L'usucapione del bene pubblico da parte dei privati

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI --> TITOLO --> USUCAPIONE --> DA PARTE DEI PRIVATI

In caso di detentore non qualificato ovvero di non detentore, il riconoscimento del diritto di proprietà alieno, manifersto attraverso una richiesta, rivolta al proprietario e rimasta senza esito, di ottenere la concessione del bene in godimento, segna il momento fino al quale è senz'altro da escludere l'animus possidendi, ma non toglie che successivamente lo stesso soggetto possa impossessarsi della res attraverso atti di apprensione che, per l'assenza di una pregressa detenzione derivata dal possessore, determinano la presunzione di cui all'art. 1141 c.c., comma 1.

Al fine di acquistare per usucapione la proprietà di un bene, è necessaria la ... _OMISSIS_ ...dente all'esercizio del diritto dominicale, ed il secondo quale intento di possedere la cosa per conto e in nome proprio.


TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - USUCAPIONE - DA PARTE DEI PRIVATI - DEL BENE CONFISCATO

Il decreto penale di confisca imprime al bene un vincolo di natura pubblicistica tale da assimilarlo ai beni demaniali o del patrimonio indisponibile, con la conseguenza di poter ritenere applicabile al bene in questione il regime dettato dagli artt. 823 e 828 cod. civ. e quindi non suscettibile di essere oggetto di usucapione.


TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - USUCAPIONE - DA PARTE DEI PRIVATI - DEL BENE DEMANIALE

L'erronea convinzione che il poss... _OMISSIS_ ...rio (o titolare di un altro diritto sulla cosa), bensì nell'intenzione di comportarsi come tale, esercitando corrispondenti facoltà, mentre la buona fede non è un requisito del possesso utile ai fini dell'usucapione, ma solamente, nel concorso di altre condizioni, una ragione di abbreviazione dei relativi termini; sia perchè, in particolare, non costituisce ostacolo al perfezionarsi dell'usucapione l'eventuale erronea supposizione della non usucapibilità del bene oggetto del possesso, non richiedendo la legge, oltre l'animus possidendi, una sorta di animus usucapiendi.

Tra le caratteristiche fondamentali dei beni del demanio necessario vi è, ex art. 824, I comma c.c., la inusucapibilità, sicché nessun effetto può essere collegato al mancato uso dello stesso da parte ... _OMISSIS_ ...o nel tempo del bene pubblico da parte del privato, stante la non usucapibilità dei beni demaniali ai sensi dell’art. 823 c.c. considerato che la perdita della natura demaniale del bene deve essere sempre ricondotta alla volontà manifestata dal Comune, il solo legittimato a rinunciare alla funzione pubblica del bene, e non può scaturire da comportamenti privati e dalla loro tolleranza da parte dell'amministrazione.

Non è trasferibile da un privato ad un altro privato un bene demaniale, tant'è che non può neanche essere invocata l'usucapione decennale, che presuppone l'acquisto in buona fede di un immobile a non domino e postula la identità tra la zona alienata e quella posseduta, nonchè la trascrizione del titolo, il quale deve specificamente riguardare l'immobile che si è... _OMISSIS_ ...esso, i terzi interessati siano posti in grado di conoscere in maniera sicura ed autentica l'acquisto per usucapione che dell'immobile venga facendo il possessore.

Il bene appartenente al demanio marittimo (e dunque al demanio necessario) non può essere alienato né usucapito. In questo senso, irrilevante rimane la dimostrazione da parte del privato di un possesso continuato del bene di che trattassi, perché, ammesso pure che il privato abbia posseduto il bene (cioè abbia svolto un'attività corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà), comunque, non sarebbe un possesso utile ad usucapire perché il bene è, per sua natura, inusucapibile (a meno che non sia intervenuta la sdemanializzazione).

Ai sensi dell’art. 823, c.c. i beni demaniali non sono usucapibi... _OMISSIS_ ...ono costituirsi né usucapirsi diritti di natura privatistica che si riflettano sulla utilizzazione del terreno demaniale non compreso nelle concessioni.

I beni demaniali sono inusucapibili e non sono idonei alla costituzione o usucapione di diritti di natura privatistica.

Nel caso di una zona di arenile, appartenente al demanio marittimo, alcuna possibilità di acquisizione dello stesso è ammissibile da parte di un privato, neanche per usucapione, a prescindere da un atto di sdemanializzazione.

I beni che fanno parte del demanio pubblico non possono essere usucapiti, se non in circostanze del tutto eccezionali.

Sono soggetti al regime del demanio pubblico i beni indicati dagli artt. 823 e 824 cod. civile, e, in tale materia, non è possibile ipotiz... _OMISSIS_ ...to.

Chi acquista un bene demaniale da un altro privato non può mai invocare l'usucapione abbreviata decennale, e ciò neppure dalla successiva data di sdemanializzazione del bene che non comporta alcuna convalida dell'atto di trasferimento del bene.

A norma dell'art. 823 c.c. il bene demaniale non è per sua natura suscettibile di usucapione, salva la sdemanializzazione del medesimo.

