Ammissibilità e condizioni dell'usucapione di un'area da parte della Pubblica Amministrazione

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI --> TITOLO --> USUCAPIONE --> DA PARTE DELLA PA

L'adibizione a uso pubblico di un'area può avvenire con l'uso del bene da parte della collettività indifferenziata protratto nel tempo, di talchè il bene stesso viene ad assumere caratteristiche analoghe a quelle di un bene demaniale. A tal fine rileva essenzialmente il decorso di venti anni per l’acquisto della servitù di uso pubblico o della proprietà per usucapione.

Come è noto, con l'espressione "usucapione pubblica" si intende far riferimento non ad un distinto istituto acquisitivo di matrice pubblicistica, che non esiste, ma alla ordinaria usucapione civilistica il cui beneficiario sia un soggetto pubblico, che semmai presenta alcune particolarità derivanti dalla natura pubblica dell'usucapente.


TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - USUCAPIONE - DA PARTE DELLA PA - AMM... _OMISSIS_ ...|

L’illecita occupazione permane fino al momento della realizzazione di una delle due fattispecie legalmente idonee all’acquisto della proprietà individuabili nel contratto – tramite l’acquisizione del consenso della controparte– o nell’adozione di un provvedimento ex articolo 42 bis D.P.R. 327/2001. In questo contesto sia in ragione della natura permanente dell’illecito sia in considerazione della possibilità riconosciuta al privato di richiedere la restituzione del bene anche a distanza di anni, gioca un ruolo importante l’istituto dell’usucapione definito dalla dottrina come “il mezzo in virtù del quale, per effetto del possesso protratto per un certo tempo e, talora, di altri requisiti, si produce l’acquisto della proprietà e dei diritti reali di godimento”.

Sia in ragione del chiaro disposto dell’articolo 948, comma 3, c.c. – ove espressamente si stabilisce c... _OMISSIS_ ... rivendicazione non si prescrive ma si fanno salvi gli effetti dell’acquisto della proprietà da parte di altri per usucapione – sia per l’esigenza di ‘disciplinare’ l’uso del bene privato compiuto dall’amministrazione per lunghi periodi di tempo, si è posta la necessità di comprendere in che termini possa operare l’usucapione acquisitiva in favore dell’amministrazione considerata dalla giurisprudenza di primo grado quale “valvola di sicurezza” del sistema.

Quanto all’acquisto della proprietà o di una servitù di uso pubblico, rilevano il decorso di venti anni per l’acquisto della servitù di uso pubblico o della proprietà per usucapione.

Deve ritenersi possibile l’usucapione da parte della Pubblica Amministrazione in presenza dei presupposti di cui all’art.1158 c.c. (possesso ininterrotto, non violento, non clandestino, da oltre un ventennio) ed alle condizioni d... _OMISSIS_ .... n.28/2010, con possibilità di un risparmio di spesa dovendosi corrispondere solo danno non patrimoniale e da mancato utilizzo.

E' del tutto escluso, ormai, che la proprietà di un bene privato possa transitare in capo alla p.a. in difetto di un provvedimento acquisitivo emanato nelle forme di legge, salvo, ovviamente, l’acquisto della proprietà per usucapione

Deve ritenersi possibile l’usucapione da parte della Pubblica Amministrazione in presenza dei presupposti di cui all’art.1158 c.c. (possesso ininterrotto, non violento, non clandestino, da oltre un ventennio) ed alle condizioni di cui al D. Lgs. n.28/2010, con possibilità di un risparmio di spesa dovendosi corrispondere solo danno non patrimoniale e da mancato utilizzo.

Secondo la prevalente tesi oggi invalsa sia presso la giurisprudenza amministrativa che ordinaria, l’usucapione sarebbe pienamente applicabile in favore della PA anche alle occupazioni preordi... _OMISSIS_ ...zzazione di opere pubbliche laddove vi sia possesso protrattosi ininterrottamente per venti anni, quale “valvola di chiusura del sistema”, dovendosi altrimenti riconoscere la perpetuità di azione di restitutio in integrum o risarcitoria da parte del soggetto privato vittima dell’occupazione. Così opinando, il possesso da parte dell’Amministrazione non sarebbe né violento né clandestino (1163 c.c.) e sarebbe pertanto utile ai fini del perfezionamento dell’usucapione.

