Conseguenze ed effetti derivanti dalla decadenza dei vincoli espropriativi

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE

La circostanza che il vincolo sia decaduto non inficia il programma triennale delle opere pubbliche né lo studio di fattibilità, potendo il vincolo essere reiterato successivamente.

Il petitum dei soggetti richiedenti la declaratoria del diritto alla riclassificazione urbanistica, è da reputarsi attratto alla sfera dell’effetto conformativo connaturale all’invocata pronuncia annullatoria, nella misura e nei limiti in cui, beninteso, derivi da quest’ultima l’obbligo dell’amministrazione di rideterminarsi (in senso favorevole o sfavorevole) sull’anzidetta riclassificazione urbanistica.

La scadenza del vincolo preordinato all’esproprio rende l’area interessata zona bianca, con tutte le conseguenze che questo comporta in punto di... _OMISSIS_ ...itata – edificabilità, e di obbligo pianificatorio in capo all’Ente titolare del relativo potere.

La scadenza del vincolo espropriativo non comporta automaticamente né la reviviscenza della precedente disciplina urbanistica, né l’applicabilità della destinazione urbanistica delle aree limitrofe, ma determina, in primo luogo, la violazione dell'obbligo di ripianificazione incombente sull’Amministrazione.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> DESTINAZIONE D'USO

L’area priva di una destinazione urbanistica per decadenza del vincolo apposto, fermo restando il divieto di edificazione anche se ciò era consentito prima dell'apposizione del vincolo, deve considerarsi libera e quindi soggetta a qualsiasi destinazione d’uso compatibile con la natura dell’immobile. Qualora, inf... _OMISSIS_ ...za di una disciplina urbanistica, si volesse impedire un’utilizzazione d’uso dell’immobile che non ne immuta le caratteristiche, si finirebbe per comprimere in modo inammissibile le facoltà di godimento che sono insite nel diritto di proprietà e che possono essere limitate solo a fronte di legittime scelte urbanistiche attualmente assenti.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> DISCIPLINA APPLICABILE

La rimozione ad opere del giudice amministrativo di un vincolo di tipo espropriativo in ragione della sua decadenza, non significa conferire all’area de qua la destinazione urbanistica di area edificabile, laddove invece l’effetto di tale decisione giurisdizionale è quello (e solo quello), di consegnare il suolo in questione al regime giuridico riguardante le aree prive di destinazione urbanistica.... _OMISSIS_ ... A seguito dell’imposizione del vincolo preordinato all’espropriazione e decorsi inutilmente i cinque anni senza che l’Amministrazione abbia provveduto a dare corso al procedimento per l’acquisizione dell’area onde realizzare l’opera pubblica, detta area non riacquista la destinazione urbanistica antecedente l’imposizione del vincolo, bensì risulta assoggettata alla disciplina prevista dall’art. 9, t. u. 6 giugno 2001 n. 380, il quale (al di fuori del perimetro del centro abitato), limita le categorie degli interventi ammessi, consentendo solo attività di manutenzione ordinaria, straordinaria e di restauro e risanamento conservativo, inibendo tutti gli interventi di nuova costruzione.

Decaduti i vincoli preordinati all'esproprio, si determina, in caso di mancata reiterazione dei vincoli pregressi o di mancato inserimento dei terreni nell'ambito di una precisa pianificazione conformativa, una condizione... _OMISSIS_ ... urbanistico" denominata c.d. zona bianca.

È escluso che a seguito della caducazione dei vincoli espropriativi possa rivivere la situazione anteriore all'imposizione degli stessi ovvero che i vuoti di disciplina possano essere colmati con l'espansione delle destinazioni impresse alle aree limitrofe.

Conseguenza dell'intervenuta decadenza del vincolo è l’applicazione della disciplina prevista all'art. 9, c. 1, d.P.R. n. 380/2001 e non la previgente normativa dettata all'art. 4, l. n. 10/1977, dovendo l'Amministrazione, in forza del generale principio tempus regit actum, applicare la normativa vigente al momento dell'adozione del provvedimento.

La disciplina suppletiva dettata per l'ipotesi di decadenza del vincolo espropriativo è rappresentata da una limitata attività edilizia che presuppone comunque la preesistenza di un’unità immobiliare, trattandosi di interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di... _OMISSIS_ ...anamento conservativo, mentre un terreno libero rappresenta un’area “neutra”, che necessita comunque di una nuova regolamentazione, dovendo l’interessato essere edotto sulla stessa utilizzazione del terreno di sua proprietà.

