Termine utile per l'acquisto della proprietà del bene per usucapione

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - USUCAPIONE - CONDIZIONI - TERMINE

In tema di usucapione, il rinvio dell'art. 1165 c.c. alle norme sulla prescrizione in generale, e, in particolare, a quelle relative alle cause di sospensione ed interruzione, incontra il limite della compatibilità di queste con la natura stessa dell'usucapione.

Ai fini dell'usucapione, il possesso del bene può essere acquisito anche a seguito di atto traslativo della proprietà che sia nullo, in quanto, anche dopo l'invalido trasferimento della proprietà, l'accipiens può possedere il bene animo domini; il pagamento del prezzo non assume viceversa alcun rilievo ai fini dell'acquisto del bene a titolo di usucapione da parte dell'acquirente, che non trova la sua fonte nel c... _OMISSIS_ ... non provi le date utili per il giudizio di usucapione, trattandosi di documentazione avente altra e diversa finalità, perchè destinata al rispetto degli adempimenti amministrativi richiesti e come tale non incidente sull'effettivo momento di realizzazione dell'opera, unico rilevante ai suddetti fini.

La continuità del possesso ad usucapionem si ravvisa ogniqualvolta il possessore esplichi costantemente la signoria di fatto sul bene, e lo manifesti con atti di possesso conformi alla qualità e destinazione della cosa; tuttavia, non significa che il possesso debba comportare un'assidua ingerenza sul bene, ma è necessario che permanga in capo al possessore la possibilità concreta di effettuare atti di godimento corrispondenti alla destinazione della res.


|... _OMISSIS_ ...norme sulla prescrizione impedisce di attribuire efficacia interruttiva ad atti diversi da quelli stabiliti dalla norma da ultimo citata, per quanto con essi si sia inteso manifestare la volontà di conservare il diritto, giacché la tipicità dei modi di interruzione della prescrizione non ammette equipollenti.

Hanno efficacia interruttiva del possesso, oltre la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, solo gli atti giudiziali diretti ad ottenere "ope iudicis" la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapiente; non hanno invece tale efficacia altri atti come la diffida o la messa in mora.

In caso di possesso da parte di privati di beni del patrimonio disponibile della P.A., ai fini dell'interruzione del termine per l'usucapione non rileva l'emi... _OMISSIS_ ...el possesso per oltre un anno, da intendersi quale perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, ovvero la notificazione di un atto con cui si inizia un giudizio diretto ad ottenere, ope iudicis, la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapiente; atti interruttivi non risultano, per converso, né la diffida né la messa in mora, potendosi esercitare il possesso anche in aperto contrasto con la volontà del titolare del corrispondente diritto reale.

Il concetto di “possibilità di far valere il diritto”, cui fa riferimento l’articolo 2935 c.c., può essere applicato alla posizione di diritto che abilita il proprietario a compiere - nei confronti della controparte - atti interruttivi dell’usucapione in corso di maturazione.

Non è... _OMISSIS_ ...tti ad ottenere ope iudicis la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapiente.

Non sono idonei come atti interruttivi del termine utile per l'usucapione la diffida o la messa in mora in quanto può esercitarsi il possesso anche in aperto contrasto con la volontà del titolare del diritto reale.

Ai fini dell'interruzione del termine per usucapire .è necessario che il possessore manifesti la volontà di attribuire al suo titolare il diritto reale da lui esercitato come proprio, non essendo sufficiente la consapevolezza della spettanza ad altri di tale diritto.

L'applicazione dell'art. 1165 c.c. in relazione all'art. 2944 c.c., per quanto concerne l'interruzione del termine per usucapire in forza del riconoscimento da parte del possessore, passa... _OMISSIS_ ...rruzione dell'usucapione che valgono a escludere la continuità del possesso, sono costituite solo dalla perdita del possesso protrattasi per oltre un anno, ai sensi del comma 1 dell'art. 1167 c.c., ovvero dagli atti interruttivi della prescrizione previsti dall'art. 2943 c.c., in forza del rinvio operato (nei limiti della compatibilità, "in quanto applicabili") dall'art. 1165 c.c., limitatamente peraltro alle domande giudiziali (comma 1 e 2).

Eventuali atti di diffida o di costituzione in mora sono reputati dalla consolidata giurisprudenza di legittimità inidonei ad interrompere il possesso utile ai fini dell'usucapione, potendo quest'ultimo esercitarsi anche in aperto e dichiarato contrasto con la volontà del titolare.

Ai fini interruttivi del termine ventennale util... _OMISSIS_ ... condanna al risarcimento del danno.

