Impugnazione del contratto siglato tra il privato e la P.A.

Sintesi: I contratti fra un'amministrazione ed un soggetto privato vanno contestati nei termini di prescrizione e non sono provvedimenti da impugnare a pena di decadenza.

Estratto: «15. Solo per completezza, si aggiunge infine che tale pronuncia di accoglimento si fonda sui fatti accertati nei termini di cui sopra, e non certo sulla circostanza valorizzata dal Comune nelle conclusioni, per cui la D. non avrebbe “impugnato i contratti tra la stessa e il Comune di Mantova aventi ad oggetto l'immobile di proprietà di quest'ultimo sito in Mantova, via Concezione 22 e neppure il bando di vendita del medesimo immobile”. E'infatti chiaro che i contratti fra un'amministrazione ed un soggetto privato vanno contestati, così come avvenuto nella presente causa, nei termini di prescrizione, e non sono provvedimenti da impugnare a pena di decadenza. E'poi altrettanto chiaro che l'efficacia di provvedimento di un bando di vendita è quella di o... _OMISSIS_ ...nistrazione a cedere il bene, non certo quella di qualificare con efficacia vincolante il rapporto fra la stessa e un eventuale occupante di esso.»

Sintesi: Il rilevo d'ufficio della nullità è possibile anche nel caso di domanda riguardante la risoluzione o la rescissione del contratto, un vizio cioè non genetico, ma sopravvenuto al suo nascere. In tal caso il giudice può dichiarare la riscontrata nullità del negozio, con l'unico limite dell'eventuale formazione di un giudicato interno.

Sintesi: Il giudice può rilevare d'ufficio la nullità di un contratto, a norma dell'art. 1421 c.c., anche se sia stata proposta la domanda di annullamento (o di risoluzione o di rescissione) del contratto, senza incorrere nel vizio di ultrapetizione, atteso che in ognuna di tali domande è implicitamente postulata l'assenza di ragioni determinanti la nullità del contratto medesimo; ne consegue che il rilievo di quest'u... _OMISSIS_ ...del giudice da luogo a pronunzia non eccedente i limiti della causa, la cui efficacia resta commisurata nei limiti della domanda proposta, potendo quindi estendersi all'intero rapporto contrattuale se questa lo investa interamente.

Estratto: «Sotto il profilo logico-giuridico è opportuno esaminare il terzo motivo del ricorso principale con il quale gli esponenti denunciando la violazione e falsa applicazione degli artt. 112 e 101 c.p.c., artt. 1418 e 1483 c.c.; art. 111 Cost. sostengono che il giudice a quo non poteva dichiarare d'ufficio la nullità del contratto perché mai sollecitata dalle parti interessate, atteso che i coniugi Sa. - Se.".... non avevano mai formulato o tanto meno prospettato nel corso del giudizio, ipotesi o profili di nullità del contratto preliminare stipulato con il Ci....", nei cui confronti essi si erano limitati a chiedere la condanna "al risarcimento dei danni conseguenti all'evizione del bene... _OMISSIS_ ...isarsi in corso di causa" Peraltro gli attori non avevano neanche insistito nella domanda d'adempimento del contratto, ciò che avrebbe consentito la pronuncia di nullità anche d'ufficio,in considerazione del potere del giudice di verificare la sussistenza delle condizioni dell'azione promossa, ciò che non gli è consentito quando la domanda fosse diretta a far dichiarare l'invalidità del contratto ovvero la risoluzione per inadempimento.La doglianza non ha pregio. Invero il rilevo d'ufficio della nullità è possibile anche nel caso di domanda riguardante la risoluzione o la rescissione del contratto, un vizio cioè non genetico, ma sopravvenuto al suo nascere. In tal caso il giudice può dichiarare la riscontrata nullità del negozio, con l'unico limite dell'eventuale formazione di un giudicato interno.Ed invero, secondo la giurisprudenza di questo S.C."Il giudice può rilevare d'ufficio la nullità di un con... _OMISSIS_ ... dell'art. 1421 c.c., anche se sia stata proposta la domanda di annullamento (o di risoluzione o di rescissione) del contratto, senza incorrere nel vizio di ultrapetizione, atteso che in ognuna di tali domande è implicitamente postulata l'assenza di ragioni determinanti la nullità del contratto medesimo; ne consegue che il rilievo di quest'ultima da parte del giudice da luogo a pronunzia non eccedente i limiti della causa, la cui efficacia resta commisurata nei limiti della domanda proposta, potendo quindi estendersi all'intero rapporto contrattuale se questa lo investa interamente (Cass. Sez. 3, n. 2956 del 07/02/2011; Sez. 3, n. 23674 del 15/09/2008; Sez. 3, n. 18540 del 20/08/2009).Ha osservato ancora questa Corte che "...Nel caso in cui le parti di un contratto, ascrivendosi reciproci inadempimenti, chiedano ciascuna nei confronti dell'altro la risoluzione ai sensi dell'art. 1453 cod. civ., il giudice può rilevare d'ufficio la nullità del con... _OMISSIS_ ...nella specie, per difetto di forma scritta prescritta "ad substantiam") in ogni stato e grado del giudizio, col solo limite della formazione del giudicato interno (Cass. Sez. 3, n. 23674 del 15/09/2008).»