Se il bene è demaniale esso non può essere oggetto di compravendita né può essere usucapito.

Il suolo del demanio comunale non è acquisibile dal privato per usucapione.

È esclusa in radice la suscettibilità di un acquisto della proprietà di aree comprese nel demanio ferroviario per usucapione, con l’ulteriore rilievo che anche nell’ipotesi di reg... _OMISSIS_ ...I - TITOLO - USUCAPIONE - DA PARTE DEI PRIVATI - DEL BENE EREDITATO DALLO STATO

In caso di bene acquisito dalla P.A. per rinuncia da parte dei chiamati all'eredità, grava sulla P.A. stessa l'onere di dimostrare la natura demaniale del bene o la sua appartenenza al patrimonio indisponibile e di conseguenza la sua inidoneità ad essere usucapito.

La disposizione di cui alla L. n. 296 del 2007, art. 1, comma 260 non ha carattere retroattivo, non potendo ritenersi meramente interpretativa delle disposizioni di cui all'art. 1163 c.c., in quanto ha introdotto nell'ordinamento una nuova disciplina del possesso utile ad usucapionem relativamente ai beni vacanti e alle eredità giacenti di cui lo Stato sia divenuto titolare ex art. 586 c.c. allo scopo di consentirgli l'effet... _OMISSIS_ ...ne, la disposizione di cui alla L. n. 296 del 2007, art. 1, comma 260 ha previsto una nuova ipotesi di vizio del possesso acquistato sui beni vacanti, estendendo la previsione di cui all'art. 1163 c.c. - secondo cui il possesso acquistato in modo violento o clandestino non giova per l'usucapione se non dal momento in cui sono cessati la violenza o la clandestinità - quando non sia stato effettuato il suddetto adempimento.


TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - USUCAPIONE - DA PARTE DEI PRIVATI - DEL BENE ESPROPRIATO

Secondo un recente indirizzo giurisprudenziale il decreto di espropriazione è idoneo a far acquisire la proprietà piena del bene, e ad escludere qualsiasi situazione, di diritto o di fatto con essa incompatibile, e ... _OMISSIS_ ...ita dell'"animus possidendi", conseguendone che, ai fini della configurabilità di un nuovo possesso ad "usucapionem", è necessario un atto di "interversio possessionis".

Alla stregua di un certo indirizzo giurisprudenziale, in tema di possesso "ad usucapionem", tra gli effetti automatici di un decreto di espropriazione per pubblica utilità, non seguito da immissione nel possesso, non possono ricomprendersi nè il venir meno del possesso del bene da parte del soggetto espropriato o di un terzo, nè il mutamento in detenzione dell'eventuale protrarsi del godimento del bene da parte di costoro, occorrendo, al riguardo, che l'espropriante ponga in essere un atto di immissione nel possesso del bene. Ne consegue che il provvedimento ablativo non determina, di per sè, un mutamento dell'a... _OMISSIS_ ...avore dell'usucapione .

Deve ritenersi che il decreto di esproprio, non seguito da alcun atto della P.A. espropriante di materiale di apprensione del bene costituentene l'oggetto, non è idoneo, di per sè, a determinare l'estinzione delle situazioni di fatto sul bene e, quindi, in caso di comprovato possesso ultraventennale esercitato da un privato secondo i requisiti oggettivi e soggettivi ricondotti univocamente all'interpretazione dell'art. 1158 c.c., è possibile anche l'acquisto in suo favore del corrispondente diritto reale per usucapione.

Se - ad avviso della concorde giurisprudenza, si riconosce alla P.A. la possibilità di usucapire la proprietà del bene occupato "sine titulo", realizzando sullo stesso l'opera pubblica, e si ritiene che cessino, in suo favore, s... _OMISSIS_ ...edere il bene, nell'inerzia totale della P.A. espropriante a seguito dell'emissione del decreto di esproprio e nel concorso delle condizioni previste dall'art. 1158 c.c., usucapirlo.

Tra gli effetti automatici di un decreto di esproprio per pubblica utilità non possono ricomprendersi nè il venir meno del possesso del bene da parte del soggetto espropriato o di un terzo nè il mutamento in detenzione dell'eventuale protrazione del godimento del bene stesso da parte di costoro, occorrendo, al riguardo, che l'espropriante ponga in essere un atto di immissione nel possesso del bene. Ciò sta a significare che se, per un verso, l'effetto traslativo non è impedito dalla conservazione del possesso da parte dell'espropriato, per altro verso, esso non è di ostacolo a che vi sia il possesso... _OMISSIS_ ... di per sè, gli estremi del "constitutum possessorium", poichè - con particolare riguardo ai trasferimenti coattivi conseguenti ad espropriazione per pubblica utilità - il diritto di proprietà si trasferisce in capo all'ente espropriante contro la volontà dell'espropriato/possessore, senza che nessun accordo intervenga fra questi e lo stesso espropriante, nè in relazione alla proprietà nè in relazione al possesso; ne consegue che il provvedimento ablativo non determina, di per sè, un mutamento dell'"animus rem sibi habendi" in "animus detinendi" in capo al soggetto espropriato, il quale, pertanto, può del tutto legittimamente invocare, nel concorso delle condizioni di legge, il compimento in suo favore dell'usucapione qualora alla dichiarazione di pubblica utilità non siano seguiti nè l'im... _OMISSIS_ ...mere al bene un regime giuridico diverso da quello di partenza, rendendo quindi necessaria una "sclassificazione" formale o per facta concludentia ai fini della dismissione del bene parte del patrimonio indisponibile e quindi dell'esclusione dalla disponibilità, anche giuridica, dell'Ente territoriale, con l'effetto di ritenerlo usucapibile da parte dei privati.

