La rideterminazione dei canoni concessori di demanio marittimo ex L. 296/2006

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO MARITTIMO --> LEGGE 296/2006

La revisione dei canoni demaniali marittimi prevista dall'art. 1, co. 251 legge 296/2006 si appplica anche ai rapporti concessori in corso.

La revisione dei canoni demaniali marittimi prevista dall'art. 1, co. 252, legge 296/2006 si applica a tutte le concessioni demaniali marittime, anche a quelle rilasciate prima del 01.01.2007, e supera ogni altra normativa.

La legge 296/2006 ha disposto il riordino complessivo dei criteri di calcolo dei canoni demaniali marittimi, per dare ad essi una remuneratività di mercato, senza che ciò possa costituire, stante la generalità ed adeguatezza, un motivo di pretesa violazione dei principi costituzionali (artt. 3, 16, 41 cost.) e comunitari (artt. 43 e 49 Trattato CE).

Il presupposto della commisurazione dei canoni introdotta dal art. 1, comma 251, della legge n.296/2... _OMISSIS_ ...a 2007) è costituito dalla circostanza che dopo l'entrata in vigore della norma il privato gestisca in concessione i beni rientranti nelle classificazioni ivi indicate, a prescindere dal momento del rilascio della concessione, antecedente o successivo che sia all'entrata in vigore della legge n.296/2006.

La previsione della decorrenza dei nuovi canoni di cui all'art. 1, comma 251, della legge n.296/2006 (Finanziaria 2007), non è affetta da vizi di irrazionalità, né viola i principi di uguaglianza e di imparzialità dell’azione amministrativa.

Le novità introdotte dalla legge n. 296/2006 in materia di determinazione di canoni demaniali marittime sono applicabili anche alle concessioni in corso di durata ultrasessennale.

La rideterminazione del canone demaniale marittimo ai sensi dell'art. 1, co. 251, legge 296/2006 non deve avvenire nel rispetto dei presupposti dell'autotutela decisoria previsti dall'art. 21-nonies legge 241/1990.
... _OMISSIS_ ...;applicazione delle nuove misure del canone in relazione alla varia tipologia dell’oggetto della concessione è espressamente prevista dall’art. 1, comma 251, della legge n. 296 del 2006, che non trova ostacolo nell’esistenza di rapporti contrattuali o negli articoli della Costituzione 3 (che tutela la partecipazione del cittadino alla vita economica del paese) e 41 (che assicura la libertà di iniziativa economica).

L'art. 1, comma 251, della legge n. 296 del 2006, nel quadro di una politica che persegue l’obiettivo primario di acquisire i mezzi finanziari necessari per la soddisfazione degli interessi pubblici, tende ad equilibrare i canoni demaniali (cioè i costi che i concessionari sopportano per disporre dei beni demaniali) e i benefici economici che da tale utilizzazione derivano; tale fine è perseguito tenendo conto dei prezzi di mercato, cioè in base a valutazioni non irragionevoli.

L'art. 1, co. 251 e 252, legge 296/20... _OMISSIS_ ...e anche alle concessioni rilasciate prima del 1.1.2007.

L’art. 1, comma 251, della legge 296/2006 deve essere interpretato nel senso che la nuova misura dei canoni è correlata sia alla capacità di reddito del bene dato in concessione, sia al maggior valore del bene che si riceve in concessione, se lo stesso comprende impianti e pertinenze.

In materia di canone per l'utilizzo del demanio marittimo ex art. 1, co. 251, legge 296/2006, ai fini dell’identificazione della finalità produttiva, e quindi dell’inquadramento all’interno della categoria degli impianti destinati ad attività commerciali, viene in rilievo la natura servente rispetto alla produzione di servizi svolta da un bene, cioè il legame fra più beni in vista della produzione.

La variazione dei criteri di calcolo dei canoni dovuti dai concessionari di beni demaniali marittimi prevista dall'art. 1, co. 251, legge 296/2006 non scaturisce da una decisione impro... _OMISSIS_ ...ria del legislatore, ma si inserisce in una linea evolutiva della disciplina dell'uso dei beni demaniali, in quanto si è progressivamente fatta strada la tendenza ad avvicinare i valori di tali beni a quelli di mercato, sulla base delle potenzialità degli stessi di produrre reddito in un contesto specifico.

