Presupposti del procedimento semplificato di variante per insediamenti produttivi ex art. 8 del D.P.R. n. 160/2010

PIANIFICAZIONE --> VARIANTE URBANISTICA --> INSEDIAMENTI PRODUTTIVI --> PRESUPPOSTI

Il procedimento semplificato di variante ex art. 8 del D.P.R. n. 160/2010, consiste in un procedimento che ha carattere eccezionale e derogatorio e non può essere surrettiziamente trasformato in una modalità ordinaria di variazione dello strumento urbanistico generale. Pertanto, perché a tale procedura possa legittimamente farsi luogo, occorre che siano preventivamente accertati in modo oggettivo e rigoroso i presupposti di fatto richiesti dalla norma, e quindi anche l'assenza nello strumento urbanistico di aree destinate ad insediamenti produttivi ovvero l'insufficienza di queste, laddove per insufficienza deve intendersi, in costanza degli standard previsti, una superficie non cong... _OMISSIS_ ... 2010 ha carattere eccezionale e derogatorio e non può essere surrettiziamente trasformato in una modalità “ordinaria” di variazione dello strumento urbanistico generale; pertanto, perché a tale procedura possa legittimamente farsi luogo, occorre che siano preventivamente accertati in modo oggettivo e rigoroso i presupposti di fatto richiesti dalla norma, e quindi anche l'assenza nello strumento urbanistico di aree destinate ad insediamenti produttivi ovvero l'insufficienza di queste, laddove per “insufficienza” deve intendersi, in costanza degli standard previsti, una superficie non congrua (e, quindi, insufficiente) in ordine all'insediamento da realizzare.

È imprescindibile per l'avvio del procedimento di variante urbanistica per insediamenti produ... _OMISSIS_ ...ltre aree con destinazione idonea per l’allocazione dell'intervento produttivo vengono meno le esigenze promozionali alla base della disciplina derogatoria, in quanto il detto procedimento ha natura eccezionale e non costituisce in alcun modo strumento ordinario di modifica dell'assetto urbanistico, azionabile in base alle soggettive preferenze e convenienze dell'imprenditore.

la decisione in ordine alla convocazione della conferenza di servizi ai sensi dell'art. 5 del d.P.R. 20.10.1998 n. 447 impone all’Amministrazione di valutare ex ante, in una fase originaria, effettuando un’istruttoria appropriata, se sussistano o meno, secondo lo strumento urbanistico, aree destinate all'insediamento di impianti produttivi ovvero se queste, ove presenti, debbano riten... _OMISSIS_ ...dall' art. 5, d.P.R. 20 ottobre 1998, n. 447, la quale non può essere surrettiziamente trasformata in una modalità "ordinaria" di variazione dello strumento urbanistico generale, perché a tale procedura possa legittimamente farsi luogo occorre che siano preventivamente accertati in modo oggettivo e rigoroso i presupposti di fatto richiesti dalla norma e, quindi, anche l'assenza nello strumento urbanistico di aree destinate ad insediamenti produttivi ovvero l'insufficienza di queste, laddove per "insufficienza" deve intendersi, in costanza degli standard previsti, una superficie non congrua (e, quindi, insufficiente) in ordine all'insediamento da realizzare.

Ai fini dell'art. 5, d.P.R. 20 ottobre 1998, n. 447, per “insufficienza” deve intenders... _OMISSIS_ ...e dimensionale.

Anche gli interventi in variante del PRG ai sensi dell'art. 5, comma 1, del d.P.R. n. 447/1998 (ora art. 8 del d.P.R. n. 160/2010) devono rispettare la disciplina (a monte) regionale e paesaggistica (nella specie ostativa alla realizzazione di nuovi insediamenti in zona agricola).

L'art. 5, D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 447 prevede una procedura semplificata per la variazione di strumenti urbanistici preordinati all'autorizzazione di insediamenti produttivi contrastanti con il vigente strumento urbanistico, allorché il progetto sia conforme alle norme in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza sul lavoro e lo strumento urbanistico non individui aree destinate all'insediamento di impianti produttivi ovvero questi siano insufficienti rispetto a... _OMISSIS_ ...ettivo e rigoroso i presupposti di fatto richiesti dalla norma, e quindi l’assenza nello strumento urbanistico di aree destinate ad insediamenti produttivi, ovvero l’insufficienza di queste, laddove per “insufficienza” deve intendersi, in costanza degli standard previsti, una superficie non congrua (e, quindi, insufficiente) in ordine all’insediamento da realizzare.

L'art. 5 del D.P.R. 20 ottobre 1998 n. 447 prevede una procedura semplificata per la variazione di strumenti urbanistici preordinati all'autorizzazione di insediamenti produttivi contrastanti con il vigente strumento urbanistico, allorché il progetto sia conforme alle norme in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza sul lavoro e lo strumento urbanistico non individui aree destin... _OMISSIS_ ...l d.P.R. n. 447/1998, occorre che siano preventivamente accertati in modo oggettivo e rigoroso i presupposti di fatto richiesti dalla norma, e quindi anche l’assenza nello strumento urbanistico di aree destinate ad insediamenti produttivi ovvero l’insufficienza di queste, laddove per “insufficienza” deve intendersi, in costanza degli standard previsti, una superficie non congrua (e, quindi, insufficiente) in ordine all’insediamento da realizzare.

