DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CANONE - DEMANIO MARITTIMO - LEGGE 296/2006
L'art. 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, nell'introdurre, per le concessioni attinenti ad utilizzazioni turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei, per i quali si applichino le disposizioni relative al demanio marittimo, una forte rivalutazione dei canoni con disposta decorrenza 1 gennaio 2007, in relazione alle concessioni rilasciate e rinnovate, ha incidenza anche sui rapporti in corso, in corrispondenza ad una lettura della norma rispondente al dato testuale e alla finalità di interesse pubblico sottese, tenuto conto dei poteri riconosciuti all'ente proprietario nei confronti dei concessionari, nonché dell'esigenza di trarre dall'uso dei beni pubblici proventi non irrisori, da porre a servizio della collettività.
L'applicazione dei canoni demaniali secondo la L. n. 296 del 2006 non rigua... _OMISSIS_ ...cessioni rilasciate o rinnovate a partire dal 1º gennaio 2007: l'art. 1 comma 251 della suddetta legge prevede che i nuovi criteri di quantificazione si applichino a partire da tale data, ma non prevede, né implica, alcuna limitazione in relazione al momento di rilascio della concessione, limitazione che sarebbe, a ben vedere, ingiustificata sia rispetto al fine della norma, sia contraria alla parità di trattamento tra i concessionari.
Gli aumenti del canone previsti dalla legge n. 296/2006 si applicano anche ai rapporti concessori in corso.
Lo scopo, perseguito dalla legge n. 296/2006, di consentire alla pubblica amministrazione un incremento delle entrate e di rendere i canoni più equilibrati rispetto a quelli pagati a locatori privati è conforme agli artt. 3 e 97 della Costituzione e al principio di libera concorrenza: si tratta di una valorizzazione dei beni pubblici che mira ad una loro maggiore redditività per l'ente proprietario, e quind... _OMISSIS_ ...lità dei cittadini, diminuendo proporzionalmente i vantaggi dei soggetti particolari che assumono la veste di concessionari (sia nelle concessioni su beni per nautica da diporto, sia in quelle aventi scopo turistico-ricreativo), nella prospettiva di perequare le situazioni degli imprenditori che si avvalgono di beni demaniali e quelle degli imprenditori che sono assoggettati ai prezzi di mercato relativi all'utilizzazione di immobili di proprietà privata, riducendo l'ingiustificata posizione di vantaggio di chi possa usufruire di concessioni demaniali rispetto a chi, invece, debba rivolgersi al mercato immobiliare.
A seguito della rivalutazione dei canoni per concessioni demaniali marittime operata dai commi 251 e 252 dell’art. 1 della l. n. 296 del 2006, i nuovi criteri di determinazione di essi trovano applicazione anche alle concessioni ancora in corso comprensive di strutture permanenti costituenti pertinenze demaniali marittime destinate ad attività... _OMISSIS_ ...erziario-direzionali e di produzione di beni e servizi.
L’interpretazione costituzionalmente corretta del comma 251 dell’art. 1 della l. n. 296 del 2006 impone di considerare la natura e le caratteristiche dei beni oggetto di concessione demaniale marittima, escludendo l’applicabilità dei nuovi criteri di calcolo del canone alle concessioni non ancora scadute che prevedano la realizzazione di impianti e di infrastrutture da parte dal concessionario, ivi incluse quelle rilasciate prima del 2007.
La rivalutazione ISTAT dei canoni per concessioni demaniali marittime, sia con finalità turistico – ricreative e sia per la realizzazione e la gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto, stabilita dall’art. 1, comma 251, L. 296/2006, va fatta decorrere dal 1° gennaio 1998. Infatti pur non precisando la norma suddetta la data dalla quale decorre la rivalutazione, un utile elemento interpretativo lo offre la constat... _OMISSIS_ ... opera in sostituzione dell'art. 3, comma 1, della 1. n. 494/1993, e che l'art. 10, comma 1, della 1. n. 449/1997 ne prevede l'applicazione alle concessioni aventi decorrenza successiva al 31/12/1997.