Sintesi: La nullità, come l'inesistenza, d'un contratto vanno, infatti, rilevate d'ufficio, anche per la prima volta in sede di gravame, ex art. 1421 c.c., salva, peraltro, la necessità di coordinarne il disposto con il principio della domanda fissato dagli artt. 99 e 112 c.p.c..

Sintesi: Solo se siano in contestazione l'applicazione o l'esecuzione d'un contratto la cui validità rappresenti un elemento costitutivo della pretesa, il giudice è tenuto a rilevare in qualsiasi stato e grado del giudizio, indipendentemente dall'attività assertiva delle parti, l'eventuale nullità del contratto stesso in quanto ostativa all'accoglimento della domanda per difetto d'una delle sue condizioni, mentre, se la contesta... _OMISSIS_ ...irettamente all'illegittimità dell'atto, una ragione di nullità diversa da quella posta a base della domanda introduttiva, come non può esser dedotta per la prima volta in sede di gravame, trattandosi di domanda nuova e diversa rispetto a quella ab origine proposta dalla parte, così neppure può essere rilevata d'ufficio.

Sintesi: La sanzione della nullità del contratto è comminata in relazione ad una pluralità di vizi tassativamente determinati, pertanto la parte non può far valere in sede di gravame una diversa causa di nullità rispetto a quella dedotta in primo grado, e il giudice non può porre alla base della decisione ragioni di nullità diverse da quella originaria; nondimeno, a diversa soluzione si deve pervenire ove la questione della nullità sia stata introdotta nel giudizio non in via d'azione bensì in via d'eccezione ed il giudice ritenga di rilevare d'ufficio aspetti di patologia d... _OMISSIS_ ...esso non rilevati dalla parte pur interessata a farne dichiarare l'improduttività d'effetti.

Sintesi: La questione di nullità del contratto sollevata dal convenuto, non integra, gli estremi né d'una domanda riconvenzionale, né di un'eccezione riconvenzionale, né, infine, di un'eccezione in senso stretto o sostanziale bensì si prospetta solo quale mera difesa che non condiziona il preesistente potere-dovere del giudice di rilevare ex officio una nullità ravvisabile in aspetti distinti di patologia negoziale.

