Giusto procedimento: le controdeduzioni

PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI

L’obbligo previsto dall'articolo 10 della legge numero 241 del 1990 di esaminare le memorie e i documenti prodotti dagli interessati nel corso del procedimento amministrativo, non impone all'amministrazione una specifica ed analitica confutazione di tutte le singole avverse argomentazioni esposte.

PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI --> CONTRODEDUZIONI

Il principio di adeguata partecipazione richiede che i destinatari sui cui terreni sia possibile l'apposizione di un vincolo, possano interloquire prima della dichiarazione di pubblica utilità, ma non è certo necessario che essi siano sentiti anche successivamente all’accoglimento, sia pure parziale, delle loro istanze.

Legittima la controdeduzione alle osservazioni mediante mediante motivazione "pe... _OMISSIS_ ...ot;.

PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI --> CONTRODEDUZIONI --> ANALITICITÀ

Il dovere di esame delle memorie prodotte dall'interessato a seguito della comunicazione di avvio del procedimento non comporta la confutazione analitica delle allegazioni presentate dall'interessato, purché il provvedimento finale sia corredato da una motivazione che renda nella sostanza percepibili le ragioni del mancato adeguamento dell'azione amministrativa a quelle osservazioni.

Nel provvedimento amministrativo non è necessaria l’analitica confutazione delle ragioni addotte dal privato, risultando sufficiente unicamente che l’amministrazione le abbia prese in considerazione e valutate.

L’esame delle memorie e dei documenti prodotti dagli interessati nel corso del procedimento amministrativo non impone all’Amministrazione una specifica ed analitica... _OMISSIS_ ...i tutte le singole argomentazioni esposte, in quanto è sufficiente che il provvedimento finale sia corredato da una motivazione che renda nella sostanza percepibili le ragioni del mancato adeguamento dell'azione amministrativa a quelle osservazioni.

Nel provvedimento amministrativo la motivazione per relationem corrisponde ad una tecnica motivazionale ammessa dall'art. 3, l. 7 agosto 1990, n. 241, specie allorquando il provvedimento sia preceduto da atti istruttori o da pareri, e purché l'interessato sia messo in grado di prenderne visione, non incidendo siffatto modus operandi sull'essenza dell'operazione valutativa che non ne risulta minimamente sminuita.

PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI --> CONTRODEDUZIONI --> COMPETENZA

Il potere di pronuncia sulle osservazioni allo strumento urbanistico generale presentate dai privati ai sensi dell’articolo 9 della leg... _OMISSIS_ ... spetta al Consiglio comunale, il quale può pronunziarsi motivatamente sul loro accoglimento o sulla loro reiezione. L’articolo 10, comma 2, della legge n. 1150/1942 limita il potere di intervento d'ufficio della Regione, prevedendo le ipotesi in cui con il decreto di approvazione possono apportarsi modifiche. La predetta elencazione non comprende espressamente (a differenza di quelle accolte ed accettate dal Consiglio comunale), quelle conseguenti ad un riesame (in termini di accoglimento) delle osservazioni presentate dai privati e respinte dall’ente comunale. Il silenzio della legge sul punto evidenzia, dunque, che in relazione a queste ultime, una volta intervenuta la determinazione negativa dell’organo comunale non vi è, da parte della Regione, un obbligo di riesame.

Legittimamente possono essere delegati all'organo dirigenziale poteri meramente istruttori concernenti l’esame e la valutazione delle osservazioni presentate dag... _OMISSIS_ ... volti all’acquisizione e alla predisposizione di una proposta di controdeduzioni e tali controdeduzioni siano quindi successivamente riprodotte nella motivazione del provvedimento con cui è approvato il progetto e quindi formalmente approvate dalla competente giunta, a cui, pertanto, va imputato, nella forma e nella sostanza, il provvedimento conclusivo della sequenza procedimentale.

Ciò che conta per la legittimità della motivazione in ordine alle osservazioni private è che la manifestazione reiettiva provenga/sia fatta propria dall’Ente e che l’osservazione sia stata vagliata: a queste condizioni, la incertezza “soggettiva” (nella specie dovuta alla carenza di intestazione e sottoscrizione della nota reiettiva) è del tutto priva di rilievo, né dalla stessa può trarsi una carenza motivazionale.

