FISCO LAVORO PREVIDENZA

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La sottoposizione a TOSAP di un'area pubblica destinata a parcheggio di autoveicoli

Il concessionario fruitore, per scopo imprenditoriale lucrativo, di area demaniale costituita da porzione di rete viaria comunale adibita a parcheggio oneroso di autoveicoli è da intendersi, in via di principio, obbligato al pagamento della TOSAP

Il canone per l’occupazione del suolo pubblico (COSAP)

Il canone per l’occupazione del suolo pubblico risulta configurato come corrispettivo di una concessione, reale o presunta, nel caso di occupazione abusiva, dell’uso esclusivo o speciale di beni pubblici, cosicché esso è dovuto non in base alla limitazione o sottrazione all’uso normale o collettivo di parte del suolo, ma in relazione all’utilizzazione particolare o eccezionale che ne trae il singolo.

La Tassa per l’occupazione del suolo pubblico: evoluzione normativa, natura e presupposto impositivo

La TOSAP, che non ha nulla a che fare con il COSAP, è un’obbligazione di carattere propriamente tributario, riconducibile esclusivamente alla potestà impositiva dell’Ente pubblico e che trova la sua giustificazione nella necessità dell’Ente di procurarsi i mezzi finanziari per l’assolvimento dei suoi fini istituzionali.

Normativa fiscale in tema di successione

Il regime fiscale delle successioni, donazioni e altri atti a titolo gratuito, è regolato dall'art. 2, commi da 47 a 53, del D.L. n. 262 del 2006, convertito con modificazioni, dalla legge n. 286 del 2006; dall'art. 1, commi da 77 a 79, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per l’anno 2007) e dall'art. 1, comma 31, della legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria per l’anno 2008).

Valore fiscale degli immobili ai fini dell’applicazione delle imposte di successione

Il valore venale di un immobile può essere generalmente diverso dal valore che il contribuente può dichiarare, ai fini fiscali, nella denuncia di successione. Tuttavia, per non essere soggetto ad accertamento di maggior valore e quindi, non essere soggetto a sanzioni, il valore da dichiarare non può essere minore a quello fiscale determinato dall’applicazione di opportuni coefficienti moltiplicatori della rendita catastale che sono stabiliti dalla normativa.

I diritti di informazione e consultazione sindacale

La materia dei diritti sindacali trova, già prima della promulgazione dello Statuto dei lavoratori, una regolamentazione contrattuale ed in esso trova conferma. In particolare rilevanti risultano i diritti di informazione e consultazione sindacale: grazie al loro esercizio le oo.ss. hanno la possibilità di partecipare attivamente anche alla gestione dell’impresa in fasi delicate, e di incidere ancora una volta quindi sullo svolgersi dei singoli rapporti di lavoro.

Cassa integrazione ordinaria e straordinaria

L’istituto della Cassa Integrazione non presenta configurazione unitaria, differenziandosi in interventi di tipo ordinario e straordinario, ma mira in entrambi i casi a garantire mediante un intervento erogatorio da parte dello Stato la conservazione del rapporto di lavoro e la percezione del reddito da parte del lavoratore a fronte di riduzioni temporanee e quantitative della normale attività produttiva o di trasformazioni qualitative dell’attività industriale.

L'assistenza al singolo lavoratore nei procedimenti disciplinari

La violazione da parte del soggetto lavoratore subordinato di obblighi specifici di natura contrattuale legittima il datore di lavoro ad esercitare il proprio potere disciplinare adottando provvedimenti sanzionatori che nei casi più gravi possono arrivare sino al licenziamento. Fonte normativa primaria nel nostro ordinamento di questo potere è l’art. 2106 c.c. sceglie di regolare in maniera specifica l’inadempimento dell’obbligo contrattuale in questo caso specifico.

L'assistenza al singolo lavoratore nei trattamenti discriminatori

Il luogo di lavoro è storicamente teatro di trattamenti differenziati che possono risultare più o meno giustificati. Sono molteplici i casi in cui non vi sono ragioni, legate alla natura di un'attività lavorativa o per il contesto in cui essa viene espletata, che fondino il differente trattamento, e la risposta dell’ordinamento e delle parti sociali si individua nell’apposizione di alcuni limiti ai poteri del datore di lavoro.

L'assistenza al singolo lavoratore nell'impugnazione del licenziamento

Il lavoratore che contesti la legittimità del licenziamento intimatogli ha l’onere di impugnarlo entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione a pena di decadenza. Egli potrà rivolgersi al sindacato, che gli fornirà assistenza in tutte le fasi del procedimento e soprattutto gli strumenti per valutare quale via sia più opportuno intraprendere e se effettivamente le sue pretese abbiano un fondamento.

L'assistenza al singolo lavoratore per le dimissioni e la risoluzione consensuale

Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato può essere risolto anche dal lavoratore che manifesta la sua volontà mediante una dichiarazione unilaterale e recettizia, le dimissioni. Sul punto vige il principio della libertà di forma, a meno che le parti non abbiano espressamente previsto nel contratto, collettivo o individuale, una forma convenzionale, quale quella scritta. In quest'ultimo caso le dimissioni rassegnate oralmente sono invalide per difetto della forma ad substantiam.

Le procedure conciliative e arbitrato

L’art. 410, co.1 c.p.c. come modificato dal c.d.collegato lavoro stabilisce che chi intende agire in giudizio per controversie relative ai rapporti previsti dall'art. 409 può promuovere, anche tramite l'associazione sindacale alla quale aderisce o conferisce mandato, tentativo di conciliazione. Il tentativo di conciliazione è dunque un passaggio ora solo eventuale che l’azione giudiziale e va esperito secondo forme stabilite nelle sedi fissate dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

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