Parametri e criteri per la determinazione degli oneri concessori

TITOLO EDILIZIO --> ONERI E CONTRIBUTI --> DETERMINAZIONE

La quantificazione degli oneri di concessione effettuata dal Comune non è espressione di alcun potere autoritativo, bensì si configura come esercizio vincolato, di attribuzioni da esercitarsi sulla base di tabelle parametriche: la quantificazione dell’importo dovuto è atto paritetico.

Il criterio per determinare l’an ed il quantum gli oneri di urbanizzazione è dato dal carico urbanistico riconducibile all’attività edilizia intrapresa.

Il parametro per la determinazione degli oneri concessori va riferito al criterio della destinazione urbanistica della zona e non alla concreta destinazione d’uso dell’immobile.

L’attività amministrativa di determinazione degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione è basata su un giudizio discrezionale, dovendosi fare applicazione in parte di parametri indic... _OMISSIS_ ...ormativo regionale, in parte di dati ricavabili da una ricognizione dei costi concreti nel territorio nel quale si provvede, in funzione di valutazioni finalizzate ad individuare elementi da determinarsi mediante stime di carattere presuntivo e probabilistico (attenendo ai presumibili costi in un periodo futuro a quello di adozione della deliberazione); ciò comporta che l’esercizio di tale attività amministrativa discrezionale sia subordinato ad una preventiva attività istruttoria di modo che le scelte compiute debbano risultare, all’esito del sindacato giurisdizionale, esenti da vizi di illogicità, irrazionalità ed erroneità .

L’applicazione delle tabelle parametriche da parte dell’amministrazione comunale, per quanto complessa, costituisce comunque una operazione contabile che, essendo al privato ben note dette tabelle, questi può verificare nella sua esattezza, anzitutto con l’ausilio del progettista che l’assiste nel... _OMISSIS_ ...e della propria istanza, con un ordinario sforzo di diligenza, richiedibile secondo il canone della buona fede al debitore già solo, e anzitutto, nel suo stesso interesse, per evitare che gli venga richiesto meno o più del dovuto.

Il principio della predeterminazione degli oneri in capo al richiedente il titolo abilitativo edilizio comprende ed ingloba quello per cui nella determinazione dei medesimi si tiene conto delle delibere comunali antecedenti al rilascio del titolo.

Mentre l’abrogato art. 3, l. 10/1977 individuava quale parametro per il calcolo degli oneri di urbanizzazione l'incidenza delle spese di urbanizzazione, cosicché le modalità concrete di computo del detto contributo in relazione alle distinte tipologie di intervento edilizio erano rimessa alla discrezionalità dell’amministrazione, deputata a definire il rapporto tra l’intervento edilizio e l’incidenza delle spese di urbanizzazione, il vigente art. 1... _OMISSIS_ ....R. n. 380/2001, invece, detta una disciplina ancorata a tabelle parametriche regionali.

TITOLO EDILIZIO --> ONERI E CONTRIBUTI --> IN CASO DI DIA/SCIA

L'obbligo di corresponsione degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione sorge immediatamente in relazione alla situazione esistente al momento della presentazione della denuncia di inizio attività, onde sono inapplicabili le norme sopravvenute.

TITOLO EDILIZIO --> ONERI E CONTRIBUTI --> MOMENTO DI COMPUTO

Il riferimento temporale della disciplina applicabile in materia di an e quantum del contributo concessorio va determinato con riferimento alla disciplina, legislativa e regolamentare, vigente al momento del rilascio del titolo edilizio.

Il fatto costitutivo dell’obbligo giuridico del concessionario di corrispondere il relativo contributo, ai sensi dell'art. 1 l. 10/77, è rappresentato dal rilascio della concessione ... _OMISSIS_ ...nto, a tale momento occorre avere riguardo per la determinazione dell’entità del contributo, facendosi applicazione della normativa vigente all’atto del rilascio e che «Ai sensi dell’art. 1 l. 28 gennaio 1977 n. 10, l’avvenuto rilascio della concessione edilizia si configura come fatto costitutivo dell’obbligo giuridico del concessionario di corrispondere il relativo contributo; con la conseguenza che la normativa più favorevole sopravvenuta non possa trovare applicazione sui rapporti già definiti, in base al generale principio di irretroattività delle norme primarie enunciato dall’art. 11 disp. prel.

