Decreto di esproprio: contenuto e adempimenti successivi all'emanazione

Decreto di esproprio L’emanazione del decreto di esproprio, provvedimento comportante con la sua esecuzione l’effetto traslativo della proprietà nei termini e secondo le modalità di cui agli art. 23 e 24, può conseguire sia al pagamento che al deposito dell’indennità di espropriazione.

Più precisamente il provvedimento traslativo può conseguire al pagamento dell’indennità a seguito di accettazione (20.9, 20.11, 26.11), e al deposito della indennità accettata (20.12, 26.3, 26.4, 26.9, 26.11), o rifiutata (20.14, 26.11).

La prima ipotesi consegue alla notifica dell’indennità ed alla sua accettazione con la produzione della documentazione prescritta dall’art. 20.8 e consistente, come in precedenza visto, nella dichiarazione della assenza di diritti di terzi sul bene nonché nella documentazione comprovante, anche mediante attestazione notarile, la piena e libera proprietà del bene. Dopo avere corrisposto... _OMISSIS_ ...cordato, l’autorità espropriante, in alternativa alla cessione volontaria, può procedere all’emissione ed all’esecuzione del decreto di esproprio (20.11).

Dalla scelta dell’Autorità procedente di emanare il decreto di esproprio in alternativa all’atto di cessione avvalendosi della facoltà concessagli, non può naturalmente discendere alcun effetto pregiudizievole per il proprietario. Tale opzione procedurale è, infatti, indipendente dalla volontà di quest’ultimo. Ne consegue che il proprietario accettante ha diritto di conseguire l’indennità prevista dall’art. 45.2, ossia l’indennità non decurtata del 40% nel caso di area edificabile e con le maggiorazioni prescritte nel caso di area non edificabile. Non a caso il DLGS 302/2002 non si è limitato ad inserire nel testo dell’art. 20 la disposizione di cui al comma 11, ma ha anche opportunamente puntualizzato, inserendo il comma 13 nel testo dello ... _OMISSIS_ ..., che al proprietario spetta comunque l’indennità di cui all’art. 45.2.

L’emanazione ed esecuzione del decreto di esproprio consegue alla liquidazione della indennità condivisa non solo per effetto della scelta operata discrezionalmente dall’Amministrazione, bensì anche come conseguenza del comportamento del titolare del bene, qualora questi, accettata la indennità e riscossa la somma, opponga un rifiuto o comunque non si metta a disposizione ai fini della stipula dell’atto di cessione. E’ di tutta evidenza che in tal caso non vi è alternativa tra i due strumenti ablativi, ma accertato tale rifiuto, all’Amministrazione non rimane che emanare ed eseguire il decreto di esproprio, fatte salve le conseguenze risarcitorie del rifiuto ingiustificato (20.9).

Quando l’indennità viene depositata, il ricorso al decreto di esproprio diviene quasi inevitabile. Anche in questo caso, il deposito può... _OMISSIS_ ...rsquo;indennità accettata o rifiutata.

L’ipotesi del deposito a seguito del rifiuto della indennità è contemplato dall’art. 20.14. Trascorsi « inutilmente », ossia senza alcun riscontro positivo da parte del proprietario, i trenta giorni dalla notificazione dell’atto che determinata in via provvisoria la misura dell’indennità (20.4), questa si intende non concordata.

Abbiamo già ampiamente spiegato che questo “rifiuto” rappresenta una sorta di finzione, o se si preferisce di presunzione relativa, che consente all’amministrazione di procedere; infatti il termine finale dell’accettazione provvisoria da parte del proprietario è in realtà l’esecuzione del decreto di esproprio (art. 45.1) ovvero, se anteriore, l’avvio del procedimento di determinazione dell’indennità definitiva.

L’autorità espropriante dispone quindi il deposito dell’indennità... _OMISSIS_ ...dquo;non concordata” nei termini e con le modalità sopra viste; potrà quindi, a seguito di ciò, emettere ed eseguire il decreto di esproprio (20.14, 26.11).

Il deposito, come detto, può riguardare anche un’indennità accettata, sussistendo diritti di terzi o non essendo questi esclusi dalle prescritte dichiarazioni o documentazioni. Si tratta delle ipotesi in precedenza richiamate di cui all’art. 20.12, 26.2, 26.3, 26.4, 26.9.

Anche in questi casi l’Autorità espropriante potrà emanare ed eseguire il decreto di esproprio una volta ordinato il deposito o meglio una volta comprovato l’eseguito deposito dell’indennità (26.11).

