Il contradittorio nelle sanzioni e sanatorie edilizie

PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> SANATORIE EDILIZIE

I provvedimenti di diniego del condono edilizio non devono essere preceduti dalla comunicazione dell'avvio del procedimento, perché i procedimenti finalizzati alla sanatoria degli abusi edilizi sono avviati su istanza di parte.

Il diniego di condono edilizio, in quanto provvedimento vincolato, non richiede alcuna comunicazione preventiva dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza.

Il comproprietario non ha diritto di ricevere il preavviso di rigetto dell’istanza di accertamento di conformità formulata unicamente da un altro dei comproprietari.

In una situazione di incertezza sulla reale titolarità del bene, una completa dialettica procedimentale e/o interlocuzione con l’interessato,può fornire sicuri elementi di approfondimento sul punto della contestata proprietà dell’area oggetto di condono e la... _OMISSIS_ ...costituisce ragione di illegittimità dell'eventuale diniego.

L’ordine di demolizione di opere abusive non necessita della comunicazione di avvio del procedimento.

L’Amministrazione non è tenuta ad inviare all’istante la comunicazione di avvio del procedimento di diniego alla domanda di condono trattandosi di procedimenti a contenuto strettamente vincolato senza che vi siano margini di discrezionalità da parte della P.A., di talché non sarebbe stato possibile alcun apporto partecipativo idoneo a modificare il contenuto del procedimento definitivo.

Non è illegittimo l’atto di annullamento del condono edilizio in caso di mancata comunicazione di avvio del procedimento, nel caso in cui la revoca del provvedimento si basi sulla mancata conformità dell’autodichiarazione rispetto a quanto prospettato nella domanda originaria, posto che l’esito della decisione non avrebbe potuto essere diverso.
... _OMISSIS_ ...sussiste alcun obbligo in capo all’Amministrazione comunale di informare i responsabili dell’abuso della possibile esperibilità dello strumento della sanatoria o del condono in quanto lo strumento di cui all’art 36 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 può essere azionato liberamente dalla parte interessata ove ne ricorrano i presupposti di legge.

Laddove la normativa locale vigente prevede la possibilità dell’Amministrazione di opporsi agli interventi sul patrimonio edilizio esistente di modesta entità anche da assentire in sanatoria, per ragioni prettamente estetiche, il potere discrezionale in capo alla stessa, dotato di per sé di ampia latitudine, deve ritenersi soggetto, parallelamente, ad un obbligo motivazionale particolarmente stringente, implicante la chiara ed esaustiva enunciazione delle ragioni che eventualmente inducono a considerare l’intervento edilizio non funzionale al perseguimento degli obiettivi indicati.
... _OMISSIS_ ...a acquisizione del parere della commissione edilizia, ai fini della decisione di una domanda di sanatoria, non costituisce vizio procedimentale invalidante se non nei casi espressamente previsti dal Regolamento Comunale.

I provvedimenti repressivi degli abusi edilizi non devono essere preceduti dalla comunicazione dell’avvio del procedimento perché trattasi di provvedimenti tipizzati e vincolati, che presuppongono un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul carattere non assentito delle medesime.

La condizione di vicinanza con l’area interessata dalle opere oggetto di sanatoria non è di per sé sufficiente ad obbligare l’Amministrazione comunale alla comunicazione dell’avvio del procedimento.

L'esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi costituisce manifestazione di attività amministrativa doverosa, con la conseguenza che i relativi provvedimenti costituiscono att... _OMISSIS_ ... la cui adozione non è necessario l'invio della comunicazione di avvio del procedimento, non essendovi spazio per momenti partecipativi del destinatario dell'atto.

L’ordine di demolizione conseguente all'accertamento della natura abusiva delle opere edilizie, come tutti i provvedimenti sanzionatori edilizi, è un atto dovuto e come tale non deve essere preceduto dall'avviso di cui all'art. 7 L. n. 241/1990 trattandosi di una misura sanzionatoria per l’accertamento dell’inosservanza di disposizioni urbanistiche secondo un procedimento di natura vincolata precisamente tipizzato dal legislatore e rigidamente disciplinato dalla legge.

