Quando si configura l'istituto della c.d. «irreversibile trasformazione del bene»?

PATOLOGIA --> IRREVERSIBILE TRASFORMAZIONE

La radicale trasformazione del terreno con l'irreversibile sua destinazione alla realizzazione dell'opera pubblica, può comprendere anche una porzione del terreno che non abbia subito la suddetta trasformazione solo nel caso in cui essa non conservi una propria autonomia, nel senso che, seppure inalterata nella sua composizione originaria, formi tuttavia - per motivi giuridici o fattuali - parte inscindibile dell'opera pubblica quale progettata nella sua unitarietà, e cioè destinata imprescindibilmente, nel progetto espropriativo, a strumento o funzione di migliore utilizzazione, nell'interesse pubblico, dell'opera da costruire strettamente intesa.

Ai fini dell'operatività dell'istituto dell'occupazione acquisitiva, non è sufficiente l'inizio e/o l'esecuzione di un qualsiasi lavoro edilizio, o la sua natura pertinenziale rispetto ad altra area radicalmente modificata, ma è necessaria l'irreversib... _OMISSIS_ ...one del fondo appreso nell'opera pubblica programmata dalla dichiarazione di p.u. - perciò richiedendosi che detta trasformazione della realtà materiale preesistente determini l'impossibilità giuridica di continuare ad utilizzare il bene in conformità della sua precedente destinazione, dando così luogo ad una sostanziale vanificazione del diritto di cui il bene costituiva l'oggetto.

Ai fini della radicale ed irreversibile trasformazione del fondo privato nell'opera pubblica, nozione rilevante sia per delineare gli elementi caratterizzanti la c.d. occupazione espropriativa, sia per delimitare l'ambito del risarcimento del danno che il proprietario può richiedere in luogo della restituzione nell'ipotesi d'illecito comune (c.d. usurpativo), l'immobile deve perdere la sua conformazione fisica originaria e risultare stabilmente ed inscindibilmente incorporato quale parte indistinta e non autonoma in un bene nuovo e diverso, incompatibile con l'autonoma s... _OMISSIS_ ...l suolo in esso incorporato. Al lume di questa nozione di modificazione radicale, deve escludersi che questa possa identificarsi con l'inizio dei lavori sul terreno occupato, ed a fortiori con lo spossessamento del proprietario ad opera dell'amministrazione occupante.

Ai fini dell'operatività dell'occupazione c.d. espropriativa, è richiesto il rigoroso accertamento che l'immobile abbia subito una radicale trasformazione nel suo aspetto materiale, in modo da perdere la sua conformazione fisica originaria e da risultare stabilmente ed inscindibilmente incorporato, quale parte indistinta e non autonoma in un bene nuovo e diverso, incompatibile con l'autonoma sopravvivenza del suolo in essa incorporato.

Si ha irreversibile trasformazione quando il bene abbia perso la sua originaria conformazione e non possa essere riportato allo status quo ante e cioè quando il suolo abbia subito una radicale trasformazione nel suo aspetto materiale, in modo da ... _OMISSIS_ ...conformazione fisica originaria e da risultare stabilmente ed inscindibilmente incorporato, quale parte indistinta e non autonoma, nel nuovo bene costituito dall'opera stessa.

Una semplice piantagione di alberi si risolve in un intervento inidoneo a cagionare alcuna trasformazione irreversibile del suolo ed apparentemente riconducibile all’istituto dell’accessione.

L'irreversibile trasformazione del fondo privato non può essere confusa con il completamento dell'opera o addirittura con il collaudo, in quanto successivi alla avvenuta nuova destinazione del bene, che già in tale momento perde la consistenza ed individualità originarie per trovarsi inserito nel nuovo e non più scindibile contesto.

La realizzazione di massicciata non integra quell’irreversibile trasformazione del suolo che ne precluderebbe la restituzione alla proprietario.

Presupposto indefettibile dell'occupazione espropriativa è ... _OMISSIS_ ...e dell'opera pubblica attraverso l'irreversibile trasformazione del fondo appreso; quest'ultima, pur non postulando l'esecuzione ed il completamente dell'opera pubblica nella sua interezza, richiede che l'immobile abbia subito una radicale trasformazione nel suo aspetto materiale, in modo da perdere la sua conformazione fisica originaria e da risultare stabilmente ed inscindibilmente incorporato, quale parte indistinta e non autonoma in un bene nuovo e diverso, incompatibile con l'autonoma sopravvivenza del suolo in essa incorporato.

