, preordinato all’espropriazione, si perfeziona soltanto con l’approvazione del P.O.C., che per le opere pubbliche e di interesse pubblico assume il valore e gli effetti del Piano Urb. Attuativo e, quindi, comporta la dichiarazione di pubblica utilità delle opere in esso previste.

Le ragioni di urgenza, tali da autorizzare il ricorso alla procedura di variante accelerata ex art. 15, comma 2, della L.R. Emilia Romagna n. 47/1978, ben possono consistere nell’intervenuta scadenza dei vincoli espropriativi per decorso del termine quinquennale di efficacia, con la conseguente necessità di un’immediata reiterazione dei vincoli medesimi al fine di ... _OMISSIS_ ...to del Comune di realizzare un'opera pubblica.

Nella previsione legislativa di cui al comma 2 dell’art. 15 della L.R. Emilia Romagna n. 47/1978, l’aggettivo “comunale” va riferito all’iniziativa dell’intervento, e non alla sua dimensione territoriale.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> LAZIO

Qualora la variante adottata sia stata trasmessa alla Regione, la quale non si sia pronunciata nel prescritto termine di 120 giorni, per il combinato disposto degli artt. 5 e 6 della l.r. 36/87, la variante si deve intendere approvata.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> LIGURIA

La legge regionale Liguria n. 36 del 19... _OMISSIS_ ... di cui al successivo art. 44.

Nella Regione Liguria, perché si possa legittimamente ricorrere al procedimento semplificato ex art. 43 l. reg. n. 36/1977, è prevista una duplice “griglia” di compatibilità: in primo luogo, la variante deve fattualmente rientrare in uno dei quattro casi legislativamente previsti; in secondo luogo, una volta che ciò sia obiettivamente riscontrato, occorre altresì che essa non sia incoerente con gli ulteriori due elementi indicati nell’alinea del comma 3, e cioè che essa non sia in contrasto con descrizione fondativa ed obiettivi del PUC e sia altresì conforme alla pianificazione sovraordinata e alle disposizioni in materia di VAS.

In seguito alle L.R. 3 maggio 2002 n. 19, nella Regione Liguria l'in... _OMISSIS_ ... al procedimento semplificato.

Seguendo un modello consolidato d’impronta statale, nella Regione Liguria gli artt. 44 e 59 l. r. n. 36/97 introducono una variante come effetto giuridico che scaturisce direttamente dall’approvazione del progetto in sede di conferenza di servizi.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> LOMBARDIA

Lo strumento della variante semplificata nell’ipotesi prevista dall’art. 2 comma 2 lett. a) della LR 23/1997 (applicabile ratione temporis), consente anche di introdurre modifiche alla zonizzazione, in quanto la procedura è propriamente finalizzata a ottenere l’effetto di variante urbanistica per la localizzazione di opere pubbliche comunali. La codificazione ... _OMISSIS_ ...del DPR 327/2001.

La variante semplificata di cui all’art. 2 comma 2 lett. a) della LR 23/1997 può avere ad oggetto qualsiasi opera pubblica di competenza comunale, e dunque anche quelle che costituiscono standard urbanistico.

Alla luce del disposto di cui all’art. 2 comma 2 lett. a) della LR Lombardia 23/1997 (localizzazione di opere pubbliche di competenza comunale), che sostituisce le procedure di variante previste dall’art. 1 comma 5 della legge 3 gennaio 1978 n. 1 e dall’art. 19 commi 2 e 4 del DPR 327/2001, i comuni lombardi hanno sia la competenza all’approvazione di opere di interesse comunale non conformi alla destinazione urbanistica e sia la competenza alla modifica degli strumenti urbanistici per conseguire l’eff... _OMISSIS_ ...tt. a) e c), della L.R. Lombardia n. 23/1997, in violazione dell’art. 3, comma 18, della L.R. n. 1/ 2000, che prevede la trasmissione della variante adottata alla Provincia ai fini della verifica di compatibilità con il piano territoriale di coordinamento; disciplina applicabile (nel caso di specie) in base all’art. 104, comma 1 lett. cc) e all’art. 25, comma 1, della L.R. n. 12/2005.

Ai sensi dell'art. 2, comma 1 lettera b), della L.R. Lombardia n. 23/1997, la variante semplificata di cui alla medesima norma, non può applicarsi in ipotesi di terreni già oggetto di stralcio da parte della Regione per esigenze correlate all’esistenza di un vincolo paesistico. Un'interpretazione coerente con la ratio sottesa al suddetto divieto, impone di estenderne l'a... _OMISSIS_ ...strumento urbanistico.

Per effetto della L. R. n. 12/2005, nella Regione Lombardia non trova applicazione l’art. 19 commi 2 e 3 del d.p.r. 327/2001.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> MARCHE

La variante che incide su un piano di fabbricazione e non su un piano regolatore generale approvato secondo i contenuti e le procedure di cui alla L.R. Marche n. 34 del 1992, non può, ai sensi dall'art. 14 di detta legge, derogare alle disposizioni del regolamento edilizio tipo approvato dalla Regione.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> PIEMONTE

Nella Regione Piemonte, la decisione eventualmente assunta dal Comune, in momento successivo a quello ... _OMISSIS_ ...assoggettate a detto strumento (e quindi anche alla modificazione di una delimitazione preesistente), non costituiscono variante urbanistica e, conseguentemente, possono essere adottate in base alla procedura semplificata, disciplinata dal comma 9 dell'art. 17 della l.r. 5 dicembre 1977 n. 56.

