La sopravvenuta carenza di interesse e l'applicabilità della sanzione ex art. 15 L. 1497/1939

Sintesi: Il rilascio di concessioni edilizie in sanatoria non rende improcedibile il ricorso avverso il provvedimento che applica la sanzione prevista dall'art. 15 legge 1497/1939.

Estratto: «II) Così delineati il nucleo storico ed i caratteri giuridici essenziali della vicenda, il Collegio formula le seguenti considerazioni in ordine all'impossibilità che i fatti sopravvenuti, documentati dalla ricorrente nella produzione effettuata il 17.4.2007, abbiano potuto determinare l'improcedibilità del ricorso.1. Risultano presentate al Comune di Pesaro n. quattro istanze di sanatoria di opere abusive relative all'immobile di che trattasi, tutte ai sensi dell'art. 39 della legge 23.12.1994, n. 724, una delle quali definita e le altre tre ancora in trattazione:- l'istanza in data 1.3.1995, prot. 16783/95, prat. n. 02171, riguardante l'ampliamento al piano terra, mediante la chiusura di un vano aperto originariamente destinato a portico;- l'istanza ... _OMISSIS_ ...5, prot. 16782/95, prat. n. 02174, riguardante l'ampliamento al piano terra, mediante il recupero e l'accorpamento di una porzione di superficie originariamente inaccessibile e situata all'interno del corpo adiacente il fabbricato principale;- l'istanza in data 1.3.1995, prot. n. 16784/95, prat. n. 02178, riguardante il cambio di destinazione d'uso del locale posto al piano seminterrato di parte dei vani ex garage in civile abitazione;- l'istanza in data 1.3.1995, prot. n. 16781/95, prat. n. 02173, riguardante il cambio di destinazione d'uso del locale posto al piano interrato di parte dei vani ex garage in vani ad uso spogliatoio, bagni, cantina e palestra (pratica definita con provvedimento di condono del 2.2.1998). E' evidente che le pratiche di condono successivamente avviate ex art. 39 della legge n. 724/1994 sono assolutamente irrilevanti in quanto:- la condonabilità degli abusi, considerati compatibili con gli interessi paesaggistici, non impedisce l'applicaz... _OMISSIS_ ...224; ex art. 15 della L. n. 1497/1939;- le istanze di condono inerivano a difformità e/o a violazioni diverse ed ulteriori (ancorché alcune di esse realizzate ai piani seminterrato ed interrato) rispetto a quelle accertate dal Comune coi verbali n. 5/E del 5.3.1989 e n. 21/E del 21.6.1989 ed in riferimento alle quali era stato adottato il provvedimento sanzionatorio pecuniario ex art. 15 della legge n. 1497/1939 sulla protezione delle bellezze naturali, di cui è qui controversia;- le opere abusive colpite col provvedimento sanzionatorio pecuniario in questione avevano già formato oggetto di concessione edilizia in sanatoria ex art. 13 della L. 28.2.1985, n. 47, accordata dal Sindaco di Pesaro il 6 luglio 1990 (concessione n. 196/1990: vedi infra), sulla base dell'accertamento della loro conformità agli strumenti urbanistici approvati ed adottati.2. Il rilascio di tale concessione edilizia in sanatoria n. 196 in data 6 luglio 1990 era avvenut... _OMISSIS_ ...to unicamente della conformità urbanistica delle opere eseguite in difformità di quelle assentite con la concessione n. 212/1988, quali accertate nei verbali n. 5/E del 5.3.1989 e n. 21/E del 21.6.1989, restando impregiudicato che le opere stesse difettavano della autorizzazione paesaggistica (poiché differenti da quelle autorizzate a suo tempo dal Comune col nulla osta del 25.7.1988) ed, anzi, richiamandosi espressamente, nell'atto di concessione in sanatoria, la nota della Regione Marche n. 45/90 in data 12.1.1990, che aveva sollecitato al Comune l'adozione dei provvedimenti sanzionatori previsti dall'art. 15 della L. n. 1497/1939.3. La successiva concessione edilizia n. 190 in data 5.6.1991 ha avuto ad oggetto una variante in corso d'opera al fabbricato di che trattasi, relativamente a distribuzione interna ed a lievi modifiche estetiche conseguenti.Pertanto tale atto, che in nulla riguardava le opere abusive colpite col provvedimento sanzionatorio impu... _OMISSIS_ ...nch'esso ininfluente.4. Altrettanto può dirsi della coeva autorizzazione edilizia n. 417 in data 5.6.1991, la quale ha assentito lavori di sistemazione dell'area esterna di pertinenza del fabbricato. 5. In sintesi ed in conclusione, né le successive istanze di condono edilizio, né l'unico condono edilizio accordato il 2.12.1998. né gli assensi edilizi n. 190/1991 e n. 417/1991, né la concessione edilizia n. 196/1990 hanno determinato il venir meno dell'interesse della ricorrente a conseguire una pronuncia di annullamento della determinazione sindacale n. 24 in data 28.2.1990, atteso che:- i condoni edilizi relativi alle pratiche n. 02171, n. 02174 e n. 01278, ove eventualmente venissero concessi, avrebbero ad oggetto abusi diversi da quelli per cui è stato imposto il pagamento della sanzione pecuniaria;- il condono edilizio concesso il 2.12.1998 sulla pratica edilizia n. 02173 aveva ad oggetto un abuso ulteriore rispetto all'ampliamento del ... _OMISSIS_ ... per ricavarne dei garages, ampliamento sanzionato col provvedimento di cui si controverte; l'abuso condonato infatti consisteva nel “cambio di destinazione d'uso di porzione del locale garage, mediante la realizzazione in parte di divisioni interne per vani ad uso spogliatoio, palestra, bagni ed in parte ad uso cantina” (vedi il provvedimento di condono n. 1006/c del 2.12.1998, depositato il 17.4.2007); ed inoltre, data la natura delle opere condonate, il condono non era stato preceduto dal rilascio di alcun nulla – osta paesaggistico in sanatoria;- la concessione edilizia n. 190 del 5.6.1991 e l'autorizzazione delizia n. 417 del 5.6.1991, atti entrambi peraltro adottati sulla scorta delle prescritte autorizzazioni paesaggistiche, riguardavano sicuramente l'esecuzione di opere edilizie diverse da quelle per cui è qui controversia;- la concessione in sanatoria n. 196 del 6.7.1990 ha riguardato le stesse opere già sanzionate col provvedimento s... _OMISSIS_ ...pugnato ma essa, oltre a non essere stata preceduta da alcuna autorizzazione paesaggistica ex post, ha espressamente richiamato la doverosità dell'applicazione delle misure sanzionatorie di cui all'art. 15 della legge n. 1497/1939, secondo quanto indicato dalla Regione Marche con la nota 45/90 del 12.1.1990; - in ogni caso, quand'anche si fosse trattato degli stessi abusi, i condoni e le concessioni in sanatoria lasciavano fermo il potere – dovere dell'Amministrazione di procedere all'applicazione della sanzione pecuniaria di cui all'art. 15 della L. n. 1497/1939.»

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.