Indennità di esproprio in caso di occupazione temporanea e di urgenza di aree inedificabili

La legge fondamentale del 1865 prevedeva e disciplinava diverse tipologie in cui l’Amministrazione era autorizzata all’occupazione di terreni privati, sempre per un periodo di tempo determinato: a) quella temporanea di cui all'art. 64, funzionale all'approvvigionamento di materiali, all'impianto di cantieri ovvero alla fruizione di altre utilità necessarie all'esecuzione di un'opera pubblica; la quale non cadeva di regola sull'area destinata all'insediamento di questa e postulava come normale la restituzione del bene una volta venuta meno la necessità per cui veniva disposta.

Poiché il terreno occupato apparteneva a privati doveva trovare riconoscimento una giusta indennità equiparata alla situazione temporanea venutasi a creare, il cui validissimo criterio di stima era indicato dal successivo art. 68 con la specificazione che esso dovesse comprendere sia la perdita dei frutti, sia la diminuzione di valore del fondo in proporzione alla durata d... _OMISSIS_ ...pazionale; b) l'occupazione d'urgenza o strumentale di cui all'art. 71 comma 1 prima parte, collegata alle fattispecie particolari menzionate dapprima analiticamente, e poi con una locuzione generale indefinita che consentiva l'apprensione del possesso del fondo privato imposta dalla necessità di fronteggiare, suo tramite, pubbliche calamità o altre situazioni di assoluta urgenza e/o di forza maggiore.

Si tratta di una occupazione che presenta come connaturati i caratteri della temporaneità, tanto da prevedere la fissazione di un termine massimo di due anni per la sua durata, e della restituzione del bene al privato, dopo che si sia risolta la situazione che l'ha imposta; e che per necessità di tempistica non poteva richiedere il rispetto dei passaggi dell’ordinaria procedura espropriativa, né attendere la preventiva dichiarazione di p.u., in luogo della quale era sufficiente la compilazione dello stato di consistenza dei beni da occupare; c) l'occup... _OMISSIS_ ...a prevista (a seguito della L. 18 dicembre 1879 n. 5188) dall'art. 71 comma 1°, ultima parte della legge 2359, avente quale presupposto, la necessità per l'Amministrazione di disporre dell'immobile per eseguirvi lavori relativi ad opere pubbliche dichiarate urgenti ed indifferibili. A quest'ultima forma di occupazione sono riconducibili le cosiddette occupazioni d'urgenza preordinate all'espropriazione, che sono disposte allorquando è stata completata la programmazione dell'opera pubblica dichiarata urgente ed indifferibile da realizzare in un'area, ma non ancora la procedura per il perfezionamento dei negozi giuridici di acquisizione della proprietà dell'area. Per cui sono finalizzate, appunto, a consentire all'Amministrazione di conseguirne l'immediato possesso e di superare, in questo modo, i tempi necessari al procedimento espropriativo per ottenerne la definitiva titolarità; di cui rappresenta, dunque, un aspetto preliminare e prodromico. Si tratta di una occupa... _OMISSIS_ ...alla quale, da un canto, la legittimità del possesso da parte della pubblica amministrazione è limitata nel tempo; dall'altro, però presuppone quale ipotesi normale ed ordinaria che nel suo corso l'Amministrazione acquisti la proprietà dell'immobile e, di converso, il proprietario ne perda definitivamente godimento e disponibilità (art. 832 cod. civ.).

Con il trascorrere del tempo, l'urgenza che determina e legittima l'occupazione ha cessato di essere quella (originariamente prevista) connessa alla necessità per l'Amministrazione di fronteggiare tempestivamente o situazioni di emergenza causate da calamità, forza maggiore, ovvero specifiche situazioni obbiettive. È stata collegata , invece, alla durata del procedimento previsto in via ordinaria per l'espropriazione dell'area sulla quale deve essere realizzata l'opera pubblica, ed ha acquisito la funzione di annullare l'effetto della durata attraverso l'attribuzione, all'Amministrazione, del potere di dar c... _OMISSIS_ ...to inizio ai lavori in virtù della sua piena disponibilità: dunque, nella sostanza, ad una anticipazione degli effetti del provvedimento di espropriazione . Consegue che questa figura è divenuta uno strumento generale (e per certi versi) necessitato per consentire all'Amministrazione di accelerare l'esecuzione dell'opera pubblica, rendendone possibile dopo la dichiarazione di p.u., il sollecito inizio grazie all'anticipata immissione in possesso dei fondi occorrenti prima ancora che il procedimento espropriativo pervenga alla sua naturale conclusione con la pronuncia del provvedimento ablativo (Cass., S.U. 6222/1988; 4816/1984).

