ESPROPRIAZIONE PER P U

Stai vedendo 404-384 di 664 risultati

Acquisizione sanante a seguito di irreversibile trasformazione del bene

L’art. 42 bis del d.PR n. 327/2001, è diretto a far cessare ogni forma di illegittima occupazione - sia essa, o meno, seguita dall’avvenuta trasformazione del compendio immobiliare - come si evince dal comma 6 dell’articolo medesimo. La circostanza che non sia ancora avvenuta la trasformazione del bene e che vi sia stata soltanto immissione in possesso in nulla rileva e certamente non può precludere al giudice di enunciare detta possibilità spettante all'Amministrazione

Il ristrettissimo ambito applicativo dell'art. 32 L.P. Bolzano 10/1991

Ostandovi l’articolo 1 del protocollo addizionale alla CEDU e l’art. 42 della Costituzione, la disposizione di cui all'art. 32 L.P. n. 10/91 non può essere interpretata come occupazione appropriativa o usurpativa, seppure a scadenza differita di 20 anni ed ostandovi i principi giuridici in materia di usucapione, la disposizione non può essere interpretata neppure come procedimento semplificato di usucapione.

La rinuncia «abdicativa» al diritto di proprietà immobiliare

È data la possibilità per il titolare di rinunciare al diritto di proprietà, anche immobiliare, al fine di realizzare nel modo più efficace la riparazione del danno patrimoniale conseguente ad un'utilizzazione del bene da parte dell’amministrazione pubblica, tale da svuotarne, sostanzialmente, il contenuto economico.

Rinuncia abdicativa del diritto di proprietà in ipotesi di occupazione illegittima del bene

L'occupazione usurpativa non determina la perdita della proprietà del bene occupato, salva la facoltà del proprietario di chiedere in via alternativa il risarcimento dei danni, ponendo in essere, in tale ultimo caso, un'implicita rinunzia al diritto di proprietà, che dismette forzatamente in favore dell'amministrazione occupante, che l'acquista non già per ragione di pubblica utilità, ma a causa di questa rinunzia.

Risarcimento dei danni non patrimoniali a seguito di occupazione illegittima del fondo

Non spetta alcuna somma a titolo di pregiudizio non patrimoniale (l'art. 42 bis DPR n. 327/2001 prevede a tale titolo per le opere di edilizia residenziale pubblica il 20% del valore attuale del bene), qualora il proprietario abbia concorso, per mero calcolo utilitaristico economico, al non perfezionamento dell'acquisizione consensuale del bene.

Prescrizione del risarcimento danni per occupazione illegittima del fondo da parte della P.A.

Alla luce del disposto di cui all'art. 42 bis DPR 327/2001, ogni ipotesi di risarcimento del danno (recte: indennizzo), non può prescindere dall’applicazione, mediante apposito provvedimento, dei parametri fissati dal medesimo art. 42-bis, il quale si preoccupa financo di regolare sempre con efficacia retroattiva anche il risarcimento dovuto per il periodo di occupazione illegittima. Ogni ipotesi di prescrizioni deve pertanto escludersi.

Titolare dell'obbligazione al risarcimento per l'occupazione illegittima del fondo (art. 42 bis D.P.R. 327/2001)

L’onere finanziario del pagamento dell’indennizzo di cui all'art. 42 bis TU deve ricadere sul soggetto che sarebbe risultato beneficiario nel caso di emanazione del decreto di esproprio.

Limite temporale di adozione dell'acquisizione sanante ex art. 42 bis D.P.R. 327/2001

A seguito di domanda restitutoria del bene illegittimamente occupato, resta impregiudicato il potere della P.A., per tutta la durata del giudizio e fino al passaggio in giudicato della conclusiva sentenza, di avviare il procedimento di cui all’art. 42 bis del d.p.r. n. 327/2001, finalizzato all’adozione di un provvedimento motivato di acquisizione dei terreni in oggetto alla mano pubblica.

Limiti dell'acquisizione sanante: l'avvenuta accessione invertita

L’art. 42 bis d.P.R. 327/2001 può essere applicato anche ai fatti anteriori alla sua entrata in vigore, ma con tale espressione il comma 8 dell’art. 42 bis intende, evidentemente, riferirsi alle situazioni di fatto di utilizzo di un bene immobile sine titulo, avvenute o iniziate anche prima dell’entrata in vigore della norma; ma non può essere interpretato nel senso di travolgere un giudicato già formato che abbia disposto l'accessione invertita.

L'acquisizione sanante (art. 42 bis D.P.R. 327/2001) e il giudizio di ottemperanza

L'inesecuzione di una sentenza condanna all'adozione di provvedimento di acquisizione sanante a fronte di occupazione illegittima, non può ritenersi giustificata dalla sopravvenuta declaratoria d'illegittimità costituzionale dell'art.43 del D.P.R. n.327 del 2001 in quanto, medio tempore, il potere di acquisizione “sanante” è stato reintrodotto nell’ordinamento dal d.l. 6 luglio 2011, n.90, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, nr. 111, che ha inserito nel T.U.E. l'art.42 bis.

Motivazione del ricorso al provvedimento di acquisizione sanante: la valutazione degli interessi in gioco

L’obbligo motivazionale ai sensi del nuovo comma 4 art. 42 bis DPR 327/2001, impone di dare conto dell’assenza di ragionevoli alternative all'adozione del nuovo provvedimento acquisitivo.

Contenuto del provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis D.P.R. 327/2001

Un provvedimento ex art 42 bis d.P.R. n. 327 del 2001, deve avere un oggetto definito, dal momento che comporta l’effetto traslativo della proprietà in favore dell'Amministrazione. L’incertezza delle esatte aree oggetto di trasferimento, comporta quindi l’illegittimità del provvedimento, con conseguente annullamento integrale dell’atto, anche nella parte in cui è stato determinato l’indennizzo.

Pagina 32 di 56 32