INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI ESPROPRIO - AREE NON EDIFICABILI - CRITERIO INDENNITARIO
Relativamente a terreni inedificabili, non è esatto dire che sia stato liquidato il valore in base al criterio riduttivo dei VAM (dichiarato incostituzionale dalla decisione 181/2011 della Corte Costituzionale), qualora sia stato invece aggiunto ai relativi importi "il valore dei soprassuoli", per cui i proprietari abbiano ottenuto l'intero valore venale, non contestato neppure sotto il profilo di diverse e più proficue utilizzazioni.
La dichiarazione d'incostituzionalità dell'art. 16 L. nn. 865/71 (Corte cost. 10.6.2011, n. 181), comporta che l'espropriazione dei suoli agricoli, debba essere indennizzata a un giusto prezzo che tenga conto delle pre... _OMISSIS_ ...do, la valutazione dovrà essere effettuata applicando non già parametri di VAM dichiarati incostituzionali ma il principio di diritto ripetutamente statuito dopo la sentenza 181/2011, al fine di determinare il valore di mercato dell'area non edificabile
L'indennità di espropriazione è basata sul binomio edificabilità - non edificabilità; secondo termine, pur comprendendo i suoli agricoli in senso stretto, è rispetto ad essi più ampio, giacché contrassegna tutti i beni cui non possa riconoscersi il parametro dell'edificabilità secondo l'accezione legale del termine, che corrisponde alle prescrizioni della disciplina urbanistica. E per essi (testualmente contrassegnati dalla legge- art. 5 bis - come "aree agricole e quelle che ai sensi del comma 3, non sono classificabili come edi... _OMISSIS_ ...re determinata con riguardo al valore di mercato del bene, così come stabilito dalla Corte Costituzionale con la propria sentenza numero 181 del 2011, la quale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 5 bis della L. n. 359 del 1992 e dell'articolo 40 del D.P. n. 327 del 2001, perché in contrasto con l'articolo 117 della Costituzione in relazione all'articolo 1 del primo protocollo addizionale della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nell'interpretazione datane dalla corte di Strasburgo.
Ai sensi dell’art. 40, primo comma d.p.r. n.327 D.P.R. 8 giugno 2001 riletto alla luce delle affermazioni della sentenza 7-10 giugno 2011, n. 181 della Corte costituzionale, anche per i suoli agricoli o non edificabil... _OMISSIS_ ...non edificabile, secondo le indicazioni della sentenza Corte cost. 11.6.2011, n. 181.
La generalizzata applicazione del valore di mercato, per effetto della sentenza 348/07 della Corte costituzionale, non significa che tutti i terreni siano diventati edificabili e vadano indennizzati come tali.
Dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 181/2011 (che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme che prevedevano il criterio del valore agricolo medio), la valutazione dell'indennità dev'essere commisurata al valore di mercato (anche) per i terreni inedificabili.
A seguito della sentenza della Corte Costituzionale numero 181 del 2011, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 5 bis, quarto comma, D.L. n. 333 del 1992, convert... _OMISSIS_ ...e natura agricola (nel caso di specie per essere classificati in zona E), il primo parametro di riferimento è costituito dal loro valore venale, corrispondente a quello di mercato.
Per effetto della sentenza della Corte Cost. n. 181 del 2011, che ha rilevato che il criterio del valore tabellare, previsto per i suoli agricoli e per quelli non aventi vocazione edificatoria, prescinde dall'area oggetto del procedimento espropriativo, ignorando ogni dato valutativo inerente ai requisiti specifici del bene, e perciò ha carattere astratto, ed elude il "ragionevole legame" col valore di mercato del bene occupato, prescritto dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo" e coerente col serio ristoro richiesto dall'art 42 Cost., anche per i suoli agricoli e quelli non edificatori il sis... _OMISSIS_ ...roprio di area inedificabile per essere (nel caso di specie), ubicata in fascia di rispetto stradale non può essere ragguagliata al V.A.M., ma deve essere liquidata individuando il valore di mercato al momento del decreto di esproprio.
Per effetto della sentenza Corte Cost. n. 181/2011, una volta qualificato il fondo ablato come legalmente non edificabile, la determinazione dell'indennizzo espropriativo deve essere correlata al pieno ed effettivo valore venale del fondo. Questo valore reale, non essendo il terreno legalmente edificabile, può essere ricercato col metodo sintetico-comparativo (e non anche con quello analitico ricostruttivo) ovvero, in caso di riscontrata totale carenza di dati omogenei di raffronto, con motivato ricorso a criteri residuali equitativi e solo in tal... _OMISSIS_ ...onale n. 181 del 2011, che ha fatto seguito alle sentenze n. 348 e 349 del 2007, il sistema indennitario è svincolato dalla disciplina delle formule mediane e dei parametri tabellari, e risulta, invece, agganciato al valore venale del bene.Tale valore risulta, in concreto, considerato qualora nel determinare le indennità di espropriazione e quella di occupazione, siano stati posti in evidenza le peculiarità favorevoli del fondo espropriato, in riferimento alla natura morfologica dello stesso, alla possibilità di utilizzo di acqua per colture irrigue, ed alla destinazione edificatoria di parte di esso.
