Realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici del Comune di Salerno: analisi finanziaria

Analisi dei costi d'investimento


Si distinguono costi d’investimento e costi d’esercizio.

Il prezzo dell’impianto è stimato in 1430 €/kWp (IVA inclusa al 10%). Questo valore comprende il costo di tutte le componenti dell’impianto. Il prezzo dei moduli è desunto dai listini (tab.8) ed è pari a 850 €/kWp, a questo prezzo si deve aggiungere il prezzo della guaina impermeabilizzante che è pari a 112 €/kWp istallato, mentre le altre componenti sono ottenute moltiplicando il prezzo per le percentuali riportate in tab.15 (fig.22).

Tab.15 - Ripartizione voci di costo

La voce prevalente è quella dei moduli fotovoltaici che incide per circa il 74% sul totale, l’inverter incide per il 14 % e il rimanente copre i costi di progettazione e istallazione [9].

Fig.22 - Ripartizione dei costi di investimento


[Omissis - Versione integrale presente nel testo]


Tab.16 - Ripartizione delle voci di costo

La potenza dell’impianto fotovoltaico è di 998,64 kWp quindi l’intero impianto ha un costo di: 998,64 kWp x 1.650 €/kWp = 1.647.756 €

Per la pensilina bisogna considerare il costo della struttura in acciaio della pensilina pari a 2.662.000 € (IVA inclusa al 21 %) calcolato in base al Prezziario dei lavori pubblici della Campania aggiornati al 2013.


[Omissis - Versione integrale presente nel testo]


Nella fig. 23 è riportata l’incidenza delle varie voci sul totale dell’investimento, da come si può vedere il costo della pensilina è la componente più gravosa andando a coprire il 58 % del totale.

Il costo complessivo dell’investimento, che comprende l’allocazione di 11 impianti fotovoltaici su edifici comunali e una pensilina fotovoltaica è di: 4.309.756 € + 2.353.254 € = 6.663.010 € (IVA inclusa al 10 %).

Fig.23 - Ripartizione dei costi di investimento


Analisi dei costi d'esercizio

I costi peri l’esercizio di impianti di tipo a scambio sul posto, sono legati alla stipula della convenzione con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per 45 € all’anno. Mentre per impianti che accedono agli ince ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo]... imento [11].

Le operazioni di manutenzione comprendono: pulizia regolare del modulo che consiste nel lavare i moduli fotovoltaici con acqua e detersivo non abrasivo; l’ispezione visiva di eventuali deterioramenti interni della tenuta stagna del modulo; il controllo dello stato dei collegamenti elettrici e di cablaggio; in taluni casi, il controllo delle caratteristiche elettriche del modulo.

Eventuali guasti che si possono rilevare dall’ispezione visiva riguardano: la rottura dello strato di protezione, le ossidazioni dei circuiti e delle saldature delle celle fotovoltaiche, la rottura dell’inverter dopo 10-12 anni, infatti è prevista la sostituzione al dodicesimo anno.


Analisi dei ricavi

L’analisi dei ricavi è fatta considerando due diverse possibilità di valorizzazione dell’energia prodotta: il V CONTO ENERGIA (DM 5 luglio 2012) e lo SCAMBIO SUL POSTO (Delibera ARG/elt 74/08) abbinato al RITIRO DEDICATO (Delibera AE ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo].

V conto energia

Il V conto energia ridefinisce le modalità di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, attribuendo due diverse tariffe incentivanti, quella omnicomprensiva su tutta l’energia prodotta e quella premio per l’energia auto consumata. Le tariffe si differenziano per tipologia e dimensione dell’impianto fotovoltaico. Per impianti che utilizzano componenti europei le tariffe sono maggiorate di 20 €/MWh.

Gli impianti fi ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo]... periore a 200 kWp, ha diritto a una tariffa pari a 195 €/MWh prodotto.

La produzione media dell’impianto sul Polo Annonario è stimata in 1209,480 MWh; quindi il ricavo è: (195+20) €/MWh x 1209,480 MWh = 260.038,20 €/anno.

L’energia prodotta e auto consumata è incentivata con una tariffa premio di 121 €/MWh. Dall’analisi dei consumi degli anni precedenti si evince che il Polo Annonario consuma all’anno 917,59 MWh di cui si stima che 362,864 MWh siano autoprodotti; quindi il ricavo che si ha è di: (121+20) €/MWh x 362,864 MWh = 47.535,18 €/ anno.

