TITOLO EDILIZIO --> ONERI E CONTRIBUTI --> COSTO DI COSTRUZIONE
Quando un intervento edilizio configura una ristrutturazione c.d. pesante ( art. 10 c. 1 lettera c TU edilizia n. 380 del 2001 ), lo stesso è soggetto al pagamento del contributo di costruzione sia in caso di permesso sia se posto in essere a seguito di SCIA, a differenza delle ristrutturazioni c.d. leggere per le quali non si prevede il pagamento (art. 22) in caso di SCIA o permesso alternativo.
Salve le ipotesi di esenzione dal contributo indicate dall'art. 17 comma 3 del TU Edilizia, il contributo di costruzione è sempre dovuto secondo quanto indicato nelle tabelle parametriche approvate dal comune, il quale può incentivare taluni tipi di intervento ma non può introdurre esenzion...
_OMISSIS_ ...ca - degli atti con i quali l’amministrazione comunale determina o ridetermina il contributo di costruzione.
L’obbligazione di corrispondere il contributo di costruzione nasce nel momento in cui viene rilasciato il titolo ed è a tale momento che occorre aver riguardo per la determinazione dell’entità dello stesso; l’atto di imposizione e di liquidazione del contributo si risolve in un mero atto ricognitivo e contabile, in applicazione di rigidi e prestabiliti parametri regolamentari e tabellari.
Atteso che il potere impositivo del costo di costruzione si sostanzia nella mera quantificazione (rectius liquidazione) di una obbligazione ex lege (art. 16 d.P.R. n. 380/2001) a carico del richiedente il titolo autorizzatorio edilizio, sul qual...
_OMISSIS_ ...portare modifiche a siffatte determinazioni tutte le volte in cui la stessa si sia discostata dai parametri summenzionati - aventi natura cogente, con esclusione di qualsivoglia discrezionalità applicativa - e ciò anche in senso “sfavorevole” al privato, purché nei limiti della prescrizione decennale del relativo diritto di credito.
Gli atti con i quali la PA determina e liquida il contributo di costruzione costituiscono l'esercizio di una facoltà connessa alla pretesa creditoria riconosciuta dalla legge al Comune per il rilascio del permesso di costruire, nell’ambito di un rapporto obbligatorio a carattere paritetico e soggetta al termine di prescrizione decennale; nel corso del rapporto concessorio, dunque, la PA può rideterminare, sia a favore che a sfav...
_OMISSIS_ ...le, ai sensi dell’art. 2946 c.c., decorrente dal rilascio del titolo edilizio.
In ordine agli oneri di costruzione va ricordato che essi costituiscono una prestazione patrimoniale di natura impositiva che trova la sua "ratio" giustificatrice nell'incremento patrimoniale che il titolare del permesso di costruire consegue in dipendenza dell'intervento edilizio. Il contributo in questione è strettamente connesso al concreto esercizio della facoltà di edificare, in misura corrispondente all'entità e alla qualità del maggior carico urbanistico conseguente alla realizzazione del fabbricato assentito ed all'insieme dei benefici che la nuova opera ne ritrae.
Gli atti con i quali la Pubblica amministrazione determina e liquida il contributo di costruzio...
_OMISSIS_ ... alla pretesa creditoria riconosciuta dalla legge al Comune per il rilascio del permesso di costruire, stante la sua onerosità, nell’ambito di un rapporto obbligatorio a carattere paritetico e soggetta, in quanto tale, al termine di prescrizione decennale, sicché ad essi non possono applicarsi né la disciplina dell’autotutela dettata dall’art. 21-nonies della l. n. 241 del 1990 né, più in generale, le disposizioni previste dalla stessa legge per gli atti provvedimentali manifestazioni di imperio.
L’amministrazione comunale, nel rideterminare l’importo del contributo di costruzione con atti non aventi natura autoritativa, agisce secondo le norme di diritto privato, ai sensi dell’art. 1, comma 1-bis, l. n. 241 del 1990, senza che sia applica...
_OMISSIS_ ...elementi estranei o ignoti alla sfera del debitore ed è quindi per lui in linea di principio riconoscibile, in quanto o riguarda l’applicazione delle tabelle parametriche, che al privato sono o devono essere ben note, o è determinato da un mero errore di calcolo, ben percepibile dal privato, errore che dà luogo alla semplice rettifica.
Gli atti con i quali la pubblica amministrazione determina e liquida il contributo di costruzione, previsto dall’art. 16 del d.P.R. n. 380 del 2001, non hanno natura autoritativa, non essendo espressione di una potestà pubblicistica, ma costituiscono l’esercizio di una facoltà connessa alla pretesa creditoria riconosciuta dalla legge al Comune per il rilascio del permesso di costruire, stante la sua onerosità, nell’ambi...
_OMISSIS_ ...tata dall’art. 21-nonies della l. n. 241 del 1990 né, più in generale, le disposizioni previste dalla stessa legge per gli atti provvedimentali manifestazioni di imperio.
