Canoni per la concessione d'uso del demanio stradale (art. 27 C.d.S.)

DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CANONE - DEMANIO STRADALE - ART. 27 D. LGS. 285/92

È illegittimo imporre il canone concessorio non ricognitorio previsto dall'art. 27 D. Lgs. 285/1992 alle occupazioni di suolo pubblico necessarie alla realizzazione di reti di comunicazione elettronica (fibra ottica), e ciò in virtù dell'art. 93 D. Lgs. 259/2003.

Il canone previsto per l'occupazione o l'uso di strade dall'art. 27 D. Lgs. 285/1992 non è applicabile alle occupazioni realizzate per l'erogazione del servizio di telecomunicazione, e ciò in ragione di quanto previsto dall'art. 93 D. Lgs. 259/2003; resta fermo, tuttavia, l’obbligo degli operatori di ripristinare le aree oggetto di eventuali interventi e tenere indenni gli enti locali per ... _OMISSIS_ ...ealizzazione di reti di comunicazione elettronica (fibra ottica) è illegittima, in quanto in contrasto con l’art. 93 c. 2 del D.Lgs. 1.8.2003 n. 259 e questo anche con riferimento al periodo precedente alle modifiche introdotte all’art. 93 del D.Lgs. cit. dal D.Lgs. 28.5.2012 n. 70.

L’art. 93 c. 2 del D.Lgs. 1.8.2003 n. 259 ha fatto perdere efficacia alle disposizioni regolamentari, emesse dai Comuni sulla base della previgente normativa (art. 238 del D.P.R. n. 156/1973, art. 4 L n. 259/1997), e dunque preclude all'amministrazione di subordinare il rilascio delle autorizzazioni al pagamento di importi riferibili al periodo successivo alla data di entrata in vigore del medesimo art. 93.

Il canone non ricognitorio di cui all'art. 27 del Codice della st... _OMISSIS_ ...to dall’uso particolare di beni pubblici stradali, fermo restando che l’ambito di riferimento oggettivo dei secondi è più ampio e comprende quello del primo.

La misura del canone non ricognitorio di cui all'art. 27 del Codice della strada dipende dalla disciplina propria di ciascun rapporto concessorio, giacché è il titolo del rapporto che deve determinare la somma dovuta, in coerenza con i criteri di quantificazione che sono rapportati alle caratteristiche di ciascun rapporto; viceversa, la quantificazione del COSAP, specie se applicato per occupazioni correlate all’erogazione di servizi pubblici, segue specifici parametri tariffari legati al numero di abitanti e di utenze attivate sul territorio dell’ente locale.

Il canone ricognitorio risult... _OMISSIS_ ...corrispettivo» come controprestazione per l’uso particolare del suolo stradale.

Il canone ricognitorio previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992 non grava “direttamente” sul cittadino ma va a tassare il business delle aziende che utilizzano il suolo pubblico pertinente alle strade di proprietà dell’Ente per scopi commerciali con fini di lucro.

Il canone ricognitorio previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992 intende evidentemente regolare in maniera «speciale» le occupazioni riferite ad una particolare specie del genus del demanio pubblico, e in particolare alle aree comprese nel demanio stradale, che ricade, evidentemente, in proprietà pubblica caratterizzandosi per le peculiari finalità per le quali è ad esso assegnata ... _OMISSIS_ ...ssionario, ma include e sconta, il «riconoscimento» del diritto di proprietà dell’Ente pubblico sul bene oggetto di concessione.

L’Ente proprietario della strada può emanare un regolamento per l’esercizio del potere di esazione del canone ricognitori previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992 ma, in assenza del decreto ministeriale previsto dall’art. 67, co. 5, D.P.R. 495/1992 non può dettare alcuna previsione che riguardi la sottoposizione a questo canone delle occupazioni degli enti concessionari dei pubblici servizi.

In materia di canone ricognitorio (art. 27 D. Lgs. 285/1992), deve ritenersi che la ratio della previa fissazione con decreto ministeriale dei limiti massimi esigibili dagli enti concessionari dei pubblici servizi ... _OMISSIS_ ...ffa; il predetto D.M., dunque, più che individuare un regime di favore nei confronti dei concessionari di pubblici servizi, ne individua piuttosto una differenziazione normativa connessa appunto al peculiare regime cui gli stessi sono sottoposti.

Nella fissazione del canone ricognitorio previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992, l’ente proprietario della strada gode di ampia discrezionalità che però non può prescindere dal necessario rispetto dei criteri normativamente fissati.

È illegittimo commisurare il canone ricognitorio previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992 alla dimensione dell’ingombro lineare dei cavi e al numero degli elementi innestati, in quanto detti criterio non danno evidenza né dell’effettiva “soggezione” derivant... _OMISSIS_ ...dimento di autorizzazione o concessione (che, giammai individuato, potrebbe invece costituire base parametrica o percentuale del canone imposto) e neppure del vantaggio recato all’utente (che andrebbe riguardato nell’ampio spettro suggerito da parte ricorrente in ordine alle funzioni attribuite al concessionario dei servizi pubblici a rete).