È illegittimo il provvedimento di rigetto dell’istanza di sanatoria ovvero l’emanazione dell’ordinanza di demolizione basata esclusivamente sul contrasto “formale” tra un precedente atto di donazione dell’immobile in esame e quanto dichiarato in sede di presentaz... _OMISSIS_ ...etta istanza di sanatoria, omettendo di interloquire sul punto con il ricorrente non realizzando un contraddittorio che determina il sorgere di un vizio di istruttoria.

Ai fini dell’adozione degli atti di repressione degli illeciti edilizi non è richiesto l’apporto partecipativo del destinatario.

L’ordine di demolizione non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di atto dovuto e rigorosamente vincolato con riferimento al quale non sono richiesti apporti partecipativi del privato.

L’ingiunzione di demolizione di un manufatto abusivo, emessa successivamente all'adozione di un diniego di concessione edilizia in sanatoria, non necessita del previo avviso di avvio del procedimento amministrativo ex art. 7, l. 7 agosto 1990 n. 241, trattandosi di atto vincolato e meramente conseguenziale nell'ambito di un procedimento sanzionatorio sostanzialmente unitario.

... _OMISSIS_ ...i demolizione, in quanto atto dovuto e dal contenuto rigidamente vincolato, presupponente un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul carattere non assentito delle medesime, non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento.

L’esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi costituisce manifestazione di attività amministrativa doverosa, con la conseguenza che i relativi provvedimenti, costituiscono atti vincolati per la cui adozione non è necessario l’invio della comunicazione di avvio del procedimento, non essendovi spazio per momenti partecipativi del destinatario dell’atto.

L’ordinanza di demolizione in quanto atto vincolato non richiede comunicazione di cui all'art. 7 legge 241/1990.

L'ordine di demolizione conseguente all'accertamento della natura abusiva delle opere è un atto dovuto che non deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del proc... _OMISSIS_ ...
Gli ordini di demolizione, quali provvedimenti repressivi di abusi edilizi, non soggiacciono all'onere procedimentale fissato dall'art. 7 della legge n. 241/90, trattandosi di provvedimenti a carattere strettamente vincolato sul cui contenuto non può in alcun modo incidere l’apporto partecipativo del destinatario dell’atto.

E’ legittimo il diniego di condono edilizio straordinario ex art. 32 d.l. n. 269 del 2003 non preceduto dalla comunicazione all'interessato dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza.

Nei confronti di un ordine di demolizione di opere edili abusive non trova applicazione l'obbligo di comunicare l´avvio dell´iter procedimentale in ragione della natura vincolata del potere repressivo esercitato che rende di per sé inconfigurabile un qualunque apporto partecipativo del privato.

Laddove il diniego di concessione edilizia in sanatoria si imponga come atto dovuto (il... _OMISSIS_ ...n particolare, in caso di dolosa infedeltà della domanda di condono), la mancata comunicazione del preavviso di rigetto dequota a mera irregolarità.

Il procedimento di accertamento di conformità (art. 36 D.P.R. 380/2001) non richiede la comunicazione di avvio, essendo ad istanza di parte.

Il diniego di accertamento di conformità non deve essere preceduto da un’audizione formale dell’interessato, non essendo tale adempimento previsto dalla normativa in materia.

Il provvedimento di diniego di un’istanza di accertamento di conformità in larga parte confermativa rispetto ad una precedente domanda di sanatoria respinta non necessita di essere preceduta da un nuovo preavviso di rigetto.

La P.A. non è tenuta a chiedere alcuna integrazione documentale nell’ipotesi in cui l’istanza di accertamento di conformità sia completamente priva di documentazione e non identifichi univocamente l’... _OMISSIS_ ...olarizzare, giacché in siffatta evenienza la P.A. non è messa in condizione di apprezzare la consistenza dell’abuso (metri quadri, tipologia).

