PATOLOGIA --> AUTOTUTELA --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE
Un esiguo lasso temporale trascorso tra il rilascio del provvedimento concessorio oggetto di autotutela e l’avviso di avvio del procedimento di secondo grado (nella specie, meno di quattro mesi) non può dar luogo ad un legittimo affidamento dell'interessato.
La revoca di concessione può anche assumere una fisionomia sanzionatoria: in tal caso, essa deriva dall'accertata inosservanza di obblighi, o dall'accertamento di comportamenti irregolari, nell'esercizio dell'attività connessa al rapporto concessorio. Anche in questo caso, peraltro, la revoca è espressione di una potestà pubblicistica di carattere sanzionatorio - ripristinatorio rientrante nell'ampio concetto di autotutela, riconosciuta ...
_OMISSIS_ ...ta, ad esempio, alla mancata sottoposizione della stessa alla Giunta) vizia la formazione della volontà dell'ente e la conseguente determinazione di concedere in locazione l’area al richiedente, legittimando l'annullamento in autotutela di tale attribuzione.
E' legittimo annullare in autotutela l'affidamento di un immobile pubblico se risulta che tale annullamento non è stato disposto per sottrarsi puramente e semplicemente ad un contratto economicamente squilibrato, quanto piuttosto a causa della mancata corretta valutazione della convenienza economica che legittimava l’operazione suddetta.
L'atto di ritiro adottato sul presupposto che la delibera di affidamento del bene pubblico fosse affetta da un coacervo di vizi di legittimità, frutto di una e...
_OMISSIS_ ... ufficio.
La scelta di concedere in uso un immobile pubblico senza esperire la procedura concorsuale è espressione di discrezionalità amministrativa, i cui atti possono essere rimossi unicamente previo esercizio del potere di autotutela.
L'annullamento in autotutela a circa un anno di distanza dal rilascio della concessione si deve ritenere intervenuto entro un termine ragionevole, tenuto conto della complessità del procedimento di secondo grado.
L’interesse di rilievo pubblico alla statuizione di annullamento in autotutela di una autorizzazione alla realizzazione di una stazione radio per telefonia mobile si identifica nell’esigenza indicata nell’atto di ritiro di salvaguardare il corretto sviluppo del tessuto edilizio della z...
_OMISSIS_ ...jus aedificandi.
Qualora la P.A. abbia illegittimamente qualificato la cessione in godimento ad un privato di un bene del patrimonio indisponibile come «locazione», applicando la legge 392/1978, e poi provveda all'annullamento d'ufficio di tale provvedimento, non è necessaria alcuna comparazione tra l'interesse pubblico e l'interesse del conduttore (rectius: concessionario) nell'ipotesi in cui all'atto annullato non fosse seguita la stipula del contratto.
L'uso di beni demaniali non dà luogo ad un rapporto paritetico, ma ad un rapporto pubblicistico nel quale la P.A. ha per legge poteri di autotutela della proprietà pubblica.
Risulta del tutto non condivisibile la disinvoltura con cui l’amministrazione passi da un vaglio di aut...
_OMISSIS_ ...e addebitare al beneficiario dell’autorizzazione un comportamento abusivo in spregio della stessa autorizzazione rilasciata.
L'annullamento in autotutela del provvedimento di affidamento in concessione di un bene pubblico non deve necessariamente essere preceduta dalla rimozione del diniego implicito sull'autotutela opposto ai sensi dell'art. 243-bis D. Lgs. 163/2006.
Il provvedimento che dichiara che l'aspirante concessionario è titolato a disporre ed usare dell’impianto di sollevamento acqua e che la sua istanza di concessione è accoglibile, revocando per tali motivazioni la concessione rilasciata al controinteressato, ingenera nell'aspirante concessionario un oggettivo affidamento in ordine alla sua dichiarata titolarità ad utilizzare l’im...
_OMISSIS_ ...ine all’esito favorevole del procedimento amministrativo stesso.
PATOLOGIA --> AUTOTUTELA --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> AFFIDAMENTO SENZA GARA
Quando il vizio che inficia l’atto amministrativo è significativamente grave, in quanto implica la violazione di regole e principi posti a presidio di beni di particolare rilevanza (come l’avvenuto affidamento di una concessione al di fuori di un’apposita procedura ad evidenza pubblica), il potere di autotutela, pur non assumendo natura meramente vincolata, si caratterizza per una più intensa considerazione dell’interesse pubblico rispetto a quello privato con la conseguenza che il giudizio di prevalenza del primo sul secondo richiede una motivazione meno pregnante.
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_OMISSIS_ ...ttività estrattiva che sia motivato soltanto sulla base dell'erroneità dei presupposti che avevano indotto la P.A. a rilasciare l'autorizzaizone, non recando alcun riferimento all'interesse pubblico all'annullamento e al contemperamento dello stesso con l'affidamento del privato.
