Le somme depositate come indennità da esproprio

Lo svincolo delle somme depositate Per quanto riguarda lo svincolo delle somme depositate in Cassa Depositi e Prestiti, occorre distinguere due ipotesi: che il deposito sia stato effettuato a seguito della mancata accettazione dell’indennità, ovvero, pur in presenza dell’accettazione dell’indennità, a causa della presenza di diritti di terzi, senza che si siano verificate le condizioni stabilite nei commi 2-3-4 che consentono di pagare direttamente anche in presenza di diritti di terzi.

Nella prima ipotesi, e cioè di deposito disposto a seguito della mancata accettazione dell’indennità, l’articolo 26.5 stabilisce: « Qualora manchino diritti dei terzi sul bene, il proprietario può in qualunque momento percepire la somma depositata, con riserva di chiedere in sede giurisdizionale l’importo effettivamente spettante ».

Innanzitutto si osserva che la disposizione è imprecisa, perchè l’articol... _OMISSIS_ ...quo; pagamento o deposito dell’indennità provvisoria »: dunque l’indennità depositata di cui si sta parlando è quella provvisoria (il deposito della definitiva è infatti regolato dal successivo articolo 27). Ebbene, com’è noto, l’indennità provvisoria non può essere direttamente impugnata in sede giurisdizionale, potendo essere solo oggetto di rideterminazione amministrativa (indennità “definitiva”), la quale ultima può, semmai, essere oggetto di opposizione in sede giudiziale avanti la Corte d’Appello (54). Pertanto la riserva del proprietario di chiedere in sede giurisdizionale l’importo effettivamente spettante appare qui fuori luogo.

Ma al di là di questo, volendo intendere il quinto comma nel senso che lo svincolo è genericamente possibile anche se l’indennità è ancora in corso di definizione, vien da chiedersi quale sia stata allora l’utilità del deposito, disposto dall’Auto... _OMISSIS_ ...o;indennità non accettata – per la ragione appunto che non è stata accettata e che il suo ammontare è incerto – se comunque il proprietario può ottenerne senz’altro lo svincolo dalla Cassa rimanendo libero di procedere alla sua rideterminazione. Tanto valeva pagare direttamente.

Né si capisce come l’art. 26.5 possa coordinarsi con l’articolo 28, il quale stabilisce al primo comma che « l’autorità espropriante autorizza il pagamento della somma depositata al proprietario od agli aventi diritto, qualora sia divenuta definitiva rispetto a tutti la determinazione dell’indennità di espropriazione (..) ».

La contraddizione, per quanti sforzi esegetici si facciano, appare insolubile.

Quel che è certo è che ai fini del pagamento di cui all’articolo 26.5 disposto dalla Cassa non serve l’autorizzazione da parte dell’Autorità espropriante prevista dall’articolo... _OMISSIS_ ...quo;ultima presuppone la definitività della stima.

Nella seconda ipotesi, di deposito effettuato a causa di diritti di terzi, l’articolo 26.6 dispone che: « la Cassa depositi e prestiti provvede al pagamento delle somme ricevute a titolo di indennità di espropriazione e in relazione alle quali non vi sono opposizioni di terzi, quando il proprietario produca una dichiarazione in cui assume ogni responsabilità in relazione ad eventuali diritti dei terzi ».

Anche in questo caso sorgono notevoli difficoltà interpretative.

Infatti, se è sufficiente allo svincolo una mera assunzione di responsabilità in caso di presenza di qualunque diritto di terzi, perde ogni ragion d’essere la stessa disciplina relativa al deposito contenuta nei commi precedenti, ivi compresa quella del secondo comma.

Infatti, anche ammettendo, in adesione alla seconda soluzione interpretativa più sopra prospettata, che... _OMISSIS_ ...ma si applichi in presenza di qualunque diritto di terzi, personale o reale, il pagamento – subordinato all’assunzione di responsabilità – è pur sempre ivi rimesso alla discrezionale valutazione dell’Autorità, che, avuto riguardo alle circostanze del caso, può anche, nonostante l’assunzione di responsabilità del proprietario, rifiutarlo e disporre il deposito, ovvero optare per il rafforzamento dell’assunzione di responsabilità con la richiesta di idonee garanzie.

