La responsabilità aquiliana per danno ingiusto che sussiste in capo alla P.A. per occupazione "sine titulo" di terreni privati

PATOLOGIA - OPERA PUBBLICA - OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA - RESPONSABILITÀ AQUILIANA ART. 2043 C.C.

In ipotesi di occupazione illegittima si rinvengono nel comportamento tenuto dall’Amministrazione tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana per danno ingiusto, ravvisando sia il compimento di un atto illecito, derivante dalla perdurante occupazione “sine titulo” dei terreni in proprietà della parte ricorrente, sia l’elemento psicologico della colpa, per la negligenza dimostrata nella mancata conclusione della procedura espropriativa, sia il nesso causale tra l’azione appropriativa e il danno patito per effetto della sottrazione del bene e la trasformazione dei luoghi. Infatti, venuta meno l'occupazione appropriativa, diviene applicabile lo schema generale degli artt. 2043 e 2058 c.c., il quale non solo non consente l’acquisizione autoritativa alla mano pubblica del bene altrui su cui sia stata realizz... _OMISSIS_ ...era di pubblica utilità o di pubblico interesse, ma attribuisce al proprietario, rimasto tale, la tutela reale e cautelare apprestata nei confronti di qualsiasi soggetto dell’ordinamento (restituzione, riduzione in pristino stato dell’immobile, provvedimenti di urgenza per impedirne la trasformazione, ecc), oltre al consueto risarcimento del danno (limitato al valore d’uso del bene), ancorato ai parametri dell’art. 2043 c.c.: esattamente come ritenuto in passato per la c.d. occupazione usurpativa.

Deve esser riconosciuto il risarcimento del danno derivante dall’abusiva occupazione e relativo al valore d'uso del bene, dal momento della sua illegittima occupazione fino alla giuridica regolarizzazione della fattispecie (es. adozione del provvedimento di cui all'art. 42-bis del tues), atteso che nel comportamento tenuto dall’Amministrazione occupante si rinvengono tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana per... _OMISSIS_ ...: la perdurante occupazione sine titulo dei terreni sulla base di un procedura illegittima, la negligenza dimostrata nella conduzione della procedura espropriativa, nonché il nesso causale tra la condotta e il danno patito per effetto della sottrazione del bene e la trasformazione dei luoghi.

In caso di occupazione illegittima di un bene privato per scopi pubblici sussistono in capo all'amministrazione occupante tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana per danno ingiusto, ed in particolare: il compimento di un atto illecito, consistente nella perdurante occupazione “sine titulo” del bene; l'elemento psicologico della colpa, per la negligenza dimostrata nella mancata conclusione della procedura espropriativa, non essendo mai stato adottato il decreto espropriativo né il provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis T.U. Espropriazioni; il nesso causale tra l'azione appropriativa e il danno patito per effetto della sottraz... _OMISSIS_ ... la trasformazione dei luoghi.

Nel comportamento tenuto dall’Amministrazione che occupa illegittimamente un bene privato si rinvengono tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana per danno ingiusto, ravvisando sia il compimento di un atto illecito, derivante dalla perdurante occupazione “sine titulo” dei terreni in proprietà privata, sia l’elemento psicologico della colpa, per la negligenza dimostrata nella mancata conclusione della procedura espropriativa, sia il nesso causale tra l’azione appropriativa e il danno patito per effetto della sottrazione del bene e la trasformazione dei luoghi.

Nel comportamento tenuto dall’Amministrazione con la detenzione e modificazione illegittima dei luoghi privati si devono ravvisare tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana per danno ingiusto. Deve essere individuato, in particolare, sia il compimento di un atto illecito, derivante dalla ... _OMISSIS_ ...pazione “sine titulo” dei terreni in proprietà della parte ricorrente, sia l’elemento psicologico della colpa, per la negligenza dimostrata nella mancata rinnovazione e conclusione della procedura espropriativa in alternativa alla possibile restituzione dei beni, sia il nesso causale tra l’azione appropriativa e il danno patito per effetto della sottrazione del bene e la trasformazione dei luoghi.