Il complesso edilizio accessibile solo da due accessi non può essere considerato quale una pluralità di manufatti, ma come corpo edilizio unitario, con la conseguente applicazione della riduzione del canone prevista dalla l. 296/2006.

La rideterminazione del canone demaniale ai sensi della legge 296/2006 costituisce circostanza ampiamente prevedibile per la parte privata, in doverosa applicazione di specifiche disposizioni legislative, per cui è legittima una volta data attuazione alle garanzie procedimentali.

La legge 296/2006 ha, con l’avvenuta abrogazione della disciplina in favore dei porti turistici (legge 449/1997), ristabi... _OMISSIS_ ...azione generale (art. 3, co. 1, lett. b, d.l. 400/1993), distinguendo le aree tra «alta valenza turistica» (cat. A) e «normale valenza turistica» (cat. B).

L’applicazione dei canoni secondo la legge n. 196 del 2006 non riguarda solo le concessioni rilasciate o rinnovate a partire dal 1° gennaio 2007: l’art. 1 comma 251 prevede infatti che i nuovi criteri di quantificazione si applichino a partire da tale data, ma non prevede, né implica, alcuna limitazione in relazione al momento di rilascio della concessione, limitazione che sarebbe, a ben vedere, ingiustificata sia rispetto al fine della norma, sia contraria alla parità di trattamento tra i concessionari.

In caso di rinnovo automatico della concessione demaniale maritima prima del termine, le opere non amovibili ai fini del canone ex. d.l. 269/2003 vanno valutate come impianto difficilmente amovibile e non come bene di proprietà dello Stato, dal momento che ... _OMISSIS_ ...terà la proprietà soltanto all'effettiva scadenza ddel titolo concessorio.

In materia di canoni demaniali marittimi, la legge 296/2006 non riguarda solo le concessioni rilasciate o rinnovate a partire dal 1° gennaio 2007 né contempla alcuna limitazione in relazione al momento di rilascio della concessione.

La rivalutazione dei canoni sulla base degli indici Istat maturati a decorrere dal 1994 non configura una non consentita applicazione retroattiva dell’art. 1, co. 251, legge 296/2006, né una duplicazione del coefficiente.

L’art. 3 del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400 (Disposizioni per la determinazione dei canoni relativi a concessioni demaniali marittime), come modificato dalla legge di conversione 27 dicembre 2006, n. 296, in attuazione della funzione legislativa statale in materia di beni demaniali, si applica a tutte le pertinenze di concessioni demaniali marittime destinate ad attività commerciali, terziario-dir... _OMISSIS_ ...roduzione di beni e servizi, in relazione alle quali la legge stessa non distingue a seconda della natura e durata dell’attività che si svolge in ambito demaniale.

La legge finanziaria 29 dicembre 2006, n. 296 ha operato un adattamento del canone, che era sproporzionato in danno dello Stato a causa della sua patente inadeguatezza in relazione al tempo trascorso e ai fenomeni di deprezzamento maturati riguardo al valore del bene in concessione e alla redditività ordinariamente ritraibile dal concessionario.

Nell'art. 1, comma 251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (il quale, a decorrere dall’anno 2007, classifica le aree oggetto di concessione in due categorie, ad alta valenza turistica e a normale valenza turistica) non v’è elemento che possa indurre a differenziare i canoni in ragione della natura del rapporto (ad esempio temporaneo o esennale).

L'art. 1, co. 252, legge 296/2006 si applica anche alle concessioni rila... _OMISSIS_ ...eg; gennaio 2007, ferma restando l’operatività dei nuovi criteri di determinazione del canone demaniale soltanto per i periodi successivi a tale data.

È illegittima la commisurazione del canone che, anziché tener conto della consistenza attuale del bene dato in concessione, lo commisuri alla sua conformazione futura, a seguito della realizzazione delle opere.

Se l’interpretazione dell’art. 1, comma 251, legge 296/2006 fondata sull’esigenza di commisurare il canone alla capacità del bene di produrre reddito, può portare a giustificare tale commisurazione alle caratteristiche che il bene via via assume nel corso della concessione, una interpretazione di tal fatta determina tuttavia una profonda alterazione del sinallagma contrattuale nelle concessioni di lunga durata e scoraggia gli investimenti finalizzati alla valorizzazione dei beni demaniali.

In materia di canoni demaniali marittimi, le disposizioni del D.M.... _OMISSIS_ ...vono ritenersi abrogate per incompatibilità con la nuova disciplina dettata dall'art. 1, co. 251, legge 296/2006, la quale non contempla un meccanismo analogo.