Invece la Cassa Depositi e Prestiti non ha tale potere discrezionale, essendo tenuta – stando al sesto comma – a disporre lo svincolo sulla base dell’assunzione di responsabilità.

Pertanto, anche laddove l’Autorità abbia ritenuto tale assunzione di responsabilità insufficiente (ad esempio a causa dell’ingente ammontare dell’indennità), disponendo il deposito, lo svincolo non può comunque essere negato dalla Cas... _OMISSIS_ ...rave;, il deposito non ha avuIn tema di svincolo su deposito avvenuto a causa della presenza di diritti alieni, rilevano anche altre disposizioni: l’articolo 26 comma 4 ultimo capoverso, l’articolo 28 e l’articolo 29.to alcun senso e si è tradotto in una inutile perdita di tempo.

L’articolo 26.4 ultimo cpv stabilisce che, in presenza di diritti reali, l’effettivo pagamento da parte della Cassa ha luogo in conformità alla pronuncia dell’autorità giudiziaria, adita su domanda di chi vi abbia interesse.

La disposizione anzidetta trova rispondenza nell’articolo 29, secondo il quale, sempre in presenza di diritti reali, o in caso di opposizioni al pagamento, ovvero se le parti non si siano accordate sulla distribuzione, il pagamento delle indennità agli aventi diritto è disposto dall’autorità giudiziaria, su domanda di chi ne abbia interesse.

L’articolo 28 (« pagamento def... _OMISSIS_ ...ndennità ») dispone che l’autorità espropriante autorizza lo svincolo qualora non sia stata tempestivamente notificata l’opposizione al pagamento o sia stato concluso tra tutte le parti interessate l’accordo per la distribuzione dell’indennità.

Ora, dal combinato disposto degli articoli in questione, in disparte la razionalità dell’esito, sembra non potersi pervenire che alla seguente conclusione:
deposito dell’indennità provvisoria avvenuto in mancanza di diritti di terzi e per mancata accettazione: il proprietario può svincolare in ogni momento l’indennità provvisoria, anche se faccia riserva di chiedere una successiva determinazione, e dunque la somma non sia definitiva, senza necessità di autorizzazione da parte dell’Autorità espropriante (autorizzazione che viceversa presuppone la definitività delle somme): art. 26.5;
deposito dell’indennità provvisoria avvenuto ... _OMISSIS_ ...diritti di terzi: il proprietario può chiedere lo svincolo dietro mera dichiarazione di assunzione di responsabilità, purché non sia in atto un contenzioso sulla ripartizione tra gli aventi diritto, nel qual caso occorre attendere la pronuncia dell’autorità giudiziaria: art. 26.6 e 26.4 ultimo cpv;
deposito dell’indennità definitiva avvenuto in mancanza di diritti di terzi e per mancata accettazione: lo svincolo dipende dall’autorizzazione dell’Autorità espropriante, che lo può disporre solo quando l’indennità sia divenuta definitiva, cioè non sia stata tempestivamente impugnata in Corte d’Appello: art. 28;
deposito dell’indennità definitiva avvenuto in presenza di diritti di terzi: lo svincolo dipende dall’autorizzazione dell’Autorità espropriante, che lo può disporre solo quando l’indennità sia divenuta definitiva rispetto a tutti, ovvero non sia stata tempestivamente notifica... _OMISSIS_ ...sizione al pagamento da parte di terzi, ovvero sia stato concluso tra tutte le parti interessate l’accordo per la distribuzione dell’indennità: art. 28;
sussistendo contenzioso in ordine alla ripartizione delle somme, sia con riguardo all’indennità provvisoria che definitiva, lo svincolo è disposto dall’Autorità giudiziaria: art. 26.4 ultimo cpv, art. 2
Importo da corrispondere e depositare I diversi esiti della determinazione e notifica della indennità determinata in via provvisoria (20.4), consistenti nella accettazione o deposito, hanno rilevanza, oltre che per il prosieguo della procedura, anche per gli effetti conseguenti sul quantum della indennità.

