Annullamento della dichiarazione di pubblica utilità o assenza della stessa

Non rimane che analizzare l’ipotesi patologica connessa al tema della dichiarazione di pubblica utilità ovvero i casi in cui il provvedimento dichiarativo di pubblica utilità è stato annullato per illegittimità del medesimo.

In questa prospettiva, con l’annullamento in sede giurisdizionale del suddetto provvedimento si rimuove quel «vincolo funzionale» che lega «la condotta dell’amministrazione con la strumentazione urbanistica», sicché «l’azione amministrativa non assume più la connotazione di attività amministrativa esecutiva di un potere ablativo, ma quella di mera attività di fatto, autonoma e indipendente» [91]. Ne consegue che dall’annullamento del provvedimento deriva la trasformazione della vicenda giuridica nel suo insieme, che, a questo punto, diviene una mera attività di fatto del tutto equiparabile ad un’occupazione sine titulo [92].

Si tratta di un cambiamen... _OMISSIS_ ... di accomunare il procedimento espropriativo sin qui svoltosi a qualsiasi occupazione senza titolo di beni altrui [93].

In particolare, con l’annullamento del provvedimento dichiarativo di pubblica utilità il proprietario destinatario del procedimento espropriativo conserva la titolarità del bene, sicché, di converso, la perdurante occupazione dell’immobile da parte della p.a. assume un carattere illecito [94]. Non si deve dimenticare la possibilità per il proprietario del bene di rinunciare alla tutela reale senza perdere, però, il proprio diritto di ottenere il risarcimento del danno di cui all’art. 2043 del codice civile [95].

Infine, un’ultima breve riflessione deve avere ad oggetto l’analisi della situazione giuridica che si viene a creare in assenza della dichiarazione di pubblica utilità.

In materia il panorama giuridico conosce il sovrapporsi di due teorie che guardano gli effetti della ma... _OMISSIS_ ...ione di pubblica utilità [96].

Secondo la prima teoria, in caso di assenza di dichiarazione di pubblica utilità, non si può ritenere esistente il potere espropriativo, sicché sarebbe la stessa dichiarazione di pubblica utilità a comportare l’affievolimento del diritto soggettivo in interesse legittimo [97].

Con la seconda teoria, invece, il potere espropriativo della pubblica amministrazione deriva direttamente dalla legge e la dichiarazione di pubblica utilità serve solo a creare le condizioni legittimanti il suo esercizio nel caso concreto, sicché sarebbe la proprietà stessa a contenere in sé il carattere legittimante l’affievolimento del diritto soggettivo in interesse legittimo [98].

In base a questa ricostruzione a seconda della tesi preferibile cambia la giurisdizione di riferimento [99].

Ed in effetti è coerente con la prima impostazione ritenere che «l’emissione di un decreto di e... _OMISSIS_ ...e di preventiva dichiarazione di pubblica utilità equivale ad un esercizio di attività senza potere e lede il diritto soggettivo, sicché le relative controversie che ne derivano vanno sottoposte alla giurisdizione del giudice ordinario [100]. Diversamente, per la tesi contrapposta, l’emissione del decreto di esproprio in assenza della dichiarazione di pubblica utilità è annullabile da parte del giudice amministrativo per illegittimo esercizio del potere espropriativo [101].

Ad ogni modo, a prescindere dalla teoria che si predilige, in questa sede si deve ricordare che in caso di illegittimità del provvedimento dichiarativo di pubblica utilità anche il successivo provvedimento ablatorio, concretizzatosi nel decreto di esproprio, risulterà illegittimo [102].

Qualora, invece, la fattispecie concreta ha ad oggetto una dichiarazione di pubblica utilità legittima cui però non segue la tempestiva adozione del decreto di esproprio, si verifica... _OMISSIS_ ...si in cui «si esaurisce il potere dell’espropriante di portare a compimento il procedimento ablativo». Ogni eventuale rinnovazione del procedimento vuole il compimento di tutte le formalità necessarie per una nuova dichiarazione di pubblica utilità, ivi compresa una nuova considerazione della situazione attuale dei luoghi [103].

L’unica strada possibile, in caso di annullamento della pubblica utilità e avvenuta irreversibile trasformazione del bene, sarà il ricorso al provvedimento di acquisizione coattiva sanante di cui all’articolo 42-bis del dPR 327/2001, il quale può appunto essere adottato in assenza di un valido ed efficace provvedimento dichiarativo della pubblica utilità (primo comma), ovvero quando sia stato annullato l'atto che abbia dichiarato la pubblica utilità (secondo comma).