L'indennità di esproprio non può più essere determinata sulla base di un criterio, come quello dei valori agricoli medi, che è stato espunto dall'ordinamento per effetto della sent... _OMISSIS_ ...lla L. 28 gennaio 1977, n. 10, art. 14 nonchè del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, art. 40, commi 2 E 3). L'indennità va determinata sulla base del valore di mercato, tenendo conto della natura inedificabile dell'area espropriata.
In tema di determinazione dell'indennità di espropriazione di un’area con destinazione agricola, poiché il criterio del Vam (valore agricolo medio), previsto dagli artt. 16 della legge n. 865 del 1971 e 5 bis, comma 4, della legge n. 359 del 1992, è stato dichiarato incostituzionale dalla sopravvenuta sentenza della Corte costituzionale n. 181 del 2011, la stima dell'indennità dev'essere effettuata applicando il criterio generale del valore venale pieno.
Anche per le aree agricole e per le aree non suscettibili di classificazione edificat... _OMISSIS_ ... valore intrinseco del terreno (che non si limita alle colture in esso praticate, ma consegue anche alla presenza di elementi come l'acqua, l'energia elettrica, l'esposizione), la maggiore o minore perizia nella conduzione del fondo e quant'altro può incidere sul valore venale di esso, dovendosi commisurare integralmente l'indennità di espropriazione al valore di mercato.
In tema di determinazione dell'indennità di esproprio, per i terreni che non abbiano vocazione edificatoria, anche se suscettibili di una utilizzazione differente da quella agricola, nessuna valenza assume la pregressa e non più in atto utilizzazione industriale quale un'attività estrattiva di cava del terreno.
Poiché il punto di riferimento per determinare l'indennità di espropriazione deve essere i... _OMISSIS_ ...necessario per pervenire alla determinazione di una giusta indennità. Quindi, anche per i suoli agricoli o non edificabili sussiste l'esigenza che l'indennità si ponga in rapporto ragionevole con il valore del bene.
Poiché il punto di riferimento per determinare l'indennità di espropriazione deve essere il valore di mercato (o venale) del bene ablato, esso non può variare secondo la natura del bene, perchè in tal modo verrebbe meno l'ancoraggio al dato della realtà postulato come necessario per pervenire alla determinazione di una giusta indennità. Quindi, anche per i suoli agricoli o non edificabili sussiste l'esigenza che l'indennità si ponga in rapporto ragionevole con il valore del bene.
Anche in relazione alle aree agricole e alle aree non suscettibili di classi... _OMISSIS_ ... relazione alle caratteristiche specifiche del bene ablato, che i VAM non rappresentano se non in parte, si mostra in grado di assicurare quel serio ristoro dovuto in ossequio all'art. 1 del primo protocollo addizionale CEDU e all'art. 42 Cost.
INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI ESPROPRIO - AREE NON EDIFICABILI - CRITERIO INDENNITARIO - ART. 39 L. 2359/1865
Il venir meno del criterio indennitario dichiarato incostituzionale con la sentenza 181/2011, comporta la reviviscenza del criterio del valore venale di cui alla L. 25 giugno 1865, n. 2359, art. 39, la cui applicabilità si desume dall'art. 834 c.c. che prevede che l'indennità di esproprio debba essere "giusta", evocando un requisito di congruità che, in assenza di... _OMISSIS_ ... cui l'indennizzo non può considerarsi legittimo se non consiste in una somma che si ponga in rapporto ragionevole con il valore del bene, e che equivalga, nel caso di espropriazione isolata, ad una riparazione integrale.
La pronuncia della Corte costituzionale n. 181 del 2011, che ha abolito il criterio fondato sul c.d. VAM (valore agricolo medio), previsto dalla L. n. 865 del 1971, art. 16 e dalla L. n. 359 del 1992, art. 5 bis, comma 4, ha reso applicabile il criterio generale del valore venale pieno, tratto dalla L. n. 2359 del 1865, art. 39 applicandosi la menzionata pronuncia di illegittimità ai rapporti non ancora definitivamente esauriti.
A seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 40, commi 2 e 3, D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327. anch... _OMISSIS_ ...5, n. 2359, art. 39.