Per quanto riguarda la pensilina, l’impianto non rientra nella tipologia di impianto integrato con caratteristiche innovative, essendo la potenza compresa tra 200 kWp e 1000 kWp, ha diritto a una tariffa pari a 115 €/MWh prodotto. La produzione media della pensilina fotovoltaica è stimata in 1161,2 MWh; quindi il ricavo è: (115+20) €/MWh x 1.161,2 MWh = 156.762 €

Inoltre l’energia prodotta e auto consumata genera un beneficio in termini di risparmio sulle bollette. Considerando le tariffe orarie previste per i consumi degli edifici comunali (119 €/MWh giorno, 86 €/MWh notte e week-end) il risparmio è di 165.893,08 €/anno.

Tab.17 - Ricavi V Conto Energia

Scambio sul posto

Lo scambio sul posto è una particolare modalità di valorizzazione dell’energia elettrica che consente di realizzare una specifica forma di autoconsumo immettendo in rete l’energia elettrica pr ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo]... vata, possono essere vendute al prezzo medio nazionale o utilizzate come credito per i consumi successivi. Lo scambio sul posto è possibile solo per impianti che non superano i 200 kWp di potenza, nel nostro caso, quindi, solo il Polo Annonario e la pen ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo]... siderando le tariffe previste per i consumi degli edifici pubblici in oggetto, l’ammontare da pagare per acquistare l’energia è di 25.320,88 €/anno.


[Omissis - Versione integrale presente nel testo]


In totale dall’esercizio degli impianti con lo scambio sul posto si ricava: 17.724,62 € + 20.987,90 € = 38.712,52 €/anno.

Ritiro dedicato

Il “ritiro dedicato” è una modalità semplificata a disposizione dei produ ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo]... egiudicare la possibilità di ricevere di più nel caso in cui la remunerazione a prezzi orari zonali dovesse risultare più vantaggiosa.

Per impianti alimentati con fonte solare fotovoltaica, con producibilità compresa tra 25 MWh/anno e 2.000 MWh/anno, il prezzo minimo garantito, per l’anno 2013, è 80,6 €/MWh [12].

Il ritiro dedicato è applicato all’impianto allocato sul Polo Annonario e alla pensilina fotovoltaica, in quanto non possono accedere al meccanismo dello scambio sul posto perché la potenza supera i 200 kWp.

Il ritiro dedicato non si utilizza per tutti gli impianti perché risulta meno conveniente dello scambio sul posto.

La produzione media dell’impianto sul Polo Annonario è stimata in 1.209,48 MWh; dall’analisi dei consumi degli anni precedenti si evince che il Polo Annonario consu ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo]... orno, 86 €/MWh notte e week-end) il risparmio è di 165.893,08 €/anno.

Tab.18 - Ricavi Scambio sul posto + Ritiro dedicato
Tab.19 - Confronto ricavi annuali V Conto Energia e Scambio sul posto + Ritiro dedicato



Oneri finanziari

Il piano finanziario, per entrambi i casi (V conto Energia e non), è sviluppato in tre casi:


  • totale apporto di capitale proprio;
  • [Omissis - Versione integrale presente nel testo]
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Per il secondo caso è redatto il piano di ammortamento per valutare l’incidenza degli oneri finanziari sul risultato dell’analisi. Si ipotizza un piano di ammortamento “alla francese” in 15 anni, al saggio di interesse del 8%.

Si è scelto di non considerare la pensilina perché in questo modo l’investimento risulta più remunerativo (tab.23, fig.25).

Tab.20 - Piano di ammortamento mutuo


Piano finanziario

V Conto Energia

Le tabelle 21 e 23 riportano i flussi di cassa rispettivamente con totale apporto di capitale proprio e con ricorso a capitali di prestito, rappresentati entrambi nella figura 24. Si evince che i tempi di ritorno sono diversi, infatti, senza finanziamento l’investimento sarebbe ammortizzato in tre anni mentre facendo ricorso ad un finanziamento ci vorrebbero quattro anni.

Al venticinquesimo anno non sono considerati guadagni aggiuntivi dovuti al valore residuo dell’impianto perché considerato uguale a zero.

Tab.21 - Flussi di cassa con totale apporto di capitale proprio
Tab.22 - Indici con totale apporto di capitale proprio
Tab.23 - Flussi di cassa con apporto di capitale di prestito
Tab.24 - Indici con apporto di capitale di prestito
Fig.24 - Confronto flussi di cassa con e senza apporto di capitale di prestito


I precedenti flussi di cassa sono elaborati non considerando la pensilina perché dalle analisi preliminari risulta che l’investimento è più redditizio se non si costruisce la pensilina a causa soprattutto del costo elevato della struttura per la pensilina stessa. Confrontando i valori del TIR nei due casi risulta che effettivamente l’investimento comprensivo della pensilina è molto meno redditizio, anche i tempi di ritorno si allungherebbero con la pensilina. Nella tabella 25 e nel grafico (fig.25) è riportato il confronto tra i ricavi con e senza pensilina nel caso in cui si utilizzassero solo capitali propri.

