I concessionari di grandi derivazioni di acque devono corrispondere il canone alla P.A. concedente ogni sei mesi. Il canone deve essere determinato dalla legge regionale, sentita l’A.R.E.R.A. e viene articolato in una componente fissa, legata alla potenza nominale media di concessione, e in una componente variabile, calcolata come percentuale dei ricavi normalizzati, sulla base del rapporto fra la produzione dell’impianto, al netto dell’energia fornita alla regione, ed il prezzo zonale.