GIUDIZIO PROCESSO

Stai vedendo 144-144 di 159 risultati

Interventi edilizi e titoli abilitativi

Con l’espressione interventi di manutenzione straordinaria si intendono ‹‹le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso››. Se realizzati in assenza di s.c.i.a. è prevista l'applicazione di sanzione amministrativa ex art.37 T.U.

Norme penali e abusivismo edilizio: l'art. 44 D.P.R. 380/2001

Il bene tutelato dalle norme penali incriminatrici in materia di abusivismo edilizio è rappresentato dalla necessità di sottoporre l’attività edilizia al preventivo controllo della pubblica amministrazione, e dall’interesse sostanziale alla tutela del territorio. Oggetto giuridico dell'art.44 D.P.R.380/2001 è infatti l’esigenza di controllo dell’uso edificatorio dei suoli, volto ad ottenere un corretto svolgimento dell’attività edilizia.

Il riparto di giurisdizione sulle occupazioni illegittime

L'art. 42-bis interviene in un contesto normativo nel quale il codice del processo amministrativo devolve al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, «le controversie aventi ad oggetto gli atti, i provvedimenti, gli accordi e i comportamenti, riconducibili, anche mediatamente, all'esercizio di un pubblico potere, delle pubbliche amministrazioni in materia di espropriazione per pubblica utilità»

L'art. 42-bis davanti al giudice amministrativo

Una delle più appariscenti differenze tra l'art. 42-bis e l'art. 43 deriva dal fatto che nella disposizione più recente non sono stati riprodotti i commi 3 e 4 dell'art. 43, che disciplinavano la c.d. “acquisizione giudiziale”. Di conseguenza, sembra venuta meno la possibilità di chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, «disponga la condanna al risarcimento del danno, con esclusione della restituzione del bene senza limiti di tempo»

Occupazioni illegittime: l'azione di puro annullamento

l'amministrazione soccombente nel giudizio demolitorio dovrà riaprire la pratica dell'occupazione illegittima ed adottare i provvedimenti più opportuni. Dal punto di vista tecnico, provvedere nuovamente è un vero e proprio onere: nel caso in cui rimanga inerte, infatti, il privato potrà ricorrere al giudice amministrativo e chiedere i provvedimenti più opportuni per l'esecuzione della sentenza, a cominciare dalla restituzione del bene.

Occupazioni illegittime: l'azione risarcitoria in forma specifica

L'azione che mira al risarcimento del danno cagionato dall'illegittima occupazione del bene privato può essere proposta unitamente all'azione di annullamento descritta in precedenza, ma può anche essere proposta autonomamente, dopo l'annullamento dei provvedimenti illegittimi oppure in considerazione del fatto che non vi sono provvedimenti da annullare.

Occupazioni illegittime: l'azione risarcitoria per equivalente

In alternativa alla forma specifica, l'azione risarcitoria - pura o cumulata all'azione di annullamento - può essere formulata per equivalente, che nell'ottica del codice civile ne costituirebbe il modello generale

L'art. 42-bis davanti al giudice ordinario

il giudice ordinario può conoscere anche della domanda risarcitoria qualora si verta in ipotesi di occupazione usurpativa pura, cioè laddove non sia mai stata adottata alcuna dichiarazione di pubblica utilità.

Occupazioni illegittime: il riparto di giurisdizione

In seguito alla giurisprudenza costituzionale, i problemi di riparto di giurisdizione tra giudice ordinario ed amministrativo, lungi dal risolversi, si acuivano rapidamente , soprattutto per quanto riguarda la distinzione tra comportamenti “amministrativi” e comportamenti “meri” : infatti soltanto i primi, in quanto riconducibili almeno mediatamente all’esercizio del potere, avevano potuto essere devoluti al giudice amministrativo

La notificazione degli atti nelle ipotesi di litisconsorzio necessario

Affinché il provvedimento dell’Amministrazione finanziaria venga ad esistenza occorre che questo sia ritualmente notificato al contribuente.

Un'altra possibile lettura della sentenza del 2007

Come si è cercato di illustrare, la sentenza del 2007 è stata accolta in dottrina in maniera assai controversa. Il dibattito si è incentrato soprattutto su un punto: la Cassazione ha introdotto il litisconsorzio necessario nelle obbligazioni solidali tributarie oppure no? E se sì, questa è stata una soluzione positiva?

3.4 Giugno 2008: le Sezioni Unite della Cassazione intervengono ancora sul litisconsorzio necessario

Il ricorso proposto da uno dei soci o dalla società, anche avverso un solo avviso di rettifica, riguarda inscindibilmente la società ed i soci (salvo che questi prospettino questioni personali), i quali tutti devono essere parte nello stesso processo, e la controversia non può essere decisa limitatamente ad alcuni soltanto di essi.

Pagina 12 di 14 12