La perizia di parte non può essere prodotta per la prima volta in appello (art. 345 cod. proc. civ.)

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> DECISIONE GIUDIZIALE --> APPELLO --> THEMA DECIDENDUM --> RIMESSIONE ADUNANZA PLENARIA

Sintesi: In caso di rimessione della causa all'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, è da ritenere, ai sensi dell'art. 45 R.D. 1054/1924 e dell'art. 73 R.D. 642/1907, che deve intendersi rimessa alla cognizione dell'Adunanza plenaria l'intera controversia, con esclusione delle questioni su cui sia già intervenuta la pronuncia del giudice a quo, non assumendo alcuna rilevanza la formulazione da parte di quest'ultimo di specifici quesiti.

Estratto: «42. Dalla ricostruzione delle vicende che hanno condotto alla presente fase del giudizio e dallo stesso nomen iuris dato dalla Quarta Sezione al proprio provvedimento, emerge in modo chiaro il carattere definitivo delle statuizioni contenute nella decisione – ordinanza con riguardo a:- le questioni di tempestività del gravame di primo grado, essendo st... _OMISSIS_ ...quo;irricevibilità del ricorso nei soli confronti dell’architetto Giorgio Monico e respinte per le restanti ricorrenti le relative eccezioni coltivate sia con l’appello principale sia con gli appelli incidentali;- le doglianze di illegittimità dirette avverso l’autorizzazione paesaggistica da parte delle appellanti incidentali Monico, ritenute non condivisibili e, per questo, respinte con statuizione definitiva.43. Il provvedimento ha, pertanto, natura di decisione parziale (A.P., 10 novembre 2008, n. 11), che esime questa Adunanza dall’assumere statuizioni di sorta relativamente ai capi su elencati.44. E’stata invece deferita la decisione sull’oggetto principale della controversia di merito, concernente la legittimità del permesso di costruire n. 6/2004 rilasciato dal Comune di Varenna al professor Alfredo Vago.45. La tecnica di rimessione si è avvalsa della formulazione di due quesiti, nei quali si condensano le valutazioni alle... _OMISSIS_ ...uto il percorso argomentativo del Giudice rimettente: la scelta del metodo espositivo non altera, tuttavia, la peculiare funzione alla quale è preordinata la previsione del secondo comma dell’articolo 45 del regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054.46. Secondo tale disposizione (e il collegato articolo 73 del regio decreto 17 agosto 1907, n. 642) è deferita all’Adunanza plenaria l’intera controversia, per gli ambiti, come già osservato, non coperti da specifica pronuncia parziale.47. Il metodo prescelto dalla Quarta Sezione si limita, in ragione della premessa, alla più adeguata individuazione del punto di diritto che è causa di rimessione, ma non riduce o predetermina in modo rigido il contesto valutativo, l’ampiezza del quale si estende alla vicenda contenziosa secondo quanto già precisato ai punti 41 e 46.48. La formulazione dei quesiti, in definitiva, esprime una sintesi logico-giuridica che consente di enunciare una regula iuris suscettibile di ... _OMISSIS_ ...azione anche in casi ulteriori rispetto a quello della presente vicenda contenziosa.49. Si tratta, invero, di applicazione di un principio coerente, quanto meno in larga massima, anche alla ben diversa ipotesi dei quesiti proposti nel ricorso per cassazione ex art. 366 bis c.p.c. (Cass. SS. UU. 30 ottobre 2008, n. 26020).50. L’analogia con quella specie di quesiti si arresta, tuttavia, a questa peculiarità della funzione espositiva, senza espandersi ai profili di inammissibilità che potrebbero caratterizzare il ricorso per cassazione ex art. 366 bis c.p.c.: conseguentemente non sarebbe inammissibile, ma semplicemente sottoposto a una disamina di tipo sostanziale, il quesito di diritto formulato in modo non pertinente alla fattispecie concreta (contra per i quesiti ex art. 366 bis c.p.c. Cass. SS. UU. 18 novembre 2008, n. 27347).51. Tanto si rileva per chiarire come l’Adunanza Plenaria non sia condizionata dalla formulazione dei quesiti, essendo competente a ... _OMISSIS_ ...rsquo;intero thema decidendum.»

GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> DECISIONE GIUDIZIALE --> APPELLO --> THEMA PROBANDUM

Sintesi: A norma dell'art. 345 co. 3 c.p.c. nella formulazione anteriore alle modifiche di cui legge 134/2012, nel giudizio di appello la produzione di nuovi documenti è ammessa a condizione che il giudice ne verifichi l'indispensabilità. Tale requisito - posto dalla legge per escludere che il potere del giudice venga esercitato in modo arbitrario - non richiede necessariamente un apposito provvedimento motivato di ammissione o di rigetto, essendo sufficiente che dalla motivazione della sentenza di appello risulti, anche per implicito, la ragione per la quale tale prova sia stata o meno ritenuta decisiva ai fini del giudizio.

Estratto: «La censura è infondata. A riguardo mette conto di premettere che il potere di cui all'art. 213 c.p.c. non è sostitutivo dell'onere probatorio incombente all... _OMISSIS_ ... conseguenza che può essere attivato soltanto quando sia necessario acquisire informazioni relative ad atti o documenti della p.a. che la parte sia impossibilitata a fornire.Ora, è appena il caso di osservare che a norma del D.Lgs. 30 aprile 1992, art. 11, comma 4 e successive modifiche era ben consentito al ricorrente richiedere agli organi del Comando dei VV.UU, le informazioni acquisite relativamente alle modalità dell'incidente.Giova aggiungere che l'esercizio del potere, in questione, di richiedere d'ufficio alla P.A. le informazioni relative ad atti e documenti della stessa che sia necessario acquisire al processo, costituisce peraltro una facoltà rimessa alla discrezionalità del giudice, il cui mancato esercizio non è censurabile in sede di legittimità. (Cass. n. 3720/2011) Deve infine rilevarsi che, a norma dell'art. 345 c.p.c., comma 3, nella previsione normativa applicabile ratione temporis prima delle recentissime modifiche di cui alla L. n. 134 del 2012, nel ... _OMISSIS_ ...ello la produzione di nuovi documenti è ammessa a condizione che il giudice ne verifichi l'indispensabilità. Tale requisito - posto dalla legge per escludere che il potere del giudice venga esercitato in modo arbitrario - non richiede necessariamente un apposito provvedimento motivato di ammissione o di rigetto, essendo sufficiente che dalla motivazione della sentenza di appello risulti, anche per implicito, la ragione per la quale tale prova sia stata o meno ritenuta decisiva ai fini del giudizio.Nel caso di specie, la Corte ha sufficientemente argomentato a riguardo chiarendo le ragioni per le quali l'esame del rapporto non appariva indispensabile al fine della decisione. Ciò, soprattutto in considerazione del fatto che, in base alla planimetria in atti, la macchia d'olio non era sparsa su tutta la sede stradale e poteva quindi essere evitata»

Sintesi: La produzione di perizie tecniche in grado d’appello contravviene al divieto di nuove prove... _OMISSIS_ ...to dall’art. 104, comma 2, cod. proc. amm. e, pertanto, ne va dichiarata l’inammissibilità.

Sintesi: Gli atti del procedimento penale venuti ad esistenza dopo la sentenza di primo grado possono essere prodotti in appello ai sensi della seconda parte del comma 2 dell’art. 104 cod. proc. amm., essendo impossibile la loro produzione dinanzi al TAR.