PATOLOGIA --> AUTOTUTELA --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CONCESSIONE CIMITERIALE
Un Comune, al fine di rientrare in possesso di un impianto di illuminazione votiva, è abilitato ad avvalersi dei poteri di autotutela amministrativa di cui all’art. 823 comma 2 cod. civ., mentre la società, detenendo gli impianti in via di mero fatto, non può neppure vantare una posizione giuridica di interesse legittimo che la abiliti ad opporsi giudizialmente al provvedimento impugna...
_OMISSIS_ ...nei confronti degli altri soggetti privati, è altrettanto vero che esso non preclude l’esercizio dei poteri autoritativi spettanti alla amministrazione concedente, con la precisazione che nel caso di emanazione di atti di revoca o di decadenza spetta la tutela prevista per le posizioni di interesse legittimo e che, in ogni caso, titolare del diritto reale, nonché della coesistente posizione di interesse legittimo nel caso di emanazione di atti autoritativi, è esclusivamente il concessionario, cui non può neppure essere assimilato né il richiedente la sub–concessione, in mancanza del formale provvedimento abilitativo, né chi abbia ‘acquistato’ - solo apparentemente, in ragione della nullità del relativo contratto - il bene demaniale.
A fronte di atti d...
_OMISSIS_ ...ncessionario ha natura di interesse legittimo.
Di fronte ad una concessione cimiteriale perpetua l’amministrazione non può sul piano logico-giuridico disporre proroghe o rinnovi del rapporto in sé complessivamente considerato, ma potrebbe, nell’esercizio del proprio potere di autotutela, revocare l’atto per sopravvenuti motivi di interesse pubblico o per mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento o, anche, semplicemente, per una nuova valutazione degli elementi e dei presupposti di fatto preesistenti, ma ciò con il rispetto delle garanzie e delle modalità (soprattutto quanto alla previsione dell’indennizzo economico) previste dall’art. 21-quinquies della legge generale n. 241/1990 a tutel...
_OMISSIS_ ...oncessione di un loculo che abbia indotto la P.A. in errore consente a quest’ultima di intervenire anche senza prendere in ordine agli interessi dell’istante, in quanto l’affidamento di quest’ultimo non è meritevole di protezione.
L’atto di ritiro di un divieto di tumulare risulta correttamente ed adeguatamente motivato con il compiuto - sia pur sintetico - richiamo alla successiva pronuncia giurisdizionale che accerta il diritto al sepolcro: tale tecnica motivazionale soddisfa i requisiti di cui all’art. 3 della L. n. 241/1990.
In caso di annullamento in autotutela di una concessione cimiteriale, non può essere invocato alcun affidamento se non è stata realizzata alcuna opera sepolcrale né sono stati comunque compiuti atti ...
_OMISSIS_ ...all'autotutela, l’esistenza di altri eredi degli originari concessionari del sepolcro, che potrebbero dolersi dell’illegittimità del provvedimento illegittimo.
PATOLOGIA --> AUTOTUTELA --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA
È illegittimo il provvedimento con cui il Dirigente comunale preposto al settore determina l’annullamento in autotutela della proroga di una concessione demaniale marittima fino all’anno 2033, disapplicando di fatto la normativa nazionale, posto che a disporre del suddetto potere di disapplicazione della norma nazionale in contrasto con la norma europea è il solo organo giurisdizionale.
L’onere motivazionale, gravante sull’amministrazione nel caso di a...
_OMISSIS_ ...minenti valori pubblici di carattere ‘autoevidente’, quale quello inerente la concessione demaniale marittima di un bene sensibile dal punto di vista paesaggistico e ambientale, l’onere motivazionale gravante sull’amministrazione potrà dirsi soddisfatto attraverso il richiamo alle pertinenti circostanze in fatto e il rinvio alle disposizioni di tutela che risultano in concreto violate le quali normalmente possano integrare le ragioni di interesse pubblico che depongono nel senso dell’esercizio del ius poenitendi.
Qualora l’amministrazione ravvisi il difetto originario dei presupposti sulla cui base è stata precedentemente attribuita una concessione demaniale marittima o consentito il subingresso nella stessa, il ritiro di tali atti costitu...
_OMISSIS_ ...anifestazione di un potere di autotutela vincolato e ad avvio doveroso, che non richiede specifiche valutazioni in ordine all’interesse pubblico alla sua adozione, rientrando nella generale e tipica categoria della revoca sanzionatoria.
Il provvedimento in autotutela di decadenza di una concessione demaniale non ha natura vincolata ed incide su posizioni giuridiche originate dal titolo concessorio per cui deve essere preceduto da una più pregnante valutazione in ordine alla gravità dei fatti addebitati al soggetto concessionario.
