Il canone per concessioni radiotelevisive e di comunicazioni elettroniche di cui all'art. 93 del d.lgs. n. 259/2003

DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CANONE - CONCESSIONE RADIOTELEVISIVA

La riserva di legge introdotta dall'art. 93 d.lgs. n. 259/2003 esclude a carico dei fornitori di reti di comunicazione elettronica il pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal d.lgs. n. 259/2003 o da legge statale ad esso successiva, tale disposizione non ha affatto una funzione impositiva, e al contrario persegue lo scopo di preservare i fornitori di reti di comunicazione elettronica da ulteriori oneri, mentre il richiamo di salvaguardia d'efficacia tanto della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap) e del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap) presuppone la debenza dell'uno o dell'altro, secondo la disciplina propria dell'un... _OMISSIS_ ...attiva, dal D.Lgs. n. 33 del 2016, art. 12, comma 3, gli operatori che forniscono reti di comunicazione elettronica sono sottoposti unicamente alle tasse o ai canoni indicati nella menzionata disposizione e, pertanto, la provincia non può pretendere il pagamento del cd. canone di soggezione previsto dal D.Lgs. n. 285 del 1992, art. 27 (C.d.S.).

Gli operatori che forniscono reti di telecomunicazione elettronica - giusta la regola contenuta nell'art. 93, comma 2 D.Lgs. n. 259/2003 come autenticamente interpretato con efficacia retroattiva dal D.Lgs. n. 15 febbraio 2016, n. 33, art. 12, comma 3, - sono soltanto obbligati a tenere "indenni" i proprietari o gestori delle aree coinvolte dagli interventi infrastrutturali a seguito della dismissione degli impianti, il che conferma la re... _OMISSIS_ ...di un principio fondamentale dell'ordinamento di settore delle telecomunicazioni, in quanto persegue la finalità di garantire a tutti gli operatori un trattamento uniforme e non discriminatorio, attraverso la previsione del divieto di porre a carico degli stessi ulteriori oneri o canoni, posto che - ove ciò non fosse ogni singola Amministrazione dotata di potestà impositiva potrebbe liberamente prevedere obblighi pecuniari a carico dei soggetti operanti sul proprio territorio, con il rischio di una ingiustificata discriminazione rispetto ad operatori di altre regioni, per i quali, in ipotesi, tali obblighi potrebbero non essere imposti.

Il secondo comma dell’articolo 93 del codice delle comunicazioni elettroniche si interpreta nel senso che gli operatori che forniscono ret... _OMISSIS_ ...o tipo di onere finanziario, reale o contributo, comunque denominato, di qualsiasi natura e per qualsivoglia ragione o titolo richiesto.

L'art. 93, comma 2 del codice delle comunicazioni elettroniche deve essere interpretato nel senso che gli operatori del settore sono sottoposti soltanto alle tasse o canoni (TOSAP e COSAP) previsti dal comma 2 dell'art. 93, con ciò restando per tali soggetti esclusa l'applicabilità del comma 1, concernente genericamente l'attività di "impianto di reti" o di "esercizio dei servizi di comunicazione elettronica".

L’art. 93 d.lgs. n. 259/2003 è espressione di un principio fondamentale, in quanto persegue la finalità di garantire a tutti gli operatori del settore delle comunicazioni elettroniche un trattamento uniforme e non discrim... _OMISSIS_ ...ttore delle comunicazioni elettroniche un trattamento uniforme e non discriminatorio, attraverso la previsione del divieto di porre a loro carico oneri o canoni, posto che - ove ciò non fosse - ogni singola amministrazione munita di potestà impositiva potrebbe liberamente prevedere obblighi pecuniari a carico dei soggetti operanti sul proprio territorio, con il rischio, appunto, di una ingiustificata discriminazione rispetto ad operatori di altre Regioni, ai quali, in ipotesi, tali obblighi potrebbero non essere imposti.