È da qualificare come «strutturale» e non come «parziale», e pertanto soggetta a procedura ordinaria e non semplificata ai sensi della L.R. Piemonte 56/1997, la variante consistente nel mutamento di destinazione da verde pubblico a residenziale di aree nell'ottica di una ristrutturazione urbanistica.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> PROVINCIA DI TRENTO

La fase attinente la progettazione preli... _OMISSIS_ ...gonabile a quello derivante dall’inserimento negli strumenti di pianificazione urbanistica di vincoli con effetti ablativi.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> PUGLIA

La L.R. n.20/2001 dà luogo ad un sistema di pianificazione radicalmente differente rispetto all’articolato sistema di cui alla precedente L.R. n. 56 /1980; è per questa fondamentale ragione che, mentre i nuovi strumenti di pianificazione generale ai sensi del primo comma dellart. 20 devono seguire la L.R. del 2001, le varianti ordinarie dei precedenti PRG restano soggette alla normativa del 1980, tuttora in vigore in quanto mai abrogata.

Anche alla luce del suo procedimento di adozione, che vede la concorrente espressione di volontà... _OMISSIS_ ...atto di pianificazione equiordinato allo strumento urbanistico.

La normativa di cui ai commi 3 e 4 dell’art. 16 della l.r. 11 maggio 2001, n. 13 (norme regionali in materia di opere e lavori pubblici), prevede la possibilità di adottare varianti finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche «su aree che negli strumenti urbanistici approvati non sono destinate a pubblici servizi», sulla base di un procedimento semplificato. Tale disposizioni detta una disciplina completa che non contempla né la conformità con il DRAG, né che si tratti di varianti a strumenti urbanistici già adeguati alla l.r. n. 56 del 1980.

Trattandosi di una previsione finalizzata esclusivamente alla modificazione della strumentazione urbanistica, la previsione dell... _OMISSIS_ ...tivo esecutivo; deve pertanto considerarsi legittima l’approvazione della variante condotta sulla base del solo progetto preliminare, ovvero su uno stadio dell’elaborazione progettuale che può già essere considerata significativo nell’ottica della programmazione urbanistica che è propria dell’istituto.

Ai sensi dell’art. 16 comma 4 L.R. Puglia n. 13/2001, l’approvazione definitiva del progetto relativo ad opere pubbliche o di pubblica utilità di interesse regionale, seguita all’esame delle osservazioni pervenute sul progetto addottato, non richiede la successiva approvazione regionale e pertanto rende la variante (adottata con l’approvazione del progetto) perfetta: tale procedura è stata confermata dall’art.8 comma 2 L.R.... _OMISSIS_ ...finalità acceleratoria della norma, sottesa ad evitare la perdita di finanziamenti concessi da enti sovraordinati, legittima è la variante imposta in sede di approvazione del progetto preliminare da parte del Consiglio Comunale cui ha fatto seguito l'approvazione del progetto definitivo ed esecutivo da parte della Giunta, nel rispetto delle previsioni urbanistiche ormai già apportate.

La disposizione di cui al comma 2 dell’art. 16 della L.R. Puglia n. 13/2001, in base alla quale “ nei casi in cui lo strumento urbanistico contenga destinazioni specifiche di aree per la realizzazione di servizi pubblici, l’approvazione di progetti di opere pubbliche ai sensi della presente legge, anche se non conformi alle specifiche destinazioni di piano, non comporta necess... _OMISSIS_ .... n. 3/2005, art. 12.

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> REGIONI/PROVINCE --> SICILIA

Nella Regione Sicilia, la variante urbanistica non è soggetta all’applicazione dell’art. 19 d.p.r. n. 327/2001 e non necessita dell’autorizzazione regionale, che se esiste si presenta come atto meramente confermativo, la cui impugnazione non vale a rimettere in termini il ricorrente rispetto alla questioni dell’approvazione del progetto, dell’apposizione del vincolo e della localizzazione dell’opera.

La L.R. Sicilia 29 aprile 1985, n. 21, art. 42 attribuisce all'approvazione dei progetti da parte dei competenti organi dei rispettivi enti, per le opere pubbliche di competenza della Regione, e degli enti local... _OMISSIS_ ...recepisce le disposizioni contenute nei commi quarto e seguenti dell'art. 1 della legge statale, nel senso che le varianti sostanziali, ovvero le localizzazioni delle opere pubbliche in aree non destinate dallo strumento urbanistico a pubblici servizi, devono essere sottoposte ad approvazione regionale.

Nella Regione Sicilia, qualsiasi variazione alle prescrizioni dello strumento urbanistico, come approvate in sede regionale, non può che ripercorrere il medesimo iter già sviluppato e definito per l’approvazione dello strument...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.