Nel comportamento tenuto dall'Amministrazione che occupa sine titulo un immobile privato oltre la scadenza dell’efficacia quinquennale del provvedimento legittimante l’immissione in possesso, senza che la procedura espropriativa sia stata mai conclusa con un legittimo atto apprensivo, sono ravvisabili tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana, per violazione del precetto di neminem laedere di cui all’art. 2043 cod. civ., in particolare l'elemento psicologico della colpa, per la negligenza dimostrata nella... _OMISSIS_ ...sione della procedura espropriativa e il nesso causale tra l'azione di illegittima apprensione e il danno alle facoltà dominicali del ricorrente, patito per effetto della sottrazione del bene e della trasformazione dei luoghi.

Caduto il presupposto della possibilità di affermare in via interpretativa che da una attività illecita della P.A. possa derivare la perdita del diritto di proprietà da parte del privato, diviene applicabile lo schema generale degli artt. 2043 e 2058 c.c., il quale non solo non consente l’acquisizione autoritativa alla mano pubblica del bene altrui su cui sia stata realizzata un’opera di pubblica utilità o di pubblico interesse, ma attribuisce al proprietario, rimasto tale, la tutela reale e cautelare apprestata nei confronti di qualsiasi soggetto dell’ordinamento (restituzione, riduzione in pristino stato dell’immobile, provvedimenti di urgenza per impedirne la trasformazione, ecc.), oltre al consueto risarciment... _OMISSIS_ ...mitato al valore d’uso del bene), ancorato ai parametri dell’art. 2043 c.c.: esattamente come sinora ritenuto per la c.d. occupazione usurpativa.

Ove l'Amministrazione non abbia concluso la procedura di esproprio con l’adozione del decreto di esproprio o addivenendo alla cessione bonaria, l'occupazione deve ritenersi divenuta illegittima a decorrere dalla scadenza del termine di validità della dichiarazione di pubblica utilità e dell’occupazione d’urgenza. In tale comportamento si rinvengono tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana per danno ingiusto, ravvisando sia il compimento di un atto illecito, derivante dalla perdurante occupazione “sine titulo” dei terreni in proprietà privata, sia l’elemento psicologico della colpa, per la negligenza dimostrata nella mancata conclusione della procedura espropriativa, sia il nesso causale tra l’azione appropriativa e il danno patito per effetto ... _OMISSIS_ ...ne del bene e la trasformazione dei luoghi.

Nell'occupazione illegittima di beni privati da parte della p.a., possono rinvenirsi nel comportamento tenuto dall'Amministrazione tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana, per violazione del precetto di neminem laedere di cui all’art. 2043 cod. civ., ravvisando: il compimento di un illecito di natura permanente, derivante dall’occupazione sine titulo dei terreni in proprietà privata, protrattasi oltre la scadenza dell’efficacia del provvedimento legittimante l’immissione in possesso, senza che la procedura espropriativa sia stata mai conclusa con un legittimo atto apprensivo; l'elemento psicologico della colpa, per la negligenza dimostrata nella mancata conclusione della procedura espropriativa; il nesso causale tra l'azione di illegittima apprensione e il danno alle facoltà dominicali, patito per effetto della sottrazione del bene e della trasformazione dei luoghi.
... _OMISSIS_ ...l decreto di esproprio non sia stato emesso o sia stato annullato, l'occupazione e la trasformazione del bene immobile privato da parte dell'Amministrazione si configurano, indipendentemente dalla sussistenza o meno di una dichiarazione di pubblica utilità, come un illecito di diritto comune, che determina non il trasferimento della proprietà in capo all'Amministrazione, ma la responsabilità di questa per i danni.

Ove non risulti concluso il procedimento ablativo nel termine di validità della dichiarazione di pubblica utilità e dell’occupazione d’urgenza con l’adozione del decreto di esproprio o altro atto equiparato (come stabilito dagli artt. 13 e 22 bis del d.P.R. n. 327/2001) e, dunque, stante l'assenza di un titolo, valido ed efficace, idoneo al trasferimento della proprietà (decreto di esproprio, contratto, provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 - bis del d.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.), permanga una situazione di illiceità per l... _OMISSIS_ ...i terreni privati, in tale comportamento sono rinvenibili tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana per danno ingiusto, ravvisando sia il compimento di un atto illecito, derivante dalla perdurante occupazione “sine titulo”, sia l’elemento psicologico della colpa, per la negligenza dimostrata nella mancata conclusione della procedura espropriativa, sia il nesso causale tra l’azione appropriativa e il danno patito per effetto della sottrazione del bene e la trasformazione dei luoghi.

