DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA - CESSAZIONE DEL RAPPORTO - PROROGA EX LEGE - RAPPORTO CON IL DIRITTO COMUNITARIO
La finalità del legislatore è rispettare gli obblighi comunitari in materia di libera concorrenza e consentire ai titolari di stabilimenti balneari di completare l'ammortamento degli investimenti nelle more del riordino della materia, da definire in sede di Conferenza Stato-Regioni; corollario di tale impostazione è che le disposizioni della l. n. 194/2009 si riferiscono esclusivamente alle concessioni nuove, o a quelle sorte dopo la l. n. 88/2001, e comunque valide a prescindere dalla proroga automatica di cui al d.l. n. 400/93, modificato dalla l. n. 88/2001, introdotta nel 1993 ed abrogata nel 2001; ... _OMISSIS_ ...n la normativa europea, salvaguardandone gli effetti e, in tal modo, operando in contrasto con la disciplina comunitaria.
L’art. 1 comma 246 della legge n. 145/2018 nulla ha a che vedere con la direttiva 1212/2006 n. 2006/123/CE (c.d. direttiva Bolkestein) che all’articolo 12 prevede il necessario ricorso a procedure di selezione dell’aspirante concessionario del demanio marittimo mediante gara o altro procedimento ad evidenza pubblica.
La situazione di incertezza normativa nel settore delle concessioni demaniali marittime è nota e non necessita di particolari considerazioni; in disparte la vicenda relativa alla normativa delle proroghe delle concessioni e alla sua inconciliabilità con la direttiva Bolkestein, che non appare conferente perché del tut... _OMISSIS_ ...demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa, si ritiene che l’art. 1 comma 246 della legge n. 145/2018 nulla abbia a che vedere con la direttiva n. 2006/123/CE (c.d. direttiva Bolkestein) che all’articolo 12 prevede il necessario ricorso a procedure di selezione dell’aspirante mediante gara o altro procedimento ad evidenza pubblica.
L'assegnazione di una concessione in assenza di trasparenza costituisce disparità di trattamento a danno di imprese che potrebbero essere interessate alla medesima concessione solo qualora siffatta concessione presenti un interesse transfrontaliero certo, che deve essere verificato caso per caso sulla base di elementi quanto più possibile oggettivi. Tali elementi sono tutti i criteri rilevanti, quali l'importanza economica... _OMISSIS_ ... valore economico di tale concessione. Da ciò deriva che la disparità di trattamento potrebbe essere giustificata da motivi imperativi di interesse generale, in particolare dalla necessità di rispettare il principio della certezza del diritto e, in buona sostanza, il legittimo affidamento del concessionario uscente, con una verifica caso per caso, potendosi giustificare la proroga ove determinata dalla necessità di consentire al concessionario di ammortizzare gli investimenti realizzati.
L’art. 12, paragrafi 1 e 2 della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno, deve essere interpretato nel senso che osta a una misura nazionale, come quella italiana di proroga ex lege delle concessioni demania... _OMISSIS_ ...potenziali candidati; l’art. 49 TFUE deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale, come quella di cui ai procedimenti principali, che preveda una proroga automatica delle concessioni demaniali pubbliche in essere per attività turistico ricreative, nei limiti in cui tali concessioni presentano un interesse transfrontaliero certo.
La richiesta di annullamento previa diretta disapplicazione dell’art. 1 comma 18 del DL 194/2009, come convertito in legge 25/2010 (ovvero sia pure implicitamente previo rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia) per incompatibilità di tale disposizione con le norme ed i principi del diritto comunitario, non può trovare accoglimento sia perché la procedura di infrazione è stata archiviata, ma soprattutto perché la ... _OMISSIS_ ... lege delle concessioni demaniali marittime) non realizzerebbe l’adempimento degli obblighi dello Stato Italiano rispetto agli impegni euro-unionali e non risulterebbe idonea a paralizzare l’avvio della procedura di infrazione.
Il provvedimento di diniego della proroga ex lege della concessione demaniale marittima, ricorrendone i presupposti, è illegittimo perché in palese violazione della legge nazionale 145/2018, ovvero l’unica normativa che possa applicarsi nella specie, attesa la prevalenza della legge nazionale sulla direttiva Bolkestein, che non è self-executing e pertanto non è suscettibile di diretta ed immediata applicazione per difetto dei presupposti, necessitando di apposita normativa nazionale attuativa e di riordino del settore e traducendosi in t... _OMISSIS_ ...te del dirigente comunale costituisce un mero atto illegittimo e non può integrare in alcun modo una attuazione della Bolkestein: a contrariis, infatti, il diniego di proroga delle concessioni sul territorio nazionale a “macchia di leopardo” non eviterà l’imminente ed altamente probabile avvio della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, che resterà inadempiente in assenza dell’approvazione della normativa di riordino della materia e di attuazione della direttiva.