Il momento rilevante ai fini della determinazione del contributo di costruzione non può che essere quello di rilascio del permesso di costruire: l'obbligazione di corrispondere il contributo nasce nel momento in cui viene rilasciato il titolo ed è a tale momento che occorre aver riguardo per la determinazione dell'ent... _OMISSIS_ ...uto stesso.

Si ancora la determinazione del contributo di concessione, avuto riguardo alla disciplina, legislativa e regolamentare, applicabile, a quella vigente al momento del rilascio del titolo edilizio, piuttosto che alla data della richiesta del titolo abilitativo.

L’obbligazione di corrispondere il contributo nasce nel momento in cui viene rilasciato il titolo ed è a tale momento che occorre aver riguardo per la determinazione dell’entità del contributo.

Il principio generale della irretroattività delle determinazioni del contributo di costruzione successive al rilascio non assume portata generale, ma potrebbe essere liberamente derogato dalle parti.

Il principio della determinazione degli oneri in coincidenza con il momento del rilascio dei titoli edilizi può essere derogato in sede convenzionale.

La ratio per la quale si vuole che il contributo afferente al permesso di costruir... _OMISSIS_ ...all'incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione, sia determinato e liquidato all'atto del rilascio del titolo edilizio, è quello di cautelare il privato istante, facendo sì che questi non sia esposto ad incrementi di costo non prevedibili: è evidente che tale ratio si estenda alla affine ipotesi in cui il privato ottenga tale titolo successivamente, ma in forza di una convenzione che abbia già definito l’assetto patrimoniale futuro.

Il soggetto che richiede il rilascio del titolo abilitativo ad edificare deve essere messo immediatamente in condizione di conoscere quale sia il “corrispettivo” preteso dall’Amministrazione, e ciò in quanto tale quantificazione condiziona l’iniziativa economica del richiedente predetto: peraltro, ove poi non si dia corso all’attività edificatoria il richiedente avrebbe diritto a richiedere la ripetizione, in quanto altrimenti si avrebbe un esborso sine causa... _OMISSIS_ ... Se una nuova quantificazione degli oneri sopravviene nel periodo intercorrente fra l'approvazione dello schema di convenzione e la sottoscrizione della stessa, il mantenimento della quantificazione antecedente è errato e il privato non ha diritto di tener fermo l’importo degli oneri così come originariamente stabilito, ancorché si tratti di importo determinato sulla base di una disciplina non più vigente.


TITOLO EDILIZIO --> ONERI E CONTRIBUTI --> NEL MUTAMENTO DI DESTINAZIONE D'USO

Il fondamento del contributo di urbanizzazione non consiste nel titolo edilizio in sé, ma nella necessità di ridistribuire i costi sociali delle opere di urbanizzazione, facendoli gravare su quanti beneficiano delle utilità derivanti dalla presenza delle medesime secondo modalità eque per la comunità con la conseguenza che, anche nel caso di modificazione della destinazione d'uso, cui si correli un maggiore carico urbanistico, è integ... _OMISSIS_ ...osto che giustifica l'imposizione del pagamento della differenza tra gli oneri di urbanizzazione dovuti per la destinazione originaria e quelli, se più elevati, dovuti per la nuova destinazione impressa; il mutamento, pertanto, è rilevante quando sussiste un passaggio tra due categorie funzionalmente autonome dal punto di vista urbanistico, qualificate sotto il profilo della differenza del regime contributivo in ragione di diversi carichi urbanistici.

Il cambio di destinazione d’uso, previa demolizione dell’immobile preesistente, da immobile connesso ad attività agricola ad edificio residenziale plurifamiliare, comporta il sostanziale incremento del carico urbanistico correlato alla natura dell’opera, costituente la causa giuridica della quota del contributo di costruzione commisurata agli oneri di urbanizzazione.

La distinzione tra il mutamento di destinazione d'uso con o senza opere, non necessariamente rilevante ai fini ... _OMISSIS_ ...igatorietà del previo assenso formale con titolo, è stata particolarmente approfondita in relazione ai suoi effetti sul computo degli oneri concessori. Va dunque dato rilievo al riguardo, come criterio trasversale immanente, all’avvenuto incremento del carico urbanistico, insito nel passaggio da una categoria ad altra, non omogenea.