Nel procedimento volto alla decadenza di una concessione demaniale l’omessa comunicazione personale di avvio del procedimento non può essere supplita con la pubblicazione di tale nota all'albo dell’ente.
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_OMISSIS_ ...edimento.
È legittimo l'annullamento in autotutela della concessione demaniale rilasciata in violazione dei principi di trasparenza ed imparzialità, che sono pacificamente applicabili in ipotesi di pluralità di domande (nella fattispecie, soltanto alcuni progetti erano stati inoltrati al Genio civile per l’acquisizione del prescritto parere).
L'interesse del privato al mantenimento della concessione demaniale marittima rilasciata in violazione dei principi di trasparenza ed imparzialità, è, in linea di principio, recessivo rispetto all’interesse pubblico del più redditizio utilizzo dell’immobile e a quello dei terzi controinteressati a poter concorrere ad eventuale nuova procedura selettiva.
PATOLOGIA --> AUTOTUTELA --> C...
_OMISSIS_ ...iente ragione che può (e deve) indurre l’Amministrazione comunale a riesaminare tutte le pratiche, qualora sia mancata nel corso degli anni la dovuta cura nella loro gestione e del relativo censimento.
Nessun legittimo affidamento si può ravvisare quando l’Amministrazione intenda ripristinare la legalità nel settore degli impianti pubblicitari, risultando recessiva la posizione di chi li gestisca in assenza di tutti i necessari titoli abilitativi.
Al fatto che l’autorizzazione all'installazione di impianti pubblicitari sia rilasciata illegittimamente e poi sia successivamente annullata non può che seguire l’adeguamento dello stato di fatto a quello di diritto e non rileva l’assenza della pericolosità in sé dell’impianto: que...
_OMISSIS_ ...ivata con la necessità di disapplicare la norma contenuta nel Piano generale degli Impianti vigente nel comune per asserita contrarietà ad una fonte sovraordinata perché ciò equivale semplicemente a riaffermare l’esigenza di ripristino della legalità violata ma non anche ad effettuare una indispensabile ponderazione comparativa tra interessi configgenti, unica valutazione capace di sorreggere legittimamente un atto di ritiro assunto dalla P.a., sub specie di annullamento d’ufficio.
L'installazione degli impianti pubblicitari in contrasto con le distanze minime prescritte rispetto alle aree di intersezione non può che imporre l’annullamento dell’originario titolo autorizzatorio, poiché la sopravvivenza dello stesso sarebbe risultata in contrasto con il...
_OMISSIS_ ...gt; OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO
Un provvedimento diretto a realizzare l’interesse patrimoniale del Comune a riottenere, nella qualità di proprietario, la disponibilità del suolo abusivamente occupato da un privato, non ha natura edilizia, bensì è espressione del potere di autotutela spettante all’Amministrazione comunale sui beni demaniali.
Il termine di un anno dal rilascio di una concessione di suolo pubblico non può considerarsi irragionevole per l’esercizio del potere di autotutela dalla Pubblica Amministrazione.
È legittimo l'annullamento in autotutela della concessione di occupazione di suolo pubblico che sia motivata sulla base della presenza di un divieto di sosta dalle 0 alle 24 gravante sull'intera area, in prec...
_OMISSIS_ ... illegittimo il provvedimento di annullamento di una concessione di occupazione di suolo pubblico rilasciata anteriormente all'entrata in vigore dell'art. 20 D. Lgs. 285/1992 che sia stato adottato senza tener conto della normativa transitoria di cui all'art. 234 D. Lgs. 285/1992, che consentiva ai concessionari di adeguare i chioschi esistenti all’entrata in vigore del nuovo codice della strada alla norme ivi contenute entro il termine stabilito dalle amministrazioni comunali.
La P.A. non ha alcun obbligo di provvedere sull'istanza con cui un commerciante sollecita l'annullamento o la revoca in autotutela della concessione di suolo pubblico rilasciata ad altro soggetto.
L’indicazione dell’esaurimento della superficie utile di suolo pubblico ...
_OMISSIS_ ...lla concessione di occupazione di suolo pubblico non può considerarsi come termine irragionevole per l’esercizio del potere di autotutela, anche avendo riguardo alla durata della concessione, pari a cinque anni, trattandosi comunque di un lasso di tempo al di sotto della metà della durata della concessione.
In materia di annullamento in autotutela di concessione di occupazione di suolo pubblico, perché l’affidamento del concessionario possa ritenersi legittimo e meritevole di tutela, è invero necessario che l’interessato in buona fede sia stato indotto a ritenere che la propria condotta fosse conforme a legge in ragione di elementi o condotte univoche provenienti da terzi o perché l’interpretazione formatasi su una determinata normativa era tale da giustificare quel comportamento o quell’azione.