Il reato contravvenzionale di cui al comma 7 dell’articolo 186

Il reato contravvenzionale di cui al comma 7 dell’articolo 186


La fattispecie astratta di cui all’articolo 186, comma 7 del c.d.s. incrimina la condotta di chi rifiuti di sottoporsi agli accertamenti volti ad appurare l’eventuale stato di ebbrezza. Il trattamento sanzionatorio è analogo a quello comminato per il reato ex articolo 186, comma 2 lettera c) del c.d.s. (ossia per la più grave ipotesi di guida in stato di ebbrezza).
Il rifiuto non riguarda soltanto la sottoposizione all’etilometro ma attiene anche agli esami preliminari, ossia a quelli volti ad accertare l’eventuale presenza di sostanze alcoliche all’interno del corpo del conducente, ovvero a quelli effettuati dai sanitari sui guidatori feriti e sottoposti a cure.

L’intento legislativo d’indurre i conducenti a sottoporsi ai controlli con l’etilometro appare in tutta la sua evidenza: infatti la conseguenza derivan... _OMISSIS_ ...one di non sottoporsi al test sarà eguale a quella corrispondente all’accertamento di un tasso superiore ad 1,5 g/l.

Un conducente razionale ben difficilmente si sottrarrà dall’esame prescritto a meno che non abbia assunto alcolici in modo smodato: infatti avrà sempre la speranza d’incorrere in una sanzione meno grave rispetto a quella più severa.
Comunque è molto importante sottolineare sin da subito come si tratti di reato autonomo che è accomunato a quello ex articolo 186, comma 2 lettera c) del c.d.s. soltanto per quanto attiene al trattamento sanzionatorio, includendo in quest’ultimo non solo le sanzioni penali e quelle amministrative ma anche quelle principali e quelle accessorie.

Infatti le due fattispecie incriminatrici tutelano beni giuridici distinti: se la norma di cui al comma 2 tutela la sicurezza della circolazione stradale e l’incolumità dei singoli utenti della strada, quella di cui al co... _OMISSIS_ ... corretto esercizio della funzione di polizia stradale. Infatti per la violazione di tale norma non occorre che il soggetto sia necessariamente in stato di ebbrezza: può compiere tale illecito penale anche colui che perfettamente sobrio, rifiuti di sottoporsi agli accertamenti alcolemici nei casi prescritti dalla legge .

Dunque può ben sussistere un concorso formale tra il reato di cui al comma 7 e quello di cui al comma 2, lettera b) o c).
Venendo ad un’analisi più approfondita della struttura della fattispecie, si tratta di un reato di mera condotta poiché non è richiesto il verificarsi di alcun evento. Per quanto attiene all’elemento soggettivo trattandosi di reato contravvenzionale, il fatto è perseguibile sia a titolo di dolo che di colpa. Tuttavia appare difficile il verificarsi di quest’ultima ipotesi: è infatti inverosimile che il reo rifiuti “colposamente” di sottoporsi all’alcoltest in quanto tale condot... _OMISSIS_ ...na precisa presa di posizione da parte del soggetto attivo.

La legittimità dell’ordine dato dall’autorità assume un’importanza fondamentale ai fini dell’economia dell’applicazione della norma: a proposito è fondamentale osservare come tale comando è un vero e proprio provvedimento amministrativo e che, come tale, è impugnabile per uno dei tre “tradizionali vizi” dell’atto, ossia per violazione di legge , eccesso di potere ovvero incompetenza relativa .

La norma contenuta all’articolo 186, comma 3 del c.d.s. illustra le ipotesi nelle quali l’autorità che svolga compiti di polizia stradale può ordinare ad un conducente di sottoporsi ai test con l’etilometro. In primo luogo questa possibilità è stata prevista allorché gli accertamenti preliminari previsti dal comma 3 del suddetto articolo abbiano dato esito positivo.

