Il canone per la concessione di attraversamento ed utilizzo del demanio idrico

DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CANONE - DEMANIO IDRICO

I canoni relativi ai canali demaniali di irrigazione non sono di spettanza regionale, ma dei consorzi.

L'attraversamento del demanio idrico da parte delle infrastrutture di comunicazione elettronica gestito dalle regioni non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal codice delle comunicazioni elettroniche o da una legge statale ad esso successiva; e ciò in rispondenza alla ratio dell'art. 93, D.Lgs. n. 269/2003, intesa ad eliminare ogni possibile tipo di interferenza sulla libera concorrenza nel settore di mercato delle telecomunicazioni che possa derivare dalla sottoposizione all'interno del territorio dello Stato a canoni o oneri geograficamente differenziati.


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CANONE - DEMANIO IDRICO - BASE NORMATIVA

L'imposizione del canone di occup... _OMISSIS_ ...nio idrico permane anche dopo l'introduzione del D.Lgs. n. 259 del 2003 (codice delle telecomunicazioni), in quanto prevista per legge.

L'attraversamento del demanio idrico gestito dalle Regioni, ai sensi del D.Lgs. n. 112 del 1998, artt. 86 e 89, da parte di infrastrutture di comunicazione elettronica non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal D.Lgs. n. 259 del 2003 o da legge statale ad esso successiva.

L'attraversamento del demanio idrico gestito dalle Regioni, ai sensi del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, artt. 86 e 89, da parte di cavi e infrastrutture di telecomunicazione elettronica, non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal D.Lgs. 1 agosto 2003, n. 259 (cosiddetto Codice delle comunicazioni) o da legge statale ad esso successiva, rispondendo tale scelta all'esigenza di tutelare la concorrenza - che rientra, ex art. 117 Cost., comma 2, lett. e), nella competenza esclusiva statale - e l... _OMISSIS_ ...segretezza delle comunicazioni, così da garantire agli imprenditori il diritto di iniziativa economica attraverso un accesso al mercato con criteri di trasparenza e non discriminazione ed agli utenti la fornitura del servizio universale (ossia il raggiungimento di tutti gli utenti finali ad un livello qualitativo stabilito, a prescindere dall'ubicazione geografica dei medesimi). Ne consegue che sono illegittimi, e vanno disapplicati, gli atti amministrativi che prevedano il pagamento di canoni per l'attraversamento del demanio idrico da parte di infrastrutture di telecomunicazione.

Gli artt. 822 e 823 c.c. e nel D.Lgs. n. 112 del 1998, artt. 86 e 89 che delegano alle Regioni la gestione del demanio idrico, le relative concessioni, la determinazione dei canoni e l'introito dei relativi proventi non possono prevalere sulla disciplina dettata dal D.Lgs. n. 259 del 2003, art. 93 il cui carattere di specialità è reso evidente dalla scelta, compiuta dal legis... _OMISSIS_ .... n. 166 del 2002, art. 41 di delegare al Governo "l'istituzione di un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica" e di racchiudere in un codice le disposizioni legislative e regolamentari in materia di telecomunicazioni.

La qualificazione del D.Lgs. n. 259 del 2003, art. 93 come principio fondamentale vincolante per le Regioni ai sensi dell'art. 117 Cost., impedisce di ritenere che il potere d'imporre un canone per l'attraversamento del demanio idrico da parte d'infrastrutture di comunicazione elettronica possa trovare fondamento in leggi regionali anteriori al D.Lgs. n. 259 del 2003, le quali dovrebbero ritenersi abrogate per effetto dell'entrata in vigore del codice delle comunicazioni elettroniche, ai sensi della L. n. 10 del 1953, art. 10.

La variazione dei criteri di calcolo dei canoni dovuti dai concessionari di beni demaniali, in particolare di beni appartenenti al demanio idrico, non è frutto di una decisi... _OMISSIS_ ...ed arbitraria del legislatore, ma si inserisce in una precisa linea evolutiva della disciplina dell'utilizzazione dei beni demaniali. Alla vecchia concezione, statica e legata ad una valutazione tabellare e astratta del valore del bene, si è progressivamente sostituita un'altra, tendente ad avvicinare i valori di tali beni a quelli di mercato, sulla base cioè delle potenzialità degli stessi di produrre reddito in un contesto specifico.

