La rinuncia al rispetto delle distanze legali in forma negoziale e per iscritto determina la costituzione di un diritto reale

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DISTANZE --> DIRITTO A MANTENERE L'OPERA

La compravendita di un immobile secondo nessuna legge conosciuta fa scattare un consolidamento di distanze non legali delle nuove costruzioni, in difetto di usucapione, essendo escluso che possano aver valore accordi privati in deroga alle distanze. Per stabilire il diritto a mantenere una distanza fra edifici inferiore a quella prescritta dalla legge (o da fonti secondarie) entrata in vigore successivamente alla loro realizzazione nel caso di demolizione parziale o totale e ricostruzione, è necessario distinguere fra la categoria della ristrutturazione (ammissibile) e quella della nuova costruzione (inammissibile). La rinuncia al rispetto delle distanze legali determina la costituzione di un diritto reale, vale a dire la costituzione della servitù di mantenere la costruzione a distanza inferiore a quella dovuta soltanto qualora l'accordo a... _OMISSIS_ ...ziale e sia stipulato per iscritto. Tali requisiti non possono ritenersi integrati dalla semplice sottoscrizione di un progetto e da una domanda inoltrata alla P.A.. VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DISTANZE --> DIRITTO A MANTENERE L'OPERA --> DESTINAZIONE DEL PADRE DI FAMIGLIA Il diritto di servitù consistente nel mantenimento di una costruzione a distanza inferiore di quella legale può essere costituito anche per destinazione del padre di famiglia anche qualora i fondi appartengano a più proprietari in comunione tra loro, in caso di successiva divisione. VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DISTANZE --> DIRITTO A MANTENERE L'OPERA --> ESTINZIONE La servitù avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione a distanza inferiore a quella fissata dalle norme del codice civile o da quelle dei regolamenti e degli strumenti urbanistici locali, acquistata per usucapione, non si estingu... _OMISSIS_ ...zione del fabbricato, ma solo con protrarsi del non uso per un ventennio. Il diritto di servitù avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione a distanza inferiore a quella fissata dalle norme del codice civile o da quelle dei regolamenti e degli strumenti urbanistici locali non si estingue per effetto della semplice demolizione della costruzione, occorrendo anche, ai sensi dell'art. 1074 c.c., il protrarsi del non uso per un ventennio. VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DISTANZE --> DIRITTO A MANTENERE L'OPERA --> OPERA ABUSIVA E' ammissibile l’acquisto per usucapione di una servitù avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione a distanza inferiore a quella fissata dal codice civile o dai regolamenti e dagli strumenti urbanistici, anche nel caso in cui la costruzione sia abusiva, atteso che il difetto ovvero l’illegittimità del titolo edilizio esaurisce la sua rilevanza nell’ambito del rappor... _OMISSIS_ ...o, senza incidere sui requisiti del possesso ad usucapionem. VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DISTANZE --> DIRITTO A MANTENERE L'OPERA --> USUCAPIBILITÀ In materia di violazione delle distanze legali tra proprietà confinanti deve ritenersi inammissibile l’acquisto per usucapione di una servitù avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione a distanza inferiore a quella fissata dalle norme inderogabili degli strumenti urbanistici locali, non potendo l’ordinamento accordare tutela ad una situazione che, attraverso l’inerzia del vicino, determina l’aggiramento dell’interesse pubblico cui sono prevalentemente dirette le disposizioni violate. A’ sensi dell’art. 2909 c.c.., l’accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato ad ogni effetto tra le parti, i loro eredi e aventi causa, con la conseguenza che, laddove il giudice civile abbia accertato l'interve... _OMISSIS_ ...er usucapione del diritto a mantenere la propria costruzione a distanza inferiore a quella fissata in via integrativa, a’ sensi dell’art. 873 c.c., dai “regolamenti locali”, anche nel giudizio amministrativo deve darsi atto dell’avvenuta usucapione di tale diritto. È stata ammessa la possibilità di usucapire beni costruiti in violazione sia delle norme del codice sia dei regolamenti edilizi, facendo leva sull'esigenza pubblicistica alla stabilità dei rapporti giuridici sottesa all'istituto dell'usucapione, il quale, avendo riguardo all'acquisto dei diritti in forza del decorso del tempo, opera su un piano totalmente distinto rispetto alla convenzione pattizia tra privati volta a derogare le norme in questione. In questo modo, è stato contemperato l'interesse del privato a non sottostare alla possibilità che il vicino possa agire in ogni tempo per il rispetto delle distanze legali, con la salvaguardia dei poteri riservati in materia alla P... _OMISSIS_ ...nto autorità deputata al controllo del territorio, può incidere esclusivamente nel rapporto pubblicistico con il proprietario e responsabile dell'abuso, reprimendo l'illecito edilizio anche attraverso l'ordine di demolizione della costruzione eseguita in assenza o totale difformità o variazione essenziale della concessione edilizia. In materia di violazione delle distanze legali tra proprietà confinanti, deve ritenersi ammissibile l'acquisto per usucapione di una servitù avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione a distanza inferiore a quella fissata dalle norme del codice civile o da quelle dei regolamenti e degli strumenti urbanistici locali. Deve ritenersi ammissibile l'acquisto per usucapione di una