All’organo di polizia stradale viene att... _OMISSIS_ ...ibilità di sottoporre i conducenti a prove ovvero ad accertamenti qualitativi secondo le direttive impartite dal Ministero degli Interni che ha emanato una circolare in materia dove l’unico limite previsto è stata la non invasività dell’esame in modo da potere garantire il rispetto della riservatezza personale e dell’integrità fisica .
Da tale direttiva consegue l’inammissibilità degli esami clinici o di laboratorio sui reperti ematici prelevati dal conducente. Sono invece legittimi test comportamentali come ad esempio quello di chiedere al soggetto di camminare in linea retta, ovvero accertamenti che si avvalgano di apparecchi che siano in grado di rilevare soltanto la presenza di alcol nel sangue senza poterne determinare l’entità (quest’ultimo compito spetterà al test con l’etilometro).

In secondo luogo questa possibilità è prevista nel caso in cui si verifichi un sinistro stradale: tale ipotesi ricorre ... _OMISSIS_ ...ducente da sottoporre ad accertamento non ha responsabilità alcuna e non vi sono feriti.

Infine il legislatore prevede un’ ipotesi di chiusura del sistema: l’autorità svolgente attività di polizia stradale può ordinare al conducente di sottoporsi all’etilometro qualora i funzionari ritengano per un altro motivo che non sia né quello previsto per la prima, né quello stabilito dalla seconda, che il guidatore si trovi in uno stato di alterazione psicofisica derivante dall’influenza di alcol. Ad esempio gli agenti potranno ordinare il test volto ad appurare l’entità di alcol nel sangue allorché rinvengano a bordo del mezzo tracce indicanti il consumo di sostanze alcoliche .

Il penultimo periodo della norma di cui all’articolo 186, comma 2 lettera c) del c.d.s. prevede che la sospensione condizionale della pena sia irrilevante ai fini della confisca del veicolo: dunque quest’ultima troverà applicazione a... _OMISSIS_ ...n cui il giudice ritenga il reo meritevole di questa misura premiale prevista dal legislatore all’articolo 163 e seguenti del codice penale ed oggetto di numerose modifiche.

La precisazione contenuta nel codice della strada è stata mutuata dalla norma di cui all’articolo 164, comma 3° c.p. . Infatti viene previsto che la sospensione condizionale della pena rende inapplicabili le misure di sicurezza tranne la confisca . Questa eccezione è frutto di una valutazione del legislatore che ritiene necessario togliere il mezzo dal patrimonio del trasgressore anche se su quest’ultimo il giudice effettua una prognosi favorevole.

La natura non meramente punitiva della confisca appare in tutta la sua evidenza: il legislatore preferisce essere certo che il soggetto con quel determinato mezzo non potrà più porre in pericolo i beni giuridici della sicurezza della circolazione stradale e dell’incolumità dei singoli utenti della... _OMISSIS_ ...
A parte la confisca, il resto della fattispecie astratta è suscettibile di applicazione dell’istituto sospensionale in quanto prevede un trattamento sanzionatorio che rientra entro i limiti oggettivi previsti dagli articoli 163 e 164 del codice penale. Innanzitutto vi sono dei limiti aventi natura oggettiva in quanto attengono all’entità della pena da sottoporsi a sospensione.
Il giudice deve innanzitutto determinare la pena che irrogherebbe in concreto per poi verificare se è possibile applicare la sospensione condizionale. La pena detentiva (reclusione o arresto) non deve superare i 2 anni di tempo: qualora la condanna riguardi esclusivamente una pena pecuniaria, il giudice dovrà effettuare l’operazione di conversione prevista dall’articolo 135 c.p. per verificare se è possibile utilizzare questa alternativa alla pena edittale applicabile in sede di cognizione .

Vi sono poi delle ipotesi in cui il legislatore ba... _OMISSIS_ ...quo;età del reo ha ritenuto opportuno prevedere delle deroghe rispetto all’ipotesi ordinaria di sospensione condizionale della pena: infatti tale limite è stato innalzato a 3 anni per i soggetti infradiciottenni ed a 2 anni e 6 mesi per quelli minori di anni 21 e per gli ultrasettantenni.

Ovviamente le ragioni d’essere di queste deroghe sono completamente diverse: mentre per i giovani il legislatore non ha voluto sacrificare il loro futuro (più di quanto non abbiano già fatto loro stessi) evitando loro una conoscenza diretta della dura e criminogena realtà carceraria, per gli anziani la durezza della medesima situazione ha indotto il Parlamento ad escluderla il più possibile limitandola a fatti di una certa rilevanza.