Il primo effetto dell’accettazione dell’indennità provvisoria nella procedura ordinaria dell’articolo 20 è, giusta il richiamo contenuto al comma 13, l’applicazione dell’art. 45.2, e quindi la quantificazione dell’im... _OMISSIS_ ...plicando le maggiorazioni ed escludendo le decurtazioni ivi previste, rispettivamente per le aree edificabili e per le aree non edificabili. Ciò consegue alla condivisione della indennità, indipendentemente dal fatto che la stessa sia corrisposta o depositata, al verificarsi delle ipotesi sopra viste, come è evincibile dall’art. 20.13.

Nel caso di mancata condivisione dell’indennità, viceversa, l’importo da depositare consisterà nella somma decurtata del 40% se l’area è edificabile (37) ovvero senza le maggiorazioni di cui all’articolo 45 se l’area non è edificabile (20.14).

Resta fermo che l’Autorità non potrà applicare la decurtazione del 40% qualora l’accordo di cessione non sia stato concluso per fatto non imputabile all’espropriato o qualora non sia stata offerta una indennità provvisoria che attualizzata, risulti inferiore agli otto decimi di quella determinata in via definitiva (37... _OMISSIS_ ...raffronto, in pratica, potrà essere reso possibile solo quando sarà stata emessa la determinazione dell’indennità definitiva, in esito alla quale andrà pertanto depositato o pagato l’eventuale conguaglio, ma prima della quale sarà inevitabile depositare la provvisoria falcidiata.

Quanto alla successione dei depositi in relazione alla successione delle determinazioni dell’indennità, va detto che il testo unico appare improntato ad una successione rigorosa: determinazione provvisoria e deposito della stessa (26); determinazione definitiva e deposito della eventuale differenza con quanto già precedentemente depositato, ivi compreso, come testé detto, per le aree edificabili, il recupero della falcidia nel caso di differenza oltre i due decimi (27).

Sennonché, a differenza dell’articolo 20.8, che impone il termine dei sessanta giorni per il pagamento a pena di interessi, non sono in apparenza previste conseguenze particol... _OMISSIS_ ...rdato deposito, se non in via generale quella, sul piano procedimentale, che in assenza di deposito non è possibile emettere il decreto di esproprio, e che, nella procedura ordinaria di cui ci stiamo occupando, l’esecuzione del decreto di esproprio è l’unico modo per prendere possesso del bene e per consegnare il cantiere all’impresa appaltatrice per l’inizio dei lavori quando l’indennità provvisoria non venga accettata e non sia possibile avvalersi della possibilità dell’immissione anticipata in possesso prevista dall’art. 20.6.

Non vi è dubbio, pertanto, che sarà l’urgenza di iniziare i lavori a costituire il più efficace stimolo per l’immediato deposito della provvisoria al fine – frazionamento permettendo – di emanare il decreto di esproprio (20.14 ultimo cpv).

Ma potrebbe anche verificarsi una situazione che consenta all’ente di attendere il deposito dell’inde... _OMISSIS_ ...a per emettere il decreto di esproprio, come espressamente previsto dall’articolo 27.3. A quel punto, nulla sembra ostare al fatto che l’Autorità espropriante possa attendere direttamente la determinazione dell’indennità definitiva, ed effettuare il deposito dell’indennità (definitiva) in un’unica soluzione, dimezzando gli adempimenti burocratici. Quest’ultima soluzione non è formalmente inibita dal testo unico.

Sennonché si tratta di capire, e ce ne occuperemo nel prossimo paragrafo, se e in che modo il ritardato deposito della indennità provvisoria può avere ripercussioni economiche.