Il contributo per oneri concessori è dovuto nel caso di cambiamento di destinazione d'uso non autorizzato che, seppur senza opere, comporti un passaggio tra due categorie funzionalmente autonome dal punto di vista urbanistico e che determini un aumento del carico urbanistico, sia per quanto riguarda la componente commisurata agli oneri di urbanizzazione, sia per il contributo relativo al costo di costruzione, il quale ha natura di prestazione patrimoniale imposta in relazione ad una trasformazione edilizia che, indipendentemente dall'esecuzione fisica di opere, sia produttiva di vantaggi economici connessi alla utilizzazi... _OMISSIS_ ...ealizzando in tal modo una compartecipazione comunale all'incremento di valore della proprietà immobiliare.

In caso di cambio di destinazione d’uso di edificio non residenziale, intervenuto nei dieci anni dalla ultimazione dei lavori di costruzione, l’art. 125 c. 3 della legge reg. Toscana n. 1 del 2005 (in conformità a quanto previsto dall’art. 19 c. 3 Tu edilizia n. 380 del 2001 e originariamente dall’art. 10 c. 3 legge n. 10 del 1977) prevede che vanno corrisposti oneri di urbanizzazione nella misura massima prevista per la nuova destinazione.

L'importo dovuto in caso di cambio di destinazione d’uso di edificio non residenziale, intervenuto nei dieci anni dalla ultimazione dei lavori di costruzione, deve essere pari alla differenza tra il contributo previsto per la nuova destinazione e quello relativo alla precedente destinazione industriale, come all’epoca versato.

Ai fini della determin... _OMISSIS_ ...ributo di costruzione per opere o impianti non destinati alla residenza, una trasformazione edilizia, indipendentemente dall'esecuzione fisica di opere, si rivela produttiva di vantaggi economici ad essa connessi, situazione che si verifica per il mutamento di destinazione o comunque per ogni variazione anche di semplice uso che comporti un passaggio tra due categorie funzionalmente autonome dal punto di vista urbanistico.

Anche la sola variazione di destinazione d'uso all'interno di una stessa categoria, da commercio all'ingrosso a commercio al dettaglio, giustifica il pagamento dell'onere contributivo, anche per la quota afferente al costo di costruzione. Ciò in quanto è indiscutibile che il mutamento di destinazione d'uso, ancorché senza opere edilizie, da una tipologia utilizzativa artigianale ad altra commerciale implica un mutamento del carico urbanistico, connesso ai ben diversi flussi di traffico e clientela, nonché della redditività, e quindi dei ... _OMISSIS_ ...ici connessi alla destinazione e all'attività.

Ai fini della individuazione del mutamento di destinazione d’uso che causerebbe, in ragione del passaggio ad una diversa categoria funzionale, l’aumento degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione, non può prescindersi dalla valutazione dell’utilizzo in concreto dell’immobile e, nel caso in cui questo svolga una funzione servente per un diverso immobile, della natura e della destinazione d’uso di quest’ultimo.

L'incremento del carico urbanistico, ancorché discendente da un mutamento di destinazione d'uso senza opere, è presupposto sufficiente a determinare la debenza degli oneri concessori, rapportati agli oneri di urbanizzazione e al costo di costruzione, in considerazione del vantaggio economico che ritrae il richiedente e dell'aggravio urbanistico insito nella destinazione commerciale rispetto all'iniziale destinazione industriale.

... _OMISSIS_ ...dell’articolo 23-ter del d.P.R. n. 380 del 2001, laddove ha introdotto la nozione di mutamento di destinazione d’uso urbanisticamente rilevante, non porta a escludere la corresponsione degli oneri per il passaggio dall’uso produttivo a quello direzionale, atteso che tale disposizione fa salve le diverse previsioni degli strumenti urbanistici comunali, da interpretarsi nel senso che, pur essendo sempre consentito il mutamento di destinazione d’uso all’interno di ogni singola categoria funzionale, l’eventuale onerosit&ag...


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