Ricorso per cassazione delle sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche (T.S.A.P.)

Sintesi: In caso di pronuncia extra petita da parte del T.S.A.P. non è esperibile il ricorso per cassazione, ma lo specifico rimedio del ricorso allo stesso tribunale, contemplato dall'art. 517 n. 6 c.p.c. 1865 per il caso in cui abbia omesso di pronunciare sopra alcuno dei capi della domanda, posto che a tale norma rinvia l'art. 204 R.D. 1775/1933.

Estratto: «7.2. Non può invece trovare ingresso la doglianza relativa all'omessa pronuncia sulla domanda di risarcimento del danno posteriore alla sentenza di primo grado, perché, secondo la consolidata giurisprudenza di questa corte, ai sensi del R.D. n. 1775 del 1933, art. 204 - il quale opera un rinvio recettizio al codice di procedura civile del 1865 - in caso di pronuncia extra petita da parte del Tribunale superiore delle acque pubbliche non è esperibile il ricorso per cassazione, ma lo specifico rimedio del ricorso allo stesso tribunale, contemplato da detta norma per il caso in cui ... _OMISSIS_ ... pronunciare sopra alcuno dei capi della domanda, previsto all'art. 517 c.p.c. 1865, n. 6, (Cass. S.U. 10 luglio 2006, n. 15617; Cass. Sez. un. 12 gennaio 2011 n. 505).»

Estratto: «4.- Con il terzo motivo la ricorrente si duole, sotto i profili della violazione di legge e del vizio di motivazione, della affermata equivalenza delle concause determinanti l'evento dannoso (se riferita anche alla Regione), senza stabilire, inoltre, la misura del regresso in favore dei Consorzi, ritualmente richiesto.4.1.- Il terzo motivo è inammissibile.La ricorrente deduce che "l'affermazione della equivalenza può essere riferita esclusivamente ai Consorzi ed all'Impresa appaltatrice", precedendo, tra l'altro, l'affermazione di responsabilità della Regione, ed assume che, sulla sua domanda di regresso, mancherebbe ogni pronuncia. Ciò posto, va ribadito che, ai sensi del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, art. 204 (T.U. delle acque) - che opera... _OMISSIS_ ...ttizio alle corrispondenti norme del codice di procedura civile del 1865 - qualora il Tribunale superiore delle acque pubbliche abbia omesso di pronunciarsi su di una domanda, l'impugnazione esperibile non è il ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, previsto dagli artt. 200-202 del medesimo t.u., bensì l'istanza di rettificazione rivolta al medesimo Tribunale superiore (Cass., SS.UU. 10 settembre 2009 n. 19448; SS.UU., 14 settembre 2010 n. 19512).»

Sintesi: Ai sensi del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, art. 204 (T.U. delle acque) - che opera un rinvio ricettizio alle corrispondenti norme del codice di procedura civile del 1865 - qualora il Tribunale superiore delle acque pubbliche abbia omesso di pronunciarsi su di una domanda, l'impugnazione esperibile non è il ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, previsto dagli artt. 200-202 del medesimo t.u., bensì l'istanza di rettificazione rivolta al medesimo Tribun... _OMISSIS_ ...CRLF|
Sintesi: Avverso le sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche - alle quali sia applicabile "ratione temporis" il D.Lgs. n. 40 del 2006 -, il ricorso per cassazione è ammesso anche per denunziare il vizio di motivazione di cui all'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 5.

Estratto: «7.1. Il motivo è infondato.Con esso, in buona sostanza, il ricorrente sostiene che se l'attrice avesse adottato il sistema della fondazione con pali trivellati e non con platea, non si sarebbero avuti gravi effetti deformativi con l'esondazione e quindi ci sarebbe stata una limitazione dei danni.Anche in questo caso la prospettazione attiene ad un concorso della condotta colposa del danneggiato nella causazione dell'evento dannoso (sul quale istituto si è già detto).7.2. Sul punto la decisione del Tsap è chiara e corretta.Anzitutto va ricordato che avverso le sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche - alle quali sia... _OMISSIS_ ...uot;ratione temporis" il D.Lgs. n. 40 del 2006 -, il ricorso per cassazione è ammesso anche per denunziare il vizio di motivazione di cui all'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 5 (Cass. Sez. Unite, 02/12/2008, n. 28547).La sentenza impugnata ha rilevato che la questione del tipo di fondazione è irrilevante. Infatti, poiché la scelta di una fondazione a platea risultava conforme ai canoni tecnici ed era stata approvata dalle autorità competenti, secondo le conclusioni del ctu non poteva addebitarsi alla Cepi alcun profilo di colpa per aver adottato tale soluzione, in quanto non potrebbe individuarsi una colpa per non aver previsto che in caso di alluvione del cantiere (e quindi in corso d'opera senza carichi stabilizzanti la fondazione a platea) i danni per una fondazione su pali trivellati sarebbero stati inferiori.La questione, quindi, non è quale fosse la migliore fondazione possibile, su cui si è diffuso il ricorrente, ma se l'attrice foss... _OMISSIS_ ...lla rilevante ex art. 1227 c.c.) nell'aver adottato la fondazione a platea.Con la suddetta argomentazione, immune da vizi logici o giuridici, il Tsap ha escluso l'esistenza di tale colpa nella fattispecie in esame.Le contrarie censure del ricorrente si risolvono in una diversa lettura delle risultanze processuali, inammissibile in questa sede di sindacato di legittimità.»