Le disposizioni della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007), che prevedono una rivalutazione dei canoni per le concessioni demaniali marittime non prevedono, né implicano alcuna limitazione in relazione al momento di rilascio della concessione, limitazione che sarebbe, a ben vedere, ingiustificata sia rispetto al fine delle stesse, sia contraria alla parità di trattamento tra i concessionari. Esse quindi hanno incidenza anche sui rapporti in corso, in corrispondenza ad una lettura rispondente al dato testuale e alla finalità di interesse pubblico sottese, tenuto conto dei poteri riconosciuti all'ente proprietario nei confronti dei concessionari, nonché dell'esigenza di trarre dall'uso dei beni pubblici proventi non irrisori, da porre a servizio della ... _OMISSIS_ ...RLF|
La rideterminazione degli equilibri del rapporto concessorio, a seguito dell’applicazione della normativa introdotta dall’articolo 1, comma 251, l. n. 296/2006, configura una fattispecie rientrante nella giurisdizione del giudice amministrativo.
Sussiste la giurisdizione del giudice amministrativo in relazione alle controversie nelle quali si contesti l’applicabilità della disciplina legislativa introdotta dalla legge n. 296/2006 alle concessioni demaniali marittime in corso.
E' da escludersi che l’aumento dei canoni, disposto dalla l. n. 296/2006, sia inaspettato, giacché esso si è sostituito ad un precedente aumento, di notevole entità, non applicato per effetto di successive proroghe, ma rimasto tuttavia in vigore sino ad essere rimosso, a favore di quello vigente, appunto la l. n. 296/2006; né l’incremento può essere considerato frutto di irragionevole arbitrio del legislatore, in quanto si tratta di una l... _OMISSIS_ ...zazione dei beni pubblici, che mira ad una loro maggiore redditività per lo Stato, ovvero per la generalità dei cittadini, diminuendo proporzionalmente i vantaggi dei soggetti particolari che assumono la veste di concessionari.
I criteri di calcolo dei canoni commisurati ai valori di mercato, indicati dalla l. n. 296/2006, in quanto riferiti alle opere realizzate sul bene e non solo alla sua superficie, risultano applicabili soltanto a quelle che già appartengano allo Stato e che già possiedano la qualità di beni demaniali.
Sia la giurisprudenza costituzionale che amministrativa ha escluso che l’applicazione dell’art.1 co. 251 legge 296/2006 sugli aumenti dei canoni demaniali ai rapporti concessori in corso, e quindi con effetto retroattivo, sia lesiva dei principi di ragionevolezza e, in particolare, del principio di affidamento dei cittadini nella sicurezza dei rapporti giuridici.
La scelta legislativa di rideterminazione de... _OMISSIS_ ...ali marittimi operata dall’art. 1 co. 251 legge 296/2006 non presenta profili di irragionevolezza trattandosi di una linea di valorizzazione dei beni pubblici che mira a una loro maggiore redditività per lo Stato, vale a dire per la generalità dei cittadini, diminuendo proporzionalmente i vantaggi dei soggetti particolari che assumono la veste di concessionari.
Con riferimento alla specifica categoria dei rapporti concessori aventi a oggetto le strutture dedicate alla nautica da diporto, per un'interpretazione costituzionalmente conforme della disciplina della determinazione del canone di cui all'articolo 3 del decreto legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494, come modificato dai commi 251 e 252 dell’art. 1 della legge finanziaria 2007, occorre considerare in particolare la natura e le caratteristiche dei beni oggetto di concessione, quali erano all’avvio del rapporto concessorio.
|... _OMISSIS_ ...iteri normativi introdotti dalla legge n. 296/2006 (finanziaria 2007) per la rideterminazione dei canoni si applicano alle sole concessioni demaniali marittime comprensive di pertinenze demaniali, vale a dire qualora vi sia la presenza di infrastrutture statali al momento dell’inizio del rapporto concessorio, mentre va esclusa l’applicabilità dei nuovi criteri commisurati al valore di mercato alle concessioni non ancora scadute, che prevedano la realizzazione di impianti e di infrastrutture da parte del concessionario, ivi incluse quelle rilasciate prima del 2007.
I criteri di calcolo dei canoni commisurati ai valori di mercato, di cui all’art. 1, comma 251, della legge n. 296 del 2006, in quanto riferiti alle opere realizzate sul bene e non solo alla sua superficie, risultano applicabili soltanto a quelle che già appartengano allo Stato e che già possiedano la qualità di beni demaniali. Nelle concessioni di opere da realizzare a cura del con... _OMISSIS_ ...ò può avvenire solo al termine della concessione, e non già nel corso della medesima.