L’articolo 93 del Dlgs n. 259/2003 dispone che le pubbliche amministrazioni, le Regioni, le Province ed i Comuni non possono imporre per l'impianto di reti o per l'esercizio dei servizi di comunicazione elettronica, oneri o canoni che non siano stabiliti d... _OMISSIS_ ...elettronica, fatta salva l'applicazione della tassa e del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche ovvero dell'eventuale contributo una tantum per spese di costruzione delle gallerie.

Con l'art. 12 del D.lgs. n. 33/2016, terzo comma, si è data una interpretazione autentica dell’art. 93, secondo comma, del decreto legislativo n. 259/2003, nel senso che gli operatori che forniscono reti di comunicazione elettronica restano soggetti soltanto alle prestazioni espressamente previste da tale disposizione (la quale non contempla il canone concessorio non ricognitorio).

L’attraversamento di beni pubblici da parte di infrastrutture di comunicazione elettronica non è soggetto al pagamento di oneri o canoni che non siano previsti dal D.Lgs. n. 259 del 2003... _OMISSIS_ ..., che detta una disciplina speciale per gli operatori che forniscono il servizio di comunicazione elettronica, determinando gli oneri economici cui sono sottoposti, con espressa esclusione dell’applicabilità di altri oneri finanziari, reali o contributivi.

L'art. 93 del Dlgs n. 259/2003 esprime l’esigenza, avvallata in ambito comunitario, di agevolare la creazione di un uniforme sistema di telecomunicazioni, sottraendolo ad iniziative delle amministrazioni locali che possano essere disomogenee sul territorio e sul mercato e garantendo la parità di trattamento tra gli operatori del mercato delle telecomunicazioni.

L’art. 93 d.lgs. n. 295/2003, laddove per l’esecuzione delle opere di cui al Codice delle comunicazioni elettroniche o per l’es... _OMISSIS_ ..., alternativamente, COSAP, e dal contributo una tantum per spese di costruzione delle gallerie di cui all’articolo 47, comma 4, d.lgs. n. 507/1993, ha posto un limite al potere impositivo unilaterale degli enti territoriali, ma non ha contemplato minimamente eventuali canoni pattuiti convenzionalmente nell’ambito di concessioni-contratto aventi ad oggetto beni demaniali o patrimoniali indisponibili.

Con la legge n. 12/2019 si è esteso il divieto impositivo di cui all’art. 93, comma 2, d.lgs. n. 259/2003 a fattispecie di determinazione del canone che trovino il loro titolo in una fonte contrattuale e pattizia (accessiva alla concessione in uso del bene pubblico. Ciò deve qualificarsi alla stregua di nuovo ed innovativo precetto normativo e, come tale – in ... _OMISSIS_ ...o;art. 8-bis, comma 1, lettera c), d.-l. n. 135/2018 convertito dalla l. n. 12/2019, n. 12, è una norma che, lungi dal limitarsi ad assegnare alla disposizione interpretata (ossia all’art. 93, comma 2, d.lgs. n. 259/2003) un significato già in essa contenuto, riconoscibile come una delle possibili letture del testo originario, estende il contenuto precettivo della limitazione dei poteri impositivi unilaterali degli enti territoriali ad oneri che trovino la loro fonte in qualsiasi altro titolo, anche diversi dai poteri impositivi unilaterali degli enti territoriali, e, quindi, anche ai canoni riconducibili a titoli convenzionali quali le convenzioni accessive ad atti di concessione in uso di beni pubblici che, in via pattizia, disciplinano l’assetto patrimoniale del rapport... _OMISSIS_ ...lecomunicazioni, in quanto persegue la finalità di garantire a tutti gli operatori un trattamento uniforme e non discriminatorio, attraverso la previsione del divieto di porre a loro carico oneri o canoni, posto che - ove ciò non fosse - ogni singola amministrazione munita di potestà impositiva potrebbe liberamente prevedere obblighi pecuniari a carico dei soggetti operanti sul proprio territorio, con il rischio, appunto, di una ingiustificata discriminazione rispetto ad operatori di altre Regioni, ai quali, in ipotesi, tali obblighi potrebbero non essere imposti.