Dare rilievo, nella ricerca dell'effettivo valore di mercato del bene, alla stima operata dal consulente tecnico, basata sull'individuazione di una vocazione edilizia, prettamente edificatoria (nella specie che consentiva la realizzazione anche da parte di privati di interventi edilizi finalizzati alla costruzione di edifici vocati alle più svariate attività di uso collettivo, con la sola esclusione della funzione residenziale), è cosa ber diversa dall'affermare che il criterio da applicare (nella specie, in sede di rinvio) è quello del valore venale pieno di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 39, come più volte ribadito con riguardo alle aree non edificabili e dovendosi verificare il valore assunto dal bene nel mercato per diversificate destinazioni che, pu... _OMISSIS_ ...ONE - INDENNITÀ DI ESPROPRIO - AREE NON EDIFICABILI - CRITERIO INDENNITARIO - EDIFICABILITÀ DI FATTO
Una volta escluse le possibilità legali di edificazione dallo strumento urbanistico, esse non possono essere neutralizzate, o altrimenti recuperate, in ragione di una edificabilità di fatto ritenuta per la vicinanza del terreno espropriato ad aree edificatorie; né la successiva applicazione di un criterio di moderazione volto ad ottenere per l'area non edificabile un valore inferiore a quello accertato secondo la disciplina urbanistica ed il correlato mercato immobiliare per i suoli edificatori, vale a ricondurre a legalità il criterio di stima così osservato.
È erroneo l’utilizzo della edificabilità di fatto in via complementare ai fini della quantifi... _OMISSIS_ ...ei terreni espropriati dal centro abitato (nella specie identificato nella sede del municipio).
È errata la determinazione giudiziale dell’indennità che, pur muovendo dall'esatto presupposto che l'area oggetto di esproprio ha natura di area non edificabile (nella specie perché avente destinazione, sotto il profilo specificamente urbanistico, di "E1 zona agricola di interesse primario") in concreto valuti l'area alla stregua di un'area edificabile, valorizzando la ritenuta "attitudine pertinenziale” dell’area (nella specie, rispetto ad uno studentato e ad un centro per anziani esistenti in zona).
L'edificabilità di fatto può costituire criterio integrativo cui rapportare l'indennità ablativa dovuta all'effettivo pregiudizio patito, in funzione del pri... _OMISSIS_ ...a di situazioni intermedie su cui incide in misura determinante l'edificabilità effettiva, quale attitudine del suolo ad essere sfruttato e concretamente destinato a fini edificatori (in base a vari fattori: centralità , ubicazione, consistenza, vicinanza a strutture pubbliche, volumetria, ecc.).
Con riguardo alla determinazione dell'indennità di espropriazione delle aree prive di pianificazione urbanistica - la stima non può risolversi in un mero esercizio qualificatorio dell'astratta natura dell'area, ma deve corrispondere all'effettivo valore di mercato di questa secondo le sue caratteristiche concrete espresse in termini monetari, desunte da taluni fatti-indice obiettivi quali, tra gli altri, la vicinanza al centro abitato, lo sviluppo edilizio raggiunto dalle zone adiacenti... _OMISSIS_ ...riterio dell'edificabilità di fatto.
Ai fini della determinazione dell'indennità di espropriazione delle aree prive di pianificazione urbanistica, la stima non può risolversi in un mero esercizio qualificatorio dell'astratta natura dell'area, ma deve corrispondere all'effettivo valore di mercato di questa secondo le sue caratteristiche concrete espresse in termini monetari, desunte da taluni fatti-indice obiettivi quali, tra gli altri, la vicinanza al centro abitato, lo sviluppo edilizio raggiunto dalle zone adiacenti, l'esistenza di servizi pubblici essenziali, la presenza di opere di urbanizzazione primaria, il collegamento con i centri urbani già organizzati, sicchè, in detta situazione, trova applicazione il criterio - suppletivo in carenza di strumenti urbanistici e complem... _OMISSIS_ ...ne urbanistica, a quella libera ed a quella consentita previo rilascio del permesso di costruire.
INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - INDENNITÀ DI ESPROPRIO - AREE NON EDIFICABILI - CRITERIO INDENNITARIO - VALORE AGRICOLO
La sentenza Corte cost. 11.6.2011, n. 181, per i terreni agricoli e quelli che sono da considerare non edificabili, ha dichiarato l'incostituzionalità dell'art. 5-bis, comma 4 L. n. 359/1992, rimettendo l'indennità alla valutazione del mercato, senza tuttavia equipararli ai suoli edificabili.
La valutazione di terreni agricoli coltivati - ai sensi dell'art. 40, c.1., D.P.R. n. 327 del 2001 - non può essere limitata alla sola verifica della coltura effettivamente praticata, posto che quest'ultima, sebbene costituisca u... _OMISSIS_ ...), che possono condizionare in termini quantitativi e qualitativi il valore effettivo del bene ablato.
L'indennità di espropriazione deve sempre rapportarsi al bene immobile espropriato quale connotato dalle sue caratteristiche naturali, economiche e giuridiche. Quello del D.P.R. n. 327 del 2001, art. 40, comma 1, rappresenta un criterio di stima più favorevole all'espropriato, e non certamente un obbligo imposto a titolo di irrazionale sanzione per il proprietario che coltivi il fondo, e che può di conseguenza scegliere di non avvalersene, richiedendo l'applicazione dei parametri generali valevoli per la valutazione di ogni terreno legalmente non edificabile. Il proprietario espropriato, che, per sua libera scelta, nel ventaglio delle possibilità di godimento a sua disposizione... _OMISSIS_ ... effettivamente praticato, che non tenga co...