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Il valore della CEDU nell'ordinamento italiano

L’aspetto centrale della problematica relativa al valore della CEDU nell’ordinamento italiano risiede oggi, anche in considerazione delle recenti sentenze della Corte Cost n.348 e 349, nel rango della stessa in rapporto, da un lato, alle leggi ordinarie, dall’altro, alla nostra Costituzione. Questo aspetto non esaurisce la tematica concernente il ruolo della Convenzione in Italia; essa presenta anche altri profili in parte legati al rango rango della Convenzione di Roma, in parte indipendenti

Il valore della CEDU nell'ordinamento italiano: parametri di costituzionalità e subordinazioni

L’art. 117, pur attribuendo alla Convenzione europea una particolare forza di resistenza rispetto alla legge ordinaria, non provvede a rinviare alla stessa al fine di immettere le sue disposizioni nell’ordinamento italiano. Il conseguente rango subcostituzionale che così assume la Convenzione europea implica che essa resti subordinata al rispetto della Costituzione e che le sue disposizioni siano soggette allo scrutinio di compatibilità con la Costituzione da parte della Corte Costituzionale

Il valore della CEDU nell'ordinamento italiano: la rilevanza della giurisprudenza

La qualificazione, operata dalla Corte Costituzionale, della Convenzione europea quale atto munito di una particolare forza passiva, ma comunque di rango subordinato alla Costituzione, non esclude che singole disposizioni del­la stessa corrispondano a norme generali di diritto internazionale. Ciò può dirsi con certezza, per esempio, per il divieto di tortura e per quello di schiavitù; ma potrebbe sostenersi che tale sia anche la presunzione d’innocenza, o l’irretroattività della legge penale

Il valore della CEDU nell'ordinamento italiano: interpretazione delle norme e valore delle sentenze

Unanime l'opinione che il diritto interno debba essere interpretato in maniera conforme agli obblighi internazionali pattizi, in primis alla Convenzione europea. L’ordine di esecuzione esprime infatti la volontà normativa di sottoporre certi rapporti alla disciplina contenuta nella convenzione alla quale si riferisce, e di rispettare gli impegni assunti. Il dovere di interpretazione conforme del giudice nazionale si estende, dal testo della Convenzione alla giurisprudenza della Corte europea

CEDU: il diritto di proprietà come diritto umano

È radicata nella dottrina italiana l’idea che il diritto di proprietà non sia stato considerato dal legislatore costituente un diritto umano fondamentale. Tale opinione è stata condizionata dal ritenuto abbandono della teoria giusnaturalistica della proprietà che la Costituzione avrebbe realizzato proprio introducendo il limite della funzione sociale. Sicché solo talune avanguardie virtuose avevano ipotizzato la riconduzione del diritto dominicale all’insieme dei diritti inviolabili dell’uomo

La dimensione economica della proprietà tutelata dalla CEDU come limite al risarcimento del danno non patrimoniale

La risarcibilità della lesione non patrimoniale del diritto al rispetto dei beni operata dalla CEDU si struttura attorno ad un valore che non si distingue affatto da quello già inserito all’interno del reticolo costituzionale, con ovvie conseguenze sull'agevole corformizzazione della tutela apprestata nell’un sistema rispetto a quella pozione che tale protezione garantisce. L’unico modo per dare omogeneità al sistema sarebbe l'interpretare la norma interna alla luce del diritto sovranazionale.

Corte cost.n. 349/2007: la conformizzazione della funzione sociale costituzionale alla CEDU

Esaminando le ricadute prodotte in tema di diritto di proprietà dalla sentenza 349 del 2007, emerge con chiarezza che la giurisprudenza costituzionale che aveva progressivamente legittimato l’occupazione acquisitiva subisce un arresto proprio in dipendenza della giurisprudenza di Strasburgo. La sentenza conteneva l'espresso riconoscimento che l'art 42 Cost, alla luce degli obblighi assunti con la Convenzione, si è arricchito tanto da non giustificare più ciò che prima era ritenuto costituzionale

La protezione del diritto di proprietà nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo

Si dispone che ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni, aggiungendo che nessuno può essere privato della sua proprietà se non per causa di utilità pubblica e nelle condizioni previste dalla legge e dai principi generali del diritto internazionale. È poi precisato che le disposizioni precedenti non portano pregiudizio al diritto degli Stati di mettere in vigore le leggi da essi ritenute necessarie per disciplinare l'uso dei beni in modo conforme all'interesse generale

Ingerenze nell’esercizio del diritto di proprietà:il requisito di legalità

Il requisito della conformità alla legge rappresenta nell’architettura della norma della CEDU, il baricentro della tutela dominicale. Esso presuppone non solo un complesso di disposizioni di diritto interno, ma anche la conformità del provvedimento alla legge medesima. In effetti la Corte dei diritti umani fino al 2000 aveva mantenuto un atteggiamento particolarmente cauto, preferendo valorizzare il principio che essa godrebbe di competenza limitata a verificare il rispetto del diritto interno

La proprietà come diritto inviolabile della persona: nuovi sviluppi applicativi del danno non patrimoniale da disturbo

Tale pregiudizio, come si è visto, presenta confini tutt’altro che definiti, che mutano al variare sia dello schema strutturale di responsabilità che viene adottato, sia in base a quali situazioni giuridiche soggettive sono considerate diritti inviolabili della persona costituzionalmente garantiti.

Internet e la libertà di manifestazione del pensiero

......Dopo aver analizzato le questioni in materia di blogging ed equiparazione tra blog e stampa, in merito al rapporto Internet e la libertà di stampa rimangono da elaborare due questione giuridiche rilevanti: da un lato il tema della diffamazione relativa a materiali già diffusi attraverso i giornali e riprodotti online e la divulgazione gratuita di rassegne stampa di quotidiani diffuse a pagamento.

Internet, riservatezza e privacy

Sempre più frequentemente i giornali ci raccontano di persone che hanno avuto ripercussioni sulla vita privata o lavorativa perché dal mare magnum di Internet è stata pescata una notizia imbarazzante o poco lusinghiera nei loro confronti.....

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