AUTOTUTELA

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L’annullamento d’ufficio dei titoli edilizi

La circostanza che il provvedimento di ritiro del permesso di costruire rechi la stessa motivazione del provvedimento espresso di diniego tardivamente emanato non è indice di eccesso di potere per sviamento: invero, è normale che questo venga motivato in relazione alle stesse ragioni di contrasto con la normativa urbanistica declinate nell’atto tardivo di diniego espresso, costituendo esse i vizi di legittimità su cui il provvedimento di ritiro viene a fondarsi.

L'affidamento dei privati rispetto all'annullamento in autotutela di un titolo edilizio

L’annullamento d’ufficio di un titolo edilizio, intervenuto ad una distanza temporale considerevole dal provvedimento annullato, deve essere motivato in relazione alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale all’adozione dell’atto di ritiro anche tenuto conto degli interessi dei privati destinatari del provvedimento sfavorevole.

L'annullamento regionale del titolo edilizio

La competenza ad adottare il provvedimento di annullamento regionale del permesso di costruire (art. 39 D.P.R. 380/2001) è del Dirigente e non del Presidente della Giunta Regionale o della Giunta medesima.

I presupposti dell'annullamento d’ufficio dei titoli edilizi

I presupposti dell’esercizio del potere di annullamento d’ufficio dei titoli edilizi sono costituiti dall’originaria illegittimità del provvedimento e dall’interesse pubblico concreto ed attuale alla sua rimozione (diverso dal mero ripristino della legalità violata), tenuto conto anche delle posizioni giuridiche soggettive consolidate nel tempo in capo ai destinatari.

Poteri di autotutela della p.a. sul proprio patrimonio disponibile e indisponibile

La c.d. autotutela patrimoniale delle pubbliche amministrazioni è esercitabile esclusivamente nei confronti di beni appartenenti al demanio ovvero al patrimonio indisponibile dell’Ente e tale tipo di tutela non è, pertanto, assicurata con riguardo alla gestione dei beni appartenenti alla categoria del patrimonio disponibile.

Lo sgombero dell’immobile confiscato

La mancata partecipazione del privato al procedimento di sgombero dei beni confiscati alla criminalità organizzata è irrilevante, anche ai sensi dell’art. 21-octies della l. n. 241 del 1990, poiché il provvedimento di sgombero è atto dovuto, per la sua natura vincolata ai sensi dell’art. 47, comma 2, del d. lgs. n. 159 del 2011 e dell’art. 823, comma secondo, c.c., e non necessariamente deve essere preceduto dalla destinazione finale del bene.

Annullamento in autotutela del titolo edilizio in sanatoria

E' legittimo l'annullamento in autotutela del condono edilizio laddove l'interessato abbia dichiarato che l’immobile in questione ha uso residenziale, trattandosi di manufatto avente destinazione di locale di sgombero – dunque di deposito – a servizio di un’abitazione esistente, mentre in sede di istruttoria sia emerso che si tratti piuttosto di un nuovo fabbricato autonomamente utilizzabile.

Autotutela di DIA e SCIA

E' illegittima l’ordinanza di demolizione emessa nella perdurante efficacia della DIA, senza il rispetto delle garanzie apprestate dall’art. 21 nonies l. 241/90 conformanti l’esercizio del potere di autotutela, che sono tanto più necessarie in ragione del tempo trascorso dall’esecuzione degli interventi.

Il provvedimento di sospensione

Il provvedimento di sospensione non costituisce in generale un contrarius actus rispetto a quello costitutivo, sul quale esercita i suoi effetti, giacché non ne fa simmetricamente cessare definitivamente l’esistenza, ma soltanto ne limita temporaneamente l’efficacia.

Il termine di 18 mesi per l’annullamento in autotutela dei provvedimenti amministrativi

Il termine di 18 mesi previsto per l’annullamento in autotutela dei provvedimenti costituenti autorizzazioni o attribuzioni di vantaggi economici è un limite temporale oltre il quale l’Amministrazione non può più procedere all’annullamento dei propri atti illegittimi, con la conseguenza che un eventuale annullamento in autotutela sarebbe anch’ esso illegittimo e sindacabile in sede giurisdizionale.

Abusi sul suolo demaniale: termini per l'esercizio dell'autotutela

Rispetto agli abusi realizzati sul suolo demaniale marittimo, la p.a. ha una potestà sanzionatoria, ex art. 54, cod. nav., che può essere sempre esercitata a prescindere dall'eventuale lasso tempo intercorrente tra l'evento abusivo e il suo accertamento.

Sussistenza di un affidamento tutelabile dei privati nei procedimenti di autotutela demaniale

Siccome la concessione in uso di un bene demaniale può trovare fondamento soltanto nella legge o in un provvedimento amministrativo, mentre non può scaturire per facta concludentia, il semplice protrarsi di una situazione dell’occupazione di fatto del bene demaniale non può ingenerare nell'occupante un "affidamento" giuridicamente rilevante alla permanenza nel sito demaniale.

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