Secondo la prevalente tesi oggi invalsa sia presso la giurisprudenza amministrativa sia ordinaria, l’usucapione sarebbe pienamente applicabile in favore della PA anche alle occupazioni preordinate alla realizzazione di opere pubbliche, fermo restando la problematica della corretta individuazione del momento della "interversio possessionis", che la giurisprudenza identifica, non senza incertezze, nell’immissione in possesso oppure ancora alla data di ... _OMISSIS_ ...re del D.p.r. 8 giugno 2001 n. 327.

Deve ammettersi l’istituto dell’usucapione anche in ipotesi di acquisto del possesso sine titulo (e per ciò idoneo ad usucapire un bene immobile nel termine ventennale) a far data dalla scadenza dell’occupazione legittima (determinata dalla scadenza del decreto di occupazione di urgenza e delle relative proroghe). Ciò per la fondamentale -quanto dirimente- ragione per cui non sono rinvenibili, nell’ordinamento, ragioni di deroga all’istituto dell’usucapione, laddove questa avvenga a favore della mano pubblica ed in presenza di tutti i requisiti di legge.

Poichè la distinzione tra i beni pubblici ed i beni privati non discrimina due categorie concettuali di proprietà, ma soltanto due categorie giuridiche di beni, la prima delle quali presenta un peculiare regime giuridico, la Pubblica Amministrazione può usucapire il bene privato del quale per oltre un ventennio, nella erronea co... _OMISSIS_ ...osse demaniale, abbia disposto la concessione in uso a terzi, atteso che, mentre l'errata supposizione di demanialità del bene non incide sulla volontà della P.A. di gestirlo "uti dominus", risolvendosi in un errore sul regime giuridico del bene irrilevante ai fini dell'usucapione, la concessione in uso a terzi costituisce uno dei modi di disposizione del bene e quindi di possesso dello stesso da parte dell'ente pubblico.

Secondo precedenti giurisprudenziali l'usucapione, anche se derivante da occupazione illecita, impedisce sia la restituzione dell'immobile sia il risarcimento per occupazione acquisitiva o usurpativa.

Deve ammettersi l’istituto dell’usucapione anche in ipotesi di acquisto del possesso sine titulo (e per ciò idoneo ad usucapire un bene immobile nel termine ventennale) a far data dalla scadenza dell’occupazione legittima, determinata (nel caso di specie), dalla scadenza del decreto di occupazione di urgenza. Ciò per... _OMISSIS_ ...e -quanto dirimente- ragione per cui non sono rinvenibili, nell’ordinamento, ragioni di deroga all’istituto dell’usucapione, laddove questa avvenga a favore della mano pubblica ed in presenza di tutti i requisiti di legge.

In caso di occupazione illegittima deve ritenersi possibile l'usucapione da parte della Pubblica Amministrazione in presenza dei presupposti di cui all'art. 1158 c.c. (possesso ininterrotto, non violento, non clandestino, da oltre un ventennio) ed alle condizioni di cui al D.Lgs 28 del 2010, con possibilità di un risparmio di spesa dovendosi corrispondere solo danno non patrimoniale e da mancato utilizzo.

La realizzazione di un’opera pubblica su un fondo illecitamente occupato, anche se non è un titolo idoneo per il trasferimento della proprietà del terreno dal soggetto all’Amministrazione espropriante, fa sempre salvi gli effetti dell’usucapione. Le pronunce giurisdizionali amministrative più r... _OMISSIS_ ...à dell’esito dei singoli casi concreti in cui è stata sollevata eccezione di usucapione, riconoscono l’operatività di questo istituto e le conseguenze sulla domanda dei proprietari volta a costringere l’amministrazione -rimasta inerte sulla diffida presentata- a pronunciarsi sulla richiesta di restituzione dei terreni trasformati ovvero di adozione d’un provvedimento acquisitivo ex art. 42-bis DPR 327/2001.

L'usucapione è istituto costituisce una modalità di acquisizione del diritto di proprietà che la giurisprudenza, pur con opinioni dissenzienti, in maggioranza ritiene operante anche nell’ambito dei rapporti tra pubblica amministrazione e privati.

La modalità di acquisto per usucapione è prevista dal codice civile che costituisce diritto comune, e non vi è quindi ragione di escluderne l’applicabilità all'ipotesi in cui, a seguito della scadenza dei termini di validità della dichiarazione di pubblica utilità e de... _OMISSIS_ ... autorizzativo dell’occupazione d’urgenza, venga meno il potere ablatorio dell’amministrazione e la vicenda acquisisca il carattere della fattualità. In tale ipotesi i rapporti tra autorità espropriante e privato escono dall’ambito pubblicistico per rientrare in quello del diritto comune.