Il canone ricognitorio previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992 può coesistere con la T.O.S.A.P., diversa essendo la loro natura giuridica, e tale possibilità di coesistenza non è modificata dalla possibilità di sostituire la T.O.S.A.P. con il C.O.S.A.P. (art. 52 D. Lgs. 446/1997): nondimeno, secondo la circolare M.E.F. n. 1/2009, il primo va detratto dalla seconda o dal contributo sostitutivo.

Mentre il canone ric... _OMISSIS_ ...ivo e per l’occupazione dello spazio, concessi contrattualmente o in base a provvedimento amministrativo a soggetti terzi, la T.O.S.A.P. è istituto di diritto tributario, dovuta al Comune quale ente impositore al verificarsi di determinati presupposti, ritenuti dal legislatore indici, seppure indiretti, di capacità contributiva.

Il canone ricognitorio previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992 non è una prestazione patrimoniale imposta.

I principi relativi al canone di concessione dettati dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992 denotano un’ampia area di discrezionalità all’ente concedente, a fronte della limitata discrezionalità consentita ai Comuni per la determinazione del TOSAP.

Mentre per il C.O.S.A.P. l’art. 63 D. Lgs. 446/1997 po... _OMISSIS_ ...uo;ampiezza, la modalità e il valore economico dell’occupazione, anche in funzione della classificazione delle strade, il canone ex art. 27 D. Lgs. 285/1992 prescrive criteri che hanno riferimento a parametri di altra natura, quali le soggezioni che derivano dalla collocazione dell’impianto, il suo valore economico, il vantaggio che l’utente ne ritrae.

L’imposizione di un canone ricognitorio ex art. 27 D. Lgs. 285/1992 per la posa delle reti per servizi pubblici non deve trasformarsi in un dazio che ostacola e rende più onerosa la circolazione delle merci, e per evitare ciò deve essere riferito a un uso particolare di uno specifico bene pubblico e che tale uso non sia già remunerato mediante altre prestazioni patrimoniali.

Se l’atto di co... _OMISSIS_ ...bito solo se sia stato preso in considerazione come voce a sé dell’offerta, più specificamente o sotto forma di somma in aumento nella parte economica dell’offerta, o come equivalente monetario di prestazioni accessorie di manutenzione della rete strale descritte nell’offerta tecnica; diversamente, vi sono ancora margini per esigere un corrispettivo per l’uso particolare delle strade comunali, ferma restando la necessaria differenziazione tra detto canone e T.O.S.A.P./C.O.S.A.P..

È illegittima la previsione del regolamento per l’imposizione del canone ricognitorio di cui all’art. 27 D. Lgs. 285/1992 che finisca con l’essere duplicato del C.O.S.A.P., commisurato all’effettiva estensione dell’occupazione.

Qualora la ... _OMISSIS_ ...di distribuzione e un corrispettivo da versare per tale occupazione, la P.A. non può imporre anche il versamento del canone non ricognitorio previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992.

Il canone non ricognitorio previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992 non può essere previsto qualora già rientrante nell’ambito applicativo di una convenzione stipulata tra amministrazione e concessionario.

Il canone non ricognitorio previsto dall’art. 27 D. Lgs. 285/1992 e, quindi, la somma dovuta per l’occupazione o per l’uso concesso deve essere determinata all’interno della convenzione mediante la quale è concesso l’uso stesso, non potendo essere prevista aliunde o mediante atto unilaterale alla quale è estraneo il concessionario.

... _OMISSIS_ ...parametrarne l’an e il quantum alle caratteristiche specifiche del singolo rapporto pubblicistico di utilizzazione del bene pubblico stradale, tanto che rende necessario prevedere nel titolo concessorio la debenza e la misura del canone.

A fronte dell’autorizzazione all’occupazione gratuita dei beni pubblici stradali, è palesemente illegittima l’introduzione direttamente ed unilateralmente, con atto autoritativo regolamentare generale ed astratto, del canone non ricognitorio ex art. 27 del codice della strada, in quanto esso non consente l’applicazione del canone se non attraverso la modificazione del singolo titolo concessorio.

L’imposizione del canone ricognitorio di cui all'art. 27 del Codice della Strada, in aggiunta al pagament... _OMISSIS_ ...struttoria comunale per l’individuazione della quota del costo di manutenzione delle strade riferibile all'esclusivo vantaggio dei gestori dei servizi a rete, nonché l’acquisizione del parere dell’AEEG circa la possibilità di qualificare il nuovo canone tra i costi remunerati.

Il canone non ricognitorio di cui all'art. 27 del Codice della strada e la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche si basano sullo stesso presupposto di fatto costituito dall'uso particolare di beni pubblici e, nello specifico, di beni del demanio stradale.