Tanto , mentre giustifica la denominazione di questo istituto come occupazione preordinata o preliminare (o prodromica) all'espropriazione, ha comportato necessariamente l'attribuzione all'Amministrazione occupante di poteri sull'immobile affatto incompatibili con quelli dei quali può fruire il mero titolare di un diritto di godime... _OMISSIS_ ...eguimento della funzione opposta alla sua natura “temporanea”, di rendere permanente la detenzione dell’immobile mediante la realizzazione dell’opera pubblica: in tal modo incardinandosi nella struttura del procedimento ablativo, di cui è divenuta una fase o un sub-procedimento inserito tra la dichiarazione di p.u. ed il decreto di esproprio (o il contratto di cessione): perciò capovolgendo la regola generale, insita nell’originaria legge Pisanelli, per la quale l’Amministrazione prima diventa proprietaria dell’area e poi realizza l’opera. In altri termini, in una corretta procedura di occupazione temporanea c.d. preliminare all’esproprio, il titolo del possesso del bene in capo all’Amministrazione è il decreto temporaneo di occupazione, destinato ad essere consolidato ed assorbito dal diverso titolo del provvedimento definitivo di esproprio: in conseguenza dei quali quindi, il proprietario non riacquista più il... _OMISSIS_ ...bene, in quanto al momento della cessazione della durata del primo, inizia l’occupazione definitiva conseguente all’adozione del secondo, soltanto anticipata.

Funzione del tutto analoga a quest’ultima occupazione, per effetto dell’art. 26 della legge fondamentale, veniva riconosciuta al consenso del proprietario ad immettere l’espropriante nel possesso dell’immobile, incluso dalla giurisprudenza fra i negozi di diritto ovvero ad oggetto pubblico, inseriti nell'ambito del procedimento ablativo: in forza del quale, l’amministrazione ottiene per via negoziale il medesimo risultato della preventiva occupazione del suo bene sul quale deve essere intrapresa l'opera pubblica; e l’accordo produce i medesimi effetti di cui all'art. 73 legge 2359/1865, di renderne cioè legittima la detenzione da parte dell'espropriante per un periodo temporaneo -comunque non superiore a due anni-, necessario per la pronuncia del decret... _OMISSIS_ ...ione ovvero per addivenire alla cessione consensuale dell'immobile. In tal modo, il consenso del proprietario all'occupazione tiene luogo ed assolve alla funzione del provvedimento di cui all'art. 71 della stessa legge, così come la cessione assolve a quella del decreto di esproprio che sostituisce e di cui impedisce l'adozione; soltanto che, mentre quest'ultima pone fine al procedimento ablativo, il negozio in esame, al pari dell'accordo sull'indennità, presuppone la prosecuzione della procedura e che la stessa venga legittimamente condotta a compimento dall'espropriante.



OCCUPAZIONE PREORDINATA ALL’ESPROPRIAZIONE.

La giurisprudenza ha tradizionalmente affermato che il provvedimento di occupazione temporanea preordinata all’espropriazione di un immobile (così come il consenso del proprietario) costituisce il titolo in base al quale la P.A. acquista il diritto di disporre immediatamente di tutte le f... _OMISSIS_ ... al suo godimento, allo scopo di eseguire l’opera pubblica per la quale è stato emanato; ed incide in misura corrispondente sui poteri dominicali del titolare del bene, privandolo (temporaneamente) in tutto o in parte delle facoltà di godimento, o soltanto di alcune di esse: e perciò stesso attuando automaticamente la compressione del diritto dominicale nel momento stesso in cui viene pronunciato e diviene suscettibile di esecuzione, a prescindere dalla successiva immissione in possesso. La quale si colloca nell’ambito di un rapporto già in atto ed in una situazione in cui si è già realizzato l’effetto giuridico ablatorio, configurando la trasformazione del correlativo diritto del proprietario in diritto all’indennizzo ex art. 42 Costit.: e di conseguenza producendo un'obbligazione indennitaria volta a compensare, per tutta la durata dell'indisponibilità del bene, fino all'esproprio, il detrimento dato dal suo mancato godimento (piuttosto che dal ... _OMISSIS_ ... viene corrisposta l'indennità di espropriazione). La stessa si traduce, infatti, in una autonoma perdita reddituale che, essendo diversa da quella patrimoniale della perdita della proprietà del bene, postula un ristoro separato ed aggiuntivo, derivante da un atto legittimo dell’amministrazione, assolutamente indipendente dal titolo in base al quale potrà verificarsi il trasferimento della proprietà dell’immobile; e per tale ragione non assorbibile nell'indennità di espropriazione, sì da dover essere liquidato qualunque sia l'evento giuridico che lo realizza (cessione volontaria, espropriazione formale, asservimento, occupazione illegittima) o, per converso, impedisca la naturale conclusione del procedimento. A differenza di quanto sosteneva un indirizzo sviluppatosi negli anni 60’, e tuttavia rimasto sempre minoritario, secondo cui per le occupazioni di urgenza preordinate all'espropriazione non è dovuta una indennità distinta da quella di espro... _OMISSIS_ ...i devono corrispondere soltanto gli interessi su quest'ultima, in quanto dette occupazioni, per essere preordinate all'esproprio, devono considerarsi anticipata immissione nel possesso degli immobili.

