Contestazioni e impugnabilità dell’esistenza, validità ed efficacia del vincolo espropriativo

Sintesi: L'atto di approvazione del progetto preliminare comportante variante urbanistica impositiva di vincolo espropriativo, è certamente lesivo degli interessi dei proprietari dei beni incisi da suddetto vincolo.

Estratto: «Considerato che alle parti è stata comunicata la possibilità di definire il giudizio ai sensi di tale art. 60 e che queste non hanno espresso in merito rilievi o riserve e ritenuto quanto esposto nel ricorso, va ricordato che con l'atto impugnato è stato approvato, in variante al vigente P.R.G., il progetto preliminare dei lavori di realizzazione di una strada in località Villa Mascitti.Premesso che - contrariamente a quanto ipotizzato dalla Amministrazione resistente - l'atto impugnato è certamente lesivo degli interessi della ricorrenti in quanto impone sui terreni di loro proprietà un vincolo preordinato all'espropriazione, va subito rilevato che il ricorso è fondato.»

Sinte... _OMISSIS_ ... violazione delle regole partecipative relative alla fase di apposizione del vincolo deve essere dedotta mediante l'impugnazione del piano regolatore con il quale il vincolo è stato apposto.

Estratto: «2) Con il primo motivo, il ricorrente lamenta la violazione dell'art. 11 del d.p.r. 2001 n. 327 e più in generale la violazione delle garanzie partecipative nel corso dello sviluppo della procedura espropriativa.La censura non merita condivisione.In primo luogo, va osservato che il ricorrente lamenta la mancata comunicazione di avvio del procedimento in relazione alla fase di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, censurando la violazione dell'art. 11 del d.p.r. 2001 n. 327, senza però impugnare il provvedimento di approvazione del piano regolatore recante il vincolo espropriativo.Ne deriva l'inammissibilità della censura in parte qua, atteso che la ritenuta violazione delle regole partecipative relative alla fase di apposizi... _OMISSIS_ ... doveva essere dedotta mediante l'impugnazione del piano regolatore con il quale il vincolo è stato apposto.Il ricorrente lamenta la violazione di tali garanzie – pure in termini di eccesso di potere – anche in relazione alle successive fasi della procedura, con particolare riferimento all'autoannullamento della prima espropriazione intrapresa e all'approvazione del nuovo progetto, che ha comportato l'ampliamento sino a 2833 mq della superficie da espropriare.Sul punto va osservato che le garanzie partecipative non rivestono un valore meramente formale, ma presentano una dimensione sostanziale, sia nel senso che la loro violazione non è censurabile laddove il soggetto sia stato comunque posto in condizione di rappresentare la propria posizione in sede procedimentale (c.d. regola del raggiungimento della scopo della norma violata), sia nel senso che la doglianza inerente alla loro violazione deve essere accompagnata, per assumere dimensione sostanzia... _OMISSIS_ ...eazione, anche solo sintetica, dei profili attinenti alla posizione soggettiva dell'interessato che sarebbero stati sottoposti all'attenzione dell'amministrazione in caso di tempestiva comunicazione di avvio del procedimento.Quest'ultimo criterio emerge dall'interpretazione giurisprudenziale dell'art. 21 octies, secondo comma, della legge 1990 n. 241, nella parte in cui dispone che il provvedimento amministrativo non è comunque annullabile per mancata comunicazione dell'avvio del procedimento qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato dell'intervento amministraSul punto il Tribunale condivide il più recente orientamento giurisprudenziale a mente del quale, seppure la norma in esame pone a carico dell'amministrazione l'onere di dimostrare che, nonostante l'omessa comunicazione di avvio del procedimento, il contenuto del provvedimento finale non poteva essere d... _OMISSIS_ ...#242; non va inteso come onere per l'amministrazione di dimostrare che ogni eventuale contributo partecipativo del privato non avrebbe modificato l'esito del procedimento, in quanto ciò equivarrebbe a gravarla di una probatio diabolica.Pertanto, la norma va interpretata nel senso che il privato non può limitarsi a censurare la mancata comunicazione di avvio del procedimento, ma per ottenere l'annullamento dell'atto deve quantomeno indicare o allegare quali sono gli elementi conoscitivi che avrebbe introdotto nel procedimento qualora avesse ricevuto la comunicazione.Di conseguenza, “solo dopo che il ricorrente ha adempiuto questo onere di allegazione (che la norma implicitamente pone a suo carico), l'amministrazione sarà gravata dal ben più consistente onere di dimostrare che, anche ove quegli elementi fossero stati valutati, il contenuto dispositivo del provvedimento non sarebbe mutato. Ne consegue che ove il privato si limiti a contestare ... _OMISSIS_ ...nicazione di avvio, senza nemmeno allegare le circostanze che intendeva sottoporre all'Amministrazione, il motivo con cui si lamenta la mancata comunicazione deve ritenersi inammissibile” (cfr. tra le tante Consiglio di Stato, sez. VI, 29 luglio 2008, n. 3786; Consiglio di stato, sez. V, 29 aprile 2009, n. 2737; T.A.R. Piemonte Torino, sez. I, 26 marzo 2010, n. 1602; T.A.R Campania Napoli, sez. VII, 14 gennaio 2011, n. 129;T.A.R. Campania Salerno, sez. II, 14 febbraio 2011, n. 240).»

Sintesi: Ogni contestazione relativa all'esistenza, validità ed efficacia del vincolo, va indirizzata nei confronti dell'atto da cui esso deriva, ovvero di quelli che lo presuppongono.

Estratto: «12. Anche il quarto motivo va disatteso, dal momento che l'avviso di avvio del procedimento precisava che “ai sensi dell'art. 10, comma 3 del D.P.R. 8 giugno 2001, il vincolo preordinato all'esproprio si intende legittimamente apposto essendo il PRG s... _OMISSIS_ ...prima dell'entrata in vigore del citato DPR “; e la determinazione 7.12.2005 n. 13 ribadiva che “il vincolo preordinato all'esproprio deriva dalla previsione dello strumento urbanistico e che lo stesso, alla data odierna, non è decaduto”.13.Sono state date dunque al ricorrente indicazioni sufficienti ad individuare la fonte del vincolo; senza considerare che ogni contestazione relativa all'esistenza, validità ed efficacia di detto vincolo va indirizzata nei confronti dell'atto da cui esso deriva, ovvero di quelli che lo presuppongono, mentre nel caso in esame nessuna impugnativa risulta dispiegata contro il PRG o contro la delibera di approvazione del progetto definitivo.»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.