ABUSI EDILIZI --> SANATORIA --> INSANABILITÀ
Nessun edificio può essere sanato se ricade nella fascia di rispetto stradale, inedificabile a tutela della viabilità.
Sebbene l’art. 15, lett. a), della L.R. Sicilia n. 78/1976 avesse dettato disposizioni da osservare ai fini della formazione degli strumenti urbanistici generali comunali, successivamente è intervenuto, tuttavia, tanto l’art. 23, comma 10, della L.R. n. 37/1985 (che già stabiliva con chiarezza che restavano in via di principio escluse dal condono edilizio “le costruzioni eseguite in violazione dell’art. 15, lett. a), della l.reg. n. 78/76”), quanto la norma d’interpretazione autentica di cui all’art. 2, comma 3, della L.R. n. 15 del 30 aprile 1991, con...
_OMISSIS_ ...aedificandi.
Secondo il legislatore statale, ai sensi dell'art. 32 DL n. 269/2003, la circostanza che il vincolo paesaggistico preesista rispetto alla realizzazione dell’abuso rende quest’ultimo non sanabile se realizzato o in difformità del titolo edilizio ovvero in difformità alla disciplina urbanistica vigente.
Per la sanatoria delle opere abusive in zona vincolata, in base al combinato disposto dei commi 26 e 27 dell'art. 32, d.l. n. 269 del 2003, è necessaria la concorrente sussistenza delle seguenti condizioni: a) che si tratti di opere realizzate prima dell'imposizione del vincolo; b) che si tratti di opere conformi alle prescrizioni e prescrizioni urbanistiche; c) che si tratti di opere minori rientranti nelle tipologie di illecito di cui a...
_OMISSIS_ ...ità preposta alla tutela del vincolo. Ne consegue che, per un intervento ampliativo rientrante nella tipologia 1 di illecito in zona vincolata, il richiamo al comma 26, lett. a), dell'art. 32 è già di per sé sufficiente a giustificare il diniego di sanatoria.
Ai sensi dell’art. 32, comma 27, lett. d, del decreto legge n. 269 del 2003 non possono essere oggetto di sanatoria le opere che siano state realizzate su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali qualora istituiti prima della esecuzione di dette opere, in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio...
_OMISSIS_ ...n oggetto più circoscritto, così da attribuire carattere ostativo alla sanatoria anche in presenza di vincoli che non comportino l’inedificabilità assoluta.
Ai sensi dell'art. 32, comma 26 del DL n. 269/2003 sono suscettibili di sanatoria edilizia in tutto il territorio nazionale le tipologie di illecito che identificano opere di nuova costruzione ovvero di ampliamento, conformi o non conformi alla normativa urbanistica, mentre per gli immobili soggetti a vincolo di cui all’art 32 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 viene dettata una disciplina differenziata, stabilendosi che sono suscettibili di sanatoria le sole tipologie di cui ai numeri “4, 5 e 6”, ossia i c.d. abusi minori, consistenti in opere di restauro e risanamento conservativo e manu...
_OMISSIS_ ...interventi di nuova costruzione o ampliamento di manufatti preesistenti con creazione di nuova volumetria conseguente a nuova superficie. In aree sottoposte a vincoli paesistici, ambientali, idrogeologici, sono condonabili solo le tipologie di intervento indicate ai numeri da 4 a 6 dell’Allegato 1 al d.l. n. 269/2003, ossia i c.d. abusi minori, consistenti in opere di restauro e risanamento conservativo e manutenzione straordinaria.
Con riguardo agli abusi edilizi commessi in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, il condono previsto dall’art. 32 del decreto legge n. 269 del 2003 è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell'allegato 1 del citato decreto (restauro, risanamento conservativo e manutenzione strao...
_OMISSIS_ ...edesimo allegato, anche se l’area è sottoposta a vincolo di inedificabilità relativa e gli interventi risultano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti.
Il combinato disposto dell'art. 32 della l. 28 febbraio 1985 n. 47 e dell'art. 32, comma 27, lett. d), del d. l. n. 269 del 2003 comporta che un abuso commesso su un bene sottoposto a vincolo di inedificabilità, sia esso di natura relativa o assoluta, non può essere condonato quando ricorrono, contemporaneamente: a) l'imposizione del vincolo di inedificabilità relativa prima della esecuzione delle opere; b) la realizzazione delle stesse in assenza o difformità dal titolo edilizio; c) la non conformità alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici. L’esclusion...
