CIRCOLAZIONE STRADALE

Stai vedendo 1-12 di 23 risultati

La nuova fattispecie autonoma di omicidio stradale

Dopo molte promesse e tentativi, da parte dei vari esecutivi che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni, anche l’Italia ha un’apposita disciplina sull’omicidio stradale: L. 23/3/2016, n. 41. Le morti che si verificano nel corso dei sinistri non sono più considerate omicidi colposi; finalmente non è più necessario distinguere tra colpa con previsione e dolo eventuale: il legislatore ha previsto una categoria unitaria, mentre la gravità della violazioni incide sul trattamento sanzionatorio.

Il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti in merito al tasso alcolemico

L’articolo 186-bis comma 6 incrimina il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti in merito al tasso alcolemico posto in essere dalle categorie ad alcol zero.

L'omicidio colposo art.186 e 186 bis codice strada

Nella prassi giudiziaria i giudici si sono trovati dinnanzi l’arduo compito d’individuare quale è il limite oltre il quale una condotta posta in essere in grave violazione delle norme in materia di circolazione stradale , oltrepassa il limite dell’ascrivibilità del reato a titolo di colpa per giungere a quelle a titolo di dolo.

Panoramica delle soluzioni adottate negli ordinamenti stranieri per qualificare le morti dovute agli incidenti stradali

Osservando le legislazioni estere in materia di sinistri stradali letali si osserva immediatamente come non tutti gli ordinamenti abbiano previsto un’autonoma figura di reato: mentre taluni hanno introdotto il reato di omicidio stradale nei loro ordinamenti, altri inquadrano tali tipologie di fatti nella figura dell’omicidio involontario.

Progetti di legge italiani per prevedere l'omicidio stradale come autonoma figura di reato

In seguito alle moltissime istanze provenienti dalla società civile che chiedono un intervento legislativo in materia, si è annoverata una pluralità di disegni di legge, alcuni dei quali anche d’iniziativa popolare, che prevedevano la costruzione, quali autonome figure di reato, delle lesioni personali stradali e dell’omicidio stradale. Il processo culmina nella presentazione del ddl 859 del 2013 in discussione in Parlamento nel luglio 2015.

La guida in stato di ebbrezza e l'omicidio stradale

La materia della guida in stato di ebbrezza è stata oggetto di una serie di riforme che sono culminate con la legge 120 del 29 luglio 2010

L'art.186 del Codice della strada

La guida in stato di ebbrezza è un tema di grande attualità sia sotto un profilo meramente scientifico, che sotto uno sociale e oserei dire antropologico: esso si collega al tema generale dell’abuso di sostanze alcoliche ed a quello ancor più generale della responsabilità individual

La quantità di alcol nel sangue quale discrimine tra sanzione amministrativa e sanzione penale

L’elemento della quantità di alcol nel sangue (come altri elementi essenziali delle fattispecie incriminatrici previste nel c.d.s...) è variato nel tempo....

La sanzione prevista per la guida in stato di ebbrezza con un valore alcolemico tra un minimo di 0,5 ad un massimo di 0,8 g/l

La guida in stato di ebbrezza con un valore alcolemico compreso tra un minimo di 0,5 ad un massimo di 0,8 g/l, è stata depenalizzata dalla legge 120 del luglio 2010.

La sospensione della patente

La sospensione della patente può essere definita come quella sanzione che comprime le facoltà derivanti da quel provvedimento autorizzatorio di abilitazione alla guida che è richiesto dall’articolo 116 del codice della strada

La revoca della patente

La revoca costituisce uno dei simboli del potere che ha l’amministrazione di revocare gli atti che non corrispondano più a quell’interesse pubblico che ne aveva ispirato il rilascio ossia, alla sicurezza della circolazione stradale

La sanzione del fermo amministrativo del veicolo

Il fermo amministrativo è una sanzione accessoria alla violazione di una norma e comporta una serie di obblighi per il soggetto che ne è destinatario: infatti il proprietario deve sottrarre il veicolo sottoposto a fermo alla circolazione e riporlo in un luogo di cui ha la disponibilità ovvero, a proprie spese, presso terzi.

Pagina 1 di 2 1