Estratto: «1.1 - Con il primo motivo il ricorrente denunzia violazione e falsa applicazione degli artt. 112, 342 e 345 cod. proc. civ., della L. n. 47 del 1985, artt. 17, 18 e 40 e dell'art. 2909 cod. civ., nonché vizio di motivazione, censurando la sentenza impugnata per non avere pronunziato su di un'eccezione espressamente formulata, con la quale si era evidenziato essere l'appello della controparte... _OMISSIS_ ...per genericità dei motivi, e per avere, viceversa, dichiarato la nullità del contratto preliminare senza una domanda in tal senso della parte, che aveva riferito l'eccezione di nullità non al contratto ma alla sentenza di primo grado che aveva accolto la domanda ex art. 2932 cod. civ.. Formula, quindi, il seguente quesito di diritto:"L'Ecc.ma Corte vorrà stabilire se l'eccezione di nullità della sentenza del Giudice di primo grado per violazione della normativa urbanistica di cui alla L. n. 47 del 1985, art. 18 sollevata dall' O., consentiva al Giudice di merito di estendere il proprio esame anche sulla validità o meno del preliminare di vendita in discussione, nonostante il giudicato formatosi nella sentenza di primo grado per la inammissibilità dell'appello per carenza dei motivi specifici - o per mancanza dell'effetto devolutivo di tale parte della sentenza di primo grado - ex art. 342 c.p.c. e dei divieti di nuove domande di cu... _OMISSIS_ ...c.p.c.". 1.1.2 - Il motivo va disatteso per essere infondate le ragioni di diritto che lo supportano; infondatezza che si riverbera nell'inidoneità del quesito, all'evidenza non pertinente, cui consegue l'inammissibilità del motivo. La nullità, come l'inesistenza, d'un contratto vanno, infatti, rilevate d'ufficio, anche per la prima volta in sede di gravame, ex art. 1421 c.c., salva, peraltro, la necessità di coordinarne il disposto con il principio della domanda fissato dagli artt. 99 e 112 c.p.c.. Solo se siano in contestazione l'applicazione o l'esecuzione d'un contratto la cui validità rappresenti un elemento costitutivo della pretesa, il giudice è tenuto a rilevare in qualsiasi stato e grado del giudizio, indipendentemente dall'attività assertiva delle parti, l'eventuale nullità del contratto stesso in quanto ostativa all'accoglimento della domanda per difetto d'una delle sue condizioni, mentre, se la contestazione attien... _OMISSIS_ ...all'illegittimità dell'atto, una ragione di nullità diversa da quella posta a base della domanda introduttiva, come non può esser dedotta per la prima volta in sede di gravame, trattandosi di domanda nuova e diversa rispetto a quella ab origine proposta dalla parte, così neppure può essere rilevata d'ufficio (Cass. 18.5.99 n. 4817, 18.2.99 n. 1378,10.10.97 n. 9877, 22.4.95 n. 4607,7.4.95 n. 4064, 9.2.94 n. 1340, 9.1.93 n. 141). Nella seconda delle considerate ipotesi, l'inammissibilità della deduzione in sede di gravame, come anche la non rilevabilità d'ufficio, d'una causa di nullità del contratto diversa da quella posta a base dell'originaria domanda, trovano fondamento nella considerazione che la sanzione della nullità è comminata in relazione ad una pluralità di vizi tassativamente determinati, onde l'azione di nullità ha una sua precisa causa petendi, che ne delimita l'ambito agli effetti delle preclusioni ... _OMISSIS_ ...per tanto l'iniziale proposizione d'una domanda intesa ad ottenere la declaratoria di nullità del contratto in relazione ad uno dei detti vizi, come impedisce alla parte di far valere in sede di gravame una diversa causa di nullità in quanto, introducendo un tema di dibattito del tutto nuovo e diverso rispetto a quello precedentemente svolto, si tradurrebbe in una mutatio libelli non consentita, così anche impedisce al giudice di porre a base della decisione ragioni di nullità diverse da quella originaria, in quanto, diversamente operando, il giudice stesso travalicherebbe il potere dispositivo delle parti in violazione dell'obbligo di corrispondenza tra il chiesto ed il pronunziato posto dall'art. 112 c.p.c.. A diversa soluzione si deve, peraltro, pervenire ove la questione della nullità del contratto sia stata introdotta nel giudizio non in via d'azione bensì in via d'eccezione ed il giudice ritenga di rilevare d'ufficio aspetti di patolog... _OMISSIS_ ...o stesso non rilevati dalla parte pur interessata a farne dichiarare l'improduttività d'effetti. Se, infatti, il potere-dovere del giudice di decidere sulla domanda s'estende necessariamente all'accertamento della sussistenza e della validità del contratto dedotto dall'attore, queste costituendo condizioni dell'accoglibilità della domanda stessa in quanto intesa ad ottenere dalla controparte l'adempimento delle obbligazioni nascenti dal contratto, la deduzione da parte del convenuto di cause di nullità del contratto non può costituire, od essere considerata, domanda giudiziale, non ponendosi in rapporto genetico con il potere - dovere decisionale del giudice d'accertare che non difettino le condizioni suddette, potere già esistente ex lege anche indipendentemente dall'attività assertiva della parte controinteressata e persino nella contumacia di questa. La questione di nullità del contratto, comunque sollevata dal convenuto, non in... _OMISSIS_ ... gli estremi né d'una domanda riconvenzionale (in quanto il convenuto non chiede un provvedimento giudiziale a sé favorevole che gli attribuisca beni determinati in contrapposizione a quelli richiesti dall'attore con la domanda introduttiva), né d'un'eccezione riconvenzionale (in quanto il convenuto non oppone al diritto fatto valere dall'attore un proprio controdiritto idoneo a paralizzarlo), né, infine, d'un'eccezione in senso stretto o sostanziale (in quanto non ne è prevista dalla legge la deduzione ad esclusiva iniziativa della parte, anzi, ne è prevista la rilevabilità ex ufficio iudicis), bensì si prospetta solo quale mera difesa (in quanto il convenuto si limita ad allegare l'invalidità e, quindi, l'insussistenza d'uno degli elementi costitutivi della pretesa fatta valere dall'attore, e cioè una determinata circostanza di fatto ostativa all'accoglimento della domanda) ...


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