L’intento legislativo appare ancora più evidente nell’ultimo periodo del comma 1° dell’articolo 163 c.p. poiché viene attribuita al giudice la possibilità di sospendere soltanto la pena detent... _OMISSIS_ ...ettuando il computo tra quest’ultima e quella pecuniaria venga superato il limite oggettivo.

Il potere del giudice trova un importante riconoscimento nella possibilità di subordinare la concessione di tale misura all’adempimento da parte del reo di una serie di obblighi: tra quest’ultimi si annoverano il risarcimento del danno, l’eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, ovvero la prestazione di attività lavorativa non retribuita a favore della comunità per un tempo che non può essere superiore a quello della pena condizionalmente sospesa .
Tra gli altri limiti oggettivi si annoverano quelli in base ai quali è fatto divieto al giudice di concedere la sospensione a colui che sia stato dichiarato contravventore o delinquente abituale ovvero professionale.

Il suo potere discrezionale trova il suo apice massimo in merito ai limiti soggettivi: infatti egli può concedere la sospensione... _OMISSIS_ ...oltanto qualora utilizzando i criteri di cui all’articolo 133 c.p., sia in grado di ritenere che il reo si asterrà in futuro dal commettere ulteriori reati.

Proprio in merito alle fattispecie incriminatrici oggetto di questa analisi si è assistito ad una concessione di tale beneficio che è stato rifiutato solo qualora vi erano dei limiti oggettivi invalicabili. Questa prassi giurisprudenziale ha portato all’applicazione di questo beneficio di legge nei confronti di soggetti che siano stati colti più volte alla guida in stato di ebbrezza. Tali casi sarebbero meritevoli di una maggiore attenzione visto che sono sfortunatamente prodromici di eventi anche luttuosi in danno degli utenti della strada.

La revoca della misura è disposta quando il soggetto dimostri l’erroneità della prognosi compiendo un nuovo reato della stessa indole per il quale viene comminata una pena detentiva
Tale ipotesi sussiste anche qualora inter... _OMISSIS_ ...amente una sentenza per un fatto realizzato prima della concessione della misura stessa, comportando il superamento dei limiti oggettivi.

Al contrario il reato si estingue qualora sia trascorso il tempo stabilito senza che il condannato abbia commesso altri reati della stessa indole ed abbia al contempo adempiuto agli eventuali obblighi impostigli dal giudice .
L’articolo 186 prevede inoltre un’ aggravante speciale e ad efficacia speciale : infatti la disposizione di cui all’articolo 2-sexies stabilisce un incremento sanzionatorio che va da un 1/3 alla metà qualora la guida in stato di ebbrezza o il rifiuto di sottoporsi all’alcoltest siano state poste in essere in un arco temporale intercorrente tra le ore 22 di sera e le 7 di mattina.
Dunque non solo questo elemento accidentale del reato è previsto soltanto per le fattispecie incriminatrici contenute nel comma 2 (data la depenalizzazione dell’ipotesi più lieve... _OMISSIS_ ...ato di ebbrezza), ma esso comporta una variazione della cornice edittale superiore ad 1/3 ossia a quanto previsto dalle circostanze ad efficacia comune . Questa aggravante non sembrerebbe valere per i neopatentati e per le altre ipotesi previste dall’articolo 186-bis .

La spiegazione della previsione della circostanza di cui al comma 2-sexies è evidente: infatti la mancanza della luce solare e l’insorgenza della stanchezza rendono più facile il verificarsi di sinistri stradali più gravi.
Dunque il legislatore ha ricollegato tale incremento sanzionatorio alla maggiore pericolosità propria di una guida in stato di ebbrezza compiuta durante le ore notturne. In definitiva si può dire come la ragion d’essere di questa circostanza aggravante sia la stessa di quella di cui al comma 1° numero 5, dell’articolo 61 del codice penale .

Infatti in entrambi i casi la condotta del soggetto attivo va ad incidere su fattori... _OMISSIS_ ...entrando nella sfera di determinabilità di quest’ultimo rendono più pericoloso ovvero più dannoso il comportamento tenuto dall’agente.
Il rilievo attribuito dal legislatore a questa circostanza aggravante si evince anche dalla previsione contenuta nel comma 2-septies: Questa norma prevede infatti che le eventuali circostanze attenuanti concorrenti con quella di cui al comma 2-...