Ipotesi tipizzate di responsabilità amministrativa sanzionatoria

rsquo;altro sanzionatoria è, invece, la natura delle c.d. ipotesi tipizzate di responsabilità amministrativa.

Si tratta della previsione da parte del legislatore, spesso tramite disposizioni contenute in leggi finanziarie, di fattispecie di responsabilità amministrativa non generiche, devolute anch’esse alla cognizione del giudice contabile, che vengono sanzionate indipendentemente dal verificarsi o meno di un danno erariale.

A titolo di esempio è possibile menzionare, tra i casi in cui i dipendenti o gli amministratori pubblici incorrono nella sanzione per il solo fatto di aver posto in essere la condotta tipizzata, l’art. 30, comma 15, della l. n. 289/2002 relativo al mancato rispetto del divieto di indebitamento per spese diverse da quelle di investimento, oppure l’art. 9, comma 1, lett. a), p. 2, del d.l. n. 78/2009 relativo all’obbligo, previsto in capo al funzionario che adotta provvedimenti che comportino... _OMISSIS_ ...sa, di verificare la compatibilità con gli stanziamenti di bilancio e con le disposizioni relative alla finanza pubblica[1].

Sul tema, le Sezione Giurisdizionale d’Appello per la Regione Siciliana ha avuto modo di affermare come: «l’insieme di tali disposizioni hanno portato la giurisprudenza ad affermare che tutto ciò si inquadra in quel sistema di tipizzazione della responsabilità sanzionatoria che si è venuto delineando, negli ultimi anni, mediante la previsione, sul piano legislativo, di illeciti amministrativo-contabili tipizzati, che si aggiungono alle tradizionali fattispecie di responsabilità sanzionatoria già conosciute dall’ordinamento e rientranti nella giurisdizione della Corte dei conti e che stanno dando luogo ad un vero e proprio sistema sanzionatorio contabile (cfr. Sez. giur. Umbria, 8 maggio 2007, n. 128), il quale si affianca, nella tutela delle risorse pubbliche, al sistema tradizionale della responsabilità ammin... _OMISSIS_ ...po risarcitorio basato sulla clausola generale del risarcimento dei danni (cfr. Corte dei conti – Sezioni Riunite, n. 12/QM/2007 del 27 dicembre 2007)»[2].