Sintesi: Costituisce accertamento di fatto quello compiuto dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche in relazione all'idoneità dell'invio al concessionario della richiesta dell'Ente locale indirizzata all'Amministrazione statale di determinare i sovracanoni a svolgere la funzione cui è preordinato l'avviso di avvio del procedimento, che è quella di consentire agl'interessati d'interloquire al riguardo a tutela dei propri interessi. Ciò in applicazione del principio di equipollenza al rituale avviso di avvio del procedimento di atti che abbiano comunque reso e... _OMISSIS_ ...sato dell'inizio del procedimento ponendolo in condizione di parteciparvi.

Estratto: «3.Con il secondo motivo si denuncia la violazione della L. n. 2248 del 1865, artt. 4 e 5 della L. n. 241 del 1990, art. 7 e del R.D. n. 1775 del 1933, art. 53 in relazione all'art. 200 dello stesso R.D., per avere la sentenza impugnata rigettato il secondo motivo di appello, relativo al mancato avviso dell'avvio del procedimento, non avendo l'Agenzia del Demanio comunicato alla SECAB l'inizio del procedimento per l'imposizione dei sovracanoni, privandola della possibilità d'intervenire nel relativo procedimento, con conseguente nullità del provvedimento adottato. Si deduce al riguardo che il TSAP aveva errato sia ne considerare non dovuto l'avviso dell'inizio del procedimento, sia nel ritenere che la comunicazione della provincia di Udine alla SECAB della richiesta al Ministero delle Finanze di determinare la misura del sovracanone fosse idonea a permetterle d'... _OMISSIS_ ... procedimento, mentre l'avviso di procedimento deve venire dall'autorità che deve emanare l'atto e contenere il nominativo del responsabile del procedimento. Si formulano in proposito i seguenti quesiti: "Dica la Corte se alla luce della L. n. 2248 del 1865, artt. 4 e 5 della L. n. 241 del 1990, art. 7 del R.D. n. 1775 del 1933, art. 53 e art. 97 Cost. la mancata comunicazione dell'avvio di procedimento renda l'atto emanato in violazione di quel principio illegittimo e se quindi l'AGO possa disapplicarlo per evitare la lesione dei diritti soggettivi della parte privata incisa dal provvedimento"."Dica la Corte se nel caso di specie l'invio per mera conoscenza alla concessionaria dell'atto con cui la Provincia di Udine invitava l'Agenzia del Demanio a provvedere alla determinazione di sovracanoni possa costituire equipollente all'avviso di avvio del procedimento o se invece occorra un espresso esplicito avviso dell'Ente impositore e unico legittimato a ... _OMISSIS_ ...mporre il sovracanone e a indicare il responsabile del procedimento".Il motivo è infondato.Il TSAP, nel rigettare il secondo motivo dell'appello - con il quale si lamentava il mancato avviso dell'avvio del procedimento, non avendo l'Agenzia del Demanio comunicato alla SECAB l'inizio del procedimento per l'imposizione dei sovracanoni, con conseguente nullità del provvedimento adottato - ha ritenuto, fra l'altro, "palese che la comunicazione dalla Provincia di Udine alla concessionaria della propria istanza al Ministero delle Finanze di determinare la misura dei sovracanoni ha consentito alla parte interessata d'interloquire sulla stessa determinazione e di opporsi ad essa nei modi di legge" ed ha condiviso l'affermazione del giudice di primo grado secondo la quale l'avviso ricevuto aveva consentito alla SECAB "di partecipare al contraddittorio svoltosi nel procedimento, esercitando ogni diritto di cui poteva fruire per effetto dell'avviso di ... _OMISSIS_ ...mancanza".Questa Corte, con sentenza 24 febbraio 2011, n. 4447, in fattispecie analoga, ha ritenuto che costituisca accertamento di fatto quello compiuto dal TSAP in relazione alla idoneità dell'invio al concessionario della richiesta dell'Ente locale t indirizzata all'Amministrazione statale di determinare i sovracanoni a svolgere la funzione cui è preordinato l'avviso di avvio del procedimento, che è quella di consentire agl'interessati d'interloquire al riguardo a tutela dei propri interessi. Ciò in applicazione del principio di equipollenza al rituale avviso di avvio del procedimento ai sensi della L. n. 241 del 1990, art. 8 di atti che abbiano comunque reso edotto l'interessato dell'inizio del procedimento ponendolo in condizione di parteciparvi.Nel caso di specie il TSAP ha compiuto detto accertamento in fatto e la ricorrente non ha offerto elementi decisivi atti a dimostrare che la comunicazione su detta, in quanto non proveniente dall'Aut... _OMISSIS_ ...ha emesso l'atto impugnato, non le aveva consentito d'intervenire nel procedimento a tutela dei propri interessi, come invece il TSAP ha affermato nella sentenza impugnata. Ne deriva il rigetto del secondo motivo e tale rigetto, relativo a una "ratio decidendi" idonea da sola a sorreggere la motivazione della sentenza impugnata, rende inammissibile il settimo motivo, che censura un'ulteriore "ratio decidendi" al riguardo.»