La natura intrinseca del costo di costruzione risulta connessa alla tipologia e all’entità (superficie e volumetria) dell’intervento edilizio e assolve alla funzione di permettere all’amministrazione comunale il recupero delle spese sostenute dalla collettività di riferimento per la trasformazione del territorio consentita al privato istante.
La quota del contributo di costruzione commisurata al costo di costruzione risulta ontologicamente connessa alla tipologia e all’entità (superficie e volumetria) dell’intervento edilizio e assolve alla funzione di perm...
_OMISSIS_ ....d. compartecipazione comunale all’incremento di valore della proprietà immobiliare del costruttore, a seguito della nuova edificazione.
Il contributo di costruzione non può essere considerato alla stregua di un corrispettivo sinallagmatico correlato al trasferimento al privato del diritto di costruire, corrispettivo da ritenersi comunque dovuto anche se il privato stesso ometta poi di sfruttare il diritto acquisito: la funzione del contributo di costruzione è quella di far compartecipare colui che ponga in essere un'attività di trasformazione del territorio determinante incremento del carico urbanistico alle spese necessarie alla realizzazione delle opere di urbanizzazione.
Ai fini dell’insorgenza dell'obbligo di corresponsione degli oneri concess...
_OMISSIS_ ...le della P.A. in punto di determinazione dei costi di costruzione non può spingersi fino al punto di inficiare le determinazioni amministrative per soli profili formali, quali la mancata indicazione delle singole opere pubbliche prese a riferimento per la rilevazione dei costi, a fronte di dati che appaiono ragionevolmente rispondenti ai costi medi di costruzione ed in difetto di specifiche censure che ne rivelino la palese incongruità.
Il contributo relativo al costo di costruzione (art.6 della legge n.10 del 28 gennaio 1977, c.d. legge "Bucalossi") è riconducibile all'attività costruttiva ex se considerata; nondimeno, trattandosi di un prelievo paratributario, il corrispettivo in questione è comunque dovuto in presenza di una trasformazione edilizia che indipende...
_OMISSIS_ ...pubblica, un valore determinato dalla “produzione di ricchezza generata dalla sfruttamento del territorio, ovvero, in altre parole, quale compartecipazione comunale all’incremento di valore della proprietà immobiliare del costruttore.
Il contributo relativo al costo di costruzione (art.6 della L. n. 10 del 28 gennaio 1977, c.d. legge ‘Bucalossi’) è riconducibile all’attività costruttiva ex se considerata; nondimeno, trattandosi di un prelievo paratributario, il corrispettivo in questione è comunque dovuto in presenza di una trasformazione edilizia che, indipendentemente dall’esecuzione fisica di opere, si rivela produttiva di vantaggi economici connessi all’utilizzazione e che determina comunque un aumento del carico urbanistico.
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_OMISSIS_ ... precedente edificio ad uso abitativo ed officina-carrozzeria in sportello bancario, comportando una destinazione diversa e inevitabilmente più gravosa in termini di carico urbanistico rispetto alla precedente, indipendentemente dalla circostanza che la trasformazione non abbia comportato il passaggio a diversa categoria urbanistica.
Non sussiste una differenza sostanziale tra il caso in cui la determinazione del contributo di costruzione richiesto sia l’esito di una non corretta operazione aritmetica e quello in cui il Comune abbia applicato una tariffa diversa da quella effettivamente vigente, perché in entrambe le ipotesi l’ente, per una falsa rappresentazione della realtà, ha determinato l’onere in una misura diversa da quella che avrebbe avuto il dirit...
_OMISSIS_ ...e, in quanto svolta entro il termine prescrizionale, non solo è legittima, ma è, anzi, doverosa per la P.A.
Il costo di costruzione è stato configurato quale prestazione di natura pubblica, determinata tenendo conto della produzione di ricchezza generata dalla sfruttamento del territorio, ovvero, in altre parole, quale compartecipazione comunale all’incremento di valore della proprietà immobiliare del costruttore
Il costo di costruzione è ontologicamente connesso alla tipologia e all’entità (superficie e volumetria) dell’intervento edilizio e assolve alla funzione di permettere all'amministrazione comunale il recupero delle spese sostenute dalla collettività di riferimento alla trasformazione del territorio consentita al privato istante, ossi...
_OMISSIS_ ...e va determinato al momento del rilascio del titolo edilizio, dovendosi fare applicazione relativamente al quantum dovuto alla normativa allo stato vigente.
Rientra nel concetto di trasformazione edilizia, costituendo attività edificatoria, quell'attività che indipendentemente dall'esecuzione fisica di opere, si rivela produttiva di vantaggi economici connessi all'utilizzazione, ricadendo pertanto nell’ambito di applicazione dell’art. 19 d.P.R. n. 380/2001 in materia di contributo di costruzione.
Ai fini delle determinazioni sull’aggiornamento dei contributi di concessione a seguito di domanda di rinnovo di una concessione edilizia, è rilevante verificare se una parte dell’immobile sia già stata compiutamente realizzata, in quanto, in q...