Il provvedimento di diniego della proroga ex lege di una concessione demaniale marittima è illegittimo perché in palese violazione della legge nazionale n. 145/2018, ovvero l’unica normativa che possa applicarsi nella specie, attesa la prevalenza della legge nazionale sul... _OMISSIS_ ... e di riordino del settore e traducendosi in tal modo la cd disapplicazione in evidente mera violazione della legge (disapplicazione in senso assoluto).
Anche la più recente proroga legislativa automatica delle concessioni demaniali marittime in essere fino al 2033, prevista dall'articolo unico, comma 683, della legge n. 145/2018 contrasta con la normativa comunitaria, in quanto rievoca norme nazionali già dichiarate in contrasto con l'ordinamento europeo dalla Corte di Giustizia nel 2016 (determinando una loro inammissibile reviviscenza giuridica), e, inoltre, il recente intervento della Corte di Giustizia, Sezione V, con la sentenza del 30 gennaio 2018, in causa C-360/15, ha esteso la platea dei soggetti interessati a pretendere che l'assegnazione della concessione demaniale i... _OMISSIS_ ... procedura di infrazione a carico dello Stato italiano in relazione alla disciplina di cui all’art. 1, commi 682 e 683, della legge n. 145/2018, osservando, tra l'altro, quanto segue: a) la normativa italiana, oltre ad essere incompatibile con il diritto dell'Unione Europea, crea incertezza giuridica per i servizi turistici balneari, scoraggia gli investimenti in un settore fondamentale per l'economia italiana e già duramente colpito dalla pandemia di coronavirus, causando nel contempo una perdita di reddito potenzialmente significativa per le autorità locali italiane; b) gli Stati membri sono tenuti a garantire che le autorizzazioni, il cui numero è limitato per via della scarsità delle risorse naturali (ad esempio le spiagge), siano rilasciate per un periodo limitato e mediante una... _OMISSIS_ ...sibilità di competere per l'accesso a tali risorse limitate; d) la proroga automatica delle concessioni per altri quindici anni vieta alle autorità locali di avviare o proseguire procedimenti pubblici di selezione per l'assegnazione di concessioni che altrimenti sarebbero scadute, in violazione del diritto dell'Unione.
Le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo rientrano in linea di principio nel campo di applicazione della direttiva Bolkestein, restando rimessa al giudice nazionale la valutazione circa la natura “scarsa” o meno della risorsa naturale attribuita in concessione, con conseguente illegittimità di un regime di proroga “ex lege” delle concessioni aventi ad oggetto risorse naturali scarse (regime ritenuto equivalente al rinn... _OMISSIS_ ... ad evidenza pubblica, anche al fine di garantire tutela ad interessi transfrontalieri, e la direttiva Bolkestein è ostativa a disposizioni legislative nazionali di proroga automatica in favore dei titolari di concessioni demaniali marittime.
La proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime aventi natura turistico ricreativa non può essere generalizzata, dovendo la normativa nazionale ispirarsi alle regole della Unione europea sulla indizione delle gare.
L’applicabilità dei principi sanciti dalla Direttiva Bolkestein (2006/123/CE) non può dipendere dall’epoca del rilascio concessioni demaniali marittime, dovendo trovare applicazione il principio tempus regit actum, e dovendo il provvedimento amministrativo di proroga essere esaminato alla luce dell... _OMISSIS_ ...er sé ostativo a una procedura selettiva, come auspicato dalla normativa comunitaria.
Proprio in relazione all’art. 1, commi 682 e ss., l. 145/2018, la Commissione europea ha avviato un’ulteriore procedura d’infrazione (n. 2020/4118) a carico dello Stato italiano osservando, tra l’altro, che «la normativa italiana, oltre ad essere incompatibile con il diritto dell’Unione Europea, crea incertezza giuridica per i servizi turistici balneari, scoraggia gli investimenti in un settore fondamentale per l’economia italiana e già duramente colpito dalla pandemia di coronavirus, causando nel contempo una perdita di reddito potenzialmente significativa per le autorità locali italiane».
Il provvedimento di diniego della proroga dell... _OMISSIS_ ...rova di ciò, sarebbe sufficiente considerare che il diniego di proroga delle concessioni sul territorio nazionale a “macchia di leopardo” non eviterà l’imminente ed altamente probabile avvio della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, che resterà inadempiente in assenza dell’approvazione della normativa di riordino della materia e di attuazione della direttiva.
La giurisprudenza comunitaria è attestata sulla prevalenza del principio di concorrenza su interessi imprenditoriali (privati) reputati recessivi in esito ad una comparazione fondata sull’interesse pubblico in concreto, con conseguente illegittimità della proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime.