Secondo un recente indirizzo giurisprudenziale il decreto di espropriazione è idoneo a far acquisire la proprietà piena del bene, e ad escludere qualsiasi situazione, di diritto o di fatto con essa incompatibile, e qualora il precedente proprietario, o un soggetto diverso, continui ad esercitare sulla cosa attività corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà, la notifica del decreto ne comporta la perdita dell'... _OMISSIS_ ...irizzo giurisprudenziale, in tema di possesso "ad usucapionem", tra gli effetti automatici di un decreto di espropriazione per pubblica utilità, non seguito da immissione nel possesso, non possono ricomprendersi nè il venir meno del possesso del bene da parte del soggetto espropriato o di un terzo, nè il mutamento in detenzione dell'eventuale protrarsi del godimento del bene da parte di costoro, occorrendo, al riguardo, che l'espropriante ponga in essere un atto di immissione nel possesso del bene. Ne consegue che il provvedimento ablativo non determina, di per sè, un mutamento dell'animus rem sibi habendi" in "animus detinendi" in capo al soggetto espropriato, il quale, pertanto, può del tutto legittimamente invocare, nel concorso delle condizioni di legge, il compimento in suo favore del... _OMISSIS_ ...o di un terzo nè il mutamento in detenzione dell'eventuale protrazione del godimento del bene stesso da parte di costoro, occorrendo, al riguardo, che l'espropriante ponga in essere un atto di immissione nel possesso del bene. Ciò sta a significare che se, per un verso, l'effetto traslativo non è impedito dalla conservazione del possesso da parte dell'espropriato, per altro verso, esso non è di ostacolo a che vi sia il possesso del bene espropriato (anche) da parte di un terzo.

Deve ritenersi che il decreto di esproprio, non seguito da alcun atto della P.A. espropriante di materiale di apprensione del bene costituentene l'oggetto, non è idoneo, di per sè, a determinare l'estinzione delle situazioni di fatto sul bene e, quindi, in caso di comprovato possesso ultraventennale eserc... _OMISSIS_ ...ale per usucapione.

Se, ad avviso della concorde giurisprudenza, si riconosce alla P.A. la possibilità di usucapire la proprietà del bene occupato "sine titulo", realizzando sullo stesso l'opera pubblica, e si ritiene che cessino, in suo favore, sia la tutela reale che risarcitoria da parte del privato espropriato, per un'applicazione specularmente contrapposta dello stesso principio sarebbe legittimo riconoscere al privato che continui a possedere il bene, nell'inerzia totale della P.A. espropriante a seguito dell'emissione del decreto di esproprio e nel concorso delle condizioni previste dall'art. 1158 c.c., la possibilità di usucapirlo.

Ai fini della possibile configurazione di un possesso "ad usucapionem", il trasferimento coattivo di un bene non integra necessari... _OMISSIS_ ...un accordo intervenga fra questi e lo stesso espropriante, nè in relazione alla proprietà nè in relazione al possesso; ne consegue che il provvedimento ablativo non determina, di per sè, un mutamento dell'"animus rem sibi habendi" in "animus detinendi" in capo al soggetto espropriato, il quale, pertanto, può del tutto legittimamente invocare, nel concorso delle condizioni di legge, il compimento in suo favore dell'usucapione qualora alla dichiarazione di pubblica utilità non siano seguiti nè l'immissione in possesso nè l'attuazione del previsto intervento.

Correttamente dalla richiesta di retrocessione è desunto un riconoscimento implicito della proprietà altrui, che certo è incompatibile con l'animus rem sibi habendi.

Il soggetto che si trovi nella relazione con la c... _OMISSIS_ ...se, provvisoriamente, ne resta nella disponibilità materiale. La configurabilità di un nuovo periodo possessorio, invocabile ad usucapionem, a favore di chi rimanga nel rapporto materiale con la cosa, è dunque rimesso ad un esplicito atto di interversio possessionis, di cui il proprietario sia messo a conoscenza. Diversamente il rapporto con la cosa resta a livello di detenzione.

Il decreto di espropriazione è idoneo a far acquisire la proprietà piena del bene, e ad escludere qualsiasi situazione, di diritto o di fatto con essa incompatibile, e qualora il precedente proprietario, o un soggetto diverso, continui ad esercitare sulla cosa attività corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà, la notifica del decreto ne comporta la perdita dell'animus possidendi, conseguend... _OMISSIS_ ....

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.