Determinazione dell'indennità definitiva: la commissione provinciale

La Commissione Provinciale Se entro il termine dei 20 giorni dall’invito a voler pronunciarsi circa l’eventuale intenzione di avvalersi del collegio dei tecnici di cui all’art. 21.2 l’interessato non ha chiesto la procedura collegiale, l’autorità espropriante fa istanza alla Commissione provinciale di cui all’art. 41 di pronunciarsi.

La determinazione definitiva perviene all’autorità espropriante che provvede a darne notizia agli interessati, cioè a tutti coloro che risultino essere titolari di diritti (21.10).

L’iter di determinazione dell’indennità definitiva nella procedura accelerata è lo stesso di quella ordinaria, con una differenza: la Commissione provinciale deve provvedere in via d’urgenza entro 30 giorni (22.5).

La Commissione trasmette la stima all’Autorità espropriante, la quale ne dà comunicazione al proprietario con avviso notificato con le forme ... _OMISSIS_ ...essuali civili.

Non si vede cosa possa impedire all’amministrazione di inviare all’espropriato direttamente la determinazione integrale, risparmiandogli l’incombenza di doversi recare presso gli uffici ad estrarre copia della stima: se ciò avviene con notifica può inoltre prodursi l’effetto decadenziale per l’eventuale opposizione ex art. 54.2..

Il testo unico non specifica la documentazione da inviare alla Commissione, e la questione è rimessa alla prassi delle singole Commissioni. Tuttavia è ragionevole ritenere che la Commissione sia tenuta ad esaminare:
1) la documentazione da cui si evince il presupposto della sua operatività, e cioè l’esperimento della notifica di cui all’articolo 21.2; 2) la documentazione rilevante ai fini indennitari: determinazione dell’indennità provvisoria, eventuali perizie e controperizie agli atti, stati di consistenza e documentazione fotograf... _OMISSIS_ ...prima dell’irreversibile trasformazione del bene e possibilmente, ai fini dell’applicazione 32.2 ultimo capoverso, al momento della comunicazione di avvio del procedimento prima dell’approvazione del progetto definitivo, certificato di destinazione urbanistica, norme tecniche di attuazione al PRG rilevanti. Il verbale di immissione in possesso non è rilevante, né si può in alcun modo affermare che l’immissione in possesso deve precedere le determinazioni dell’indennità, a qualunque livello avvengano, né che l’esproprio debba precedere la stima della Commissione, come avveniva sotto la legge 865/1971 (cfr. es. articolo 27.3 in base al quale l’emanazione del decreto di esproprio può avvenire a seguito del pagamento o del deposito dell’indennità definitiva).

La determinazione giudiziale dell’indennità Il proprietario, il promotore dell’espropriazione ovvero chiunque ne abbia interesse possono imp... _OMISSIS_ ...quo;appello non solo la stima del collegio, ma anche il procedimento di nomina, la liquidazione delle spese, le modalità di determinazione dell’indennità e comunque le operazioni peritali (21.9, 54). In base all’art. 54.1 il termine per l’impugnazione comincia a decorrere dopo i trenta giorni dalla comunicazione prevista dall’art. 27.2, la quale altro non è che la comunicazione del deposito della relazione di cui all’art. 21.10.