L'attraversamento del demanio idrico gestito dalle Regioni, ai sensi del D.Lgs. n. 31 marzo 1998, n. 112, artt. 86 e 89, da parte di infrastrutture di comunicazione elettronica, non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal D.Lgs. 1 agosto 2003, n. 259, o da legge statale ad esso successiva; ne consegue che sono illegittimi, e vanno disapplicati, gli atti amministrativi regionali che prevedano il pagamento di canoni per l'attraversamento del demanio idrico da parte di infrastrutture di telecomunicazion... _OMISSIS_ ...eve essere esclusa ogni possibilità di individuare le norme statali che consentono l'imposizione di oneri per l'attraversamento del demanio idrico gestito dalle Regioni da parte di infrastrutture di comunicazione elettronica negli artt. 822 e 823 c.c. e nel D.Lgs. n. 112 del 1998, artt. 86 e 89 (c.d. decreto Bassanini) che delegano alle Regioni la gestione del demanio idrico, le relative concessioni, la determinazione dei canoni e l'introito dei relativi proventi. Le disposizioni in esame non sono, infatti, compatibili con la liberalizzazione del mercato secondo principi di non discriminazione e proporzionalità e con il principio di universalità del servizio di comunicazione.

L’art. 93 del cod. comunicazioni elettroniche costituisce espressione di un principio fondamentale della materia, in quanto persegue la finalità di garantire a tutti gli operatori un trattamento uniforme e non discriminatorio, attraverso la previsione del divieto di porre a carico d... _OMISSIS_ ...ri o canoni. Pertanto è costituzionalmente illegittima la norma regionale che prevede, in caso di occupazione di beni del demanio idrico per l’installazione e la fornitura di reti e per l’esercizio dei servizi di comunicazione elettronica, così come per l’installazione e gestione di sottoservizi e di impianti di sostegno di servizi fuori suolo, che il soggetto richiedente sia tenuto al pagamento dei canoni nella misura stabilita dalla Giunta regionale, oltre al versamento degli altri oneri previsti dalla normativa vigente in materia.

In relazione alle attività di un concessionario di servizio ferroviario che importano l'occupazione del demanio idrico di pertinenza della Regione, trova applicazione l'art. 60 R.D. n. 1447 del 1912 e non l'art. 8 R.D. n. 726 del 1895, il quale, letto in connessione con le disposizioni che lo precedono e con il complessivo contesto dispositivo che lo ospita, si riferisce alle "aree e spiaggie lacuali" (art... _OMISSIS_ ... del 1895) e concerne le "concessioni di spiaggie e di aree lacuali" (capo II), e, poiché l'aggettivazione 'lacuale' identifica pacificamente una distesa d'acqua, ne discende che le disposizioni relative ad esse non possono trovare applicazione ai fiumi e a torrenti che, in quanto corsi d'acqua, distese d'acqua propriamente non sono.


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CANONE - DEMANIO IDRICO - GESTORE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

E' palesemente illegittima qualunque pretesa comunale di assoggettare al pagamento di un canone l’uso delle infrastrutture idriche da parte del gestore del servizio idrico integrato.

Il servizio idrico integrato è soggetto a una disciplina speciale che esclude la possibilità di applicare alle relative infrastrutture la disciplina generale prevista in materia di uso delle strade e il canone previsto dall’articolo 27 d.lg. n. 285 del 1992, dato che il diritt... _OMISSIS_ ... utilizzare le infrastrutture pubbliche costituenti la rete deriva non da un provvedimento comunale di concessione o autorizzazione ma dall’affidamento del servizio e dalla convenzione di gestione, che ne definisce il contenuto individuando gli obblighi del gestore.


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CANONE - DEMANIO IDRICO - OPERE PARTICOLARI

Dall’applicazione dei canoni per l’utilizzo del demanio idrico non possono esimersi i manufatti deputati all’utilizzo autostradale, essendo ormai venuto meno il regime della gratuità originariamente previsto dalla legge sulla contabilità pubblica.

I beni del demanio idrico concessi in godimento per fini agricoli non possono esser classificati come fondi rustici, soggetti ad una regolamentazione privatistica, poichè la loro utilizzazione agricola è solo marginale e precaria rispetto alla preminente ed immanente destinazione idrica ... _OMISSIS_ ...nali, di rilievo pubblicistico; sicchè si giustifica anche un diverso regime sotto il profilo dell'ammontare del canone, attesa la possibilità di periodiche inondazioni incidenti sullo sfruttamento del terreno.