E' illegittimo il regolamento comunale nella parte in cui non parametra il canone di cui all'art. 27 del Codice della strada alle caratteristiche specifiche del singolo rapporto pubblicistico di utilizzazion... _OMISSIS_ ...LF|Gli artt. 25 e 27 del d.l.vo 1992, n. 285 consentono alle amministrazioni locali, in coerenza con la riserva relativa di legge posta dall’art. 23 della Costituzione, di imporre una prestazione patrimoniale in dipendenza dell’uso particolare che taluno faccia di specifici beni pubblici, prestazione che costituisce proprio il corrispettivo dell’uso particolare del bene.

Il fatto che il d.m. menzionato dall'art. 67 del d.p.r. 1992, n. 495 non sia mai stato adottato non vale ad escludere l’attivabilità del canone non ricognitorio, trattandosi di una previsione regolamentare che non trova corrispondenza nella disciplina legislativa di riferimento.

Il canone non ricognitorio e il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, cos&igrav... _OMISSIS_ ...rsquo;ambito di riferimento oggettivo dei secondi è più ampio e comprende quello del primo.

La disciplina del COSAP, successiva all’entrata in vigore del d.l.vo 1992 n. 285, definisce la misura massima del prelievo effettuabile in dipendenza della concessione o dell’autorizzazione all’uso particolare del demanio stradale, giacché impone la sottrazione dal COSAP dell'importo di altri canoni previsti da disposizioni di legge, riscossi dal comune e dalla provincia per la medesima occupazione.

L’effettiva attivazione del COSAP e del canone previsto dall’art. 27 del codice della strada, pur trovando base legislativa nella disciplina di riferimento, dipende dalle scelte discrezionali dell’ente locale.

La misura del canone non r... _OMISSIS_ ...no rapportati alle caratteristiche di ciascun rapporto; viceversa, la quantificazione del COSAP, specie se applicato per occupazioni correlate all’erogazione di servizi pubblici (come nel caso in esame), segue specifici parametri tariffari legati al numero di abitanti e di utenze attivate sul territorio dell’ente locale.

Seppure è ipotizzabile l’introduzione del canone concessorio non ricognitorio attraverso una disciplina generale ed astratta di natura regolamentare, nondimeno, in coerenza con le previsioni dell’art. 27 del codice della strada, la sua riferibilità ad una particolare occupazione di beni pubblici stradali postula la necessaria modificazione del titolo concessorio o convenzionale ad essa sotteso.

A fronte dell’autorizzazion... _OMISSIS_ ... non ricognitorio, in quanto l’art. 27 cod. strada non consente l’applicazione del canone se non attraverso la modificazione del singolo titolo concessorio.

Qualora il titolo che consente l’occupazione del suolo stradale abbia matrice convenzionale, l’applicazione del canone allo specifico rapporto deve avvenire modificando il titolo sulla base di un nuovo accordo delle parti, che tenga conto, come accaduto in sede di stipulazione dell’accordo, del complesso sia dei doveri e dei diritti, sia dei vantaggi e dei costi che gravano sulle parti.

E' illegittimo il regolamento che assoggetti il canone non ricognitorio a parametri del tutto diversi da quelli individuati dall’art. 27 del codice della strada, perché legati ad un profilo solo ... _OMISSIS_ ...' illegittimo il regolamento che estende l’applicazione del canone non ricognitorio ad opere collocate al di fuori delle aree cui si riferisce il potere di determinazione del canone previsto dall’art. 27 del d.l.vo 1992, n. 285, ossia ad aree collocate al di fuori della sede stradale e delle relative pertinenze (nella specie, alle fasce di rispetto stradale).

Il regolamento comunale per l’applicazione del canone non ricognitorio, emanato in base all’art. 27 del D.Lgs n. 285/1992, ha natura formalmente amministrativa, ma sostanzialmente normativa, costituendo una fonte secondaria del diritto, diretto a disciplinare l’uso e l’occupazione dei beni pubblici, in relazione allo svolgimento su di essi di attività di rilevanza economica, compresa... _OMISSIS_ ...ada allo specifico rapporto deve avvenire modificando il titolo sulla base di un nuovo accordo delle parti, che tenga conto, come accaduto in sede di stipulazione dell’accordo, del complesso sia dei doveri e dei diritti, sia dei vantaggi e dei costi che gravano sulle parti.

Sulla questione di quali siano i presupposti e le condizioni che legittimano l’imposizione da parte dell’ente locale del canone concessorio non ricognitorio, tale pretesa non può essere vantata a fronte di un qualunque utilizzo della strada, bensì soltanto a fronte di un utilizzo singolare che ne impedisca in tutto o in parte la pubblica fruizione.

Il fatto che l'art. 27 del Codice della Strada abbia operato un espresso richiamo alla sola “sede stradale” (i.e.: ... _OMISSIS_ ...olo se consegue a una limitazione o modulazione della possibilità del suo tipico utilizzo pubblico; ma non anche a fronte di tipologie e modalità di utilizzo (quali quelle che conseguono alla posa di cavi e tubi interrati) che non ne precludono ordinariamente la generale fruizione.

L’art. 27 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 non si applica ai gestori del servizio idrico integrato, in quanto ad essi non viene concesso in uso il demanio stradale ma il demanio idric...

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.