L’interpretazione che correla la commisurazione del canone alle caratteristiche che i beni demaniali acquisiscono nel corso della concessione, da un lato, porta alla disparità di trattamento (perché onererebbe dello stesso canone chi riceva un bene e costruisca a sue spese un impianto di difficile rimozione e chi invece riceva in concessione un bene su cui insiste un impianto da altri costruito), da un altro lato è smentita dallo stesso art. 1, co. 251, legge 296/2006, che prevede il cosiddetto canone OMI per le pertinenze immobiliari con destinazione commerciale, cioè per le costruzioni o opere che appartengono allo Stato.

Il canone OMI può riguardare solo le costruzioni o altre opere che appartengono allo Stato; ciò può avvenire solo al termine della concessione, non nel corso della m... _OMISSIS_ ...CRLF|L'art. 1, co. 251, legge 296/2006 va interpretato nel senso che la nuova misura dei canoni è correlata sia alla capacità di reddito del bene dato in concessione, sia al maggior valore del bene che si riceve in concessione, se lo stesso comprende impianti e pertinenze.

L'interpretazione costituzionalmente orientata della normativa di cui all’art. 1, co. 251 e 252, legge 296/2006 porta a non ritenere applicabili i nuovi criteri di determinazione dei canoni demaniali per le concessioni preesistenti, limitatamente alla parte di specchio acqueo destinata ad ospitare impianti di difficile rimozione, come appunto nel caso in esame.

Avuto riguardo sia alla dizione letterale dell’art. 1 co. 252 l. n. 296/06 e sia alla sua ratio, chiaramente da individuarsi nella volontà del legislatore di correggere l’evidente sproporzione dei canoni concessori relativi al demanio marittimo, la normativa di cui alla l. Fin. 2007 si applica anche alle c... _OMISSIS_ ...sciate prima del 1° gennaio 2007, ferma restando l’operatività dei nuovi criteri di determinazione del canone demaniale soltanto per i periodi successivi a tale data.

In relazione all'art. 1, comma 251, della legge n. 296/06 è necessaria un’interpretazione che, di fatto, non scoraggi gli investimenti finalizzati alla valorizzazione dei beni demaniali ed eviti la duplicazione degli oneri per il concessionario.

L’art. 1, comma 251, della legge n. 296 del 2006 va interpretato nel senso che la nuova misura dei canoni è correlata sia alla capacità di reddito del bene dato in concessione, sia al maggior valore del bene che si riceve in concessione, se lo stesso comprende impianti e pertinenze.

L’interpretazione costituzionalmente orientata della normativa di cui all’art. 1 commi 251 e 252 l. Fin. 2007 porta a non ritenere applicabili i nuovi criteri di determinazione dei canoni demaniali per le concessioni pree... _OMISSIS_ ...
La disciplina sopravvenuta di cui all'articolo 1, comma 251, L. n. 296/2006 deve intendersi come applicabile solamente agli impianti insistenti su aree demaniali, già di proprietà dell’Ente concedente e attribuiti in concessione al privato, che, dunque, non effettua rilevanti esborsi per realizzarle o per manutenerle: solamente in questo modo viene salvaguardato il sinallagma originario della concessione di lunga durata e vengono differenziate le due suvviste diverse ipotesi di concessione.

Un’interpretazione costituzionalmente corretta della l. 296/2006 non può che condurre ad una applicazione che tenga conto delle caratteristiche del bene oggetto di concessione quali erano all’atto di avvio del rapporto concessorio ovvero delle modifiche intervenute a cura e spese dell’Ente concedente, e non anche di quanto ivi realizzato, con investimenti in proprio, da parte del concessionario.

L’art. 1, comma 251, della legge... _OMISSIS_ ... applica alle concessioni demaniali marittime in corso, poiché nel prevedere che i nuovi criteri di determinazione dei canoni si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2007, non limita il riferimento alle concessioni rilasciate o rinnovate da tale data; inoltre, la lettera b del citato comma 251 estende i nuovi criteri anche agli anni 2004, 2005 e 2006, e quindi presuppone l’applicabilità del nuovo regime dei canoni anche alle concessioni in corso.

Qualora la concessione demaniale marittima attribuisca al concessionario il diritto di erigere e m...


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Autore

Boschetti, Monica

Avvocato