Non appare rilevante che la comunicazione relativa alle controdeduzioni sia stata trasmessa a firma del Sindaco,... _OMISSIS_ ...esse siano state fatte proprie, in sede di dichiarazione della pubblica utilità, dall’organo competente all’adozione del progetto definitivo-esecutivo.

Poiche l'art. 32, II comma, lett. b) della legge n. 142/1990 attribuisce espressamente al Consiglio comunale la competenza in materia di approvazione dei piani territoriali ed urbanistici, rientra parimenti nella competenza dello stesso organo, essendone elemento funzionalmente costitutivo, la formulazione delle controdeduzioni alle osservazioni proposte dagli interessati ai sensi dell'art. 9 della legge n. 1150 del 1942.

L'art. 11 d.P.R. n. 327/2001, comma 2, prevede che le osservazioni del proprietario del bene sul quale si intende apporre il vincolo preordinato all'esproprio "vengono valutate dall'autorità espropriante ai fini delle definitive determinazioni".

Le osservazioni presentate ex art. 17 e 22 bis d.P.R. n. 327/2001, inserendosi nell'ambito del... _OMISSIS_ ...spropriativo, sono correttamente esaminate dall'Autorità espropriante.

Il richiamo, contenuto nella delibera, alle valutazioni dei tecnici progettisti sulle osservazioni presentate ex art. 11 DPR 327/2001, non preclude la riferibilità al Consiglio Comunale delle sue controdeduzioni. Non sussiste pertanto alcun profilo di incompetenza, essendo le controdeduzioni comunali pienamente riferibili all’organo deliberante.

Alla stregua del comune riparto delle attribuzioni tra organi di indirizzo politico-amministrativo e dirigenza, ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 165 del 2001 e dell’art. 107 del d.lgs. n. 267/2000, rientrano nella competenza dei dirigenti degli enti locali l’approvazione dei progetti di opere pubbliche e l’occupazione d’urgenza delle relative aree; in tale contesto non può non spettare agli stessi dirigenti il vaglio delle osservazioni dei soggetti espropriandi, in funzione dell’adozi... _OMISSIS_ ...imenti di loro pertinenza.

La risposta alle osservazioni formulate ex art. 16 DPR 327/2001, non compete al dirigente ma all'organo competente all'approvazione del progetto comportante dichiarazione di pubblica utilità; diversamente opinando non avrebbe alcun senso la disposizione di cui all’art. 16 secondo cui l’eventuale accoglimento delle osservazioni comporta la modifica del progetto, modifica che non può che competere allo stesso organo che ne ha deliberato l’approvazione.

La risposta alle osservazioni formulate ex art. 16 DPR 327/2001 se può essere predisposta dal responsabile dell’ufficio tecnico o dal progettista deve essere fatta propria dall’organo competente all’approvazione del progetto ed alla conseguente dichiarazione di pubblica utilità.

La fase di apposizione del vincolo e quella di emissione del decreto di espropriazione appartengono alla competenza di organi diversi, esse... _OMISSIS_ ... pertinenza del Consiglio comunale e la seconda del dirigente. Giammai, pertanto, il dirigente competente a controdedurre alle osservazioni presentate dai privati nella fase finale, potrebbe procedere al riesame della decisione urbanistica relativa alla localizzazione dell’opera.

La sufficienza di una motivazione, pur succinta, allegata per giustificare il rigetto delle osservazioni mosse dai privati al piano, presuppone che la reiezione stessa sia congrua rispetto al contenuto concreto dell'osservazione e che si dimostri che si è tenuto presente l’apporto critico e collaborativo dei privati, in comparazione con gli interessi pubblici coinvolti.

Nell'ambito del procedimento teso all'approvazione della variante urbanistica appositiva di vincolo, il Consiglio Comunale è tenuto a riscontrare le osservazioni formulate dai soggetti interessati; tale obbligo non può dirsi soddisfatto in ipotesi in cui il Consiglio si sia limitato in se... _OMISSIS_ ...one della variante, a dar conto, in forma del tutto acritica, della relazione del R.U.P. e della presa d’atto del Settore Espropri.