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Le ipotesi di esenzione dal costo di costruzione (c.d. permesso gratuito) sono tassative in quanto speciali di talché l’esenzione non può essere configurata in casi non previsti dal TU edilizia art. 17 c. 3 e dalla legislazione regionale.
L'art. 9 della legge n. 10/1977 afferma che, per le ipotesi ivi previste, il contributo di cui al precedente articolo 3 non è dovuto, così provvedendo esclusivamente ad individuare – in deroga al principio di onerosità del permesso di costruire - delle fattispecie tipiche di esenzione, senza in alcun modo voler concepire una forma di concessione differente rispetta a quello di carattere generale.
L’art. 9, comma 1, lettera d), della legge n. 11/1977, nel prevedere che il contributo non è dovuto per...
_OMISSIS_ ...re dal contributo concessorio ogni intervento edilizio sugli edifici esistenti destinati all'abitazione di un solo nucleo familiare. Il legislatore, pertanto, individua - quali beneficiari dell’esenzione - i nuclei familiari, per l’appunto proprietari di alloggi unifamiliari, nell’ottica di migliorare in loro favore le condizioni di abitabilità degli edifici medesimi.
La possibilità di esonero dal contributo di costruzione indicata dall'art. 17 DPR 380/2001, che individua tra le varie ipotesi anche quella della esistenza di un “interesse generale” (comma 3, lettera c), richiede la concorrenza di due requisiti: uno di carattere oggettivo, attinente al carattere pubblico o di interesse generale delle opere da realizzare, ed uno di carattere sogget...
_OMISSIS_ ...i interessi pubblici.
Non è sufficiente la sola destinazione che soggettivamente s’intende dare alla struttura ai fini di beneficiare dell’esonero dal costo di costruzione, ma la circostanza che oggettivamente la stessa abbia natura di interesse generale, ipotesi che può rinvenirsi quando l’opera non possa, neppure in astratto, avere una destinazione diversa da quella pubblica.
L'esenzione prevista dall'art. 17 DPR 380/2001 necessita che l'opera, per la quale si chiede l'esenzione del pagamento degli oneri di urbanizzazione, sia, per le sue oggettive caratteristiche, esclusivamente finalizzata ad un utilizzo a tempo indeterminato dell'intera collettività; ciò in quanto il pagamento degli oneri concessori, essendo finalizzato alla realizzazion...
_OMISSIS_ ... la sola destinazione che soggettivamente s’intende dare alla struttura sufficiente ai fini di beneficiare dell’esonero dal costo di costruzione di cui all’art. 17 del DPR n. 380/2001, ma la circostanza che oggettivamente la stessa abbia natura di interesse generale, ipotesi che può rinvenirsi quando l’opera non possa, neppure in astratto, avere una destinazione diversa da quella pubblica.
Ai sensi dell’articolo 17, comma 3, lett. c), del D.P.R. n. 380/2001, lo sgravio contributivo esige la indefettibile sussistenza di due presupposti: uno oggettivo, consistente nell’ascrivibilità del manufatto oggetto del titolo edilizio alla categoria delle opere pubbliche o di interesse generale; l’altro soggettivo, inerente all’esecuzione d...
_OMISSIS_ ...ivati concessionari dell’ente pubblico, purché le opere siano inerenti all’esercizio del rapporto concessorio.
Non può attribuirsi la qualifica di opera pubblica o di interesse pubblico - con estensione dei conseguenti benefici in termini di esenzione dal contributo di costruzione - a qualunque struttura privata che insiste su suolo privato e gestito a fini di lucro da operatori privati, sebbene la struttura stessa sia idonea a soddisfare esigenze della collettività.Ciò sarebbe contrario alla ratio dell’art. 17, comma 3, lett. c), del D.P.R. n. 380 del 2001, che è quella di prevedere l’esenzione dal pagamento del contributo di costruzione per un’opera di interesse generale realizzata da un privato per conto di un ente pubblico, ma solo se esso a...
_OMISSIS_ ... natura eccezionale, comunque escluso in una situazione in cui il privato percepisce un lucro.
Costituisce norma di riforma economica e sociale la normativa che prevede l’obbligo generalizzato di versare il contributo sul costo di costruzione, ma non quella che sancisce esenzioni. Il legislatore regionale (o provinciale) è legittimato a prevedere ipotesi di esenzioni diverse dalla normativa statale, in virtù della sua competenza legislativa primaria nel settore dell’urbanistica, ciò anche in considerazione che l’art. 2, co. 2 del D.P.R. n. 380/2001 fa salva la tale competenza legislativa.
La L. 10/1977 ha previsto all’art. 9 alcune deroghe al principio della generale onerosità della concessione edilizia, stabilendo che il contributo di ...
_OMISSIS_ ...renditore agricolo a titolo principale, ai sensi dell’art. 12 L. 9 maggio 1975, n. 153”; una norma, quest’ultima, che non trova la propria ragion d’essere nel minore carico urbanistico correlato ad una abitazione di tipo “rurale” rispetto ad una abitazione di tipo “civile” – che è il ...