La condotta antigiuridica

1. La condotta antigiuridica



Con il termine condotta antigiuridica, oggettivamente inteso, si intende, ai fini che qui interessano, il comportamento antigiuridico tenuto dai dipendenti o dagli amministratori pubblici in violazione degli obblighi loro riferibili in relazione alle funzioni da essi svolte nell’ambito della pubblica amministrazione (obblighi di servizio)[1].

L’analisi della condotta qui effettuata prescinde da quelli che vedremo meglio in seguito essere gli elementi soggettivi della colpevolezza, i quali necessariamente devono connotarla ai fini del riconoscimento della responsabilità erariale in capo al convenuto, vale a dire la colpa grave e il dolo.

Inoltre, la condotta antigiuridica posta in essere dall’agente, ai fini della sua rilevanza dal punto di vista dell’affermazione della responsabilità erariale del medesimo, deve essere legata da un nesso di causalità con il ... _OMISSIS_ ...quo;Amministrazione.

La condotta antigiuridica, del soggetto legato all’Amministrazione da un rapporto di servizio, la quale può manifestarsi tanto attraverso un’azione, quanto attraverso un’omissione o un ritardo[2], «può consistere in attività materiali […] (ad es. quelle di un autista o di un infermiere)», oppure, per quello che più interessa da vicino l’espropriazione per pubblica utilità, «nel compimento», o nel non compimento entro i termini stabiliti, «di atti amministrativi»[3].

Per quanto concerne gli atti amministrativi occorre, però, subito precisare che la violazione degli obblighi di servizio da parte dell’agente, vale a dire l’antigiuridicità della sua condotta rilevante ai fini della responsabilità erariale, non discende automaticamente dall’illegittimità del provvedimento[4].

«Tutt’al più», come è stato o... _OMISSIS_ ...squo;illegittimità dell’atto può costituire […] un potenziale elemento di giudizio per il giudice contabile, chiamato a giudicare principalmente sull’antigiuridicità della condotta del funzionario»[5].

Anche se «la maggior parte delle fattispecie di danno erariale scaturiscono da provvedimenti illegittimi», l’illegittimità dell’atto non comporta, necessariamente, l’antigiuridicità della condotta perché «un atto può essere formalmente legittimo ma eseguito in modo maldestro, ovvero nasconde aspetti patologici non corretti sul piano della sostanzialità degli effetti concreti provvedimentali, mentre vi può essere un atto illegittimo che è adottato per finalità lecite e posto in essere nell’interesse pubblico, quindi non produttivo di danno erariale, seppur effetto da alcuni vizi» [6].

È bene, inoltre, precisare che, come è stato sottolineato, «anche se il danno... _OMISSIS_ ...-contabile non può emergere che a seguito dell’emissione del provvedimento conclusivo del procedimento amministrativo, non si può però trarre il convincimento che gli atti amministrativi preparatori e istruttori», i c.d. atti endoprocedimentali, «siano di per sé inidonei a concorrere nella causazione del danno, ben potendo rilevarsi che detti atti procedimentali siano invece connotati da una rilevante efficienza causale ai fini della determinazione del danno»[7].

Sul tema degli atti amministrativi illegittimi occorre, inoltre, aggiungere che, secondo quanto sancito dalla giurisprudenza contabile, costituisce violazione degli obblighi di servizio la condotta del convenuto, dipendente pubblico, che non ha proceduto ad annullare, in via di autotutela, un atto amministrativo illegittimo[8].




2. La condotta antigiuridica e il danno erariale



Di norma il danno erariale ... _OMISSIS_ ... si presenta come conseguenza della condotta antigiuridica, essendo successivo ad essa.

In tali ipotesi, è possibile distinguere nettamente la violazione dell’obbligo di servizio dal danno che ne è conseguenza.

Può accadere, però, che non sia possibile nella fattispecie concreta distinguere nettamente il danno dalla condotta antigiuridica, in quanto è la condotta stessa a costituire il danno erariale.

È importante precisare al riguardo, come è stato osservato, che il danno è un elemento ulteriore e distinto rispetto all’antigiuridicità della condotta ed entrambe i suddetti elementi devono essere compresenti ai fini dell’affermazione della responsabilità erariale[9].

Infatti, «la contestualità del fatto con l’evento non determina, invero, alcuna identificazione tra i due distinti elementi. Il danno all’immagine, ad esempio, non sussiste quando l’atto lesivo non abbia avut... _OMISSIS_ ...iflessi sull’opinione pubblica»[10].