DERIVAZIONE D ACQUA

Stai vedendo 1-12 di 4 risultati

La determinazione del canone concessorio per la derivazione di acque pubbliche

In tema di concessioni di derivazione di acque pubbliche, il pagamento del canone, o dell'addizionale e dei relativi accessori, non è esigibile ove sia mancata l'effettiva fruizione della stessa da parte del concessionario

La concessione di derivazione di acque pubbliche a scopo idroelettrico

Gli impianti idroelettrici muniti di una concessione di derivazione d’acqua da un corpo idrico sono ammissibili a condizione che l’impianto e il suo funzionamento non pregiudichino il raggiungimento degli obbiettivi ambientali dello stesso corpo idrico

La nuova disciplina delle concessioni idroelettriche

Il D.L. n. 135/2018 ha disposto il trasferimento alle Regioni della proprietà delle opere che caratterizzano le concessioni idroelettriche. In particolare, si dispone il trasferimento a titolo gratuito delle c.d. opere bagnate (dighe e condotte) e la corresponsione di un prezzo da quantificare al netto dei beni ammortizzati per le c.d. opere asciutte (i beni materiali).

Gli obblighi cui è sottoposto il concessionario di una grande derivazione d’acqua

I concessionari di grandi derivazioni di acque devono corrispondere il canone alla P.A. concedente ogni sei mesi. Il canone deve essere determinato dalla legge regionale, sentita l’A.R.E.R.A. e viene articolato in una componente fissa, legata alla potenza nominale media di concessione, e in una componente variabile, calcolata come percentuale dei ricavi normalizzati, sulla base del rapporto fra la produzione dell’impianto, al netto dell’energia fornita alla regione, ed il prezzo zonale.