In ipotesi di decadenza del vincolo decaduto non può configurarsi alcuna reviviscenza di norme pregresse, né ragionevolmente sostenersi che vi possa essere una riespansione delle facoltà dominicali, prive di una concreta disciplina. Né possono applicarsi, in via analogica, la destinazione e la regolamentazione proprie delle zone circostanti e limitrofe, rispondenti a specifiche scelte pianificatorie riservate alla P.A.

La disciplina urbanistica di zone - in origine o successivamente rese - prive di strumenti di pianificazione risente di esigenze di uniformità di trattamento, pertanto l'art. 9 del D.P.R. 380/2001 deve qualificarsi disposizione di principio che, in quanto tale, conforma la potestà l... _OMISSIS_ ...onale concorrente; in questo senso, alle Regioni, per le zone cd. bianche è consentito unicamente porre limiti più restrittivi rispetti agli interventi consentiti dal legislatore statale, senza che sia possibile introdurre una disciplina di favor per lo ius aedificandi.

La scadenza temporale dei vincoli di previsione viaria incide solo sul vincolo destinato all’espropriazione (vincolo d'inedificabilità), ma non tocca comunque la previsione di piano regolatore, per cui, in ogni caso, la previsione medesima resta in vigore e non è certo consentito che la zona possa essere considerata nella piena disponibilità del soggetto originariamente proprietario di essa.

A seguito della decadenza dei precedenti vincoli espropriativi, le aree interessate sono del tutto prive di destinazione, con la conseguente inibizione – di fatto - di molte delle facoltà connesse al diritto di proprietà.

Legittimo è il rifiuto opposto a domanda... _OMISSIS_ ...e di progetto Planovolumetrico per l’utilizzo di un’area da adibire ad uso residenziale, qualora la stessa sia priva di regolamentazione urbanistica, per effetto della decadenza dei vincoli espropriativi.

Alla zona bianca per effetto della decadenza del vincolo espropriativo, non sono applicabili le norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale; ciò in quanto si tratta di area non inserita nel Piano medesimo.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> DISCIPLINA APPLICABILE --> AREE CONFINANTI

Non si può realizzare una palazzina destinata ad uffici su di un'area prevalentemente interessata da vincoli preordinati all'esproprio (quali destinazioni a parcheggio e strada) decaduti, trattandosi di "area bianca" alla quale si applica la disciplina restrittiva prevista dall’ar... _OMISSIS_ ... 380/2001, senza che possa essere fatto riferimento alla disciplina delle aree contigue.

Non è condivisibile l’assunto secondo cui la decadenza del vincolo di preordinazione a esproprio assoggetta il terreno alla normativa di piano prevista per l’area circostante. La giurisprudenza è, infatti, consolidata nel ritenere che nelle cd. “zone bianche” si applichi la normativa, relativa ai comuni privi di strumentazione urbanistica, con tutte le relative conseguenze.

Ove si reputi un vincolo decaduto, non può applicarsi all’area già vincolata la destinazione delle aree contermini, ma la disciplina a quel tempo stabilita dall’art.4, ultimo comma, della L. 10 del 1977 e, ora, dall’art. 9, comma 1, del T.U. approvato con D.P.R. 380 del 2001 cui rinvia l’art. 9, comma 3, del T.U. approvato con D.P.R. 327 del 2001, come modificato dall’art. 1 del D.L.vo 27 dicembre 2002 n.302.

In caso... _OMISSIS_ ...el vincolo (stradale), si deve tener conto, ai fini dell'edificabilità, della natura delle aree limitrofe.

In caso di decadenza del vincolo espropriativo, ai fini della determinazione del costo di trasformazione dell'immobile, il riferimento non va all'indice di edificabilità previsto dall'art. 41-quinquies L. n. 1150/1942 così come modificato dalla L. n. 10/1977, art. 4, ma a quello delle aree limitrofe o comunque appartenenti alla stessa zona alla quale l'area espropriata era funzionale; al regime introdotto dalla predetta disposizione non può infatti attribuirsi la portata di regolamentazione urbanistica ma, configurandosi, sia per la sua provvisorietà che per l'incertezza legata al futuro contenuto dello strumento urbanistico, come una situazione eccezionale e transeunte, è insufficiente a caratterizzare l'area ai fini della determinazione dell'indennità di esproprio.

Va escluso che i vuoti lasciati nella disciplina urbanistica pe... _OMISSIS_ ... decadenza dei vincoli, vadano colmati con l'espansione delle destinazioni impresse alle aree limitrofe.
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.