REVOCAZIONE

Stai vedendo 2380-2208 di 2618 risultati

Acquisizione coattiva di terreni destinati all'uso speciale di soggetti privati

la legge non dispone espressamente l'ammissibilità dell'acquisizione coattiva sanante, lasciando invece che ciò si ricavi implicitamente dalla previsione di alcune deroghe al regime ordinario. Sennonché, nel caso in esame una simile scelta è ancor meno opportuna di quanto lo sia in tema di immobili residenziali, dal momento che qui l'art. 42-bis innova profondamente rispetto alla tradizione e ciò avrebbe chiaramente meritato una disposizione espressa in luogo di una norma implicita.

Acquisizione coattiva di opere private di pubblica utilità: competenza ed indennizzo

Nel caso del terreno utilizzato per finalità di edilizia residenziale pubblica, agevolata o convenzionata ed in quello del terreno destinato a essere attribuito per finalità di interesse pubblico in uso speciale a soggetti privati, l'art. 42-bis può trovare applicazione. La legge reca però due deroghe rispetto alla procedura ordinaria, riguardanti l'una la competenza procedimentale, che è attribuita alla «autorità che ha occupato il terreno», e l'altra

L'acquisizione coattiva sanante di servitù

Le principali differenze tra l'acquisizione speciale in discorso e la normale acquisizione coattiva sanante rimangono comunque nell'ambito dei presupposti, come altresì confermato dalla recente giurisprudenza del Consiglio di Stato [809]. Sul piano procedurale, invece, la fattispecie speciale si accosta al procedimento ordinario in misura maggiore rispetto al comma 5 e comunque in modo assai più flessibile

Il riparto di giurisdizione sulle occupazioni illegittime

L'art. 42-bis interviene in un contesto normativo nel quale il codice del processo amministrativo devolve al giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva, «le controversie aventi ad oggetto gli atti, i provvedimenti, gli accordi e i comportamenti, riconducibili, anche mediatamente, all'esercizio di un pubblico potere, delle pubbliche amministrazioni in materia di espropriazione per pubblica utilità»

L'art. 42-bis davanti al giudice amministrativo

Una delle più appariscenti differenze tra l'art. 42-bis e l'art. 43 deriva dal fatto che nella disposizione più recente non sono stati riprodotti i commi 3 e 4 dell'art. 43, che disciplinavano la c.d. “acquisizione giudiziale”. Di conseguenza, sembra venuta meno la possibilità di chiedere che il giudice amministrativo, in caso di fondatezza della domanda, «disponga la condanna al risarcimento del danno, con esclusione della restituzione del bene senza limiti di tempo»

Occupazioni illegittime: l'azione di puro annullamento

l'amministrazione soccombente nel giudizio demolitorio dovrà riaprire la pratica dell'occupazione illegittima ed adottare i provvedimenti più opportuni. Dal punto di vista tecnico, provvedere nuovamente è un vero e proprio onere: nel caso in cui rimanga inerte, infatti, il privato potrà ricorrere al giudice amministrativo e chiedere i provvedimenti più opportuni per l'esecuzione della sentenza, a cominciare dalla restituzione del bene.

Occupazioni illegittime: l'azione risarcitoria in forma specifica

L'azione che mira al risarcimento del danno cagionato dall'illegittima occupazione del bene privato può essere proposta unitamente all'azione di annullamento descritta in precedenza, ma può anche essere proposta autonomamente, dopo l'annullamento dei provvedimenti illegittimi oppure in considerazione del fatto che non vi sono provvedimenti da annullare.

Occupazioni illegittime: l'azione risarcitoria per equivalente

In alternativa alla forma specifica, l'azione risarcitoria - pura o cumulata all'azione di annullamento - può essere formulata per equivalente, che nell'ottica del codice civile ne costituirebbe il modello generale

L'art. 42-bis davanti al giudice ordinario

il giudice ordinario può conoscere anche della domanda risarcitoria qualora si verta in ipotesi di occupazione usurpativa pura, cioè laddove non sia mai stata adottata alcuna dichiarazione di pubblica utilità.

L'art. 42-bis davanti alla Corte dei conti

Tra gli adempimenti successivi all'adozione del provvedimento acquisitivo spicca, per portata innovativa, l'obbligo di trasmetterne copia integrale alla Corte dei conti, nel termine di trenta giorni

L'art. 42-bis davanti alla Corte costituzionale

Fin dall'indomani dell'entrata in vigore dell'art. 42-bis, i primi commentatori della norma hanno seriamente dubitato della sua legittimità costituzionale

L'art. 42-bis davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo

per apprezzare la compatibilità di ciascuna specifica soluzione con l'art. 1 del Protocollo addizionale alla Convenzione EDU, ci si deve normalmente rifare alle massime delle sentenze che si occupano di regimi diversi, verificando di volta in volta se esse si possono adattare al regime vigente. In effetti, è proprio in questo modo che si può tentare di vagliare la compatibilità dell'art. 42-bis con l'art. 1 del Protocollo addizionale alla convenzione EDU

Pagina 184 di 219 40 70 110 150 180 184