La radicale trasformazione del fondo, con irreversibile destinazione ad opera pubblica, da cui deriva l'acquisto della relativa proprietà da parte dell'ente occupante, non comporta necessariamente un mutamento perpetuo e ineliminabile, non essendo il requisito dell'irreversibilità incompatibile con la possibilità di ripristinare l'originaria fisionomia del bene, a mezzo di nuovi interventi restitutori.

La trasfo... _OMISSIS_ ...ndo privato, con irreversibile destinazione all'opera pubblica, quale modo di acquisto della proprietà a titolo originario non presuppone, necessariamente, una profonda modifica materiale del fondo, cioè l'assunzione di strutture, forme e consistenza diverse, essendo sufficiente la sola sua diversa collocazione nella realtà giuridica, che trova la sua massima espressione nella sostituzione del fine pubblico a quello privato, indipendentemente dalle forme in concreto assunte dall'iniziativa dell'amministrazione.

In ipotesi di realizzazione di opera pubblica consistente (nel caso di specie) in edificio scolastico, lo scavo di sbancamento, la sottofondazione e le fondazioni dei corpi, sono sufficienti a determinare la trasformazione del bene alternandone la fisionomia originaria.

Il fenomeno della cosiddetta occupazione acquisitiva si può realizzare anche prima dell'ultimazione dei lavori, allorquando il suolo abbia subito una radicale trasform... _OMISSIS_ ...aspetto materiale, in modo da perdere la sua conformazione fisica originaria e da risultare stabilmente ed inscindibilmente incorporato, quale parte indistinta e non autonoma, nel nuovo bene costituito dall'opera stessa.

In quale momento si verifichi la radicale trasformazione del bene, non può essere affermato in forma di principio di diritto, applicabile in tutte le fattispecie, perché dipende essenzialmente dalla natura dei lavori da eseguire e dell'interesse pubblico che attraverso di essi si persegue.

L'accertamento dell'irreversibile trasformazione del bene non può essere messo in rigida relazione con le fondazioni dell'edificio da edificare, né nel senso che esse implicherebbero necessariamente l'irreversibilità della trasformazione, né nel senso che esse sarebbero sotto tale profilo sempre insufficienti, ma è oggetto di un accertamento di fatto riservato al giudice del merito, e non censurabile in sede di legittimità se non nei limit... _OMISSIS_ ... sufficienza e logicità.

Per configurare l'occupazione espropriativa non è necessaria l'ultimazione delle opere previste, essendo sufficiente che i terreni abbiano perduto la loro conformazione originaria ed abbiano assunto quella dei beni pubblici programmati dalla dichiarazione di p.u. diventandone parte integrante.

Per configurare l'occupazione espropriativa, pur dovendosi escludere che la radicale trasformazione del suolo postuli l'esecuzione ed il completamente dell'opera pubblica nella sua interezza, è tuttavia necessario che l'immobile abbia subito una radicale trasformazione nel suo aspetto materiale, in modo da perdere la sua conformazione fisica originaria e da risultare stabilmente ed inscindibilmente incorporato, quale parte indistinta e non autonoma in un bene nuovo e diverso.

Non sussiste irreversibile trasformazione del bene rilevante ai fini dell'occupazione acquisitiva, qualora il terreno abbia mantenuto l'ori... _OMISSIS_ ...ra e i manufatti collocati sullo stesso non ne abbiamo mutato la fisionomia strutturale e funzionale, ben potendo essere spostati o o addirittura rimossi; suddetta fattispecie è disciplinata, quanto all'assetto reale, non dalla regola della espropriazione di fatto e neppure dall'interpretazione giurisprudenziale circa l'estensione ed i limiti della stessa, ma dalle specifiche disposizioni dell'art. 934 cod. civ.

Deve ritenersi esclusa in radice la possibilità che per terreni privati possa essersi verificata “irreversibile trasformazione”, qualora sui fondi medesimi non risulti esservi stata alcuna occupazione ed alcun inizio lavori.

Ai fini dell’individuazione della data in cui la realizzazione dell’opera ha determinato l’irreversibile trasformazione del fondo, occorre avere riguardo al momento in cui l’opera è venuta ad esistenza nei suoi elementi oggettivi ed essenziali alla funzione della stessa, desumi... _OMISSIS_ ...o di avanzamento dei lavori, senza che, al contrario, sia necessaria l’ultimazione anche delle componenti accessorie.