Si osserva che in quest’ultima fattispecie (indennità accettata e depositata in presenza di diritti di terzi e in assenza delle condizioni che – ancorché sussistano diritti di terzi – consentirebbero ugualmente il pagamento) in teoria non è preclusa la pos... _OMISSIS_ ... proprietario possa ugualmente cedere il bene con atto di cessione volontaria: sarebbe l’unico caso in cui al deposito dell’indennità segue un atto di cessione anziché il decreto di esproprio. Si tratta però di un’ipotesi di scuola, perché nella realtà dei fatti è difficile che qualcuno si presenti a stipulare se non riceve denaro.

Contenuto Il contenuto del decreto di esproprio non subisce rilevanti variazioni in dipendenza della diversa ipotesi legittimante la sua emanazione, che semmai troverà puntuale indicazione nel provvedimento secondo le prescrizioni di cui all’art. 23.1.c.

Più precisamente, come puntualizza l’art. 23.1.a, ricollegandosi all’art. 13, il decreto di esproprio, che deve essere emanato entro il termine di scadenza della efficacia della dichiarazione di pubblica utilità:
indica gli estremi degli atti da cui è sorto il vincolo preordinato all’esproprio e del provvedim... _OMISSIS_ ...rovato il progetto dell’opera (23.1.b); trattasi di indicazioni che si ricollegano alle fasi antecedenti del procedimento, consistenti nell’apposizione del vincolo e nella dichiarazione di pubblica utilità, in cui il potere espropriativo trova il suo fondamento (8);
indica quale sia l’indennità determinata in via provvisoria (23.1.c); tale indicazione dovrà naturalmente riferirsi alla quantificazione operata e notificata ai sensi dell’art. 20.4;
precisa se l’indennità determinata in via provvisoria sia stata accettata dal proprietario e se la stessa sia stata corrisposta o depositata presso la Cassa DD.PP. (23.1.c); come anticipato tale previsione si ricollega alle diverse ipotesi legittimanti la emanazione del decreto. Si rinvia, sul punto, a quanto in precedenza esposto;
dà atto della «eventuale» nomina dei tecnici incaricati di determinare in via definitiva l’indennità d... _OMISSIS_ ...e, precisando se essa sia stata accettata dal proprietario o successivamente corrisposta, ovvero se sia stata depositata presso la Cassa depositi e Prestiti (23.1.d). Trattasi di indicazione eventuale, dipendendo dalla facoltà riconosciuta all’Autorità espropriante di emanare ed eseguire il decreto di esproprio, una volta corrisposta o depositata la indennità provvisoria, senza pertanto dover attendere la determinazione dell’indennità definitiva. Significative al riguardo le integrazioni e modifiche all’articolato dell’art. 20 introdotte dal DLGS 302/2002. In particolare, con riferimento all’indennità non concordata, l’attuale comma 14 dell’art. 20 precisa che « effettuato il deposito l’autorità espropriante può emettere ed eseguire il decreto di esproprio». Del resto costante era la giurisprudenza sul punto (CDS 7596/2006, CASS 2859/2005, CASS 434/2002);
dispone il passaggio del diritto di p... _OMISSIS_ ...diritto oggetto dell’espropriazione, sotto la condizione sospensiva che il medesimo decreto sia successivamente notificato ed eseguito; trattasi di indicazione che si ricollega alla successiva fase di esecuzione mediante immissione in possesso (23.1.f), che peraltro è anch’essa eventuale, in quanto, nelle ipotesi in cui l’immissione in possesso è già anticipatamente avvenuta a seguito di occupazione ex art. 22 bis o 20.6, sarà direttamente l’emanazione del decreto di esproprio a trasferire la proprietà del bene, perché la condizione sospensiva alla successiva esecuzione non ha ragione di essere.
Adempimenti successivi all’emanazione Dopo la sua emanazione, il decreto di esproprio deve essere “senza indugio” trascritto presso l’ufficio dei registri immobiliari e volturato in catasto a cura e spese del beneficiario dell’esproprio (23.2, 23.4); deve essere notificato al proprietario nelle forme degli atti pr... _OMISSIS_ ...i, a cura, è da supporsi, dell’Autorità espropriante (23.1.g); deve essere trasmesso entro cinque giorni per la pubblicazione in estratto nella Gazzetta Ufficiale o nel BUR nel cui territorio si trova il bene (23.5); deve essere trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per le opere di competenza statale, ovvero al Presidente della Regione per le opere di competenza regionale (14.1).