L’acquisto del diritto di proprietà della P.A. per usucapione avviene, ai sensi dell’art. 1158 del Codice Civile (in forza di un tradizionale istituto di diritto privato), in conseguenza del mero possesso ultraventennale del bene immobile occupato, senza che abbia alcun rilievo in proposito la potestà autoritativa ablatoria spettante alla P.A., sicchè non sussiste affatto il paventato “rischio di reintrodurre nell’ordinamento interno forme di espropriazione indiretta o larvata” o di violazione dell’art. 1 del Protocollo Addizionale della C.E.D.U.

L’acquisto del diritto di proprietà della P.A. per usu... _OMISSIS_ ..., ai sensi dell’art. 1158 del Codice Civile (in forza di un tradizionale istituto di diritto privato), in conseguenza del mero possesso ultraventennale del bene immobile occupato, senza che abbia alcun rilievo in proposito la potestà autoritativa ablatoria spettante alla P.A.; non sembra possa essere obliterata l’esigenza del rispetto del principio di certezza giuridica nelle situazioni di possesso a favore della Pubblica Amministrazione di un bene immobile privato, ormai trasformato ed utilizzato da lunghissimo tempo per scopi di pubblica utilità.

Il barrage “possibile” per ravvisare l’usucapione è quello dell'entrata in vigore del DPR n. 327/2001 (sempre a volere muovere dal presupposto che la usucapione “pubblica” abbia diritto di cittadinanza nel sistema e non sia invece impedita da superiori principii di coerenza ordinamentale).

E' assai dubbia l'applicabilità dell'istituto della usucapione alla procedu... _OMISSIS_ ...a nata o divenuta illegittima.

L'occupazione usurpativa di un fondo da parte della P.A. è comunque compatibile con l'usucapione del fondo medesimo da parte dell'ente occupante, in quanto la totale assenza dei presupposti di esercizio del potere ablativo, che connota detta occupazione, lascia intatta la facoltà del proprietario di rivendicare il bene, col limite di diritto comune dell'intervenuta usucapione.

In ipotesi di area da lustri dedicata all’uso pubblico (nel caso di specie verde pubblico), la P.A. può instaurare un giudizio per fare valere comunque l’usucapione a seguito del possesso ultraventennale dell’area.

Deve rigettarsi l’eccezione di usucapione proposta dagli Enti occupanti, posto che difetta con tutta evidenza una situazione di possesso utile ad usucapionem e che quando anche esso, in ipotesi esistesse, non risulterebbe comunque trascorso il termine di legge, posto che il decorso non potrebbe che pr... _OMISSIS_ ... data di entrata in vigore del d.lgs. n. 327/2001 (cfr. CdS Ad. Plen. 2/2016) e che non possono ravvisarsi gli estremi per individuare termini acquisitivi abbreviati.

L'usucapione di un bene illegittimamente occupato è possibile: I) sia effettivamente configurabile il carattere non violento della condotta; II) si possa individuare il momento esatto della interversio possesionis; III) si faccia decorrere la prescrizione acquisitiva dalla data di entrata in vigore del t.u. espr. (30 giugno 2003) perché solo l’art. 43 del medesimo t.u. aveva sancito il superamento dell’istituto dell’occupazione acquisitiva e dunque solo da questo momento potrebbe ritenersi individuato, ex art. 2935 c.c., il «….giorno in cui il diritto può essere fatto valere».

La condotta illecita dell'Amministrazione incidente sul diritto di proprietà non può comportare l'acquisizione del fondo e configura un illecito permanente ex art. 2043 c.c.. ... _OMISSIS_ ...ucapione può intervenire solo a condizione che sia effettivamente configurabile il carattere non violento della condotta, si possa individuare il momento esatto della interversio possesionis,si faccia decorrere la prescrizione acquisitiva dalla data di entrata in vigore del T.U. espropriazioni (30 giugno 2003) perché solo l'art. 43 del medesimo testo unico ha sancito il superamento dell'istituto dell'occupazione acquisitiva e dunque solo da questo momento potrebbe ritenersi individuato, ex art. 2935 c.c., ...


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