Nell'ambito della proroga ex lege delle concessioni de... _OMISSIS_ ...risorsa naturale scarsa (requisito la cui sussistenza la Corte di giustizia ha demandato al giudice nazionale); il secondo, che entra in contrasto frontale con la sentenza del giudice europeo, volto radicalmente ad escludere la possibilità di far rientrare le concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative nella nozione di autorizzazione di servizi e, quindi, nel campo di applicazione dell’art. 12 della citata direttiva.
Il dibattito sulla compatibilità comunitaria della disciplina nazionale che prevede la proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime è continuato anche dopo la sentenza della C.G.U.E. del 14 luglio 2016, soprattutto in ambito dottrinale. Da più parti, invero, si è negato che il diritto dell’Unione imponga l’obbligo di ... _OMISSIS_ ... marittime (e dalle correlative procedure di infrazione aperte dalla Commissione Europea) è derivata una situazione di sicura incertezza, che sarebbe ulteriormente alimentata dall’improvvisa cessazione di tutti i rapporti concessori in atto, come conseguenza della immediata non applicazione della legge nazionale incompatibile con il diritto dell’Unione.
Secondo l'Adunanza Plenaria, sussistono i presupposti per modulare gli effetti temporali della decisone di immediata disapplicazione del regime di proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime. La graduazione degli effetti è resa necessaria dalla constatazione che la regola in base alla quale le concessioni balneari debbono essere affidate in seguito a procedura pubblica e imparziale richiede di prevedere un i... _OMISSIS_ ...ncessori oggetto di eventuali giudicati formatisi sulla normativa di cui all’art. 1, commi 682 e 683, legge n. 145 del 2018, che dispone la proroga automatica e generalizzata fino al 31 dicembre 2033 delle concessioni demaniali in essere, successiva alla sentenza Promoimpresa della Corte di giustizia, necessitano di essere regolamentati tenendo conto, da un lato, del portato tipico dell’autorità di cosa giudicata e, dall’altro, delle implicazioni derivanti dalle modifiche normative (cui sono equiparate le sentenze della Corte di giustizia) successivamente intervenute a disciplinare il rapporto. La particolarità della vicenda discende dal fatto che la sentenza Promoimpresa è stata pronunciata nel 2016, quindi prima della modifica normativa del 2018, sicché essa non costitu... _OMISSIS_ ...disapplicazione delle norme interne che hanno prorogato la durata delle concessioni demaniali in ragione del contrasto con l’art. 12 della Direttiva n. 163/2006 (cd. “Bolkestein”) ritenuto di portata self executing con il conseguente obbligo di indire procedure ad evidenza pubblica per la selezione dei potenziali concessionari e quella più aderente al diritto nazionale che nega la possibilità di disapplicare le norme interne, anche quando esse prevedano proroghe automatiche, per carenza di auto-esecutività della Direttiva medesima.
Per il contrasto con il diritto eurounitario, la proroga ex lege della concessione demaniale marittima non comporta effetti, ma tali conseguenze sono state regolate con decorrenza dal 31 dicembre 2023, allo scopo di consentire un opp... _OMISSIS_ ...
Le disposizioni di cui all’art. 49 TFUE e all’art. 12 della direttiva 2006/123/CE attengono al caso delle proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreativa e non possono essere applicate de plano alle diverse concessioni di posteggio per lo svolgimento del commercio su area pubblica. Queste ultime investono tutt’altro tipo di risorse, anche in termini di attrattività economica e di valutazione circa la loro scarsità, e coinvolgono interessi sociali connessi alla tutela dell'occupazione, che appaiono ictu oculi diversi e peculiari rispetto a quelli che vengono in gioco nello sfruttamento a fini turistici delle aree costiere da parte delle imprese del settore.
La proroga automatica delle concessioni demaniali... _OMISSIS_ ...tata dalla Corte di giustizia europea nella sentenza 14 luglio 2016, causa C-458/14 e C-67/15 - è direttamente applicabile nell'ordinamento interno, a prescindere dalla sussistenza di un "interesse transfrontaliero certo", in quanto oggetto di "armonizzazione esaustiva" o "completa" da parte del legislatore dell'Unione: la concessione demaniale marittima con finalità turistico-ricreative va qualificata come "autorizzazione" ai sensi della disciplina dell'art. 12 della direttiva 2006/123/CE, atteggiandosi quale "atto formale", nei termini precisati dal diritto europeo, che il prestatore deve ottenere dall'autorità concedente per esercitare l'attività economica dello stabilimento balneare sul bene demaniale (lido del mare) costituente una risorsa scarsa.
L'articolo 12, paragrafi 1... _OMISSIS_ ...ale, come quella che prevede la proroga automatica delle autorizzazioni demaniali marittime e lacuali in essere per attività turistico-ricreative, in assenza di qualsiasi procedura di selezione tra i potenziali candidati.
Non esiste più un diritto al rinnovo automatico della concessione a esclusivo vantaggio dell'originario concessionario, nel rispetto delle norme comunitarie in materia di tu...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.