Autorità espropriante e principio di simmetria

uo;art. 6, comma 1, del D.P.R. 327/2001 prevede che l’autorità deputata a realizzare l’opera pubblica o di pubblica utilità sia anche l’autorità titolare del potere espropriativo e di conseguenza quella deputata ad emettere gli atti del relativo procedimento amministrativo.

Il principio di simmetria tra autorità espropriante e autorità che realizza l’opera ha portato a superare definitivamente la concezione previgente, in base alla quale l’espropriazione andava gestita in maniera coordinata tra più enti, di modo che il cittadino fosse garantito contro un eventuale eccesso di potere dell’amministrazione.

Secondo questa impostazione, la competenza ad emanare il decreto di esproprio andava necessariamente attribuita ad un soggetto diverso da quello incaricato della realizzazione dell’opera e dall’amministrazione che aveva condotto e gestito il procedimento.

La ripartizione del... _OMISSIS_ ...ntecedente all’entrata in vigore del Testo Unico 2001 era stabilita dall’art. 106 del D.P.R. n. 616/1977, ai sensi del quale lo Stato era autorità espropriante con riferimento alle opere pubbliche di interesse statale e ultra-regionale, compresa l’occupazione d’urgenza.

La competenza ad emettere il decreto di esproprio spettava al Prefetto con riferimento alle espropriazione o all’occupazione d’urgenza finalizzata alla realizzazione diretta o in concessione delle opere, oltre che per le opere realizzate dagli enti ausiliari o strumentali e dalle aziende autonome.

Con la legge n. 865/1971 sulla casa era stato conferito alle Regioni il potere espropriativo e di occupazione d’urgenza con riferimento alle opere la cui realizzazione non spettava allo Stato, comprese le opere di interesse provinciale o comunale, ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione; l’emissione del decreto di espropr... _OMISSIS_ ...si spettava al Presidente della Giunta o alla diversa autorità designata dall’ordinamento regionale.

I Comuni invece non avevano potere espropriativo proprio, nemmeno per la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità loro attinenti: per i decreti di esproprio di beni ricadenti nella sfera di interesse comunale, essi si dovevano rivolgere all’autorità regionale competente.

La competenza comunale era limitata alla sola occupazione d’urgenza[1] e il soggetto titolato all’emissione del decreto di occupazione era il dirigente, non il Sindaco; la ragione di questa scelta era da rintracciare nella considerazione che tale decreto era un semplice atto attuativo di scelte già compiute a monte, in sede di dichiarazione di pubblica utilità, non residuando più in questo contesto alcuno spazio discrezionale.

Tuttavia, la Regione poteva con legge delegare al Comune o ad altro ente pubblico le proprie fu... _OMISSIS_ ...ative e i poteri connessi per le opere di loro competenza.

Era questo l’unico caso in cui il Comune poteva occuparsi di procedimenti espropriativi, nel rispetto dei limiti contenuti nella delega, con anche la titolarità all’emissione del decreto di esproprio[2].

Il tratto distintivo della disciplina previgente, in sintesi, era che non si poteva in alcun modo verificare la coincidenza del soggetto che pronunciava il provvedimento conclusivo del procedimento con il soggetto che aveva gestito e condotto l’iter e con il soggetto a cui spettava di realizzare l’opera pubblica o di pubblica utilità.

La garanzia del cittadino espropriato era affidata ad un soggetto, il Prefetto, che – in quanto rappresentante locale del governo centrale – sembrava assicurare affidabilità e poteva offrire al singolo privato un costante punto di contatto, in virtù della la sua vicinanza territoriale.

... _OMISSIS_ ..., comma 1, del testo unico ha sovvertito questo sistema, formalizzando il c.d. principio di simmetria, in base al quale il potere ablatorio è posto in capo al medesimo soggetto competente alla realizzazione dell’opera pubblica o di pubblica utilità. Non a caso, l’art. 58 ha abrogato l’art. 106 del D.P.R. 616/1977.

La ratio del principio va ricercata nella semplificazione procedimentale, che ha fatto sì che si ritenesse opportuno considerare l’espropriazione come materia strumentale rispetto allo scopo per la quale è necessaria l’acquisizione del bene, ossia la realizzazione dell’opera pubblica o di pubblica utilità.

Pertanto, il legislatore ha deciso di eliminare la frammentazione di competenze che si riscontrava in passato, quando nello stesso procedimento intervenivano l’amministrazione competente a realizzare l’opera, il Prefetto e l’autorità giudiziaria per la stima peritale e... _OMISSIS_ ...dine di pagamento dell’indennità.

L’intento del legislatore è stato quindi quello di accorpare le funzioni e di conferirle ad un’unica Amministrazione, così da eliminare la principale causa di lentezza del procedimento e di frazionamento delle competenze, con le conseguenti responsabilità che avevano portato ad un cospicuo contenzioso tra l’espropriato e i diversi soggetti coinvolti nell’espropriazione dal lato attivo.

La strumentalità dell’espropriazione rispetto alla realizzazione dell’opera fa sì che Stato, Regioni, Province, Comuni e gli enti competenti alla realizzazione di opere pubbliche e di pubblica utilità possano direttamente condurre i procedimenti espropriativi necessari.

Non sono però titolari di potere espropriativo gli enti che realizzano interventi di natura pubblica sulla base di convenzioni con i beneficiari dell’espropriazione; è il caso dei so... _OMISSIS_ ... ad attuare le previsioni di piani di zona per l’edilizia popolare, che attuano interventi propri, ma comunque sottoposti a regime convenzionato con i Comuni, che restano titolari del potere espropriativo e che concedono il diritto di superficie sui suoli espropriati[3].

Tuttavia, è importante non confondere l’emanazione degli atti espropriativi con l’espletamento delle attività del procedimento connesse agli aspetti amministrativi e tecnici dello stesso, quali ad esempio la richiesta di pubblicazioni, notificazioni, pagamenti, ovvero con le attività di impulso esercitate nei confronti del titolare del potere espropriativo. Queste due tipologie di attività, infatti, possono essere svolte anche da un soggetto convenzionato con l’ente pubblico.

Ad oggi, nella maggior parte dei casi il procedimento espropriativo vedrà coinvolti due soli soggetti, l’autorità espropriante e l’espropriato. Ma ciò non è vero in ... _OMISSIS_ ...vedremo, poiché può accadere che il beneficiario dell’espropriazione o il suo promotore non coincidano con l’autorità espropriante.

Allo stesso modo, non sempre l’autorità competente alla realizzazione dell’opera è anche l’autorità espropriante, come accade tipicamente nei casi di concessione di opera pubblica senza delega del potere espropriativo al concessionario.