Gli atti di diffida e messa in mora di cui all'art. 2943 c.c., comma 4, idonei ad interrompere la prescrizione dei diritti di obbligazione, non lo sono, invece, per il termine utile per usucapire, potendosi esercitare il relativo possesso anche in aperto e dichiarato contrasto con la volontà del titolare del diritto reale.

La Suprema Corte di Cassazione ha più volte chiarito che, in tema di usucapione, non può riconoscersi efficacia interruttiva se non ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, ovvero ad atti giudiziali diretti ad ottenere “ope iudicis” la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapente

Ai fini della configurabilità del rico... _OMISSIS_ ...è sufficiente un mero atto che evidenzi la consapevolezza del possessore circa la spettanza ad altri del diritto da lui esercitato come proprio, ma si richiede che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è rivelata, esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare.

Nessuna usucapione può dirsi maturata qualora l’azione di restituzione sia stata proposta con ricorso notificato anteriormente al compimento del ventennio dalla scadenza del periodo di occupazione legittima.

In tema di usucapione, non può riconoscersi efficacia interruttiva se non ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, ovvero ad atti giudiziali diretti ad ottenere “ope iudicis” la privazione ... _OMISSIS_ ...ne immobile.

Non è idonea, ai sensi dell’art. 1165 codice civile, ad interrompere il termine ventennale previsto dall’art. 1158 c.c. l’azione civile proposta da chi lamenti l'illegittimità dell'apprensione senza richiedere la restituzione del bene immobile, limitandosi a domandare il risarcimento dei danni. Non può infatti riconoscersi efficacia interruttiva se non ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, ovvero ad atti giudiziali diretti ad ottenere “ope iudicis” la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapente.

L'interruzione dell'usucapione, per il combinato tassativo disposto di cui agli artt. 1165 e 2943 c.c., può essere ascritta soltanto a quegli atti comportan... _OMISSIS_ ...ha effetto interruttivo del termine ventennale utile per il verificarsi dell’usucapione.

Ai fini della configurabilità del riconoscimento del diritto del proprietario da parte del possessore, idoneo ad interrompere il termine utile per il verificarsi dell’usucapione (ai sensi degli artt. 1165 e 2944 Codice Civile), non è sufficiente un mero atto che evidenzi la consapevolezza del possessore circa la spettanza ad altri del diritto da lui esercitato come proprio, ma si richiede che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è rivelata, esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare.

Le richieste di regolarizzare il rapporto effettuate dal possessore nei confronti del proprietario di bene demaniale interrompono il peri... _OMISSIS_ ...sibilità di sussistenza dell'animus possidendi, elemento necessario ed indefettibile al fine dell'eventuale postulata intervenuta usucapione.

Gli atti di diffida e di messa in mora sono idonei ad interrompere la prescrizione dei diritti di obbligazione, ma non anche il termine utile per usucapire, potendosi esercitare il relativo possesso anche in aperto e dichiarato contrasto con la volontà del titolare del diritto reale, cosicché è consentito attribuire efficacia interruttiva del possesso solo ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, oppure ad atti giudiziali diretti ad ottenere "ope iudicis" la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapente, come la notifica dell'atto di citazione con il quale venga richi... _OMISSIS_ ...ritti di obbligazione, ma non anche il termine utile per usucapire, potendosi esercitare il relativo possesso anche in aperto e dichiarato contrasto con la volontà del titolare del diritto reale.

In tema di atti interruttivi del termine per usucapire, non è sufficiente un mero atto o fatto che evidenzi la consapevolezza del possessore circa la spettanza ad altri del diritto da lui esercitato come proprio, ma si richiede che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è rivelata o per fatti in cui essa è implicita, esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare.

L’effetto interruttivo della usucapione non può essere riconosciuto alle azioni intraprese dal privato in sede di giurisdizione ordinaria, che abbiano avuto ad ogge... _OMISSIS_ ...ta di rilascio del bene.

In tema di interruzione dell’usucapione, la giurisprudenza ha avuto modo di precisare che, in virtù del rinvio fatto dall’articolo 1165 cc all’art. 2943 cc, risultano tassativamente elencati gli atti interruttivi del possesso, onde non è consentito attribuire efficacia interruttiva ad atti diversi da quelli stabiliti dalla legge, con la conseguenza che tale efficacia può riconoscersi solo ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, oppure ad atti giudiziali diretti ad ottenere ope iudicis la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapente, come la notifica dell’atto di citazione con il quale venga richiesta la materiale consegna di tutti i beni immobili in ordine ... _OMISSIS_ ...e di diritto che abilita il proprietario a compiere - nei confronti della controparte - atti interruttivi dell’usucapione in corso di maturazione.

