Termine utile per l'acquisto della proprietà del bene per usucapione

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI --> TITOLO --> USUCAPIONE --> CONDIZIONI --> TERMINE

La continuità del possesso ad usucapionem si ravvisa ogniqualvolta il possessore esplichi costantemente la signoria di fatto sul bene, e lo manifesti con atti di possesso conformi alla qualità e destinazione della cosa; tuttavia, non significa che il possesso debba comportare un'assidua ingerenza sul bene, ma è necessario che permanga in capo al possessore la possibilità concreta di effettuare atti di godimento corrispondenti alla destinazione della res.


TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - USUCAPIONE - CONDIZIONI - TERMINE - INTERRUZIONE

Ai fini interruttivi del termine ventennale utile ad usucapionem, appaiono idonee (in virtù del combinato disposto degli artt. 1965 e 2943 c.c.) esclusivamente iniziative giudiziali in funzione recuperatoria del posses... _OMISSIS_ ...ntese alla mera condanna al risarcimento del danno.

Gli atti di diffida e messa in mora di cui all'art. 2943 c.c., comma 4, idonei ad interrompere la prescrizione dei diritti di obbligazione, non lo sono, invece, per il termine utile per usucapire, potendosi esercitare il relativo possesso anche in aperto e dichiarato contrasto con la volontà del titolare del diritto reale.

La Suprema Corte di Cassazione ha più volte chiarito che, in tema di usucapione, non può riconoscersi efficacia interruttiva se non ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, ovvero ad atti giudiziali diretti ad ottenere “ope iudicis” la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapente

Ai fini della configurabilità del riconoscimento del diritto del proprietario da parte del possessore, idoneo ad interrompere il termine utile per il verificarsi dell’usucapione (ai sensi degli artt. 11... _OMISSIS_ ...e Civile), non è sufficiente un mero atto che evidenzi la consapevolezza del possessore circa la spettanza ad altri del diritto da lui esercitato come proprio, ma si richiede che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è rivelata, esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare.

Nessuna usucapione può dirsi maturata qualora l’azione di restituzione sia stata proposta con ricorso notificato anteriormente al compimento del ventennio dalla scadenza del periodo di occupazione legittima.

In tema di usucapione, non può riconoscersi efficacia interruttiva se non ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, ovvero ad atti giudiziali diretti ad ottenere “ope iudicis” la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapente; non si verifica pertanto suddetta efficacia interruttiva qualora con l’azione civile proposta non sia stata ri... _OMISSIS_ ...ituzione del bene immobile.

Non è idonea, ai sensi dell’art. 1165 codice civile, ad interrompere il termine ventennale previsto dall’art. 1158 c.c. l’azione civile proposta da chi lamenti l'illegittimità dell'apprensione senza richiedere la restituzione del bene immobile, limitandosi a domandare il risarcimento dei danni. Non può infatti riconoscersi efficacia interruttiva se non ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, ovvero ad atti giudiziali diretti ad ottenere “ope iudicis” la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapente.

Ai fini della configurabilità del riconoscimento del diritto del proprietario da parte del possessore, idoneo ad interrompere il termine utile per il verificarsi dell’usucapione (ai sensi degli artt. 1165 e 2944 Codice Civile), non è sufficiente un mero atto che evidenzi la consapevolezza del possessore circa la spetta... _OMISSIS_ ...l diritto da lui esercitato come proprio, ma si richiede che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è rivelata, esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare.

La deliberazione di Consiglio comunale approvativa di atto transattivo ha effetto interruttivo del termine ventennale utile per il verificarsi dell’usucapione.

L'interruzione dell'usucapione, per il combinato tassativo disposto di cui agli artt. 1165 e 2943 c.c., può essere ascritta soltanto a quegli atti comportanti la perdita materiale, sua pur temporanea, del potere di fatto esercitato sulla cosa, o alle iniziative giudiziali.