Non risultando concluso il procedimento ablativo nel termine di validità della dichiarazione di pubblica utilità e dell'occupazione d'urgenza con l'adozione del decreto di esproprio o altro atto equiparato (come stabilito dagli artt. 13 e 22 bis del d.P.R. n. 327/2001) e, dunque, stante l'assenza di un titolo, valido ed efficace, idoneo al trasferimento della proprietà (decreto di esproprio, contratto, provvedimento di acquisizione sanante... _OMISSIS_ ...is del d.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.), deve essere affermata la permanenza della situazione di illiceità in cui versa l'Ente intimato a causa dell’attuale, incontestata occupazione, attualmente sine titulo, dei terreni. In tale comportamento si rinvengono tutti gli elementi costitutivi della responsabilità aquiliana per danno ingiusto, ravvisando sia il compimento di un atto illecito, derivante dalla perdurante occupazione "sine titulo" dei terreni in proprietà della parte ricorrente, sia l'elemento psicologico della colpa, per la negligenza dimostrata nella mancata conclusione della procedura espropriativa, sia il nesso causale tra l'azione appropriativa e il danno patito per effetto della sottrazione del bene e la trasformazione dei luoghi.

L'occupazione e l’asservimento del bene non seguita da tempestivo provvedimento costitutivo di servitù configura una fattispecie di illecito civile ex art. 2043 c.c. di natura permanente.

Alla luce d... _OMISSIS_ ...iurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo, quando il decreto di esproprio non sia stato emesso o sia stato annullato, l'occupazione e la manipolazione del bene immobile di un privato da parte dell'amministrazione si configurano, indipendentemente dalla sussistenza o meno di una dichiarazione di pubblica utilità , come un illecito di diritto comune, che determina non il trasferimento della proprietà in capo all'amministrazione, ma la responsabilità di questa per i danni.

L’occupazione sine titulo di un immobile, nella quale rientra qualsiasi situazione originaria (apprensione del bene diretta da parte della P.A., senza alcuna previa attivazione di procedure ablatorie) o sopravvenuta (a seguito di declaratoria di illegittimità di procedure espropriative, ovvero di inefficacia delle stesse) di acquisizione della disponibilità materiale di immobili da parte della mano pubblica, costituisce un illecito permanente rientrante nel genus dell’... _OMISSIS_ ...fino a che perdura l'illecita apprensione dell'area.

Caduto il presupposto della possibilità di affermare in via interpretativa che da una attività illecita della P.A. possa derivare la perdita del diritto di proprietà da parte del privato, diviene applicabile lo schema generale degli artt. 2043 e 2058 c.c., il quale non solo non consente l'acquisizione autoritativa alla mano pubblica del bene altrui su cui sia stata realizzata un'opera di pubblica utilità o di pubblico interesse in assenza di previa dichiarazione di pubblica utilità o in seguito all’inefficacia degli atti ablatori eventualmente emanati, ma attribuisce al proprietario, rimasto tale, la tutela reale e cautelare apprestata nei confronti di qualsiasi soggetto dell'ordinamento (restituzione, riduzione in pristino stato dell'immobile, provvedimenti di urgenza per impedirne la trasformazione, ecc.), oltre al consueto risarcimento del danno (limitato al valore d'uso del bene), ancorato ai param... _OMISSIS_ ...2043 c.c.

Il parametro sancito dall’art. 42 bis, comma 3 del d.P.R. n. 327 del 2001 per il risarcimento danni da occupazione illegittima non può trovare applicazione nelle fattispecie di illecito aquiliano rientrante nel genus dell’art. 2043 c.c. In tale caso trovano invece applicazione, in sede di giurisdizione esclusiva ai sensi dell’art. 133 del codice del processo amministrativo, gli articoli 2043, 2056 e 1226 del codice civile.

Caduto il presupposto della possibilità di affermare in via interpretativa che da una attività illecita della P.A. possa derivare la perdita del d...


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