Per giurisprudenza pacifica, ai fini dell’interruzione e sospensione dell’usucapione vige il principio della tassatività degli atti interruttivi, costituiti dalla perdita materiale del potere di fatto sulla cosa o da specifici atti giudiziali, per cui, ad esempio, la mera diffida a riconsegnare la res da altri posseduta, non può ritenersi atto idoneo a sospendere o interrompere il possesso ai fini dell’usucapione ex artt. 2943 e 1165 c.c..In altre parole, agli effetti dell'interruzione del termine utile per l'usucapione sono inefficaci le semplici diffide e contestazioni rivolte contro gli atti di possesso, ric... _OMISSIS_ ...n relazione all'art. 2944 c.c., il riconoscimento del diritto altrui da parte del possessore, quale atto incompatibile con la volontà di godere il bene uti dominus, interrompe il termine utile per l'usucapione.

L'azione di reintegrazione è idonea ad interrompere il possesso ad usucapionem, non rilevando l'esito dell'azione, ma la volontà di riacquistare il possesso mediante un atto valido ad instaurare il giudizio. Invero, in tema di usucapione, alla luce del rinvio fatto dall'art. 1165 cod. civ. all'art. 2943 cod. civ., gli atti interruttivi del possesso, risultano tassativamente elencati e tale efficacia può riconoscersi solo ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, ovvero ad atti giudiziali diretti ad ottenere ope judicis... _OMISSIS_ ...ne che si ritiene da altri posseduto illegittimamente, attraverso un'azione giudiziale proposta con atto di citazione o, comunque, da atto valido ad instaurare il giudizio.

L'avvio della procedura espropriativa costituisce riconoscimento della proprietà in capo ai proprietario ed è idonea, ai sensi degli artt. 1165 e 2944 c.c., ad interrompere il periodo di possesso necessario per l'usucapione. Le deliberazioni relative all’esproprio, corredate dai piani particellari, l’ordinanza di occupazione ed il verbale di immissione in possesso sono già di per sé atti, promananti dall'amministrazione, idonei ad escludere la maturazione del periodo utile ad usucapire, in quanto interrompono continuità e persistenza del necessario animus possidendi e si traducono nella volontà no... _OMISSIS_ ...so o, più precisamente, l'incompatibilità del possesso con l'altrui diritto, in quanto, al fine di escludere che il possesso corrisponda all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale, è sufficiente il compimento, da parte dell'effettivo titolare, di atti che, pur se privi di efficacia interruttiva, manifestino la persistenza della titolarità del diritto, come la presentazione di una denuncia di successione, la partecipazione ad una divisione ereditaria, l’instaurazione, nei confronti di un terzo, di un giudizio di affrancazione [nel caso di specie, la proposizione di un’azione per l’annullamento degli atti relativi alla procedura espropriativa].

Non si possono considerare idonei ad interrompere il decorso del tempo ai fini dell'usucapione né gli atti d... _OMISSIS_ ...ni espropriativi interrompe il decorso del tempo utile ad usucapire.

Mentre per escludere la sussistenza del possesso utile all'usucapione non è sufficiente il riconoscimento o la consapevolezza del possessore circa l'altrui proprietà del bene, occorrendo, invece, che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è rivelata o per i fatti in cui essa è implicita, esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare, atteso che l'animus possidendi non consiste nella convinzione di essere titolare del diritto reale, bensì nell'intenzione di comportarsi come tale, esercitando le corrispondenti facoltà, diversamente il riconoscimento del diritto altrui da parte del possessore, quale atto incompatibile con la volontà di godere il bene uti dominus... _OMISSIS_ ...l possessore "ad usucapionem" riconosca il diritto di proprietà del soggetto cui il bene formalmente appartiene e, in questo senso, implicano certamente un riconoscimento dell'altrui proprietà tanto le domande di opposizione alla stima dell'indennità di esproprio proposte dall'espropriato, quanto quella di retrocessione del bene.

L'opposizione alla stima presuppone la presa d'atto dell'esproprio, ossia del formale trasferimento coattivo della proprietà del bene a favore dell'espropriante; la domanda di retrocessione, invece, consistendo in una richiesta di ritrasferimento della proprietà del bene all'espropriato sul presupposto che siano venute meno le ragioni dell'atto ablatorio, implica il riconoscimento, da parte dell'ex proprietario, del pregresso passaggio della proprietà d... _OMISSIS_ ...NP|

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - USUCAPIONE - CONDIZIONI - TERMINE - INTERRUZIONE - COMPOSSESSORI

Gli atti interruttivi dell’usucapione, posti in essere nei confronti di uno dei compossessori...

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.