servitù avente ad oggetto il mantenimento di una costruzione a distanza inferiore a quella fissata dalle norme del codice civile o da quelle dei regolamenti e degli strumenti urbanistici locali. È ammissibile l'acquisto per usucapione di una servitù ave... _OMISSIS_ ...il mantenimento di una costruzione a distanza inferiore a quella fissata dal codice civile dai regolamenti e dagli strumenti urbanistici, anche nel caso in cui la costruzione sia abusiva, atteso che il difetto della concessione edilizia esaurisce la sua rilevanza nell'ambito del rapporto pubblicistico, senza incidere sui requisiti del possesso ad usucapionem. Al fine della determinazione del "dies a quo", per l'usucapione del diritto di servitù costituito dal mantenimento di una determinata opera a distanza illegale, deve farsi riferimento non al momento di inizio della costruzione, ma a quello nel quale questa sia venuta ad esistenza, mercè la realizzazione di elementi strutturali ed essenziali, idonei a rivelare anche al titolare del fondo servente l'esistenza di uno stato di fatto coincidente con l'esercizio di un diritto reale di servitù. Ai fini dell'individuazione della data di inizio dell'usucapione del diritto di mantenere l'opera a distanza infer... _OMISSIS_ ...egale, si deve avere riguardo al momento in cui l'organismo edilizio contestato è divenuto individuabile nei suoi elementi strutturali essenziali, idonei a palesarne la portata pregiudizievole rispetto all'altrui diritto. La previsione di cui all'art. 9, c. 2, del d.m. n. 1444 del 1968, approvata in attuazione di quanto disposto dall'art. 41-quinquies, c. 8, della l. n. 1150 del 1942 - ai sensi del quale "in tutti i comuni, ai fini della formazione di nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, debbono essere osservati limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza tra i fabbricati (…)" - non è una previsione di stampo civilistico derogabile dalle parti, ma una norma imperativa la cui inosservanza non può essere sanata ricorrendo ad un istituto civilistico quale l'usucapione, finalizzato a risolvere altro tipo di problematiche, e la cui imperatività non può dipendere dall'inerzia di coloro che in concreto dovre... _OMISSIS_ ...lle conseguenze che da essa scaturiscono. Va pacificamente riconosciuta la usucapibilità del diritto a mantenere le costruzioni a distanza inferiore a quella legali. Al fine della determinazione del "dies a quo" per l'usucapione del diritto di servitù costituito dal mantenimento dì una determinata opera a distanza illegale, deve farsi riferimento non al momento di inizio della costruzione, ma a quello nel quale questa sia venuta ad esistenza, mercè la realizzazione di elementi strutturali ed essenziali, idonei a rivelare anche al titolare del fondo servente l'esistenza di uno stato di fatto coincidente con l'esercizio di un diritto reale di servitù. Va considerata ammissibile l'usucapione della servitù avente ad oggetto il diritto di costruire a distanza inferiore rispetto a quella legale: infatti, l'inammissibilità di una servitù contraria alla distanza legale non può dipendere dall'inammissibilità di una deroga convenzionale della normativa su... _OMISSIS_ ...nfatti, l'usucapibilità del diritto a tenere un immobile a distanza inferiore da quella legale non equivale alla stipula pattizia di una deroga in tal senso, perché risponde all'esigenza ulteriore della stabilità dei rapporti giuridici in relazione al decorso del tempo. Se dalla norma codicistica o da quella integrativa in materia di distanze legali discende il diritto soggettivo del vicino di pretendere che il confinante edifichi a distanza non inferiore a quella prevista, si deve ammettere, ove anche si consideri vietata la deroga convenzionale, che l'avvenuta edificazione (con opere quindi permanenti e visibili), mantenuta con i requisiti di legge per oltre venti anni, dia luogo al verificarsi dell'usucapione, da parte del confinante, del diritto a mantenere l'immobile a distanza inferiore a quella legale. Una volta escluso che il nuovo manufatto possa essere qualificato come una mera ristrutturazione di quello preesistente, ma si sia in presenza di una nuova co... _OMISSIS_ ...può decorrere il termine necessario per l'eventuale acquisto per usucapione del diritto al mantenimento della costruzione nella posizione in cui si trova, essendo venuta meno l'identità del bene occorrente per l'unitarietà del possesso "ad usucapionem". La notifica dell'atto di citazione nei confronti di solo uno dei compossessori di un edificio costruito in violazione delle distanze legali non vale ad interrompere il termine ventennale di usucapione nei confronti dell'altro compossessore, in quanto il principio di cui all'art. 1310 c.c., secondo cui gli atti interruttivi contro uno dei debitori in solido interrompono la prescrizione contro il comune creditore con effetto verso gli altri debitori, trova applicazione in materia di diritti di obbligazione e non di diritti reali, per i quali non sussiste vincolo di solidarietà, dovendosi, invece, fare riferimento ai singoli comportamenti dei compossessori, che giovano o pregiudicano solo coloro che li hanno (o ... _OMISSIS_ ...ti sono stati) posti in essere. Non è configurabile l'acquisto per usucapione della servitù avente ad oggetto il mantenimento della costruzione a distanza inferiore a quella legale, una volta accertata la sussistenza di una nuova costruzione e non di un intervento di ristrutturazione del manufatto preesistente, con il conseguente il venir meno dell'identità del bene, occorrente per l'unitarietà del p...


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