Le opere realizzate in edificio privato, consistenti nell'eliminazione delle strutture divisorie e nella muratura dell'accesso non concretano un'irreversibile trasformazione che riveli la destinazione ad opera pubblica della proprietà, rilevante ai fini dell'acquisizione del bene da parte dell'ente pubblico.

L'irreversibile destinazione del suolo occupato per finalità di interesse generale, si realizza quando siano state poste in essere opere che abbiano trasformato fisicamente l’immobile occupato facendogli perdere definitivamente i caratteri originari ed inserendolo in un contesto non più scindibile e del tutto diverso dal fondo sottratto al proprietario, che per tale ragione perde a sua volta ogni interesse a riacquistarne la disponibilità in tale stato.

Il momento dell'occupazione appropriativa ... _OMISSIS_ ...n quello dell'ultimazione dell'opera pubblica giacché l'irreversibile trasformazione dell'immobile si verifica dal momento in cui l'opera venga a delinearsi nei suoi connotati definitivi e nelle sue previste caratteristiche, evidenziando la non ripristinabilità dello status quo ante se non attraverso nuovi interventi altrettanto eversivi della fisionomia attualmente assunta dal bene, ed a prescindere dal fatto che tale momento coincida o meno con il momento in cui l'opera, per discrezionale valutazione della P.A., venga effettivamente aperta al pubblico.

L’irreversibile trasformazione del fondo il cui accertamento assume rilevanza ai fini del verificarsi dell’accessione inveritita, si determina quando il fondo abbia subito una variazione del suo aspetto sostanziale che generi la perdita della sua configurazione morfologica fisica originaria e lo faccia diventare parte indistinta ed ancorata stabilmente e inscindibilmente al nuovo bene costituit... _OMISSIS_ ...essa.

La trasformazione diventa irreversibile non solo nel caso di un evidente e manifesto mutamento avente carattere permanente e definitivo, ma anche qualora dalla trasformazione si determina, nella realtà giuridica, un assetto difforme del fondo stesso che, pur non originando una trasformazione oggettivamente e materialmente stabile (il fondo non è ancora incorporato nell'opera pubblica), tuttavia cagioni la perdita per l'immobile stesso, della sua originaria funzione economico sociale, della sua destinazione produttiva.

L'irreversibile trasformazione del fondo occupato si attua solo allorché l'opera pubblica assuma i suoi connotati definitivi e le sue previste caratteristiche; ne consegue che, pur non richiedendosi l'ultimazione dell'opera, l'irreversibile trasformazione del bene si realizza soltanto al momento in cui l'opera sia fisicamente emersa con le caratteristiche previste, così da evidenziare la non ripristinabilità dello ... _OMISSIS_ ...o senza nuovi interventi eversivi dell'attuale fisionomia.

In relazione alla realizzazione di un edificio, ai fini dell'irreversibile trasformazione del bene, non può di certo darsi rilievo al momento dello sbancamento od alla generica trasformazione fisica del terreno, essendo necessaria la realizzazione, nelle sue linee essenziali, dell'opera prevista giacché, in difetto, non risulterebbe ravvisabile l'opera pubblica la cui realizzazione giustifica l'acquisizione in via irreversibile della proprietà del bene all'ente pubblico.

L'irreversibile trasformazione del bene si realizza nel momento in cui l'opera pubblica si delinea nei suoi connotati definitivi e nelle sue previste caratteristiche, con la conseguente non ripristinabilità dello "status quo ante", se non attraverso nuovi interventi (altrettanto) eversivi della fisionomia assunta dal bene.

La trasformazione del bene coincide con il momento in cui l’oper... _OMISSIS_ ...earsi nei suoi connotati definitivi e nelle sue caratteristiche.

Può dirsi perfezionata l’irreversibile trasformazione del bene con riferimento alla data in cui è stato emesso il primo certificato di fine lavori anche se poi sostituito, per l’accertata carenza di talune opere e lavorazioni, qualora tali interventi, così per come descritti nel certificato di fine lavori stessi, non escludano la già intervenuta irreversibile trasformazione del suolo ad uso pubblico.

Non può sussistere irreversibile trasformazione del bene, rilevante ai fini ...


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