L'art. 20 legge 865 del 1971 -di cui la legge 247 del 1974 ha sancito la portata generale, estendendone l’applicazione a tutte le espropriazioni comunque preordinate alla realizzazione di opere o di interventi pubblici- ha posto fine a quest’ultima concezione, disponendo che l'occupazione d’urgenza delle aree da espropriare (allora pronunciata con decreto del prefetto), perde efficacia ove l'effettiva occupazione non sia seguita nel termine di tre mesi dalla emanazione del provvedimento ablatorio; ed enunciando nel secondo comma (con formula assolutamente univoca) la regola che il diritto a percepire l’indennizzo per il periodo di occupazione debba decorrere "dalla data di immissione in possesso". La quale ha accentuato la fu... _OMISSIS_ ...buire al proprietario dell'immobile un ristoro in relazione al diverso pregiudizio che egli viene a subire per aver perduto il godimento del bene durante il periodo dell'occupazione medesima, e che perciò sorge autonomamente (e nel contempo, necessariamente) soltanto da tale momento, avente inizio con la reale presa di possesso da parte dell’espropriante mediante le formalità previste dall’art. 3 legge 1 del 1978 (avviso, stato di consistenza, verbale di immissione), a prescindere dal prosieguo e dall’esito del procedimento ablativo (che potrebbe mancare del tutto, o continuare con una perdurante occupazione senza più titolo). Con la conseguenza ulteriore, anche di carattere processuale, che non è sufficiente per il proprietario avere richiesto l’indennità di espropriazione per ottenere la liquidazione di quella di occupazione temporanea, posto che la relativa istanza, si fonda su di un diverso "petitum" e su diversa "causa pet... _OMISSIS_ ...u fatti costitutivi autonomi, perfino temporalmente; che la stessa introduce (con l’art. 50, 2° comma TU) un autonomo subprocedimento per la stima amministrativa dell’indennità di occupazione, anche ad iniziativa del proprietario; e mira, infine, a ristorare perdite reddituali diverse, da quelle derivanti dalla definitiva sottrazione dell’immobile. Sicché non potrebbe ritenersi neppure implicita nella domanda avente ad oggetto l'indennità maggiore, e deve essere tempestivamente formulata, in via autonoma, con l'atto introduttivo del giudizio di opposizione.

La giurisprudenza ha completato questa disciplina, enunciando il principio che nel periodo compreso tra l’adozione del provvedimento ablatorio ed il momento del verbale di immissione in possesso, l'indisponibilità giuridica che consegue alla pronuncia del primo provvedimento, può costituire presupposto per il riconoscimento, in favore del proprietario del fondo medesimo, di u... _OMISSIS_ ...oltanto ove sia fornita dimostrazione da parte di costui, dell'esistenza di un reale pregiudizio (quale esemplificativamente, quello derivante dall'impossibilità di alienazione del bene in presenza di concrete possibilità); per cui, (fino a) quando in concreto la perdita del godimento in capo al proprietario non ci sia stata, l'oggetto del pregiudizio resta escluso (o almeno fortemente ridotto all’ipotesi menzionata), con i conseguenti riflessi ai fini della determinazione dell'indennità. La quale, conclusivamente non è in tali casi configurabile, così c...