Tab.25 - Confronto con e senza la pensilina
Fig.25 - Confronto flussi di cassa con - senza pensilina


Scambio sul posto + Ritiro dedicato

In riferimento alla prima ipotesi, ovvero totale apporto di capitale proprio, si hanno i flussi di cassa in ta ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo]... esimo anno non sono considerati guadagni aggiuntivi dovuti al valore residuo dell’impianto considerato uguale a zero.

Fig.26 - Flussi di cassa con - senza apporto di capitale di prestito
Tab.26 - Flussi di cassa con totale apporto di capitale proprio
Tab.27 - Indici con totale apporto di capitale proprio
Tab.28 - Flussi di cassa con apporto di capitale di prestito
Tab.29 - Indici con apporto di capitale di prestito


Il costo totale dell’investimento sarà ammortizzato in 9 anni considerando solo capitale proprio mentre se si utilizzano capitali di prestito il tempo di ritorno è stimato in circa 15 anni.

In entrambi i casi il TIR è minore del saggio di attualizzazione ma il VAN è positivo.

Per lo scambio sul posto non si considera l’investimento comprensivo della costruzione della pensilina perché dall’analisi precedente si evince che la pensilina non è conveniente se si considera il V Conto Energia quindi non lo sarà nemmeno per lo scambio sul posto che comporta ricavi molto inferiori, come si può vedere nel confronto in tabella 25.

Concessione a privati

L’ultima ipotesi prevede l’entrata in gioco di un privato il quale prende in concessione i tetti degli edifici di progetto per istallarvi gli impianti fotovoltaici.


[Omissis - Versione integrale presente nel testo]


Si considerano i due casi: con e senza incentivi del V Conto Energia. Per quest’ultima ipotesi si esclude la pensilina fotovoltaica. Per la vendita dell’energia, invece, viene considerato solo il Ritiro Dedicato perché più compatibile con il caso in esame.

Per quanto riguarda il V Conto Energia il ricavo annuale che spetta al concessionario è pari alla quan ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo]... ossa accedere agli incentivi statali, il ricavo annuale che spetta al concessionario è pari all’intero ricavo che si ha dalla vendita dell’energia prodotta e non autoconsumata: 1.979,659 MWh x 80,6 €/MWh = 159.560 €.

Il Comune ha solo il beneficio generato dal risparmio sulla bolletta pari a: 165.893 €.

Nella tabella 30 sono riportati i ricavi del concessionario e del Comune sia con il V Conto Energia che con il Ritiro Dedicato e i valori del VAN e del TIR dell’investimento nei due casi. Da come si può vedere, risulta sostenibile solo nel caso in cui si possa accedere agli incentivi statali del V Conto Energia.

Tab.30 - Confronto Ricavi V Conto Energia – Ritiro Dedicato - Concessionario e Comune



Conclusioni

Per la valutazione del progetto sono state fondamentali l’analisi SWOT, per aver evidenziato tutte le opportunità e le debolezze del progetto, lo studio del mercato, per la scelta della tecnologia da utilizzare e la scelta successiva dei diversi componenti degli impianti (moduli e inverter), e lo studio dei consumi di tutti gli edifici di progetto che ci ha permesso di dimensionare gli impianti. La producibilità complessiva riesce a coprire l’intero fabbisogno energetico degli edifici e in tutti i casi c’è un’alta percentuale di energia elettrica in eccedenza disponibile per la vendita.


[Omissis - Versione integrale presente nel testo]


In termini monetari il progetto è sostenibile in entrambi i casi, infatti i VAN sono positivi, ma nel secondo caso i margini di convenienza sono molto minori.

Nel caso in cui subentrasse un privato come concessionario, infine, l’analisi evidenzia l’impossibilità di recuperare l’importo investito se non c’è l’incentivazione statale, mentre per il comune ci sarebbe comunque un beneficio dovuto al risparmio sulla bolletta.

Il GSE ha annunciato la fine del V Conto energia per il solare fotovoltaico. Il Contatore Fotovoltaico presente sul sito del Gestore dei Servizi Energetici ha, infatti, raggiunto il valore di costo indicativo cumulato ...[Omissis - Versione integrale presente nel testo].

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