L'applicazione retroattiva dell'art. 8-bis, comma 1, lettera c), d.l. n. 135/2018 a fattispecie di determinazione del canone che trovino il loro titolo in una fonte di natura contrattuale/pattizia - da ritenersi senz'a... _OMISSIS_ ...i singoli Stati membri -, comportante ex post e retroattivamente la nullità della clausola del disciplinare per violazione della sopravvenuta norma imperativa, rispettivamente la sua eterointegrazione ai sensi degli artt. 1339 e 1419, comma 2, cod. civ. con il regime del canone forfetario previsto dall'art. 63, comma 2, lettere e) ed f), d.lgs. n. 446/1997, si porrebbe in contrasto con i principi del legittimo affidamento delle parti contrattuali (compresa la parte pubblica) e della ragionevolezza, con la conseguenza che la disposizione all'esame, anche nell'ottica di un'interpretazione 'costituzionalmente' e 'comunitariamente' orientata, non può che essere qualificata come norma innovativa e, quindi, applicabile solo per le fattispecie future.

L'estensione del divieto impositiv... _OMISSIS_ ... pubblico), scaturente dall'aggiunta apportata dall'art. 8-bis, comma 1, lettera c), d.l. n. 135/2018 alla norma di interpretazione autentica contenuta nell'art. 12, comma 3, d.lgs. n. 33/2016 a sua volta comportante l'ampliamento dell'ambito applicativo dell'art. 93, comma 2, d.lgs. n. 259/2003, deve qualificarsi alla stregua di nuovo ed innovativo precetto normativo: come tale, lo stesso - in mancanza di diversa disposizione espressa - è applicabile solo alle fattispecie future.

L'art. 8-bis, comma 1, lettera c), d.l. n. 135/2018 convertito dalla l. n. 12/2019, n. 12 è una norma che, lungi dal limitarsi ad assegnare alla disposizione interpretata (ossia all'art. 93, comma 2, d.lgs. n. 259/2003) un significato già in essa contenuto, riconoscibile come una delle possibili lettur... _OMISSIS_ ...diversi dai poteri impositivi unilaterali degli enti territoriali, e, quindi, anche ai canoni riconducibili a titoli convenzionali quali le convenzioni accessive ad atti di concessione in uso di beni pubblici che, in via pattizia, disciplinano l'assetto patrimoniale del rapporto concessorio.

I contrasti interpretativi in seno alla giurisprudenza amministrativa e ordinaria, che hanno indotto il legislatore ad emanare la norma di interpretazione autentica del comma 2 dell'art. 93 d.lgs. n. 259/2003, ossia l'art. 12, comma 3, d.lgs. 15 febbraio 2016, n. 33, erano insorti in relazione alla questione della persistente assoggettabilità, o meno, al potere attribuito dall'art. 27 d.lgs. n. 285/1992 (preesistente al citato articolo 93) all'ente proprietario della strada, d'imposizione di... _OMISSIS_ ...amo al primo comma dell'art. 93, laddove lo stesso, con riferimento generale alle attività di "impianto di reti o esercizio dei servizi di comunicazione elettronica", vieta l'imposizione di oneri o canoni "che non siano stabiliti per legge".

L'art. 93 d.lgs. n. 295/2003, laddove per l'esecuzione delle opere di cui al Codice delle comunicazioni elettroniche o per l'esercizio dei relativi servizi di comunicazione ha sancito per gli enti territoriali il divieto d'imporre qualsiasi altro onere finanziario, reale o contributo, diversi dalla TOSAP o, alternativamente, COSAP, e dal contributo una tantum per spese di costruzione delle gallerie di cui all'articolo 47, comma 4, d.lgs. n. 507/1993, ha posto un limite al potere impositivo unilaterale degli enti territoriali, ma non ha conte... _OMISSIS_ ...iderando' 22, seconda parte, della direttiva 2002/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica (direttiva quadro), per cui la direttiva non pregiudica "le disposizioni nazionali vigenti in materia di espropriazione o uso di una proprietà, normale esercizio dei diritti di proprietà, normale uso dei beni pubblici"; infatti, secondo l'art. 345 TFUE "i trattati lasciano del tutto impregiudicati il regime di proprietà esistente negli Stati membri", sicché la disciplina dello statuto della proprietà, sia privata che pubblica, resta, in linea generale, di competenza degli Stati membri.

