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Tutela civilistica alle molestie condominiali: l’inibitoria, il ricorso d’urgenza e l’azione di manutenzione

Qualora si decida di adire l’autorità giudiziaria, poiché risultati vani gli espedienti stragiudiziali (richiami verbali, diffide dell'amministratore, esposti), si devono mettere in conto le spese consistenti e i tempi lunghi per la definizione del giudizio. È opportuno, quindi, sincerarsi previamente della fondatezza delle proprie ragioni, per evitare azioni inutili e sconvenienti. A tal proposito giova premunirsi con registrazioni e testimoni che attestino la veridicità delle molestie subite

La tutela penalistica alle molestie condominiali

Il compimento di atti molesti può, talvolta, costare davvero caro, laddove valga ad integrare talune fattispecie contravvenzionali, come quelle di cui agli artt.659 cp “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone” e 674 cp “Getto pericoloso di cose”. Nella prima ipotesi di reato la nozione di disturbo può essere integrata da varie condotte che, a livello civilistico, producono le ormai note immissioni rumorose. La norma fa, infatti, riferimento a schiamazzi, rumori, strepiti di animali

Il reato di stalking esteso al condominio

Il termine inglese stalking è ormai invalso nel linguaggio giuridico corrente ad indicare ciò che il legislatore ha tipizzato nel reato di atti persecutori di cui all’art.612 bis cp ed, invero, l’anglicismo è perfettamente traducibile col termine persecuzione. Nella scelta terminologica è riassunta la dinamica attuativa dello stesso. Infatti, la condotta di stalking si sostanzia in una serie di comportamenti di minacce e molestie reiterate, perpetrati nonostante l’opposizione del destinatario

Il condominio come locus commissi delicti del reato di stalking

Cosa succede quando il vicino dispettoso o poco accorto ai diritti altrui non si limiti a porre in essere sporadici atti di molestia tout court, ma perpetua simili condotte in una dimensione seriale e teleologicamente orientata alla persecuzione della vittima? La Giurisprudenza ha configurato la figura dello «stalking condominiale», una particolare applicazione della figura criminosa resa possibile anche dalla non del tutto tassativa formulazione degli elementi costitutivi della fattispecie

Casistica giurisprudenziale e vittime di stalking condominiale

Il reato di stalking varca le soglie del condominio, attestandosi come la forma più frequente di degenerazione di screzi e dispetti che si realizzano nel microcosmo condominiale. Le statistiche rilevano che una consistente percentuale dei reati di stalking sono posti in essere proprio in questo contesto sicché affatto peregrina è stata la pronuncia della Cassazione che ha gettato le basi per un più efficace contrasto di tale fenomeno, per certi versi ancora sconosciuto, ma in crescente aumento

Stalking condominiale: l'ammonimento del questore

Una strada alternativa alla denuncia, poco presa in considerazione nonostante consentirebbe in molti casi di ottenere in tempi rapidi la soluzione del problema senza adire le vie legali, è l'ammonimento del questore. Questi, assunte se necessario informazioni dagli organi inve­stigativi e sentite le persone informate sui fatti, ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti è stato ri­chiesto il provvedimento, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale

L'allontanamento cautelare e l'imputabilità dello stalker

L’imputabilità è definita come «capacità di intendere e di volere», ossia l’idoneità del soggetto agente ad autodeterminarsi nella consapevole percezione del significato delle proprie azioni e delle relative conseguenze. Tale capacità può essere esclusa o grandemente scemata al ricorrere di determinate condizioni, con conseguente assoluzione dell’imputato o diminuzione della misura di pena applicabile. Spesso, chi pone in essere condotte persecutorie è affetto da sindromi maniacali e ossessive

Il risarcimento del danno da stalking

Il reato di stalking è reato di evento e non di mero pericolo. La stessa norma incriminatrice richiede la necessaria verificazione di tre, alternativi, eventi di danno che completano, insieme alla condotta e al nesso di causalità, l’elemento oggettivo costitutivo della fattispecie. La persona offesa dagli atti persecutori, pregiudicata tanto sul piano patrimoniale quanto e maggiormente su quello non patrimoniale, potrà richiedere il ristoro dei danni subiti sia in sede penale che in sede civile

La mediazione nelle controversie condominiali

Le statistiche registrano che le controversie condominiali rappresentano una parte rilevante dell’intero contenzioso civile, ma, il più delle volte, hanno ad oggetto questioni di poco conto e di scarso valore economico che potrebbero essere facilmente risolte in via bonaria. Al fine di decongestionare le aule dei tribunali dall’intasamento di siffatte controversie il legislatore ha incluso la materia condominiale nell’elenco di materie per cui è esperibile il nuovo strumento della mediazione

Il Consiglio di Stato sostiene la natura giuridica pubblicistica delle «Case cantoniere» con una tesi singolare

Il giudizio espresso dal Consiglio di Stato trae origine dall’appello mosso verso una sentenza di primo grado, che aveva provveduto a rigettare l’impugnazione del provvedimento di sgombero realizzato dall'Anas ed eseguito in via amministrativa, e aveva risolto la questione sottoposta al suo esame deponendo a favore della tesi che qualificava i beni oggetto di causa come patrimoniali indisponibili e ravvisando così il presupposto di fatto e di diritto per l’esercizio di poteri di autotutela

La privatizzazione dell'amministrazione ferroviaria e sua incidenza sulla natura giuridica della rete

Quando si parla di demanio ferroviario si fa riferimento a tutti quei beni necessari per lo svolgimento del servizio di trasporto ferroviario. Tali beni, all’esito di un acceso dibattito interpretativo e utilizzando come dato normativo di partenza l’art. 822 cc, sono stati inseriti nell’ambito categoriale del demanio eventuale e assoggettati alla relativa disciplina giuridica. Tra i beni ferroviari classificati come demaniali sono stati inseriti: sedi ferroviarie, fabbricati, magazzini, officine

L’orientamento del Consiglio di Stato sulla natura giuridica dei beni appartenenti a Ferrovie dello Stato S.p.a.

È opportuno analizzare un’importante pronuncia del Consiglio di Stato, in cui sembra escludersi che le modifiche organizzative che hanno interessato nel tempo l’ente gestore del servizio ferroviario abbiano modificato il regime giuridico dei beni ad esso trasferiti in proprietà, rispetto a quanto codificato dall’art822 cc. Pertanto, l’inclusione dei beni ferroviari e delle relative pertinenze nel demanio accidentale risulta compatibile con la forma societaria della Ferrovie dello Stato S.p.a..

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