Sintesi: La sentenza non definitiva del TSAP che decida una questione di merito senza definire il giudizio è impugnabile soltanto con la sentenza definitiva a norma del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, art. 202.

Sintesi: Il soccombente non ha l'onere di formulare riserva di ricorso per Cassazione avverso la sentenza del TSAP che decide sull'an del risarcimento del danno, essendo tale sentenza impugnabile insieme a quella sul quantum.

Estratto: «Con il terzo motivo, si lamenta la contrad... _OMISSIS_ ...la sentenza, a norma dell'art. 360 c.p.c., n. 5, in quanto da una parte nella sentenza impugnata si afferma, la giuridica inesistenza della convenzione stipulata tra le parti e dall'altra si assume che la determinazione del canone andava effettuata in relazione ai quantitativi accertati come incidentari.Nella fattispecie, il novellato art. 360 c.p.c., u.c., trova applicazione non solo per la sentenza definitiva, depositata il 12.11.2007, ma anche per la sentenza non definitiva depositata precedentemente, in ragione della particolare disciplina che regola l'impugnazione delle sentenze non definitive emesse dal TSAP. La sentenza non definitiva del TSAP che decida una questione di merito senza definire il giudizio e' impugnabile soltanto con la sentenza definitiva a norma del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, art. 202, che opera un rinvio recettizio al codice di procedura civile del 1865, sicche' l'espressione "decisione interlocutoria" contenuta in quest'ultimo dev... _OMISSIS_ ...ariamente interpretata come corrispondente alla nozione di sentenza che, pur decidendo il merito, non definisce il giudizio e impartisce distinti provvedimenti per l'ulteriore istruzione della causa secondo le previsioni dell'art. 279 c.p.c., comma 2.Pertanto, il soccombente non ha l'onere di formulare riserva di ricorso per Cassazione avverso la sentenza che decide sull'an del risarcimento del danno, che sara' impugnabile insieme a quella sul quantum (Cass. SS, UU. 5.4.2007, n 8520). Ne consegue che la sentenza non definitiva in questione, non potendo essere impugnata immediatamente, ne' potendo essere oggetto di riserva di impugnazione, ma potendo essere oggetto di impugnazione soltanto insieme alla sentenza definitiva, e' necessariamente sottoposta alla disciplina impugnatoria di quest'ultima. Cio' comporta che, poiche' a norma dell'art. 360 c.p.c., u.c., nel testo attualmente vigente, avverso le sentenza del TSAP e' ammissibile il ricorso anche per vizio motivazional... _OMISSIS_ ...'art. 360 c.p.c., n. 5, anche la sentenza non definitiva puo' essere impugnata per tale vizio.»

Sintesi: Avverso le sentenze del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche, al quale sia applicabile ratione temporis il D.Lgs. n. 40 del 2006, il ricorso per cassazione è ammesso anche per denunziare il vizio di motivazione di cui all'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 5; di contro, nel caso di non applicabilità, ratione temporis, del suddetto decreto, l'impugnazione è ammessa oltre che per motivi attinenti alla giurisdizione, soltanto per violazione di legge e per vizi della motivazione che si traducano nella mancanza assoluta o nella mera apparenza della motivazione medesima.

Estratto: «All'esame del merito di detto motivo va premesso che questa Corte, a Sezioni Unite, ha di recente statuito che avverso le...


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