L’art. 93, comma 2, del d.lgs. n. 259/2003 si interpreta nel senso che gli operato... _OMISSIS_ ...ndi escluso ogni altro tipo di onere finanziario, reale o contributo, comunque denominato, di qualsiasi natura e per qualsivoglia ragione o titolo richiesto.

Laddove si tratti di eseguire interventi di installazione o di manutenzione della rete di telefonia mobile, ai sensi dell'art. 93, comma 2 D.lgs. n. 259/2003 è assolutamente precluso agli enti locali esigere qualsiasi prestazione patrimoniale diversa e aggiuntiva rispetto al pagamento della Tosap o del Cosap, fermo restando l’onere degli operatori di tenere gli enti medesimi indenni dalle spese necessarie per la sistemazione delle aree pubbliche coinvolte da lavori.

L’incremento del canone nell'ambito delle telecomunicazioni non può fondarsi sulla temuta generazione di campi elettromagnetici, per cui ... _OMISSIS_ ...o;elettrosmog, e peraltro la salute umana è salvaguardata dagli organi preposti che emettono un parere dopo aver accertato la conformità rispetto alle soglie di inquinamento elettromagnetico individuate dal legislatore.

Ai sensi ed in applicazione dell'art. 93 del D.lgs. n. 259/2003, resta preclusa alle amministrazioni locali nella definizione della regolazione convenzionale del rapporto concessorio l'introduzione di previsioni che, imponendo oneri o canoni eccedenti il limite legale del valore di Tosap ovvero, alternativamente, Cosap si traducono un in uno strumento elusivo del paradigma normativo che limita l'onere economico del concessionario a tutela di interessi primari.

La previsione di cui all'art. 93 del D.lgs. n. 259/2003 costituisce espressione di un princip... _OMISSIS_ ...tutti gli operatori un trattamento uniforme e non discriminatorio, attraverso la previsione del divieto di porre a carico degli stessi ulteriori oneri o canoni, posto che, ove ciò non fosse, ogni singola amministrazione dotata di potestà impositiva potrebbe liberamente prevedere obblighi pecuniari a carico dei soggetti operanti sul proprio territorio, con il rischio di una ingiustificata discriminazione rispetto ad operatori di altri contesti territoriali, per i quali tali obblighi potrebbero non essere imposti.

L'art. 93 del D.lgs. n. 259/2003 stabilisce un radicale divieto per le amministrazioni di imporre, per l'utilizzazione del suolo pubblico da parte degli operatori che intendano ivi eseguire interventi di installazione delle reti di telecomunicazioni, prestazioni patrimon... _OMISSIS_ ... della sicurezza) per la sistemazione delle aree pubbliche coinvolte dagli interventi di installazione e manutenzione e di ripristinare a regola d'arte le aree medesime nei tempi stabiliti dagli enti stessi.

L’art. 831-bis della L. 160/2019 – inserito dall’art. 40 comma 5-ter del D.L. 31/5/2021 n. 77 convertito in legge 29/7/2021 n. 108 – prevede che “Gli operatori che forniscono i servizi di pubblica utilità di reti e infrastrutture di comunicazione elettronica di cui al codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, e che non rientrano nella previsione di cui al comma 831 sono soggetti a un canone pari a 800 euro per ogni impianto insistente sul territorio di ciascun ente. Il canone non è modific... _OMISSIS_ ...o richiesto, ai sensi dell'articolo 93 del decreto legislativo n. 259 del 2003. …”; tale previsione legislativa, rivestendo portata innovativa, è priva di retroattività.

L’art. 35 comma 3 del D.lgs. n. 259/2003 prevede che per i contributi relativi alla concessione dei diritti per l'installazione, su aree pubbliche, di infrastrutture di reti di comunicazione elettronica, si applicano le disposizioni di cui al comma 2 dell'articolo 93.

L'art. 88 comma 10 del d.lgs. n. 259/2003 prevede che, salve le disposizioni di cui all'articolo 93, nessuna altra indennit&agrav...

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.