Estratto: «.2. Stante quanto sopra rappresentato, infatti, viene anzitutto in rilievo la necessità, già avvertita in sede cautelare da questo Collegio, di un approfondimento istruttorio necessario ai fini della decisione del caso in esame, approfondimento omesso dal giudice di primo grado, ma disposto nel connesso procedimento penale – di cui parte appellante chiede l’acquisizione in questo giudizio - che ha confermato l’inesistenza della sopraelevazione contestata dal Comune.Sul punto, va precisato che non sono certamente utilizzabili nel presente grado... _OMISSIS_ ...perizie tecniche che entrambe le parti hanno prodotto: esse, infatti, contravvengono al divieto di nuove prove in appello posto dall’art. 104, comma 2, cod. proc. amm. e, pertanto, ne va dichiarata l’inammissibilità (cfr. Cons. Stato, sez. IV, 13 gennaio 2010, nr. 90; Cons. Stato, sez. VI, 23 luglio 2008, nr. 3649). Al contrario, sono, invece, acquisibili, ai sensi della seconda parte del medesimo comma 2 dell’art. 104 cod. proc. amm., gli atti del procedimento penale, trattandosi di documenti venuti ad esistenza dopo la sentenza di primo grado, e dei quali pertanto è pacifica l’impossibilità di una produzione dinanzi al T.AR.Del tutto superabile appare la questione sollevata dal Comune relativamente all’utilizzabilità nel processo amministrativo degli atti e dei documenti relativi al processo penale, ad essa ostando, sia il diverso oggetto di tale processo rispetto al giudizio amministrativo, sia il fatto che il processo penale si è svolto ... _OMISSIS_ ...ontraddittorio con l’Amministrazione comunale, non costituitasi parte civile. Come sottolineato, infatti, dalla giurisprudenza di questo Consesso, efficacemente richiamata dalla parte appellante (cfr. Cons. Stato, sez. VI, 28 marzo 2012, nr. 1833), il giudice amministrativo (o civile) ben può utilizzare – in mancanza di qualsiasi divieto di legge e in ossequio al principio dell’atipicità delle prove – come fonte anche esclusiva del proprio convincimento le prove raccolte nel giudizio penale conclusosi con sentenza non esplicante autorità di giudicato nei confronti di tutte le parti della causa amministrativa (o civile), e ricavare gli elementi di fatto dalla sentenza e dagli altri atti del processo penale, purché le risultanze probatorie siano sottoposte a un autonomo vaglio critico svincolato dall’interpretazione e dalla valutazione che ne abbia già dato il giudice penale, e purché la valutazione del materiale probatorio sia effettuata in m... _OMISSIS_ ...on frammentaria e limitata a singoli elementi di prova.In altri termini, ciò che rileva in questa sede non è certo una presunta idoneità degli accertamenti disposti in sede penale e della sentenza che ha definito tale procedimento a “fare stato” tra le parti del presente giudizio, ma la loro idoneità a essere acquisiti e valutati, al pari di qualsiasi altro documento, ai fini della formazione del convincimento del giudice in ordine ai fatti di causa.Differentemente, del tutto privo di rilievo risulta il richiamo giurisprudenziale operato ex adverso dal Comune, il quale, oltre che molto più risalente, non è sovrapponibile in quanto attiene ad una fattispecie conclusasi con archiviazione, cioè prima dell’esercizio dell’azione penale, e quindi ad una ipotesi nella quale gli elementi acquisiti, non avendo dignità di prove neanche nel procedimento penale trattandosi di meri atti di indagine posti in essere dal P.M., già ex se erano certamente meno idon... _OMISSIS_ ...ul convincimento del giudice amministrativo.Ebbene, il perito nominato in sede penale per l’espletamento degli accertamenti tecnici necessari per verificare l’entità del “rialzamento”, che si assume essere stato realizzato dall’odierno appellante sull’immobile ex rurale sito in località Pieve di San Donato, “ha concluso escludendo la sussistenza dell’innalzamento contestato e rilevando che l’immobile risulta addirittura di cm 2,5 più basso rispetto alla misura prescritta nell’ordinanza di rimessione in pristino del Comune di Tavarnelle Val di Pesa” (pagg. 5-6 della sentenza nr. 1862 del 2011 della Sezione I penale del Tribunale di Firenze).Il carattere chiaro e inequivoco delle risultanze testé richiamate, legittimamente acquisibili al presente giudizio come precisato, offrendo sul punto controverso inter partes risultati assistiti da ragionevole certezza (oltre che non adeguatamente contraddetti da parte ... _OMISSIS_ ...onerano la Sezione dal disporre sul medesimo punto ulteriori incombenti istruttori, come si era ipotizzato in fase cautelare.Ne deriva, dunque, la fondatezza delle pretese avanzate da parte appellante, che giustamente ha contestato l’ordine di demolizione illegittimamente adottato dal Comune di Tavarnelle e, successivamente, confermato dal giudice di primo grado sulla base di una pressoché superficiale attività istruttoria.»

Sintesi: La perizia di parte prodotta per la prima volta in grado d’appello costituisce prova nuova, che pertanto non può essere ammessa stante il divieto di cui all’art. 345 c.p.c., pacificamente applicabile anche al processo amministrativo.

Estratto: «4. Le carenze innanzi evidenziate risultano confermate dal particolare atteggiarsi dell’impugnazione dell’Amministrazione, la quale ha accompagnato al proprio appello la produzione di una “relazione tecnica” nella qual... _OMISSIS_ ...ista di sua fiducia esamina analiticamente le 8 alternative proposte dall’esproprianda, indicando per ciascuna di esse le ragioni tecniche e/o amministrative che osterebbero alla sua praticabilità.A fronte di ciò, l’appellata da un lato eccepisce l’inammissibilità della ridetta relazione siccome nuova prova non consentita nel presente grado di appello, e per altro verso assume che gli argomenti impiegati dall’Amministrazione nel ricorso in appello integrano una non consentita motivazione ex post...


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