Se è vero che il concetto di sufficienza o insufficienza delle aree esistenti, ai fini dell'art. 5, d.P.R. nr. 447/1998, va verificato “in relazione al progetto presentato” (il che certamente significa che esiste un margine di flessibilità e adattabilità di quest’ultimo per inserirlo n... _OMISSIS_ ...arlo alle esigenze del proponente.

A fronte di un insediamento commerciale e non produttivo è evidente che il presupposto fattuale costituito dalla assenza o insufficienza nello strumento urbanistico di aree a destinazione specifica e coerente con il progetto va inteso nel senso della necessità di verificare preventivamente la disponibilità non soltanto di aree stricto sensu destinate a insediamenti produttivi (zone D), ma anche di aree con destinazione commerciale, anche se non in via esclusiva, quali certamente sono le aree con destinazione a zona C di espansione.

La procedura semplificata di variante urbanistica di cui all’art. 5 del D.P.R. n. 447/1998, in quanto diretta a consentire una deroga alla disciplina urbanistica dell’area di riferiment... _OMISSIS_ ...ealizzazione dell'intervento edilizio e, ciò, in considerazione dell’esistenza, in capo agli organi preposti, di un'ampia discrezionalità circa la possibilità di prestare l’eventuale assenso all’intervento.

In tema di impianti produttivi, l’assenza delle aree in zona produttiva richiesta dall’art.5 del d.P.R. n.477/98 si riferisce ad un P.I.P. nel quale le aree in esso ricomprese sono state già tutte utilizzate; per insufficienza s’intendono invece aree utilizzabili, ma inadeguate e inadatte per realizzare il progetto industriale in considerazione della loro consistenza o della presenza (nella conformazione ad esse impressa dalla normativa vigente) di indici, parametri e limitazioni che ostacolano tale sua realizzazione.

Un ... _OMISSIS_ ...gione per procedere con lo strumento eccezionale messo a disposizione dall'art. 5 del d.P.R. 447/1998, che richiede assenza o insufficienza di aree in zona produttiva.

La previsione urbanistica di aree PIP non esclude di per sé la possibilità di ottenere una variante ai sensi dell'art. 8 D.P.R. 160/2010: la P.A., pertanto, deve compiere una ricognizione sulla sufficienza delle aree produttive al fine di realizzare il progetto edilizio presentato e una valutazione motivata sulla loro idoneità, che deve essere effettuata in concreto, tenendo conto della collocazione del progetto all’interno del territorio comunale, dell’utilizzabilità delle aree esistenti e della tipologia dell’intervento.

La valutazione dell'insufficienza delle aree che può le... _OMISSIS_ ...ecessaria, ma non sufficiente, per poter consentire la realizzazione dell'intervento edilizio, ferma restando, in capo agli organi preposti, un'ampia discrezionalità sulla possibilità di prestare il proprio eventuale assenso.

Condizioni imprescindibili per l'avvio del procedimento di cui all'art. 5 D.P.R. 447/1998 sono da un lato la conformità del progetto alle norme vigenti in materia ambientale, sanitaria e della sicurezza del lavoro; dall'altro lato, l'impossibilità di reperire nello strumento esistente aree idonee all'iniziativa produttiva.

È illegittima la variante adottata ex art. 5 D.P.R. 447/1998 in assenza dei pareri relativi alla compatibilità del progetto con le norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e ambientale.

L'accert... _OMISSIS_ ...di reperire nello strumento urbanistico esistente aree da destinare all'iniziativa produttiva abilita il ricorso alla procedura di variante semplificata di cui all'art. 5 D.P.R. 447/1998.

L'indisponibilità di aree posta dall'art. 5 D.P.R. 447/1998 quale primo requisito per l'avvio dell'iter di variante cd. «semplificata» non deve essere valutata avendo solo come unico punto di riferimento l'esistenza o meno di terreni immediatamente utilizzabili, sui quali sia dunque possibile edificare sulla base del rilascio diretto di un titolo edilizio ma, invece, esaminando il complesso delle aree libere aventi una destinazione urbanisticamente compatibile con l'intervento in oggetto.

L'art. 5 D.P.R. 447/1998 non prevede in alcun modo che l'eventuale necessità... _OMISSIS_ ...tico soltanto nei casi in cui lo stesso, in termini generali, «non individui aree destinate all'insediamento di impianti produttivi, ovvero queste siano insufficienti in relazione al progetto presentato».

La variante per insediamenti produttivi ex art. 5 D.P.R. 447/1998 può essere approvata solo a seguito di una ricognizione del fabbisogno e della valutazione del Comune che effettivamente ritenga che per l'ordinato sviluppo della comunità locale occorrono nuovi impianti produttivi, la cui localizzazione non sia possibile nel contesto del piano vigente per insufficienza delle aree a ciò destinate.

Il riferimento alle «aree destinate all'insediamento di impianti produttivi» va interpretato come riferito non solo alle sole aree ricomprese ... _OMISSIS_ ... che il privato intende realizzare.

