OTTEMPERANZA

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La giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo ex art. 133 lett. f) e g) C.P.A.

La giurisdizione esclusiva amministrativa ricorre quando il comportamento della P.A. non sia semplicemente occasionato dall'esercizio del potere, ma costituisca una sua manifestazione diretta, nel senso che risulti necessario in relazione all'oggetto del potere e al raggiungimento dello scopo da perseguire.

Riparto di giurisdizione nelle controversie concernenti indennità e canoni relativi a concessioni demaniali

Appartengono al giudice ordinario le controversie in materia di pagamento di indennità e canoni relativi a beni demaniali che abbiano un contenuto meramente patrimoniale, mentre le controversie coinvolgenti l’esercizio di poteri di valutazione preliminari alla determinazione del canone, incidenti sull’an e non solo sul quantum, sono attratte nella cognizione del giudice amministrativo.

Riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo ed ordinario in materia di alloggi di edilizia residenziale pubblica

Nella materia degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, il riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo ed ordinario trova il suo criterio distintivo nell'essere la controversia relativa alla fase antecedente o successiva al provvedimento di assegnazione dell'alloggio, che segna il momento a partire dal quale l'operare della pubblica amministrazione non è più riconducibile all'esercizio di pubblici poteri, ma ricade invece nell'ambito di un rapporto paritetico.

Le controversie in materia di indennizzo ex art. 42 bis T.U.Es. sono devolute alla competenza in unico grado della Corte d'appello

In materia di espropriazione per pubblica utilità, appartiene in generale alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia relativa alla determinazione e corresponsione dell'indennizzo previsto in relazione alla fattispecie di "acquisizione sanante" del D.P.R. n. 327 del 2001, ex art. 42-bis.

Giurisdizione ordinaria e amministrativa sulle strade pubbliche e private

Se spetta al Giudice ordinario pronunciarsi sulla natura pubblica o privata di una strada, spetta pur sempre al Giudice amministrativo pronunciarsi sulla legittimità di un provvedimento che vada a incidere sulla regolamentazione dell’uso della strada medesima, eventualmente conoscendo anche incidenter tantum della natura della strada.

Abusi paesaggistici: casistica

Gli illeciti in materia urbanistica edilizia e paesistica hanno natura permanente di talché la loro commissione si protrae nel tempo, e viene meno solo con il cessare della situazione di illiceità, vale a dire con il conseguimento delle prescritte autorizzazioni.

Interventi assoggettati ed esclusi dalla necessità del titolo paesaggistico

Salvo limitate eccezioni espressamente individuate dalla legge tutti gli interventi precari o facilmente amovibili realizzati su aree tutelate sono comunque soggetti ad autorizzazione paesaggistica.

Il parere della Soprintendenza nel rilascio del titolo paesaggistico

In presenza di un’area sottoposta ad un vincolo paesaggistico, il parere della autorità sulla compatibilità paesaggistica si configura come un presupposto di validità dell'autorizzazione paesaggistica.

Abusi edilizi in zone paesaggisticamente vincolate

L’avvenuta edificazione di un'area o le sue condizioni di degrado non costituiscono ragione sufficiente per recedere dall'intento di proteggere i valori estetici o paesaggistici ad essa legati, poiché l'imposizione del vincolo costituisce il presupposto per l'imposizione al proprietario delle cautele e delle opere necessarie alla conservazione del bene e per la cessazione degli usi incompatibili con la conservazione dell'integrità dello stesso.

Reati paesaggistici: fattispecie e sanzioni

Riguardo agli abusi paesaggistici, il principio di offensività opera in relazione alla attitudine della condotta posta in essere ad arrecare pregiudizio al bene protetto, in quanto la natura di reato di pericolo della violazione non richiede la causazione di un danno e la incidenza della condotta medesima sull'assetto del territorio non viene meno neppure qualora venga attestata, dall'amministrazione competente, la compatibilità paesaggistica dell'intervento eseguito.

Esecuzione di lavori in assenza o in difformità dell'autorizzazione paesaggistica: il reato di cui all'art. 181 del D.Lgs. 42/2004

La disposizione incriminatrice di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181 punisce l'esecuzione dei lavori in assenza dell'autorizzazione paesaggistica "o in difformità di essa", senza che assuma rilievo la distinzione tra le ipotesi di difformità parziale e totale rilevante invece nella disciplina urbanistica.

Lavori edilizi eseguiti senza autorizzazione paesaggistica in zona vincolata: l'ordine di demolizione è atto dovuto

In presenza di interventi edilizi in zona vincolata, si impone la previa acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, con la conseguenza che l'applicazione della sanzione demolitoria è in ogni caso doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna preventiva autorizzazione paesistica.

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