In sintesi, rimandando a quanto sopra esposto in ordine alle problematiche di coordinamento e alle possibili soluzioni:
l’Autorità espropriante riceve la determinazione dell’indennità definitiva ad opera del collegio dei tecnici o della Commissione provinciale e ne dà comunicazione all’espropriato (o espropriando) (27.1) con l’avvertenza che nei successivi trenta giorni può prenderne visione (21.10);
decorsi trenta giorni dalla suddetta comunic... _OMISSIS_ ...o;espropriato l’Autorità espropriante ordina il pagamento o il deposito (27.2) e l’avente diritto può agire in opposizione alla stima avanti la Corte d’Appello (54.1); allo stesso tempo, con disposizione di arduo o impossibile coordinamento con le altre, l’articolo 21.12 stabilisce invece che l’espropriato può accettare fino al sessantesimo giorno dalla comunicazione della stima definitiva, e solo dopo lo spirare di tale termine, in assenza di accettazione, l’Autorità espropriante dispone il deposito;
il termine finale per la proposizione dell’impugnazione è di trenta giorni dalla notifica del decreto di esproprio o dalla notifica della stima peritale, se quest’ultima sia successiva al decreto di esproprio (54.2): si tratta di una disposizione di arduo o impossibile coordinamento con le altre.
L’indennità può dirsi davvero definitiva solo dopo trascorso per tutti il termine per la proposizi... _OMISSIS_ ...opposizione (54.5).

Circa la natura del giudizio di opposizione alla stima, la giurisprudenza formatasi sull’articolo 19 della L 865/1971 è pacifica nel negare che esso possa assumere carattere impugnatorio di un provvedimento amministrativo, nonostante la denominazione stessa del rimedio giurisdizionale; si tratta invece di un ordinario giudizio dei cognizione, in unico grado, in cui compito del giudice è quello di rideterminare l’indennità di esproprio sulla base del parametro legale, senza alcun condizionamento derivante dalle precedenti stime amministrative.

« Il giudizio per la liquidazione dell’indennità non si configura quale impugnazione del provvedimento ablatorio o di quello contenente la stima compiuta dalla Commissione provinciale, limitato al mero controllo dell’esattezza dei criteri astratti (di legge) che hanno presieduto in sede amministrativa alla stima suddetta, contro la quale le parti sono o... _OMISSIS_ ...ere, ciascuna, le proprie contestazioni a pena di decadenza; ma introduce un ordinario processo di cognizione sul rapporto, diretto all’accertamento giudiziale della giusta indennità, pienamente autonomo, nel quale il giudice deve procedere alla concreta determinazione della stessa con tutti i suoi poteri di indagine, alla stregua di criteri legali effettivamente vigenti e riconosciuti applicabili alla fattispecie.

Consegue che, per effetto dell’opposizione – ed maggior ragione della richiesta di determinazione dell’indennizzo in presenza del solo decreto ablativo (Corte Costit. 67/1990; 470/1990) – il carattere vincolante della stima amministrativa viene meno sia per l’opponente che per l’opposto, in quanto destinata ad essere sostituita, rispetto a tutti, dalla determinazione del giudice; il quale, una volta investito della causa, dovrà procedere autonomamente alla liquidazione del “quantum” con tutt... _OMISSIS_ ... di indagine, sulla base dei parametri normativi vigenti e ritenuti applicabili nei casi singoli » (CASS 16744/2007).

Contrasta tuttavia con la libertà del giudice testé espressa l’ulteriore – non pacifico – orientamento della Suprema Corte, in base al quale si applicherebbe al giudizio di determinazione dell’indennità il principio processuale del divieto della reformatio in pejus, con il risultato che il giudice non può determinare un importo inferiore alla stima definitiva, anche se ritenuta contraria alla legge, in assenza di domanda riconvenzionale del convenuto: più precisamente, secondo questa impostazione, se la determinazione giudiziale dell’indennità avviene in opposizione alla stima della Commissione provinciale, il giudice può determinare un’indennità inferiore rispetto a quella amministrativa solo in presenza di una domanda riconvenzionale dell’espropriante convenuto, o viceversa può determinare ... _OMISSIS_ ...ità superiore rispetto a quella amministrativa solo in presenza di una domanda riconvenzionale dell’espropriato convenuto; se invece la determinazione giudiziale dell’indennità non avviene in opposizione alla stima della Commissione provinciale (potendo nel regime previgente essere attivata la stima giudiziale anche in assenza della pronuncia della Commissione fin dall’emanazione del decreto di esproprio), il giudice è libero di determinare l’indennità indipendentemente dalle domande riconvenzionali (CASS 1701/2005).