La verifica del presupposto necessario per la variazione dello strumento urbanistico ex art. 5 D.P.R. 447/1998 non deve essere limitata alle sole aree PIP ma deve riguardare ogni altra area del territorio comunale che abbia una destinazione idonea al tipo di richiesta presentata dal privato.

Il ricorso alla variante semplificata ex art. 5 D.P.R. 447/1998 presuppone che sia compiuta un'attenta valutazione e che vi sia la specificazione delle ragioni inerenti l’interesse pubblico alla variante e delle caratteristiche oggettive dell’intervento rispetto alle aree destinate agli insediamenti produttivi e a quelle eventualmente con esso compatibili.

La mancanza di titolarità delle aree impedisce il ricor... _OMISSIS_ ...lizzate.

La procedura di variante semplificata delineata dall'art. 5 D.P.R. 447/1998 presuppone, da un lato, la conformità del progetto di insediamento alle norme di tutela in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza del lavoro, e dall’altra l’indisponibilità o l’insufficienza di aree idonee ad ospitare l’iniziativa.

L'art. 5 D.P.R. 447/1998 prevede un’ipotesi eccezionale di proposta di variante dello strumento urbanistico e di accelerazione del conseguente procedimento, finalizzata all’individuazione di aree da destinare all’insediamento di impianti produttivi: individuazione che presuppone, comunque, la presentazione di un progetto conforme alle norme vigenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza sul la... _OMISSIS_ ...CRLF|
Qualora in sede di conferenza di servizi indetta ex art. 5 D.P.R. 447/1998 il Comune pervenga ad una valutazione positiva circa la possibilità di una localizzazione alternativa dell'insediamento produttivo, la procedura viene chiusa definitivamente, senza ulteriore apporto del Consiglio comunale.

Ai fini dell'art. 5 D.P.R. 447/1998 non integra il presupposto dell'insufficienza di aree da destinare ad insediamenti produttivi né la previsione di indici di dimensionamento - che costituisce espressione della potestà di pianificazione del territorio da parte dell’ente locale - né la necessità di procedere con la realizzazione del piano di lottizzazione.

Perché possa farsi luogo alla conferenza di servizi ex art. 5 D.P.R. 447/1998 occorre l... _OMISSIS_ ..., in relazione al tipo di progetto presentato, laddove per “insufficienza” deve intendersi, in costanza degli standard previsti, una superficie non congrua (quindi insufficiente), in ordine all’insediamento da realizzare.

L’attivazione della procedura semplificata di cui all’art. 5 del DPR n. 447/1998 non può dirsi necessaria se non quando il progetto presentato risulti in contrasto con lo strumento urbanistico o comunque richieda una sua variazione.

La variazione dello strumento urbanistico che sia stata proposta in applicazione dell’art. 5 del d.P.R. 20 ottobre 1998, n. 447, non deve necessariamente corrispondere, secondo la ratio della norma, a sopravvenute esigenze generali di carattere urbanistico, bensì a partic... _OMISSIS_ ...nare il provvedimento di diniego di variante ex art. 5 D.P.R. 447/1998 il Comune deve tener conto dei punti dello strumento urbanistico che contrastano con l’intervento, in modo da verificare la portata della variante richiesta ed effettuare valutazioni urbanistiche puntuali, che siano in grado di dare conto di conclusioni che dovessero ritenere l’intervento esorbitante rispetto alle caratteristiche ed alle esigenze della zona.

In caso di istanza di variante ex art. 5 D.P.R. 447/1998, la presenza di vincoli di tipo procedimentale non è idonea di per sé sola a costuire una ragione di reiezione, dovendosi compiere piuttosto un'approfondita e motivata valutazione sulle finalità che detti vincoli assolvono.

In caso di istanza di variante ex art. 5 D.P.... _OMISSIS_ ...lti aspetti emendabili, che l’interessato potrebbe essere in grado di soddisfare attraverso l'adozione di un provvedimento che consenta all'istante di integrare la pratica, di effettuare le opportune verifiche e dotarsi dei titoli necessari a superare talune questioni o rettificare taluni aspetti insuscettibili di essere approvati allo stato.

Condizioni imprescindibili per l’avvio del procedimento di semplificazione di cui all'art. 5 del DPR 447/98 sono da un lato la conformità del progetto alle norme vigenti in materia ambientale, sanitaria e della sicurezza del lavoro nonché, dall’altro lato, l’impossibilità di reperire nello strumento esistente aree idonee all'iniziativa produttiva.

Qualora risultino disponibili nel Piano altre aree ... _OMISSIS_ ...tà di aree, posta dall’art. 5 del DPR 447/95 quale primo requisito per l'avvio dell’iter di variante cd. “semplificata”, non dev’essere valutata avendo come unico punto di riferimento l’esistenza di terreni immediatamente utilizzabili, sui quali sia dunque possibile edificare sulla base del rilascio diretto di un titolo edilizio, ma, invece, esaminando il complesso delle aree libere aventi una destinazione urbanisticamente compatibile con l’intervento in og...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.