Le richieste di regolarizzare il rapporto effettuate dal possessore nei confronti del proprietario di bene demaniale interrompono il periodo necessario richiesto dalla legge ai fini dell'acquisto della proprietà per usucapione, in quanto, trattandosi in effetti di domande di acquisto dei beni demaniali occ... _OMISSIS_ ...ludono ogni possibilità di sussistenza dell'animus possidendi, elemento necessario ed indefettibile al fine dell'eventuale postulata intervenuta usucapione.

Gli atti di diffida e di messa in mora sono idonei ad interrompere la prescrizione dei diritti di obbligazione, ma non anche il termine utile per usucapire, potendosi esercitare il relativo possesso anche in aperto e dichiarato contrasto con la volontà del titolare del diritto reale, cosicché è consentito attribuire efficacia interruttiva del possesso solo ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, oppure ad atti giudiziali diretti ad ottenere "ope iudicis" la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapente, come la notifica dell'atto di citazione con il quale venga richiesta la materiale consegna di tutti i beni immobili in ordine ai quali si vanti un diritto dominicale.

L’effetto interruttivo della usucapione non può es... _OMISSIS_ ...to alle azioni intraprese dal privato in sede di giurisdizione ordinaria, che abbiano avuto ad oggetto il mero risarcimento dei danni (tra l’altro, sul presupposto dell’avvenuto acquisto della proprietà in capo all’ente per l’occupazione appropriativa) e non anche la richiesta di rilascio del bene.

In tema di interruzione dell’usucapione, la giurisprudenza ha avuto modo di precisare che, in virtù del rinvio fatto dall’articolo 1165 cc all’art. 2943 cc, risultano tassativamente elencati gli atti interruttivi del possesso, onde non è consentito attribuire efficacia interruttiva ad atti diversi da quelli stabiliti dalla legge, con la conseguenza che tale efficacia può riconoscersi solo ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, oppure ad atti giudiziali diretti ad ottenere ope iudicis la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapente, come la notifica d... _OMISSIS_ ...di citazione con il quale venga richiesta la materiale consegna di tutti i beni immobili in ordine ai quali si vanti un diritto dominicale.

In tema di atti interruttivi del termine per usucapire, non è sufficiente un mero atto o fatto che evidenzi la consapevolezza del possessore circa la spettanza ad altri del diritto da lui esercitato come proprio, ma si richiede che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è rivelata o per fatti in cui essa è implicita, esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare.

Gli atti di diffida e messa in mora sono idonei ad interrompere la prescrizione dei diritti di obbligazione, ma non anche il termine utile per usucapire, potendosi esercitare il relativo possesso anche in aperto e dichiarato contrasto con la volontà del titolare del diritto reale.

Il concetto di “possibilità di far valere il diritto”, cui fa riferimento l’articolo 2935 c.c., può ... _OMISSIS_ ...o alla posizione di diritto che abilita il proprietario a compiere - nei confronti della controparte - atti interruttivi dell’usucapione in corso di maturazione.

Per giurisprudenza pacifica, ai fini dell’interruzione e sospensione dell’usucapione vige il principio della tassatività degli atti interruttivi, costituiti dalla perdita materiale del potere di fatto sulla cosa o da specifici atti giudiziali, per cui, ad esempio, la mera diffida a riconsegnare la res da altri posseduta, non può ritenersi atto idoneo a sospendere o interrompere il possesso ai fini dell’usucapione ex artt. 2943 e 1165 c.c..In altre parole, agli effetti dell'interruzione del termine utile per l'usucapione sono inefficaci le semplici diffide e contestazioni rivolte contro gli atti di possesso, richiedendosi che il titolare del diritto notifichi al possessore l'atto giudiziale diretto alla riaffermazione del suo diritto sul bene.

In tema di usucapione, a... _OMISSIS_ ...t. 1165 c.c., in relazione all'art. 2944 c.c., il riconoscimento del diritto altrui da parte del possessore, quale atto incompatibile con la volontà di godere il bene uti dominus, interrompe il termine utile per l'usucapione.