_OMISSIS_ ...zate in assenza o in difformità del titolo abilitativo risultino non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
In presenza di un vincolo di inedificabilità assoluta, non opera la previsione normativa relativa alla possibilità di configurare il rilascio di un titolo edilizio in sanatoria per effetto dell’inutile decorso del tempo ex art. 35, comma 12, L. n. 47/1985, il che comprometterebbe, altrimenti, gli interessi pubblici cui il vincolo è funzionale.
Si esclude la possibilità di sanatoria per le opere il cui grado, appena iniziale, di realizzazione non consenta oggettivamente di riconoscerne la funzione e la configurazione generale: riconducendo l’ambito di applicabilità dell’art. 43 della legge 47 de...
_OMISSIS_ ... un volume abitabile di un sottotetto originariamente costruito lecitamente, sulla base di un titolo edilizio che invece lo prevedeva come volume tecnico, adducendo le (inevitabili) difficoltà – in tali evenienze – di operare la riduzione in pristino stato senza alcun pregiudizio per le opere preesistenti.
A norma del combinato disposto dell’art. 32 della L. n. 47/1985 e dell’art. 32, comma 27, lett. d), della L. 326/2003, un abuso commesso su un bene sottoposto ad un vincolo di inedificabilità, sia esso di natura relativa o assoluta, non può essere oggetto di condono laddove, congiuntamente: a) l’imposizione del vincolo di inedificabilità relativa sia anteriore alla esecuzione delle opere; b) la realizzazione delle stesse sia stata effettuata i...
_OMISSIS_ ...ett. d), d.l. 30 settembre 2003, convertito con modificazioni nella l. 24 novembre 2003, n. 326, devono intendersi espressamente escluse dal condono edilizio le opere che siano state realizzate su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali qualora istituiti prima della esecuzione di dette opere, in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici; allo stato sono condonabili soltanto le opere realizzate su immobili assoggettati a vincolo dopo la loro realizzazione, e soltanto per esse si po...
_OMISSIS_ ...ca dell’area impediscono di ritenere condonabile un’opera edilizia. Si tratta di impedimenti oggettivi che operano automaticamente senza che sia necessario acquisire il parere della Soprintendenza. Soltanto se sono assenti le condizioni ostative indicate nell'art. 32 DPR 380/2001, l'amministrazione comunale, in presenza di un vincolo di inedificabilità relativa, deve chiedere il parere dell'organo tenuto per valutare la possibilità di rilasciare all'interessato un provvedimento favorevole.
Nell’ipotesi di vincolo sopravvenuto si applica l’art. 32 della legge n. 47 del 1987, il che comporta che non vi è mai inedificabilità assoluta, bensì la necessità di valutare la compatibilità dell’opera con il vincolo, con conseguente onere motivaziona...
_OMISSIS_ ...nedificabilità relativa (ex art. 32 della l. n. 47/1985) sono condonabili solo ove riconducibili alle tipologie di c.d. abusi minori dell’allegato 1 al d.l. n. 269/2003. Non lo sono, invece, ove riconducibili alle tipologie di abusi più gravi, ossia integranti gli estremi della nuova costruzione o della ristrutturazione edilizia.
L’art. 32, comma 27, lett. d, del d.l. n. 269/2003 esclude dalla sanatoria le opere abusive realizzate su aree caratterizzate da determinate tipologie di vincoli (segnatamente, quelli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali), subordinando, peraltro, l'esclusio...
_OMISSIS_ ...me urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Gli interventi sine titulo non sono condonabili: a) in base al divieto di cui all’art. 33 della l. n. 47/1985, ove sottoposti a preesistenti vincoli di inedificabilità assoluta, a prescindere dalla categoria edilizia di relativa appartenenza e dalla loro conformità o meno alla disciplina urbanistica applicabile; b) ove annoverabili tra gli interventi di maggiore consistenza (nuove costruzioni e ristrutturazioni edilizie) e ove eseguiti su immobili assoggettati a preesistenti vincoli di inedificabilità anche relativa (allorquando imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree pr...
_OMISSIS_ ...risanamento conservativo, manutenzione straordinaria) ed eseguiti su immobili assoggettati a preesistenti vincoli di inedificabilità anche relativa (allorquando imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali), nonché in difformità dalla disciplina urbanistica applicabile.
L’art. 33 della legge 28 gennaio 1985, n. 47 esclude la sanatoria nei casi di vincoli di inedificabilità cd. assoluti ovvero che impediscono del tutto l’edificazione. In base alla espressa previsione della lettera a) dell'articolo citato, vi rientrano sicuramente i vincoli posti dagli strumenti urbanistici comunali.