La valutazione delle osservazioni formulate in sede di variante urbanistica, è attività la quale non involge esclusivamente aspetti o questioni di tipo tecnico e/o progettuale, ma, anche, profili di ordine più generale e di carattere, per così dire, politico, riconnessi cioè alla comparazione ed al bilanciamento dei diversi interessi coinvolti dall’azione della p.a.; detta valutazione, dunque, non può in alcun modo prescindere dal giudizio del Consiglio Comunale, che in ipotesi ben potrebbe discostarsi dalle indicazioni di natura solo “burocratica” formulate dai tecnici.

Legittimamente le controdeduzioni alle osservazioni formulate sul progetto preliminare e sul progetto definitivo- esecutivo, sono elaborate dal dirigente dell’area tecnica, quale organo tecnico che formula u... _OMISSIS_ ...o;Amministrazione, e fatte proprie dalla Giunta comunale che così imputa a se stessa il relativo effetto provvedimentale.

PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI --> CONTRODEDUZIONI --> CONGRUITÀ

Per rigettare le osservazioni dell'interessato non è sufficiente il mero richiamo a un “contrasto” con gli obiettivi dello strumento urbanistico generale, non potendo ritenersi che esso renda le ragioni del diniego chiaramente intuibili sulla base della parte dispositiva del provvedimento impugnato.

Nell’ambito del procedimento volto all’adozione dello strumento urbanistico (per il quale non è prevista comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di atto di pianificazione, come tale escluso dall’art. 13 l. n. 241/1990), non occorre controdedurre singolarmente e puntualmente a ciascuna osservazione e opposizione.

... _OMISSIS_ ...ante giurisprudenza, le osservazioni formulate dai privati non possono obbligare l’Amministrazione ad una puntuale confutazione delle stesse o una loro espressa presa in carico; infatti l’Amministrazione procedente non ha un dovere di analitica e minuziosa disamina di ciascun apporto pervenuto, essendo sufficiente una motivazione, anche succinta, non riferita a tutte le osservazioni, desumibile pure attraverso gli atti istruttori, che dia in ogni caso conto delle assorbenti ragioni per le quali le stesse non sono state condivise.

Noto è l’indirizzo giurisprudenziale che attribuisce alle osservazioni ai piani urbanistici il carattere di mero apporto collaborativo all’attività dell’Amministrazione, sicché le controdeduzioni alle stesse non richiedono specifica e particolare motivazione. Soltanto in particolari situazioni (esistenza di una precedente convenzione urbanistica, di un giudicato favorevole per il privato o di un fondo... _OMISSIS_ ...dquo;), le scelte di piano dell’Amministrazione richiedono una specifica motivazione, a fronte dell’aspettativa qualificata del privato.

Secondo l’insegnamento giurisprudenziale formatosi in materia, non sussiste a carico dell’amministrazione un dovere di analitica disamina motivata di ciascun apporto inoltrato dagli interessati in ordine al tracciato ed alle caratteristiche di un’opera pubblica, essendo sufficiente una motivazione anche succinta e non riferita a tutte le osservazioni, di talché laddove le osservazioni presentate dai privati siano acquisite al procedimento e tenute presenti dall’amministrazione ai fini del processo decisionale, non può riconoscersi alcun rilievo invalidante alla mancata confutazione analitica dei singoli punti oggetto di contraddittorio.

Le osservazioni presentate dagli interessati all’interno del procedimento di approvazione degli strumenti urbanistici assumono... _OMISSIS_ ...emplice apporto collaborativo, il cui rigetto non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente che esse siano state esaminate e ritenute in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della formazione del piano.

L'obbligo, ex art. 10, l. n. 241 del 1990 di esame delle memorie e dei documenti difensivi presentati dagli interessati, nel corso dell'iter procedimentale, non impone un'analitica confutazione in merito di ogni argomento utilizzato dagli stessi, essendo sufficiente uno svolgimento motivazionale che renda, nella sostanza, percepibile la ragione del mancato adeguamento dell'azione della p.a. alle deduzioni difensive dei privati.

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