Il titolo legittimante all’imposizione di oneri o canoni per l’esercizio dei servizi di comunicazione elettronica non può essere rinvenuto né negli artt. 822 e 823 c.c. né negli artt. 86 e 89 del d. lgs. n. 112 del 1998, che delegano alle Regioni la gestione del demanio idrico, le relative concessioni, la determinazione dei canoni e l’introito dei relativi proventi.

L’imposizione del canone per l’attraversamento del demanio idrico per l’attraversamento del demanio idrico con i cavi in fibra ottica è contraria alla disposizione dell’art. 93, comma 1, del d. lgs. n. 259 del 2003 e non trova alcun fondamento normativo nella legislazione statale (e, ancor meno, negli artt. 91, comma 1, lett. g) e 101, com... _OMISSIS_ .... Liguria n. 18 del 1999).

Gli articoli 59 e 60 del RD 9.5.1912, n. 1447, che escludono il pagamento di canoni o indennizzi in caso di attraversamento di fiumi o simili con opere ferroviarie, sono tuttora applicabili e vigenti, pertanto la costruzione di un ponte ferroviario non è soggetta al pagamento dei canoni demaniali.

Il canone corrisposto per la concessione demaniale di uno specchio d’acqua non può che essere proporzionato all'area concessa e, quindi, alla grandezza dell’imbarcazione, che viene valutata in relazione alla superficie autorizzata. I corpi morti sono spesso installati in profondità tale da non poter essere contemplati nella concessione, perché tale interpretazione limiterebbe eccessivamente lo specchio d’acqua concretamente disponibile.

L'art. 60 del R.D. n. 1477/1912 ha riguardo alla oggettiva strumentalità rispetto al servizio di trasporto ferroviario (da chiunque sia gestito) delle occupazioni perm... _OMISSIS_ ...anee di alvei delle acque pubbliche o di altri beni demaniali improduttivi, esentandole dal pagamento di qualsiasi canone o indennità.

L'art. 60 del R.D. n. 1477/1912 pone, con riguardo agli alvei dei corsi d'acqua, una presunzione di improduttività che deve essere superata mediante prova contraria dalla parte interessata.

L'ancora attuale vigenza e la concreta applicazione dell'art. 60 del R.D. n. 1477/1912 alle opere ferroviarie di attraversamento di corsi d'acqua facenti parte del demanio idrico (che continua ad essere statale, ancorché la relativa gestione sia stata attribuita alle regioni), le quali costituiscono indubbiamente modalità di occupazione dello spazio sovrastante l'alveo, comporta la conseguente esenzione delle opere stesse (ove anche tramite esse venga a costituirsi una servitù coattiva) dal pagamento di qualsiasi canone o indennità.


DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CANONE - DE... _OMISSIS_ ...POTERI DELLA REGIONE

Spetta alle regioni ed agli enti locali applicare i canoni per l’utilizzo del demanio idrico.

Nella Regione Liguria, la Provincia è incompetente a determinare i canoni del demanio idrico dopo l’entrata in vigore del ricordato art. 1 della legge regionale 2002, n. 2.

L'imposizione di canoni di concessione per il demanio idrico è prevista dalla legge statale - D.Lgs. n. 112 del 1998 - che conferisce alle Regioni non solo le funzioni inerenti alla gestione dello stesso, ma altresì i compiti amministrativi di determinazione e di introito dei canoni.

La pretesa regionale di imporre autonomamente canoni per l'attraversamento del demanio idrico con cavi e infrastrutture di telecomunicazione, non è giustificata da alcuna norma, statale o regionale, e nel caso venga esercitata in attuazione di atti amministrativi quali le Deliberazioni della giunta Giunta regionale, supposte come integrative d... _OMISSIS_ ... di legge, esse sono illegittime e devono essere disapplicate.

La speciale disciplina settoriale di cui al Codice delle Comunicazioni Elettroniche non può essere derogata da una successiva normativa regionale, avente ad oggetto la generalità delle gestioni e concessioni relative alle occupazioni del demanio idrico regionale da parte di ogni genere di impianti, infrastrutture e condotte di proprietà dei vari gestori dei servizi idrici, del gas, elettrici o di altro genere.

Sono illegittimi, e vanno disapplicati, gli atti amministrativi regionali che prevedano il pagamento di canoni per l'attraversamento del demanio i...


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