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_OMISSIS_ ...utazioni in ordine alla concreta compatibilità dell’opera con i valori tutelati dal vincolo.
Non possono essere sanate ai sensi della legge n. 326 del 2003 le opere abusive che hanno comportato la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura relativa o assoluta, o comunque di inedificabilità, anche relativa.
Ai sensi dell’art. 33 l. 47/1985, le opere di cui all'art. 31 non sono suscettibili di sanatoria quando siano state realizzate in violazione di un vincolo di inedificabilità, imposto prima della loro esecuzione.
Per quanto riguarda le leggi del 1985 e del 1994, il condono è stato precluso dall’art. 33 l. 47/1985 nel caso di imposizione di un vincolo ass...
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Per quanto riguarda il cd. terzo condono di cui all’art. 32 d.l. 30 settembre 2003, n. 269, il suo oggetto è più circoscritto, poiché - oltre alla preclusione prevista dal comma 25 per le costruzioni non aventi destinazione residenziale - per il comma 27 ha carattere ostativo alla sanatoria anche la presenza di vincoli che non comportino l'inedificabilità assoluta.
Non sono mai sanabili gli abusi edilizi su aree assoggettate a vincolo preesistente e assoluto d’inedificabilità (come sancito dal vecchio condono ex l. 47/85).
Le opere che hanno comportato la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria (tipologia n. 3 dell’allegato 1 al DL 269/2003) in zona assoggettata a vincolo paesaggistico di inedificabilità, anche relativa...
_OMISSIS_ ...volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura relativa o assoluta, o comunque di inedificabilità, anche relativa.
Non sono sanabili ai sensi dell'art. 32, comma 26, lett. a), D.L. 269/2003, le opere inquadrabili nelle tipologie nn. 1, 2 e 3 della tabella C allegata al decreto, vale a dire quelle realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo non conformi alle norme e prescrizioni degli strumenti urbanistici (cd. abusi di carattere sostanziale), quelle realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo, ma conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici (cd. abusi di carattere formale), e le opere di ristrutturazione edilizia.
Dal combinato disposto degli artt. 32, 33 e 35, d...
_OMISSIS_ ...ni caso richiesto il parere espresso dell’Autorità competente alla gestione del vincolo, ragione per cui in tali ipotesi non è configurabile la formazione del silenzio-assenso sull’istanza di condono.
L’esclusione dalla sanatoria è subordinata a due condizioni, costituite a) dal fatto che il vincolo sia stato istituto prima dell'esecuzione delle opere abusive, e b) dal fatto che le opere realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo risultino non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Dal combinato disposto della lett. a del comma 26 e lett. d del comma 27 dell’art. 32 del d.l. n. 269/2003 con gli artt. 32 e 33 della l. n. 47/1985 si evince che gli interventi sine titulo non sono...
_OMISSIS_ ...i relativa appartenenza e dalla loro conformità o meno alla disciplina urbanistica applicabile; b) ove annoverabili tra gli interventi di maggiore consistenza (nuove costruzioni e ristrutturazioni edilizie) e ove eseguiti su immobili assoggettati a preesistenti vincoli di inedificabilità anche relativa (allorquando imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali), a prescindere dalla loro conformità o meno alla disciplina urbanistica applicabile; c) ove annoverabili tra gli interventi di minore consistenza (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria) ed eseguiti su immobili assoggettati a preesistent...
_OMISSIS_ ...i, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali), nonché in difformità dalla disciplina urbanistica applicabile.
Dal combinato disposto dell'art. 32, l. 28 febbraio 1985 n. 47 e dell'art. 32 comma 27, lett. d, d.l. 30 settembre 2003 n. 269 si trae la conclusione che un abuso edilizio compiuto sui di un immobile sottoposto a vincolo di inedificabilità, sia esso di natura relativa o assoluta, non può essere condonato quando ricorrono, contemporaneamente: a) l'imposizione del vincolo di inedificabilità relativa prima dell'esecuzione delle opere; b) la realizzazione delle stesse in assenza o in difformità dal titolo edilizio; c) la non conformità alle opere urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Ai fini della sa...
_OMISSIS_ ...porre il divieto di costruzione entro le fasce di rispetto, comporta la inedificabilità assoluta e, dunque, pure la non sanabilità dell'opera abusiva realizzata dopo l’imposizione dei vincoli stessi, perché essi sono per loro natura incompatibili con ogni manufatto.
Il co...