I nuovi criteri normativi per la rideterminazione dei canoni demaniali marittimi introdotti dalla legge finanziaria 2007 si applicano alle sole concessioni demaniali comprensive di pertinenze demaniali, vale a dire qualora vi sia la presenza di infrastrutture statali al momento dell’inizio del rapporto concessorio, mentre va esclusa l’applicabilità dei nuovi criteri commisurati al valore di mercato alle concessioni non ancora scadute, che prevedano la realizzazione di impianti e di infrastrutture da parte del concessionario, ivi incluse quelle rilasciate prima del 2007.
L'aumento dei canoni demaniali operato dall’art. 1, comma 251, della legge n. 296 del 2006 non viola le libertà europee di circolazione: tale normativa infatti non attiene alle modalità di scelta del contraente ma alla determinazione dei canoni concessori. Si tratta di un aspetto c... _OMISSIS_ ...potere regolatorio nazionale ed esso, per come è stato esercitato, non può ritenersi che si risolva in un ostacolo all’accesso al mercato, essendosi il legislatore limitato ad adeguare l’entità dei canoni dovuti alla effettiva natura dei beni pubblici nella prospettiva non della “massimizzazione delle entrate” ma della valorizzazione ed utilizzazione economica dei beni stessi.
Il canone per le concessioni demaniali marittime di cui al comma 251 della legge finanziaria 2007, commisurato ai valori di mercato, trova applicazione esclusivamente per i manufatti costituenti pertinenze demaniali, all'interno dei quali si svolge attività commerciale, terziario-direzionale o di produzione di beni e di servizi, ma ciò non può comportare una inammissibile frammentazione dei locali adibiti ad esercizio commerciale distinguendo aree destinate a camminatoio e sottraendo le stesse dall'area complessivamente considerata come superficie annessa al local... _OMISSIS_ ...LF|Al fine del calcolo del canone per le concessioni demaniali marittime, in applicazione della legge finanziaria 2007, sono stati considerati di natura commerciale anche i locali accessori come l'ingresso, la cucina, il magazzino ed i servizi igienici, e ciò è corretto in quanto anche le predette superfici concorrono, sia pure in via accessoria, alla funzione principale cui è stata adibita la parte dell'immobile qui presa in considerazione.
Ai fini dell'applicazione dei canoni come stabilito dalla legge finanziaria 2007, devono essere computate anche le aree contigue o asservite all'attività commerciale (ad esempio ristorante/bar e zona attigua pavimentata e adibita a zona consumazione, e aree destinate a parcheggio a pagamento, pavimentate e non), dato che tali aree hanno comunque una vocazione commerciale, consentendo lo svolgimento delle attività connesse alla concessione demaniale marittima con finalità turistico ricreative.
La disposizione di ... _OMISSIS_ ... commi 251 e 252 della legge finanziaria per il 2007 (n. 296/2006) non opera distinzioni tra le nuove concessioni e le concessioni in precedenza rilasciate, onde la lettera della legge depone per l’applicazione dei nuovi canoni anche per le concessioni già in corso.
L’intervento del legislatore con la legge n. 296/2006, in quanto specificamente finalizzato ad adeguare i canoni demaniali al reale valore dei beni concessi, in precedenza largamente sottostimato, non contempla intenzionalmente alcuna misura volta alla rideterminazione delle condizioni di equilibrio delle concessioni. La portata inequivoca della novella esclude sia che l’Amministrazione dovesse applicare i nuovi parametri solo alle nuove concessioni demaniali marittime, sia che, in presenza di rapporti concessori già in corso, essa avesse l’obbligo, o anche soltanto la facoltà, di aprire un’istruttoria finalizzata alla rideterminazione delle condizioni della concession... _OMISSIS_ ...er l'applicazione e l'interpretazione dei principi di cui all'art. 1, commi 251 e 252 della legge n. 296/2006 non risultano pertinenti i richiami all’articolo 1, comma 18, del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25 ed all’art. 1623 c.c.: la prima disposizione si riferisce, infatti, al “procedimento di revisione del quadro normativo in materia di rilascio delle concessioni di beni demaniali marittimi”, stabilendo la proroga del termine di durata delle concessioni in pendenza di tale iter di revisione. Si t...
...continua.
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