L’ente locale può ritenersi onerato a disporre un’integrazione documentale solo in relazione ad una documentazione prodotta e tuttavia priva di tutti gli elementi necessari per la decisione amministrativa, ma non può mai essere invocata laddove il documento non sia stato affatto presentato.

Il diniego di sanatoria non preceduto dalla notifica del preavviso di rigetto non può essere annullato qualora la P.A. abbia dimostrato che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.

Gli atti di repressione degli abusi edilizi hanno natura urgente e strettamente vincolata (essendo dovuti in assenza di titolo per l’avvenuta trasformazione del territorio), con la conseguenza che, ai fini della loro adozione, non sono richiest... _OMISSIS_ ...cipativi del soggetto destinatario.

Investito della richiesta di parere sulla domanda di condono, l'Ente Parco è tenuto a inviare solo al Comune la comunicazione dell’avvio del procedimento, posto che le garanzie partecipative ex legge n. 241/1990 non attengono al procedimento di secondo grado che coinvolge il rapporto interorganico fra l’autorità locale e l’Ente Parco chiamato ad esprimersi nei termini brevi previsti dalle disposizioni.

Non è necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento prima del diniego di nulla-osta al condono edilizio per vincolo archeologico, in quanto il procedimento è attivato ad iniziativa della stessa parte interessata, che ne conosce la pendenza e ha rappresentato le proprie posizioni nell’atto di avvio del procedimento medesimo.

Poiché i provvedimenti di diniego di condono sono emessi a conclusione di procedimenti attivati ad istanza di parte, la comunicazione... _OMISSIS_ ... necessaria.

Il contenuto rigidamente vincolato che caratterizza gli atti sanzionatori in materia edilizia, tra cui l'ordine di demolizione, esclude che gli stessi debbano essere preceduti dalla comunicazione d'avvio del relativo procedimento.

La partecipazione dell'interessato al procedimento amministrativo preordinato alla comminatoria di una sanzione per abuso edilizio deve essere assicurata mediante l'invio della comunicazione di avvio o un suo effettivo coinvolgimento nell'attività istruttoria.

Nelle ipotesi in cui sia chiesta la sanatoria di opere abusive che incidono su parti comuni, il condominio estraneo all'abuso deve essere coinvolto nel procedimento, dal momento che le opere potrebbero essere fonte di danni per il condominio sotto svariati profili edilizi e civilistici.

In ragione del contenuto rigidamente vincolato che li caratterizza, gli atti sanzionatori in materia edilizia, tra cui l' ordine di ... _OMISSIS_ ...costruzione abusiva, non devono essere preceduti dalla comunicazione d' avvio del relativo procedimento.

Nei procedimenti di sanatoria edilizia è obbligatorio l'invio della comunicazione di avvio del procedimento: l'obbligatorietà dell’invio di tale comunicazione è stata infatti estesa ai procedimenti ad istanza di parte dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15 che all’art. 8, comma 2 (che prevede ciò che deve essere indicato nella comunicazione stessa) ha aggiunto la lettera c-ter) che dispone di indicare “nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza".

È legittimo il diniego di condono edilizio straordinario, ex art. 32 d.l. 269/2003 non preceduto dalla comunicazione all'interessato dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, sia in quanto la violazione dell'art. 10-bis, legge 241/1990 non è invocabile in relazione a provvedimenti di carattere vincolato, sia in quanto tal... _OMISSIS_ ...non è applicabile a procedimenti connotati ex lege da tratti di assoluta specialità.

L'avvio del procedimento non deve essere comunicato al soggetto che presenta l'istanza di accertamento di conformità, poiché tale adempimento costituisce un inutile aggravamento del procedimento, atteso che l'interessato ha certamente conoscenza dell'esistenza dello stesso, di talché l'avviso di avvio sarebbe una mera duplicazione di formalità.

La comunicazione di avvio del procedimento non è necessaria in caso di rigetto dell'istanza di condono, poich&e...


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