La Regione è legittimata passiva nell'impugnazione di provvedimenti in materia urbanistica

Sintesi: E' inammissibile l'impugnazione delle norme tecniche di attuazione in ragione dell'omessa notifica all'amministrazione regionale alla quale è da imputarsi, congiuntamente al Comune, l'atto complesso gravato.

Estratto: «3. Va invece accolta l'eccezione con la quale si stigmatizza il difetto di notifica alla Regione Lombardia dei motivi di ricorso volti a impugnare le norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale del Comune di Bossico per violazione delle norme di legge in materia di distanze.E' pacifico in atti che i primi due ricorsi di primo grado non sono stati notificati alla regione mentre l'incombente è stato espletato con riguardo al terzo ricorso.Da tale dato oggettivo si ricava l'inammissibilità dei primi due ricorsi in ragione dell'omessa notifica all'amministrazione regionale alla quale è da imputarsi, congiuntamente al Comune, l'atto complesso gravato (cfr. ex plurimis Cons. Stato, sez. IV, n. 9375 del ... _OMISSIS_ ...nvia a mente dell'art. 88,co. 2, lett. d), c.p.a.).»

Sintesi: La Regione non difetta di legittimazione passiva nel giudizio di impugnazione di provvedimenti in materia urbanistica, in quanto essa, in tale materia, ha una generale funzione di vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia e lo specifico potere sostitutivo di annullamento delle deliberazioni e provvedimenti comunali in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia vigente.

Estratto: «II – La domanda di estromissione dal giudizio della Regione Molise non può essere accolta. Invero, la Regione non difetta di legittimazione passiva nel giudizio, in quanto essa, nella materia urbanistica, ha una generale funzione di vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia, già disciplinata negli artt. 4 e seguenti della legge 28 febbraio 1985 n. 47 ed ora riordinata nel titolo IV del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, ap... _OMISSIS_ ....R. 6 giugno 2001 n. 380. Alla Regione è, invero, attribuito l'esercizio dello specifico potere sostitutivo di cui all'art. 39 del citato D.P.R. n. 380/2001, di annullamento delle deliberazioni e provvedimenti comunali in contrasto con la normativa urbanistico-edilizia vigente (cfr.: Cons. Stato IV, 9.9.2009 n. 5409). Ne consegue che essa ha pieno interesse e totale legittimazione a resistere nel giudizio, in quanto con il proprio comportamento tollerante e acquiescente – perdurato anche dopo la proposizione del ricorso e dei motivi aggiunti - ha consentito che i provvedimenti comunali gravati dai ricorrenti esplicassero tutti i loro effetti, ivi compresi quelli lesivi degli interessi dei ricorrenti.»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.