L'azione di reintegrazione è idonea ad interrompere il possesso ad usucapionem, non rilevando l'esito dell'azione, ma la volontà di riacquistare il possesso mediante un atto valido ad instaurare il giudizio. Invero, in tema di usucapione, alla luce del rinvio fatto dall'art. 1165 cod. civ. all'art. 2943 cod. civ., gli atti interruttivi del possesso, risultano tassativamente elencati e tale efficacia può riconoscersi solo ad atti che comportino, per il possessore, la perdita materiale del potere di fatto sulla cosa, ovvero ad atti giudiziali diretti ad ottenere ope judicis la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapiente; sicché ad interrompere il possesso non è l'esito positivo o negativo dell'azione, ma la volontà di r... _OMISSIS_ ...possesso del bene che si ritiene da altri posseduto illegittimamente, attraverso un'azione giudiziale proposta con atto di citazione o, comunque, da atto valido ad instaurare il giudizio.

L'avvio della procedura espropriativa costituisce riconoscimento della proprietà in capo ai proprietario ed è idonea, ai sensi degli artt. 1165 e 2944 c.c., ad interrompere il periodo di possesso necessario per l'usucapione. Le deliberazioni relative all’esproprio, corredate dai piani particellari, l’ordinanza di occupazione ed il verbale di immissione in possesso sono già di per sé atti, promananti dall'amministrazione, idonei ad escludere la maturazione del periodo utile ad usucapire, in quanto interrompono continuità e persistenza del necessario animus possidendi e si traducono nella volontà non equivoca di riconoscere il diritto reale al suo titolare.

Al fine di usucapire il bene posseduto è necessario che ricorra il mancato esercizio del diritto da... _OMISSIS_ ...lare dello stesso o, più precisamente, l'incompatibilità del possesso con l'altrui diritto, in quanto, al fine di escludere che il possesso corrisponda all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale, è sufficiente il compimento, da parte dell'effettivo titolare, di atti che, pur se privi di efficacia interruttiva, manifestino la persistenza della titolarità del diritto, come la presentazione di una denuncia di successione, la partecipazione ad una divisione ereditaria, l’instaurazione, nei confronti di un terzo, di un giudizio di affrancazione [nel caso di specie, la proposizione di un’azione per l’annullamento degli atti relativi alla procedura espropriativa].

Non si possono considerare idonei ad interrompere il decorso del tempo ai fini dell'usucapione né gli atti di diffida né quelli di costituzione in mora né, tantomeno, la circostanza che il preteso titolare del diritto abbia manifestato una volontà contraria all'altrui possesso.... _OMISSIS_ ...ccupazione a fini espropriativi interrompe il decorso del tempo utile ad usucapire.


TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - USUCAPIONE - CONDIZIONI - TERMINE - INTERRUZIONE - COMPOSSESSORI

Gli atti interruttivi dell’usucapione, posti in essere nei confronti di uno dei compossessori, non hanno effetto interruttivo nei confronti degli altri, in quanto il principio di cui all’art. 1310 cc trova applicazione in materia di diritti di obbligazione e non di diritti reali, per i quali non sussiste vincolo di solidarietà, dovendosi invece farsi riferimento ai singoli comportamenti dei compossessori, che giovano o pregiudicano solo coloro che li hanno (o nei cui confronti sono stati) posti in essere.

Gli atti interruttivi dell'usucapione eseguiti nei confronti di uno dei compossessori non hanno effetto interruttivo nei confronti degli altri, in quanto il principio di cui all'art. 1310 c.c., secondo cui g... _OMISSIS_ ...ttivi contro uno dei debitori in solido interrompono la prescrizione contro il comune creditore con effetto verso gli altri debitori, trova applicazione in materia di diritti di obbligazione e non di diritti reali, per i quali non sussiste vincolo di solidarietà, dovendosi, invece, fare riferimento ai singoli comportamenti dei compossessori, che giovano o pregiudicano solo coloro che li hanno (o nei cui confronti sono stati) posti in essere.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.