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Rapporto tra piani paesaggistici e vincoli urbanistici

Ai sensi dell’art. 145, comma 3, del d.lgs. n. 42/2004, gli strumenti urbanistici comunali non possono contemplare condizioni peggiorative rispetto alle disposizioni del Piano paesistico ma possono disciplinare le aree vincolate con previsioni che tutelano in modo più favorevole il paesaggio e/o l’ambiente.

Il piano per il parco: strumento urbanistico di valenza ambientale

Il piano per il parco è uno strumento urbanistico di valenza ambientale, idoneo ad esplicare un’immediata efficacia precettiva di carattere prevalente sia nei confronti di singoli soggetti privati interessati all'edificazione, e sia rispetto alle stesse competenze dei Comuni in materia urbanistico-edilizia impongono un immediato ed inderogabile regime di tutela dell'area interessata.

Autorizzazione paesaggistica come presupposto del titolo edilizio

La disciplina urbanistica e quella paesaggistica si completano in vista della tutela integrata del territorio: ciò, del resto, è confermato dalla stessa relazione procedimentale che si instaura tra il titolo edilizio e quello paesaggistico, essendo quest’ultimo atto presupposto e necessario per il valido ed efficace rilascio del primo.

L’occupazione temporanea di cui all’art. 49 T.U.Espropri

L’occupazione temporanea di cui all’art. 49 del T.U.Es. diversamente da quella propria dell’espropriazione, intesa come attività di primaria importanza, rappresenta un procedimento autonomo strettamente connesso alla realizzazione dell’opera e prodromico dell’attività di costruzione.

L’individuazione delle aree oggetto dell'occupazione temporanea di cui all'art. 49 T.U.Es.

Il provvedimento amministrativo dovrà contenere una dettagliata motivazione in luogo delle ragioni a sostegno dell’intrapresa occupazione temporanea, con la naturale conseguenza che, come ogni atto amministrativo, potrà essere oggetto di censura se portato al vaglio dell’Autorità giudiziaria competente.

Il sistema di calcolo dell’indennità dovuta per l’occupazione temporanea: art. 50 T.U.Es.

La piattaforma di calcolo per tutti i tipi di indennità, sia ordinaria che aggiuntiva, in riferimento all’occupazione d’urgenza finalizzata all’esproprio oppure per quella temporanea ex art. 50 T.U.Es., è costituita dal valore effettivo del bene.

La potestà legislativa dello Stato e degli enti locali sulla tutela del paesaggio

Ancorché la tutela paesaggistica apprestata dallo Stato costituisca un limite inderogabile, va esclusa l’illegittimità di norme regionali che non deroghino, in pejus, agli standard fissati a livello statale, bensì stabiliscano norme di tutela più rigorose, salvo il sindacato di ragionevolezza.

Procedimento di sanatoria e condono dell'abuso paesaggistico

Sino all'entrata in vigore della L. n. 308 del 15 dicembre 2004 era annessa, alla esecuzione di opere in assenza della necessaria autorizzazione paesaggistica, la sanzione della rimessione in pristino ovvero, alternativamente, quella del pagamento di una somma equivalente al maggiore importo tra il danno arrecato ed il profitto conseguito mediante la trasgressione, secondo quanto l’autorità preposta alla tutela del vincolo riteneva più opportuno a protezione dei beni tutelati.

L'annullamento delle autorizzazioni paesaggistiche da parte della Sopraintendenza

L'esercizio del potere di annullamento del nulla osta paesistico può avere ad oggetto solo la esteriore legittimità della procedura e dell’atto recante il nullaosta, non potendo la Soprintendenza disquisire nel merito della scelta dell’amministrazione locale di voler ritenere compatibile l’opera realizzanda con il rispetto del vincolo paesaggistico imposto sull’area di interesse edilizio.

Limitazioni legali della proprietà: i vincoli senza diritto di indennizzo

La Corte costituzionale ha enucleato a monte dei piani urbanistici, due categorie di imposizioni generali, poste direttamente da leggi statali e regionali con l’effetto immediato di comprimere il diritto dominicale e di precludere la libera attività edilizia senza disporre indennizzi: i vincoli ambientali, paesistici e archeologici e quelli che istituiscono "fasce di rispetto” nel cui ambito vige il divieto assoluto di costruzione, in prossimità ad opere o a luoghi soggetti ad uso pubblico.

Vincoli urbanistici di inedificabilità: il potere comunale di zonizzazione del territorio

I vincoli legali al potere edificatorio dei privati nel sistema della L. urbanistica non vanno distinti a seconda dell’incidenza che essi producono sul “contenuto del diritto”, in ragione della sottrazione o meno a tempo indeterminato dello ius aedificandi, e quindi nella contrapposizione tra vincoli di inedificabilità assoluta o relativa, ma considerando i requisiti oggettivi, di natura e struttura che essi presentano nell’ambito del potere di zonizzazione sovracomunale-comunale-subcomunale.

I vincoli preordinati all’espropriazione per p.u. nella nozione elaborata dalla giurisprudenza amministrativa

La giurisprudenza amministrativa ha delineato la nozione dei vincoli preordinati all’esproprio nel senso che debbano localizzare un intervento edilizio di funzione collettiva, la cui realizzazione deve risultare incompatibile con la proprietà privata e che comportino lo svuotamento del diritto di proprietà rendendo il bene inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, ovvero diminuendone in modo significativo il valore di scambio.

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